14 Novembre 2025
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Coronavirus. Amazon esploderà per i troppi ordini?

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Amazon è abituato a enormi picchi di ordini, specialmente per festività natalizie o altre occasioni. E’ capace di spedire milioni di pacchi in un solo giorno per far fronte alla domanda del mercato.

Ma la diffusione del Coronavirus, che ha bloccato tutte le città e ci costringe ad ordinare on-line, sta mettendo seriamente alla prova le capacità di spedizione del più grande e-commerce del mondo.

Amazon rappresenta il 39% delle vendite online nei soli Stati Uniti, percentuale che si alza ancora di più in Italia. Ora che è anche un fornitore di cibo, di apparecchiature mediche e medicinali, di articoli per la casa e molto altro, la piattaforma potrebbe letteralmente implodere per l’enorme aumento di ordini.

D’altra parte, se Amazon riuscisse a soddisfare gli ordini dei clienti persino durante una crisi del genere, potrebbe emergere ancora di più come forza dominante nel mondo.

Amazon: i primi problemi con il Coronavirus

L’inizio dell’epidemia di Coronavirus non è stata assolutamente facile per l’azienda, che ha esaurito in pochi giorni la carta igienica e tutte le scorte mediche del suo inventario, registrando anche consegne rallentate e slot per la spedizione di prodotti freschi, ridotti all’osso.

Inoltre Amazon ha dovuto combattere contro le contraffazioni dei prodotti medicali e aumenti esagerati dei prezzi. Durante l’ultimo fine settimana, il sistema di consegna Amazon Prime ha subito un grave problema tecnico e ha costretto diversi clienti ad annullare i propri ordini.

Nel frattempo, i dipendenti dei magazzini e i fornitori hanno iniziato a sollevare diversi dubbi e preoccupazioni sulle condizioni di lavoro nei centri di smistamento, temendo che il collasso di alcuni magazzini potesse danneggiare persino la salute di molti dipendenti e indebolire le operazioni di consegna.

Le contromisure di Amazon

I leader di Amazon stanno cercando di dimostrare che sono all’altezza del monumentale compito che gli si prospetta davanti e la società si è mossa rapidamente nel corso degli ultimi giorni per apportare grandi cambiamenti e i suoi sistemi di logistica.

Cercando di rispondere alle preoccupazioni dei clienti e dei fornitori, la società ha annunciato l’intenzione di assumere almeno altri 100.000 dipendenti part time da impiegare nei magazzini operativi a tempo pieno per gestire le consegne.

Massima priorità sarà data alla fornitura di medicine e simili, oltre a beni di prima necessità.

Per quanto riguarda la salute e la resistenza dei lavoratori nei magazzini, Amazon ha dichiarato che verranno consultati medici e sanitari per attuare tutte quelle misure preventive che eviteranno il burnout, oltre a garantire una maggiore pulizia dei locali per garantire la sicurezza dei lavoratori.

Alcuni sviluppatori di software per la gestione delle consegne e che riforniscono Amazon, hanno fatto qualche previsione. Secondo alcuni di loro, il pericolo principale di un blocco di Amazon si verificherà proprio nei prossimi giorni, in quanto i principali clienti cinesi stanno iniziando ad eseguire nuovi ordini dopo i blocchi del coronavirus, e nello stesso periodo i clienti europei stanno usando i negozi digitali per riempire le loro dispense come non mai.

Che servizio possiamo aspettarci nei prossimi mesi?

Alcune previsioni ottimistiche ritengono che dopo la paura di questi giorni il numero di ordini complessivi mondiali dovrebbe diminuire e che Amazon dovrebbe riuscire a tenere testa all’aumento di ordinativi.

James Thompson, un ex dirigente di Amazon ora consulente di riposizionamento dei marchi sul mercato, ha affermato che nelle sue valutazioni le ultime mosse di Amazon sono sufficienti per gestire l’aumento degli ordini.

C’è anche da considerare che Amazon non gestisce le consegne da solo, ma collabora a stretto gomito con partner come UPS e US Postal Service, negli Stati Uniti, e Bartolini in Italia.

I ritardi saranno inevitabili, dato che Amazon è stata costretta a elaborare una nuova strategia di consegna con pochissimo preavviso.

Ma c’è anche da considerare che il gigante dell’e-commerce avrà un piccolo vantaggio. La comprensione che i clienti riserveranno alla sua velocità di consegna, tenuto conto della situazione di emergenza.

I clienti saranno probabilmente disposti ad aspettare qualche giorno in più per le loro consegne, e non pretenderanno che il servizio funzioni come al solito.

False app di tracciamento del coronavirus sono in realtà malware

L’ epidemia di coronavirus sta facilitando le invasioni della privacy, con le app sulla pandemia ricalcolate per tracciare ogni mossa di una persona.

I ricercatori della società di sicurezza mobile Lookout hanno scoperto un’app per Android chiamata “corona live 1.1”, che finge di essere la vera app “corona live” e utilizza il tracker coronavirus Johns Hopkins – una risorsa reale e legittima per tenere traccia dei tassi di infezione, dei decessi e tassi di guarigione in tutto il mondo.

App falsa che ti spia

Mentre le persone che utilizzano l’app pensavano di tenere sotto controllo la pandemia, l’app dannosa li stava invece monitorando: ottenere l’accesso alle foto, ai video, alla posizione e alla fotocamera del dispositivo. L’accesso alla telecamera consentirebbe agli aggressori di scattare foto e registrare video e audio, ha affermato Lookout.

“Questa campagna di sorveglianza evidenzia come in tempi di crisi, la nostra innata necessità di cercare informazioni possa essere utilizzata contro di noi per fini dannosi”, ha affermato Lookout in un post sul blog. La società di sicurezza ha avvertito di non scaricare app da terze parti a causa di problemi di sicurezza.

Le scoperte di Lookout non sono l’unico caso in cui le app utilizzano l’ansia da coronavirus per sorvegliare le persone in massa. L’app ufficiale di monitoraggio del coronavirus del governo iraniano ha sollevato problemi di privacy dopo che gli utenti l’hanno accusata di aver raccolto numeri di telefono e dati sulla posizione in tempo reale.

Epidemia e paura

L’epidemia di coronavirus si è diffusa ad un ritmo allarmante, costringendo le città a chiudere e gli eventi importanti a essere cancellati nel tentativo di rallentare il tasso di nuovi casi. La paura per l’epidemia ha indotto le persone a diffondere informazioni false. Gli attacker hanno sempre sfruttato gli eventi eccezionali per ingannare le vittime in attacchi informatici nei quali normalmente non cadrebbero.

