Camera 360 Ultimate App Android. Recensione sicurezza

Qualità e usabilità: due caratteristiche fondamentali nell’ampia offerta di Google Play nell’ambito dei programmi di photo editing. Camera 360 Ultimate di PinGuo Inc. vuole soddisfare appieno entrambe le esigenze, fornendo all’utente un potente e completo programma volto al photo enhanching. Non un vero e proprio fotoritocco quindi, ma un “lifting” delle foto scattate per migliorarne qualità, esposizione, luminosità con un occhio di riguardo per gli effetti artistici (bianco e nero, seppia, tonalità varie) e la geolocalizzazione degli scatti. Senza dimenticare l’ampio ventaglio di effetti e filtri (lomo e fisheye, per citare i più gettonati).

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Camera 360 Ultimate: alcuni permessi decisamente superiori al necessario

I permessi richiesti – Pur trattandosi di un’app molto semplice, le richieste di accesso ai contenuti del nostro smartphone appare decisamente articolata. Come ovvio, prima dell’installazione ci verrà chiesto dal programma di poter accedere alla fotocamera per l’acquisizione di foto e video, oltre al microfono per le registrazioni audio. Richiesta di accesso anche al sistema di localizzazione precisa (basata sul GPS) e a quella approssimativa (basata sulla rete dello smartphone).

Nella lunga lista di permessi figurano poi gli accessi all’archiviazione dei dati (modifica e rimozione dei contenuti della scheda di memoria) e l’accesso completo a internet, il controllo della vibrazione e l’accesso alle comunicazioni di rete (visualizzazione e modifica stato Wi-Fi, visualizzazione stato della rete).

Esplorando la lista si notano alcuni permessi “discutibili” che facilmente potrebbero allarmare gli utenti più scrupolosi in materia di privacy: tra questi figurano per esempio le voci “lettura dati di registro sensibili”,” lettura stato e identità del telefono”, “installazione/disinstallazione filesystem”. Permessi eccessivi per una semplice app di photo enhanching, per il cui funzionamento è difficile trovare una qualche correlazione con l’accesso alle informazioni personali del proprio smartphone. Tra i permessi anche l’accesso alle funzionalità Wireless, che non si spiegano con l’offerta del programma.

Riepilogo delle richieste di accesso:

  • Strumenti di sistema (disattivazione stand-by del telefono, installazione/disinstallazione filesystem, modifica stato tifi, recupero applicazioni in esecuzione)
  • Archiviazione (modificare/eliminare i contenuti dalla scheda SD)
  • Comunicazioni di rete (Accesso completo a internet)
  • Controlli hardware (acquisizione di foto e video, registrazione audio)
  • Informazioni personali (lettura dati di registro sensibili)
  • Telefonate (lettura stato e identità del telefono)
  • La tua posizione (localizzazione approssimativa, basata sulla rete, localizzazione precisa GPS)
  • Strumenti di sistema (apertura automatica all’avvio, installa shortcuts)
  • Comunicazioni di rete (visualizzazione stato Wi-Fi, visualizzazione stato della rete)
  • Controlli hardware (controllo vibrazione)

Alcuni utenti hanno infine lamentato un generale rallentamento del sistema e della navigazione.

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