17 Luglio 2025
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Genova e le tasse. Salis: servono 25 milioni

Il Comune di Genova ha approvato una manovra di bilancio di emergenza da 25,5 milioni di euro, definita dalla sindaca Silvia Salis come “necessaria” per garantire la continuità dei servizi pubblici essenziali. La decisione, presa durante la seduta di giunta di giovedì 17 luglio, ha come obiettivo principale quello di colmare il gap finanziario che la nuova amministrazione ha ereditato dalla precedente gestione di centrodestra.

La manovra, tecnicamente denominata “riequilibrio di bilancio”, deve essere approvata dal consiglio comunale entro la fine di luglio e rappresenta la prima grande sfida finanziaria della giunta Salis. Secondo quanto dichiarato dalla sindaca, l’amministrazione si è trovata di fronte a un fabbisogno di oltre 50 milioni di euro, una cifra che con questa manovra scende a 25 milioni.

L’aumento dell’Imu e le scelte difficili

La misura più controversa della manovra è senza dubbio l’aumento dell’aliquota Imu per i circa 27.000 alloggi a canone concordato, che passerà dallo 0,78% all’1,06%. Questa decisione, che comporterà un aumento medio di 190 euro annui per immobile, genererà un gettito di circa 5,5 milioni di euro nelle casse comunali.

La sindaca Salis ha spiegato che sappiamo che la manovra sull’Imu ha scatenato malcontento e non l’abbiamo decisa a cuor leggero, ma ha sottolineato come si sia trattata di “una scelta quasi obbligata dai tempi e dal bilancio che abbiamo ereditato”. L’amministrazione ha posto davanti a sé due strade: tagliare progressivamente i servizi pubblici oppure mantenerli chiedendo una contribuzione ai cittadini, optando decisamente per la seconda opzione.

Le proteste non si sono fatte attendere. Il sindacato degli inquilini Sunia ha definito il provvedimento come “una misura che colpirà direttamente i proprietari di case virtuosi” che scelgono di affittare a prezzi calmierati, con il rischio che l’aumento possa essere scaricato sugli inquilini o spingere i proprietari verso gli affitti brevi. Anche l’associazione dei piccoli proprietari Asppi ha duramente criticato la decisione, parlando di un “tradimento delle promesse elettorali” e di un errore grave nel giustificare l’aumento appellandosi ai servizi essenziali.

Come saranno investiti i 25 milioni

La ripartizione dei fondi reperiti mostra chiaramente le priorità dell’amministrazione Salis. Ben 7 milioni di euro andranno al settore sociale, con 4 milioni destinati agli interventi residenziali per minorenni, 1 milione per i centri servizi per le famiglie e 640.000 euro per servizi di inclusione sociale e assistenza economica per persone con disabilità.

Altri 5,7 milioni saranno dedicati ai servizi scolastici, mentre 2 milioni ciascuno andranno alla manutenzione delle strade e alla pulizia dei rivi. Il verde urbano riceverà 1,5 milioni, la cultura 1,1 milioni, la sicurezza 1,4 milioni, i progetti di digitalizzazione 2,5 milioni e il rinnovo contrattuale del personale 2 milioni.

Il confronto con la precedente amministrazione

La questione del bilancio ha scatenato un acceso botta e risposta tra la nuova amministrazione e quella uscente. La sindaca Salis, già al momento della presentazione della giunta, aveva denunciato “50 milioni di euro mancanti per il riequilibrio di bilancio”, oltre a specifici debiti come 1 milione per la tappa genovese della Ocean Race, 815.000 euro per i Balletti di Nervi, e 335.000 euro per garantire l’apertura dei musei della Lanterna e delle Emigrazioni.

L’ex vicesindaco Pietro Piciocchi ha respinto duramente le accuse, mostrando documenti che attestano 132 milioni di euro di cassa disponibile più altri 127 milioni vincolati. Piciocchi ha rivendicato otto anni di bilanci chiusi in avanzo e una riduzione del debito comunale di quasi 300 milioni di euro.

Il salario minimo comunale

Parallelamente alla manovra di bilancio, la giunta Salis ha approvato linee guida per garantire una retribuzione minima di 9 euro lordi all’ora per tutti i lavoratori impiegati negli appalti e subappalti del Comune. La misura, proposta dall’assessore al Lavoro Emilio Robotti, rappresenta secondo la sindaca “un valore simbolico fortissimo” e il mantenimento di una promessa elettorale per fermare il lavoro povero finanziato con denaro pubblico.

Le prospettive future

La manovra approvata dalla giunta dovrà ora passare al vaglio del consiglio comunale, dove è atteso un dibattito acceso. L’opposizione di centrodestra, guidata da Pietro Piciocchi, si è già detta pronta a dare battaglia, contestando non solo l’aumento dell’Imu ma anche la narrativa del “disastro ereditato” che la nuova amministrazione ha costruito attorno ai conti comunali.

La sindaca Salis ha però chiarito che “l’obiettivo della nostra azione è garantire i servizi essenziali”, sottolineando come quando mancano le risorse “le prime a pagarne le spese sono le donne”. L’amministrazione ha così scelto di stabilizzare i settori dei servizi sociali e di reperire fondi per il welfare, considerandolo un investimento prioritario per la città.

Luigi Alberto Pinzi
Luigi Alberto Pinzihttps://www.alground.com
Esperto nei più avanzati sistemi di crittografia e da anni impegnato nell'arte del Reverse Engineering, Luigi è redattore freelance con una predilizione particolare per gli argomenti in materie legali.
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