L’ epidemia di coronavirus non è diversa. I ricercatori della sicurezza hanno assistito a un aumento dei tentativi di hacking in mezzo alla pandemia e, come nel caso delle app dannose, gli attacchi sono andati oltre le e-mail ben mascherate.

La pandemia ha anche creato un bisogno di sorveglianza. Il governo israeliano sta monitorando i cittadini usando i loro dati di localizzazione del telefono per fermare la diffusione del coronavirus e il governo americano sta prendendo in considerazione un approccio simile.

I ricercatori che hanno trovato la falsa app tracker coronavirus la hanno collegata a SpyMax, uno strumento di sorveglianza commerciale a basso costo che le persone possono acquistare online. Lo strumento è implementato nelle app e può quindi attivare da remoto telecamere e microfoni, nonché leggere registri delle chiamate, messaggi di testo e posizioni.

Lookout ha detto che l’app di spionaggio che ha scoperto non era sola ed è legata a una più ampia campagna di sorveglianza rivolta alle persone in Libia.

Nuovi iPad Pro e MacBook Air: nuova tastiera, trackpad e sensore 3D

Apple ha presentato un nuovo tablet iPad Pro aggiornato e un nuovo laptop MacBook Air, entrambi disponibili per l’ordine via internet dalla prossima settimana per gli USA ed entro il prossimo mese anche in Italia.

I nuovi iPad da 11 e 13 pollici hanno aggiunto il supporto per una tastiera e un trackpad attraverso una nuova versione del software iPad iPadOS 13.4.1.

Sul dispositivo sono presenti anche più telecamere posteriori, un processore Bionic A12 Z e un sensore lidar che permetterà di gestire delle applicazioni di realtà aumentata.

Il modello da 11 pollici con il solo WiFi costerà attorno ai $799, il modello WiFi da 12,9 pollici costa $999, le versioni cellulari con 4G LTE saranno disponibili sul mercato a partire dal $949 per 11 pollici e $1149 dollari per il 12.9 pollici.

Il nuovo MacBook Air, invece, offre 256GB di memoria standard, che monterà i processori Intel di Decima generazione. Novità principale la Magic Keyboard, che va a sostituire la precedente versione piuttosto controversa di tastiera.

E’ in realtà la stessa tastiera disponibile nel MacBook Pro da 16 pollici che è stata introdotta l’anno scorso e che è stata gradita dagli utenti. Il Nuovo MacBook Air parte dal $999 con una CPU Intel Core i3. La versione Core i5, più potente e performante, verrà venduta con un sovrapprezzo di $100.

Dove comprare il nuovo iPad Pro e MacBook Air?

In questo momento i negozi al dettaglio sono chiusi negli Stati Uniti e lo saranno anche in Europa per un periodo indefinito.

E’ possibile ordinare i nuovi modelli tramite il negozio online di Apple. Apple guadagna la maggior parte dei suoi ricavi dall’iPhone che rappresenta il 61% delle vendite nel trimestre conclusosi a dicembre.

Ma la società ha dichiarato il 17 febbraio scorso, che la sua offerta sarà limitata perché le fabbriche cinesi dove vengono prodotti i dispositivi stanno diminuendo la loro produzione per la pandemia di coronavirus.

Le nuove versioni dei tablet iPad e MacBook, hanno contribuito finora al 14% delle entrate nell’ultimo trimestre, e l’azienda potrebbe continuare a spingere su questi prodotti per controbilanciare la flessione delle vendite dei suoi iPhone.

Apple ha aggiornato il suo MacBook Pro l’autunno scorso, conferendogli un importante update, specialmente nel MacBook Pro da 16 pollici con una tastiera migliorata, un audio più potente e una grafica accelerata.

Il mondo MAC in generale ha conosciuto una vera e propria rinascita a partire dall’anno scorso, con il lancio del Mac Pro e dell’Apple Pro display XDR, prodotti che hanno dato una nuova linfa a tutto l’ecosistema Mc, che ristagnava da qualche anno.

La nuova tastiera dell’iPad Pro

I nuovi modelli di iPad Pro aggiungono un nuovo processore A12 Z che sono disponibili da 11 e 12,9 pollici come le versioni precedenti del 2018.

Gli aggiornamenti più importanti includono dei microfoni migliorati, che Apple afferma siano ormai alla pari con il MacBook Pro da 16 pollici, oltre ad un nuovo set di fotocamere e un sensore lidar per la realtà aumentata.

Tra le novità, la Magic keyboard, che viene venduta separatamente, che aggiunge un trackpad e dei tasti retroilluminati.

Gli iPad riceveranno il supporto software per la gestione del trackpad in automatico e tutte le applicazioni esistenti gestiranno il nuovo strumento senza che debbano aggiornarsi.

Gli sviluppatori saranno comunque in grado di personalizzare ulteriormente il funzionamento delle loro applicazioni con il trackpad.

“iPadOS 13.4 – spiega Apple – con supporto per trackpad sarà disponibile il 24 Marzo come aggiornamento software gratuito per tutti i modelli di iPad Pro, iPad Air 2 e versioni successive, iPad di quinta generazione e versioni successive e iPad Mini 4 e versioni successive.”

” Il supporto del trackpad sarà disponibile su qualsiasi iPad con iPad OS 13.4 che funzionerà con Magic mouse 2, Magic trackpad 2 e Magic keyboard per iPad Pro di Apple. Sono supportati anche mouse di terze parti collegati tramite Bluetooth e USB”.

La realtà aumentata con iPad Pro

Il nuovo iPad Pro ha anche uno scanner leader sul retro. Il sensore leader si basa sul rilevamento dei raggi di luce ed è già comunemente usato nelle auto a guida autonoma. Questa tecnologia misura gli oggetti fino a 5 metri di distanza, grazie ad una versione più potente della fotocamera frontale a scansione TrueDepth di Apple.

In questo modo iPad sarà in grado di gestire applicazioni e software per la realtà aumentata.

Apple ha aggiornato per l’ultima volta il suo iPad Pro nell’ottobre del 2018 e questo ha portato rapidamente ad un incremento del 20% delle vendite dopo anni di calo.

Così come il Mac Pro ha avuto una forte influenza sull’ecosistema Mac, l’iPad Pro ha suscitato un nuovo entusiasmo nei confronti dell’intera linea iPad, il cui gradimento stava andando lentamente scemando. Anche l’arrivo di iPadOS, nel 2019, è stata un’altra pietra miliare per rivoluzionare e rilanciare il mondo dell’iPad.

Sempre nel 2019, Apple ha rilasciato aggiornamenti hardware per iPad mini, il suo iPad Air di fascia media e per tutti gli iPad di entry-level. Come prevedibile, era arrivato il momento di rinnovare anche i tablet Premium.

Come avere aggiornamenti e novità sul Coronavirus sul tuo smartphone

La principale esigenza di questo periodo è ottenere aggiornamenti e novità sul Coronavirus. Tutti, giustamente, vogliamo venire a conoscenza anche dei minimi aggiornamenti su questa pandemia che si è sparsa a livello globale.

Come ottenere aggiornamenti e novità sul Coronavirus direttamente sul nostro smartphone? in questa rapida guida vedremo i metodi migliori per rimanere costantemente aggiornati sull’andamento della pandemia attraverso dei semplici servizi gratuiti.

Attiva le notifiche di Twitter

Twitter è un’ottima fonte per capire come si sta evolvendo il Coronavirus e per avere aggiornamenti freschi.

La piattaforma ha anche un’opzione che ti permette di essere informato su allerte che riguardano emergenze e crisi globali. Per abilitare questa funzione, ti basta andare nelle impostazioni delle notifiche e selezionare Notifiche > notifiche SMS> Alert su crisi ed emergenze.

Puoi anche attivare le notifiche sul Coronavirus seguendo degli specifici account Twitter che rappresentino delle fonti attendibili.

Per farlo semplicemente vai sull’account di un grande testata giornalistica, clicca su un’icona con la campanella che si trova immediatamente vicina al bottone “Segui” e seleziona “Tutti i Tweet“. Ora riceverai una notifica non appena l’account pubblicherà qualcosa di nuovo.

Usa Google Alert

Un altro ottimo modo per essere aggiornato sull’evoluzione del Coronavirus è utilizzare il servizio Google Alerts.

Si tratta di un’opzione per cui non appena viene pubblicato qualcosa su una specifica keyword e questa risulta nelle pagine di ricerca di Google, tu vieni immediatamente avvisato.

Per cominciare vai sul servizio “Google Alert” e inserisci l’argomento che desideri seguire nella casella di ricerca.

Puoi modificare tutte le impostazioni in base alle tue specifiche preferenze: ad esempio puoi scegliere la frequenza con cui desideri visualizzare le notifiche.

Quando hai finito fai clic su “Crea avviso“. Ora riceverai una notifica mail nel momento in cui ci sarà un aggiornamento che hai scelto. Puoi sempre modificare le impostazioni per adattare le notifiche le tue esigenze.

Abilita gli avvisi di Apple

Se possiedi un iPhone o un Apple Watch puoi ricevere tutti gli avvisi che riguardino le emergenze, le novità sulla pubblica sicurezza o decreti governativi direttamente sul tuo dispositivo.

Con queste informazioni riceverai sicuramente tutte le novità sulla pandemia in corso e anche delle comunicazioni ufficiali da parte del governo.

Per attivarlo poi andare sul tuo dispositivo Apple nella categoria “Impostazioni”> Notifiche scorri in fondo fino a trovare l’opzione “Avvisi di emergenza” e “Avvisi di pubblica sicurezza”.

Attivandolo sarai immediatamente informato su ogni novità.

Applicazioni di notizie

Un altro modo di rimanere aggiornati sul Coronavirus, è quello di installare un’applicazione di una testata giornalistica on-line e attivare le notifiche.

Tutte le applicazioni di notizie avranno certamente la newsletter a cui puoi iscriverti, sia dal sito che direttamente in app.

Le informazioni urgenti possono anche essere inviate alla tua casella di posta elettronica, in modo che tu ne abbia immediata notifica.

Una funzione estremamente utile, che le altre opzioni non hanno, sono anche gli alert che vengono inviati alla mail con il riepilogo delle notizie più importanti della settimana, il che ti permette di avere una visione più globale di quanto sta accadendo.

Di applicazioni abbondano sia iPhone che Android, ma dopo aver scaricato le app ti verranno chieste alcune autorizzazioni tra cui il permesso di inviare delle notifiche e potrai ricevere se scegliere avvisi dsu tutto o solo sulle ultime notizie.

Ovviamente potrai aggiornare in ogni momento le impostazioni dell’applicazione.

5G. Vantaggi e rischi della nuova rete wireless

Che cos’è il 5G? Quali sono i suoi vantaggi e i suoi rischi?

Il 5G è la prossima generazione, la quinta, delle reti wireless. E’ una tecnologia che probabilmente sei ansioso di adottare o comunque dovrai adottare, a seconda di quanto desideri partecipare all’innovazione delle reti e delle Infrastrutture.

Le reti 5G porteranno molto più di un semplice miglioramento della larghezza di banda o della velocità sui nostri smartphone.

Il 5G è strutturato per dare dei miglioramenti importanti come una bassa latenza, un consumo di energia più intelligente, un’elevata gestione dei dispositivi e suddivisione dello stress sulle reti che faranno uno gigantesco passo in avanti. Vediamo insieme un rapidissimo riassunto dei vantaggi del 5G.

I vantaggi del 5G

I tre miglioramenti fondamentali che verranno apportati dalla connettività 5G sono:

Ampia larghezza di banda. Il 5G sarà una infrastruttura wireless abbastanza grande e potente da poter trasferire facilmente qualsiasi quantità di dati, molto più di quello che possiamo fare oggi.

Alta densità. Il 4G, al momento attuale, non può connettere tutto quello che vorremmo connettere. L’industria sta evolvendo verso case, automobili e dispositivi indossabili con connessione ad internet. Il 4G sarebbe semplicemente insufficiente. Il 5G si ripromette di far connettere strumenti e oggetti che adesso sono ancora offline.

Bassa latenza. Una delle caratteristiche principali del 5G, che non viene spesso spiegata abbastanza, è la sua capacità di rispondere rapidamente quando viene richiesto di trasferire i dati in download o in upload.

In altre parole, il 5G è in grado di migliorare notevolmente la reattività di tutte le tecnologie attualmente impiegate su smartphone, oltre a migliorare le prestazioni generali di tutte le connessioni internet di case e uffici.

Ma soprattutto renderà possibili delle nuove esperienze che al momento sono ancora avveniristiche, come l’utilizzo della realtà aumentata, la costruzione di città intelligenti più sicure, pulite ed efficienti e un’auto veramente connessa internet in ogni momento, sia a livello di prestazioni che a livello di guida.

Non si tratta solamente di scaricare un film in HD in pochi secondi, ma soprattutto sviluppare un nuovo mondo in cui gli oggetti sono maggiormente connessi e le potenzialità di internet conoscono un nuovo sviluppo.

5G contro 4G

Il passaggio dal 4G al 5G non sarà tuttavia indolore. Per arrivare al 5G dovremmo sostanzialmente sostituire tutto quello che possediamo attualmente con dei nuovi dispositivi, in quanto il wireless 5G ha delle profonde differenze con la tecnologia 4G di oggi.

Significa miliardi di nuovi dispositivi che verranno immessi sul mercato nei prossimi anni, e questo è il motivo per cui i produttori di dispositivi e i gestori sono estremamente entusiasti del nuovo 5G. Una straordinaria occasione di rivendere su un mercato ormai saturo.

Ma anche i consumatori hanno di che festeggiare, in quanto questa sarà la prima tecnologia di dati cellulari che potrà rivoluzionare la nostra intera vita digitale.

L’entusiasmo dei consumatori, tuttavia, è abbastanza contenuto fino a questo momento. Mentre il passaggio dal 3G al 4G era fortemente desiderato dal mercato, secondo gli ultimi sondaggi le opinioni dei consumatori sono abbastanza contraddittorie.

Il passaggio al 5G non viene percepito dalle persone come “urgente”, per cui sarà necessario comunicare in maniera più efficace tutti i benefici del 5G.

Questi dovranno essere descritti non solo in termini tecnici, ma bisognerà anche vincere le resistenze al cambiamento dovute alle preoccupazioni sui rischi del 5G.

Quanto è sicuro il 5G?

Una delle principali resistenze all’adozione della tecnologia 5G è la paura che le onde emanate dai ripetitori siano tossiche e che questa nuova infrastruttura emani delle radiazioni di spettro simile a quelle dei forni a microonde.

Le preoccupazioni sulle radiazioni emanate dai cellulari non sono nuove: in realtà non esiste ancora oggi un opinione concorde sulla pericolosità o meno della rete cellulare 3G, figuriamoci del 5G.

Possiamo però capire la situazione con un rapido confronto: il 5G emette delle radiazioni a microonde, così come accade per qualsiasi altro strumento 4G, Wi-Fi e Bluetooth.

Quello che la comunità scientifica deve stabilire è se il numero di antenne 5G e la sua vicinanza ai centri abitati possa renderla pericolosa.

La letteratura scientifica conferma che le onde radio non diventano pericolose per la salute umana e per le cellule dei nostri corpi fino a quando non raggiungono le stesse frequenze dei raggi X.

Ora, anche le più alte frequenze del 5G si trovano molto al di sotto di questo tipo di radiazioni e quindi sono considerate sicure e non ionizzanti.

In realtà non riteniamo che vi siano particolari problemi per la salute ma il punto è che qualsiasi cosa riguardi le radiazioni delle linee elettriche susciterà sempre discussioni e preoccupazioni per la salute.

Quando arriverà il 5G nel mondo?

Come sarà la nostra vita digitale nei prossimi 5 anni rimane un punto di domanda.

La Juniper Research stima che entro il 2025 ci saranno 1,45 miliardi di connessioni 5G attive in tutto il mondo. Secondo Juniper, per avere successo la banda larga wireless 5G dovrà soddisfare le aspettative del mondo reale, più che diventare un gingillo per esperti e tecnici.

Dovrà fornire un’alternativa valida tutte le altre forme di banda larga locali. Il 5G potrebbe quindi espandersi prima in una ristretta cerchia di utenti.

Per quanto riguarda le aziende che dovrebbero esportare nel mondo il 5G, la Loup Ventures, ritiene che sarà Apple la principale beneficiaria dell’adozione del 5G.

Supponendo che il primo iPhone 5G dovrebbe essere in vendita per il settembre del 2020, Apple potrebbe, come al solito, anticipare i tempi ed essere la prima sul mercato. L’adozione di un iPhone 5G potrebbe avvenire entro il 2023 negli Stati Uniti e 2025 d’Europa.

Come usare la TV come monitor del computer. Cosa devi sapere

Utilizzare lo schermo della propria televisione come monitor per il computer è il sogno di tantissimi utenti che puntualmente si infrange contro alcune difficoltà tecniche.

In questa guida ti daremo tutte le informazioni necessarie e tutte le istruzioni complete per far funzionare la tua idea e collegare con successo il monitor del tuo televisore trasformandolo nel desktop del tuo computer.

Controlla i cavi necessari

La prima cosa da fare è controllare i cavi necessari. Tutto il lavoro dipende dagli output del tuo PC e dagli input della tua televisione e dovrai verificare che tipo di cavi saranno necessari per completare l’operazione.

Tutte le Smart TV moderne hanno delle uscite HDMI, mentre alcune più vecchie potrebbero avere degli input DVI. Alcune altre potrebbero avere gli input VGA creati apposta per l’utilizzo del PC.

Se la scheda grafica del tuo PC ha un output HDMI potrai utilizzarlo per connettere il tuo PC alla televisione senza particolari problemi. Se stai utilizzando invece un computer con una scheda grafica o una scheda madre che ha solamente un output DVI dovrai utilizzare un connettore che trasforma il DVI in HDMI e inserirlo all’interno della HDMI del tuo televisore.

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In teoria potresti anche connettere dei computer più vecchi con la loro porta VGA alla stessa porta VGA del tuo monitor, ma il VGA ormai è decisamente superato e la bassa risoluzione dell’immagine che otterrai ci porta a sconsigliati questa tecnica. Cerca sempre di avere in uscita un segnale ad alta definizione.

Se invece vuoi utilizzare il monitor del tuo computer come un secondo o terzo monitor del PC dovrai utilizzare delle porte differenti come per esempio l’uscita Display Port della tua scheda grafica.

In questo caso avrai bisogno di una combinazione di cavi DisplayPort -HDMI: il vantaggio principale di utilizzare un output DisplayPort al posto di un DVI o VGA è che la porta HDMI e DisplayPort gestiscono sia il segnale audio che quello video e in questo modo avrai risultati nettamente migliori.

Prepara il PC

Una volta capita la combinazione di cavi di cui hai bisogno devi preparare il tuo PC. La prima cosa è determinare quale sia il tipo di risoluzione del TV.

Per farlo consulta innanzitutto la risoluzione della tua HDTV sul manuale del fornitori. Alcune HDTV non hanno delle risoluzioni standard ma nella stragrande maggioranza dei casi la risoluzione sarà 720p, 1080p o 4K. Una volta che hai stabilito questo, dovrai trovare la massima risoluzione che la scheda grafica del tuo PC è in grado di supportare.

Per ottenere queste informazioni in Windows 10 andiamo su Impostazioni > Sistema > Display > Impostazioni avanzate del display > Mostra proprietà del display 1.

Nella finestra che appare clicchiamo su “Elenca tutte le modalità”. In quell’elenco trova la risoluzione che corrisponde a quella del tuo HDTV e selezionala. Ora il PC è pronto per collegarsi con la TV.

Prestazioni dell’HDTV da tenere a mente

Ora che sei riuscito a eseguire il collegamento tra il tuo PC e il monitor ci sono alcuni elementi da tenere a mente.

Se vuoi trasformare la tua HDTV nel monitor del tuo PC e utilizzarla come televisione o come Hub per lo streaming tutto dovrebbe funzionare perfettamente.

Ma se posizioni un HDTV da 60 pollici su una tradizionale scrivania ci sono dei problemi che potresti avere. Ecco alcuni fattori da tenere in mente.

Densità dei pixel

La densità dei pixel è numero dei pixel che sono racchiusi in un pollice quadrato ed è il fattore più importante da considerare.

Ad esempio lo schermo di un laptop da 15.6 pollici ha una risoluzione di 1920 X 1080 e una densità di pixel di 141.21 mentre lo schermo di una TV da 32 pollici con la stessa risoluzione ha una densità di pixel di solo 68.84. Più la densità di pixel è bassa meno dettagliate e chiare saranno le immagini.

Ma l’importanza della densità dei pixel diminuisce progressivamente a seconda della distanza di visualizzazione.

Più sei lontano da uno schermo, più bassa sarà la densità di pixel necessaria per farti avere un’esperienza di visione confortevole.

Ad esempio se guardi uno schermo da 15,6 pollici e una densità di pixel di 141,21 da due metri non avrai nessun problema a visualizzare i dettagli delle immagini, ma uno schermo da 32 pollici, alla stessa distanza con una densità di pixel di solo 68,84 punti ti darà molti più problemi.

Questo è il motivo ad esempio per cui uno schermo Retina su un iPhone (che viene visto da molto vicino) ha una densità di pixel di 326 mentre il retina di un MacBook Pro (che solitamente viene visualizzato da molto più lontano) scende a 226 punti.

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Tenuto conto della distanza media da cui un utente guarda uno schermo dovresti puntare agli 80ppi o più. Questo significa che per una risoluzione di 1920 X 1080 lo schermo non deve essere più grande di 27,5 pollici in diagonale mentre per il 4k ti consigliamo di massimizzare a 55 pollici.

Ricordati anche che il 4K non è uno standard uguale in tutto il mercato. Un HDTV da 4K può avere 4×720 pixel con risoluzione 3840X2160 o 4X1080 pixel con risoluzione 4096X2160.

La maggior parte dei modelli utilizza 3840X2160 ma è necessario verificare le specifiche esatte del modello per determinare con sicurezza della densità dei pixel.

Il ritardo dell’input

Il ritardo dell’input è il ritardo tra il movimento effettuato sul dispositivo di input, che può essere il mouse o la tastiera, e quello che effettivamente viene visualizzato sullo schermo.

Nella maggior parte dei casi i monitor per computer hanno tempi di ritardo minimi ma i televisori più grandi e ad alta definizione potrebbero dare la priorità all’elaborazione del video piuttosto che agli input dati dall’utente.

Questi millisecondi in extra potrebbero non sembrare particolarmente importanti ma diventeranno molto frustranti durante il gioco on-line.

Per questo motivo verifica che il ritardo di input su HDTV sia sempre inferiore a 30 millisecondi mentre per il monitor di un computer consigliamo di puntare a meno di 20 millisecondi. Ovviamente più basso è, meglio è.

Il tempo di risposta

Spesso confuso con il ritardo di input, il tempo di risposta rappresenta il tempo impiegato dai pixel di un display per cambiare i colori.

I televisori ad alta definizione possono avere dei tempi di risposta anche molto diversi fra di loro. Quelli più moderni tendono a privilegiare il cambio dei colori più ricchi, un contrasto più elevato e angoli divisione più ampi il che si presta ovviamente a tempi di risposta più lunghi.

I monitor dei computer tendono invece a ridurre alcuni degli angoli di elaborazione e visualizzazione delle immagini per ottenere tempi di risposta più rapidi.

Questi due approcci differenti potrebbero generare in alcune situazioni dei piccoli lag nell’immagine soprattutto in sequenze video piuttosto frenetiche.

Come risolvere questo problema? alcuni televisori ad alta definizione sono dotati di un impostazione “modalità di gioco” che taglia una parte della elaborazione delle immagini con l’obiettivo di migliorare sia il ritardo di imposte che i tempi di risposta.

Cerca tra le opzioni della tua HDTV se hai intenzione di utilizzare questo schermo per il videogaming.

Frequenza di aggiornamento

Un altro fattore importante e che potrebbe influire sulle prestazioni è certamente la frequenza di aggiornamento di un display.

La frequenza di aggiornamento è il numero di volte in cui un display aggiorna o ridisegna la sua immagine ogni secondo. I monitor moderni hanno una frequenza di aggiornamento che si attesta attorno ai 60 Hertz, il che significa che aggiornano la loro immagine 60 volte al secondo.

Esistono però dei monitor dedicati al gioco o di fascia alta che aggiornano a 120, 144 o addirittura 240 volte al secondo. Ovviamente questo dato non deve essere preso in senso assoluto perché un monitor con una frequenza di aggiornamento da 120 Hertz potrebbe non dare la stessa qualità dell’immagine di un televisore sempre a 120 ma HD.

Inoltre i contenuti che le persone visualizzano sul monitor di un computer possono essere molto diversi fra loro: i giochi ad esempio superano spesso frame rate di 60 FPS, se si dispone di una scheda grafica sufficientemente potente.

Un HDTV con una frequenza di aggiornamento elevata può anche utilizzare una tecnologia di post-elaborazione per raggiungere tale frequenza ma questo probabilmente non farà una grossa differenza se non giochi al PC utilizzando frame rate molto veloci.

Se invece hai un PC progettato per la migliore esperienza di gioco possibile e lo colleghi a un televisore HD potresti non avere le prestazioni dell’immagine che ti aspettavi.

Come rimuovere la password di accesso in Windows 10

Windows 7 è ora in pensione, quindi milioni di persone passeranno a Windows 10.

Tuttavia, potresti essere frustrato dal fatto che Microsoft debba ancora implementare una funzionalità che semplifichi l’accesso al tuo pc e che puoi usarlo senza inserire la password ogni volta. Se non disponi di Windows Hello o dell’autenticazione tramite impronta digitale, questo può diventare molto frustrante.

Potrebbe non essere il più sicuro, ma sarebbe bello avere la possibilità di bypassare l’inserimento della password sul tuo PC Windows, in particolare se sei l’unica persona che lo utilizza a casa. C’è un modo per farlo.

Bypassare l’accesso a Windows

  • Digita netplwiz nella barra di ricerca del menu Start, quindi fai clic sul risultato principale per eseguire il comando
  • Deseleziona la casella accanto a “Gli utenti devono inserire un nome utente e una password per utilizzare questo computer” e premere “Applica”
  • Inserisci il tuo nome utente e password, quindi reinserisci la password. Fai clic su “OK”
  • Fare di nuovo clic su “OK” per salvare le modifiche
Togliere la password a Windows 10

Per riattivare l’accesso con la password di Windows, torna a questo menu delle impostazioni e seleziona la casella accanto a “Gli utenti devono inserire un nome utente e una password per utilizzare questo computer”.

Come apparire fotogenico in webcam e video conferenze

Come essere fotogenici durante una videoconferenza?

Esistono persone che nella vita normale hanno un aspetto regolare e, sono anche eleganti, ma di fronte alla webcam di una videoconferenza su Skype o su Hangout sembrano dei fantasmi.

Questo, al di là delle battute, può creare una sensazione di imbarazzo e mettere in difficoltà durante dei meeting di lavoro che vengono svolti a distanza.

In questa guida impareremo le nozioni e le regole fondamentali per essere più fotogenici durante una videoconferenza, in modo da fare bella figura come professionisti ed essere in linea con la serietà del proprio marchio.

Come vestirsi per una videoconferenza

Il primo elemento a cui prestare attenzione è il modo con cui ti vesti. Gli esperti suggeriscono di capire come saranno vestite le persone che parteciperanno alla conferenza e adeguarsi al tono generale della conversazione.

Il tuo look dovrebbe sicuramente apparire professionale e riflettere i valori dell’organizzazione per cui lavori. Se la compagnia o l’azienda prevede una videoconferenza in cui l’abbigliamento sarà abbastanza informale, casual, puoi adeguarti e vestirti nello stesso modo.

Questo ovviamente non significa presentarsi in canottiera, ma con un abbigliamento sportivo ma elegante.

Se di norma siete in giacca, mantieni lo stesso stile. Una video conferenza non dovrebbe essere diversa da un vero meeting in ufficio.

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Puoi anche sfruttare il fatto che la videocamera non inquadra mai la tua figura al di sotto della cintura e questo significa che puoi indossare scarpe e pantaloni comodi, mentre sarà solo la parte superiore che dovrà essere impeccabile, come una camicia stirata e abbottonata fino al collo.

Un elemento a cui prestare attenzione sono gli accessori. Le donne dovrebbero porre particolare attenzione ai gioielli e alle collane e gli uomini, gli orologi di marca.

Se questi oggetti riflettono la luce e scintillano, potrebbero costituire un elemento di distrazione per le persone con cui sei collegato.

Allo stesso modo, la pettinatura e il trucco per le donne dovrebbe essere simile a quanto sono abituate a portare in ufficio.

Tieni presente che la videocamera tende a diminuire la tonalità dei colori: per questo motivo potrebbe essere utile per le donne un make-up leggermente più accentuato del solito.

Alcuni esperti suggeriscono persino agli uomini di utilizzare un leggerissimo tocco di fondotinta per non sembrare pallidi ed emaciati, soprattutto se hanno pochi capelli.

Ovviamente esagerare con il trucco può distrarre allo stesso modo di un orologio scintillante, per cui dovrebbe essere buona norma eseguire delle prove con la videocamera integrata del tuo computer prima di partire con la videoconferenza.

Controlla l’ambiente alle tue spalle

Un altro elemento molto importante e purtroppo poco considerato è l’ambiente che si presenta le tue spalle.

L’ambiente alle tue spalle dovrebbe sembrare professionale ma non troppo rigido. E in questo senso, la cosa più importante è evitare i due estremi: o l’eccessiva personalizzazione o un ambiente troppo asettico.

E’ certamente un errore quello di collegarsi in videoconferenza dalla propria camera da letto, o dal proprio solaio con oggetti personali o addirittura panni sporchi o calzini visibili nell’angolo della stanza.

All’estremo opposto, collegarsi da un ufficio affittato da pochi minuti, senza neanche un computer acceso, un blocco note sulla scrivania o il proprio cellulare appoggiato, dà una sensazione eccessivamente impostata e non permette un dialogo sereno.

Come al solito la soluzione sta nel trovare una via di mezzo. E’ necessario individuare uno spazio professionale che però sembri utilizzato da qualche tempo, per dare un’immagine più amichevole.

Molto importante è eliminare tutti gli elementi che potrebbero creare imbarazzo o imprevisti durante lo streaming: chiudere le finestre, allontanare gli animali, negare l’accesso ai bambini o qualsiasi altra cosa che potrebbe irrompere improvvisamente alle tue spalle mentre stai parlando.

Verifica anche la luce dello sfondo. Se lo sfondo dietro di te non è per nulla predisposto per la webcam di un computer puoi anche creare uno sfondo artificiale con l’utilizzo delle tende o con un grande foglio alle tue spalle.

Se il tuo ambiente è veramente poco professionale, vale la pena utilizzare un foglio con un colore neutro come per esempio il nero o il blu scuro. Non è la soluzione migliore ma meglio di niente.

Se invece hai a disposizione uno sfondo accettabile, meglio regolare la luce che viene dalla finestra, sistemando al meglio le tende e verificando che il risultato finale sia positivo. Cerca di evitare che le finestre diventino un punto di luce abbagliante regolando al meglio il tendaggio.

Regola le luci

Anche se hai un ottimo vestito, una bella pettinatura e lo sfondo alle tue spalle è assolutamente professionale, questo non significa che tu sia abbastanza fotogenico per la videoconferenza.

Questo perché manca un punto fondamentale: la luce.

Di norma affidarsi alla luce naturale non è una buona scelta per una fotocamera, in quanto le lenti di una webcam tendono a schiarire lo sfondo e rendere il primo piano più scuro.


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La soluzione sta nell’utilizzare delle lampade per controbilanciare l’illuminazione in modo che il risultato finale sia sempre il più naturale possibile.

Cerca di installare due luci su entrambi i lati del computer: queste dovrebbero essere posizionate appena sopra la linea degli occhi e distanti circa 3 metri.

E se non ho a disposizione due lampade professionali? puoi anche utilizzare il monitor di un altro computer posizionato dietro a quello che stai utilizzando, meglio se leggermente sopraelevato rispetto alla webcam.

Per aumentare la luminosità di questo secondo monitor puoi anche aprire un documento Word in bianco ed amplificare l’effetto.

Anche la fotocamera che ti sta riprendendo dovrebbe essere leggermente elevata, appena al di sopra dei tuoi occhi: questo ti aiuterà ad avere un aspetto molto più naturale.

Infatti, uno degli errori principali è riprendersi dal basso verso l’alto. La prima cosa che vedremo sarà il tuo mento e gli occhi saranno poco visibili, per un risultato orribile.

Parla pensando ad una persona

Ora che il tuo aspetto e il tuo ambiente sono perfetti sei pronto per l’azione.

Quando arriva la videochiamata cerca di parlare in modo naturale guardando la telecamera direttamente come se fosse una persona fisica a cui ti stai rivolgendo.

E ricorda un elemento importante. L’audio può anche essere momentaneamente disattivato, ma la videocamera non si prenderà mai una pausa.

Nella nostra esperienza succede molto spesso che la persona in collegamento disattivi l’audio e, sicura di non essere sentita, si lasci andare ad una serie di espressioni facciali che raccontano molte cose.

Cerca di mantenere sempre alta l’attenzione, anche quando qualcuno non ti sente.

Esegui inoltre delle prove con degli amici o dei parenti in modo che la conferenza che stai tenendo non sia la tua primissima esperienza.

Riuscirai ad acquisire quel minimo di naturalezza per svolgere al meglio il tuo meeting via web.

Kaspersky: nuovo stalkerware spia le chat

I ricercatori Kaspersky hanno individuato un nuovo tipo di stalkerware, software commerciale utilizzato di solito per spiare partner o colleghi degli utenti, dotato di funzionalità superiori a tutti quelli rilevati in precedenza.

Denominato MonitorMinor, questo software consente agli stalker di accedere segretamente a qualsiasi dato e di tracciare l’attività sui dispositivi che stanno monitorando, oltre che ai servizi di messaggistica e ai social network più popolari. Il fine dello stalkerware è quello di ridurre la privacy degli utenti, mettendo a rischio le informazioni e la vita personale di molte persone. Non sempre il monitoraggio e il controllo dei dati delle persone porta a conseguenze sul piano tecnologico per la vittima.

Tuttavia, gli sviluppatori di MonitorMinor hanno persino oscurato l’applicazione, dimostrando di essere ben consapevoli dell’esistenza di strumenti anti-stalkerware e provando a contrastarli. Le prime versioni di stalkerware utilizzano la tecnologia geofencing, che consente all’operatore di individuare la posizione della vittima e, nella maggior parte dei casi, di intercettare SMS e dati delle chiamate.

MonitorMinor non si limita a questo: stabilito che le chat sono un mezzo fondamentale per la raccolta dei dati, il programma mira a ottenere l’accesso ai dati da tutti i più diffusi strumenti di comunicazione moderni. Sebbene in un sistema operativo Android “pulito” la comunicazione diretta tra le applicazioni sia impedita dalla sandbox, la situazione può essere ribaltata se viene installata un’applicazione di tipo super-user (SU utility), che garantisce l’accesso root al sistema. Una volta installata questa utility SU, i meccanismi di sicurezza del dispositivo decadono. Utilizzando questa utility, i creatori di MonitorMinor consentono l’accesso completo ai dati su una varietà di popolari social media e applicazioni di messaggistica come Hangouts, Instagram, Skype, Snapchat e altri. Inoltre, utilizzando i privilegi di root, lo stalkerware è in grado di accedere ai pattern di sblocco dello schermo, consentendo all’operatore dello stalkerware di sbloccare il dispositivo quando si trova nelle vicinanze o quando ne ha accesso fisico. Si tratta di una caratteristica unica che Kaspersky non ha mai identificato in precedenza in nessuna minaccia per piattaforma mobile. Lo stalkerware può operare in modo efficace anche senza accesso root, abusando dell’API del Servizio di Accessibilità, progettato per rendere i dispositivi accessibili agli utenti disabili. Utilizzando questa API, lo stalkerware è in grado di intercettare qualsiasi attività nelle applicazioni e di trasmettere audio in diretta. Altre caratteristiche disponibili in questo stalkerware danno a chi li impiega la possibilità di:

  • Controllare i dispositivi utilizzando i comandi SMS
  • Avere accesso alle telecamere del dispositivo in tempo reale
  • Registrare suoni dal microfono del device
  • Visualizzare la cronologia in Google Chrome
  • Visualizzare le statistiche di utilizzo per alcune app
  • Prendere vision dei contenuti nella memoria interna del dispositivo
  • Avere accesso della lista dei contatti
  • Visualizzare gli accessi di sistema

“MonitorMinor è superiore ad altri stalkerware per molti aspetti: implementa tutti i tipi di funzionalità di tracciamento, alcune delle quali sono uniche, ed è quasi impossibile da rilevare sul dispositivo della vittima. Questa particolare applicazione è incredibilmente invasiva: priva completamente la vittima di qualsiasi privacy nell’utilizzo dei suoi dispositivi e consente persino all’aggressore di esaminare retrospettivamente ciò che le vittime hanno fatto in precedenza”, ha dichiarato Victor Chebyshev, research development team lead di Kaspersky.

“L’esistenza di tali applicazioni sottolinea l’importanza della protezione da stalkerware e la necessità di uno sforzo congiunto nella lotta per tutelare la privacy. Per questo motivo è importante segnalare ai nostri utenti che questa applicazione, nelle mani dei criminali, potrebbe diventare un efficace strumento di controllo. Abbiamo anche condiviso preventivamente le informazioni su questo software con i partner della Coalition Against Stalkerware non appena possibile, per proteggere il maggior numero possibile di utenti”.

Erica Olsen, Director del Safety Net Project presso il National Network to End Domestic Violence, organizzazione parte della Coalition Against Stalkerware, ha aggiunto: “Il problema delle applicazioni stalkerware non è solo la loro diffusione, ma la loro funzionalità principale. L’accesso nascosto diffuso, senza alcuna notifica all’utente, crea un’applicazione che è veramente progettata per pedinare o monitorare illegalmente un’altra persona. Non dovremmo minimizzare quanto possano essere invasive e abusive queste app. Sono necessarie delle regole per disciplinare le caratteristiche di base del design”. Secondo la telemetria di Kaspersky, l’India detiene attualmente la quota maggiore di installazioni di questo stalkerware (14,71%). Seguono Messico (11,76%), Germania, Arabia Saudita e Regno Unito (5,88% in ogni paese), Paesi che hanno visto il maggior utilizzo di questo nuovo tipo di stalkerware.

Ti serve un antivirus su Android?

I virus Android hanno già fatto notizia molte volte, portando gli utenti a pensare che installare una software di sicurezza sia una buona idea. Ed è quasi ovvio: più Android diventa popolare, più diventa un bersaglio per i cattivi.

Secondo i dati di una ricerca sulla quota di mercato degli smartphone , Android ha una quota di mercato di circa l’87 percento, con iOS subito dietro su meno del 14 percento dei dispositivi mobili in tutto il mondo. Quindi non c’è da meravigliarsi che i criminali inseguano gli utenti Android.

Ma hai davvero bisogno di installare un’app antivirus sul tuo telefono che scarica la batteria e ti assilla con notifiche irritanti?

I virus Android non sono affatto così diffusi come i media possono farti credere e il tuo dispositivo è molto più a rischio di furto di quanto non sia un virus. Ma è vero: esistono virus Android e un’app antivirus decente può offrire tranquillità.

La stragrande maggioranza dei virus Android noti sono installati utilizzando app apposite, la maggior parte delle quali vengono prontamente tolte nel Google Play Store. Per impostazione predefinita, Android non ti consente di installare app da altre fonti, quindi non c’è alcuna possibilità che tu installi accidentalmente qualcosa che arrivi da fonti sconosciute.

Se un’app dannosa si fa strada nel mercato di Google Play, Google estrarrà l’app e la disinstallerà dal tuo dispositivo.

Ma è tutt’altro che una soluzione perfetta. Recentemente, i ricercatori di Eset hanno trovato false app Android sul Google Play Store ponendosi come app per giochi popolari ma in realtà erano piene di malware, riuscendo a evitare il rilevamento da parte della tecnologia Bouncer di Google.

Il rischio aumenta esponenzialmente se installi app al di fuori del Google Play Store, quindi eseguire un’app antivirus Android è un modo per proteggerti. La nostra scelta del meglio è Bitdefender.

La cosa peggiore che puoi fare, tuttavia, è presumere che tu sia protetto da un’app antivirus e abbassi la guardia. La ricerca di AVComparatives ha scoperto che i due terzi delle 250 app antivirus Android che ha testato in realtà non funzionano.

Quindi pagherà essere pignoli su quale fornitore riporre la fiducia della sicurezza del tuo dispositivo. Bitdefender, Kaspersky, McAfee, Avast, AVG, Trend Micro e Symantec hanno ottenuto buoni risultati nella ricerca.

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Anche con le migliori app antivirus, tuttavia, esiste la possibilità di risultati falsi positivi. Ciò significa che potresti trovare l’app AV che segnala un’app come pericolosa quando è effettivamente innocua. In questi casi, prendere altre precauzioni può essere un modo migliore per proteggere il tuo dispositivo dai virus Android.

Tali precauzioni vanno dal controllo accurato delle autorizzazioni richieste prima di accettarle, evitando le app clonate e mantenendo aggiornato Android (con tutte le patch di sicurezza applicate).

Il problema, tuttavia, è che i produttori di telefoni spesso smettono di fornire aggiornamenti di sicurezza per Android e un recente studio di Which? ha riscontrato che il 40 percento degli utenti Android in tutto il mondo aveva telefoni che non ricevevano più aggiornamenti di sicurezza. Con praticamente tutti gli utenti inconsapevoli degli aggiornamenti di sicurezza – o della loro mancanza – questo è un grosso problema – riguarda un miliardo di portatili ed è il motivo per cui il software antivirus per Android è una buona idea.

Ma la tua arma migliore è applicare una sana dose di buon senso. Non fare clic su un allegato in un’e-mail poco chiara da un mittente che non si riconosce sul PC o sul laptop e applica lo stesso pensiero ai collegamenti sospetti inviati in Gmail sul telefono o tramite WhatsApp o Facebook Messenger. In genere, questo tipo di link è associato a truffe di phishing, ma ciò non significa che non installeranno un virus sul tuo dispositivo.

Supponendo che il tuo telefono o tablet Android inizi a comportarsi in modo strano e hai motivo di credere che il malware sia una delle motivazioni, è sufficiente un ripristino delle impostazioni di fabbrica per riportarlo alla normalità (un motivo per cui è una buona idea eseguire sempre il backup di Android ). Ma se non ti va di pulire il tuo dispositivo, abbiamo alcuni consigli utili su come rimuovere un virus Android.

In molti casi gli utenti ci segnalano che stanno visualizzando annunci popup sospetti nel proprio browser o che vengono reindirizzati a una home page diversa da quella configurata nelle impostazioni. Il nostro consueto consiglio è di svuotare la cache dei dati del browser (in Impostazioni> App e notifiche> Chrome> Archiviazione> Cancella cache ).

Vale la pena sottolineare che le app antivirus per Android hanno spesso altri vantaggi utili, come la possibilità di bloccare o cancellare da remoto un telefono smarrito o rubato o strumenti di backup e pulizia. Tutti questi strumenti sono disponibili altrove – di solito tramite app gratuite o amministrazione manuale – ma per facilità d’uso può aiutare ad avere tutto in un unico posto.

Il malware Android aumenterà, quindi è una ottima idea proteggere il tuo dispositivo in ogni modo possibile.