Molestie e stalking sui siti di incontri. Cosa fare, come difendersi

Ogni anno migliaia di persone trovano la loro anima gemella frequentando i “siti di incontri“. Il Web pullula di portali che offrono, gratuitamente o dietro il pagamento di una quota di iscrizione, chat e gruppi di discussione attraverso cui perfetti sconosciuti possono avviare una relazione virtuale, organizzare un incontro fisico ed eventualmente lasciare che il tempo – e l’amore – facciano il loro corso. Accanto alle storie a lieto fine, tuttavia, le cronache riportano anche di episodi spiacevoli occorsi a chi frequenta abitualmente i siti di appuntamenti.

Truffatori, maniaci, guardoni, adescatori, rapinatori e figure meno note come scammer e promotori di dialer: la figura del “molestatore” ha subito una profonda evoluzione nel corso degli ultimi anni, costringendo gli utenti ad affinare una serie di comportamenti e precauzioni atte a scongiurare incontri con personaggi potenzialmente pericolosi.

Le categorie di molestatori

Non si può mai sapere chi si nasconde davvero dietro alla foto di un profilo

I molestatori sono essenzialmente assimilabili in alcune categorie chiave, più o meno riconoscibili fra loro. Sia chiaro: i molestatori sul web possono risultare lontani anni luce dalla classica figura dell’anziano con l’impermeabile, ben riconoscibile nell’immaginario collettivo. Frequentare un sito di incontri è come passeggiare in una strada affollata: i pericoli possono nascondersi dietro ogni angolo, dietro ogni volto. Sta al singolo utente e alla sua esperienza notare gli indizi che possono portare all’identificazione di personaggi scomodi, fastidiosi o persino pericolosi.

Profili fake

Vengono così chiamati i profili di persone inesistenti, con caratteristiche o fotografie che non rispondono al vero. Il che può accadere per le più svariate ragioni, dal burlone al single timido che esagera nella speranza di fissare un incontro, fino al truffatore che millanta un fisico da copertina pur di fissare un incontro a tu per tu con la vittima.

Maniaci e persone psichicamente instabili

Categoria ben più rara ma alquanto rischiosa, riconoscibile solo attraverso una lunga e continuativa frequentazione online. Disturbi di personalità, comportamenti violenti, stranezze caratteriali, manie possono essere messe in luce solo attraverso una prolungata parentesi conoscitiva “virtuale”, sufficiente nella maggior parte dei casi a fare suonare i primi campanelli di allarme.

Prostitute in cerca di clienti

Questi profili sono facilmente riconoscibili e caratterizzati da foto di belle ragazze o di uomini prestanti, apparentemente usciti dalle copertine dei giornali di moda. Solitamente una volta contattate, queste persone rispondono subito e cercano di fissare un incontro nel breve termine. A volte invitano con delle scuse a cambiare sito di incontri o chat, alla ricerca di piattaforme meno frequentate e con meno regole di sicurezza che possano smascherare l’inganno.

A volte offrono gratuitamente o dietro pagamenti non tracciabili foto in pose sessualmente esplicite, oppure incitano verbalmente l’interlocutore portandolo ad affrettare un appuntamento.Che, una volta arrivato, svelerà subito la natura economica della prestazione, anche se non richiesta. In caso di rifiuto, la (o il) “professionista” è solita chiamare in suo aiuto un gruppo di amici vigorosi in grado di far desistere e pagare anche il più risoluto degli uomini.

Scammer

Si tratta di veri e propri speculatori dei siti di incontri che, con la scusa di voler instaurare una relazione, cercano di farsi inviare somme di denaro dalla loro vittima con promesse di amore eterno e corredate con l’invio di foto di belle donne, ovviamente inesistenti. In genere sfruttano la figura della giovane donna straniera, con un italiano sgrammaticato e stentato, dalla storia travagliata e caratterizzata da guerre, lutti e stenti, pur di accattivarsi le simpatie e l’affetto della vittima.

Facilmente riconoscibili per via del rapido interesse nei confronti del proprio profilo, dall’assenza di riferimenti diretti al proprio nome (solitamente utilizzano lo stesso messaggio, tradotto automaticamente in diverse lingue, per migliaia di potenziali vittime ogni giorno) e per la velocità con cui arrivano a chiedere soldi, ancor prima di aver fissato un incontro conoscitivo.

Adescatori

Anche in questo caso, si tratta di professionisti che con le più disparate scuse cercano di dirottare gli utenti verso altre piattaforme di incontri online a pagamento, o nel peggiore dei casi verso dei “dialer” a pagamento che connettono la vittima a sua insaputa a numerazioni internazionali ad altissimo costo, dietro mirabolanti promessi di incontri con ragazze o ragazzi “da urlo”.

Rapinatori

Chat e piattaforme per cuori solitari sono terreno fertile anche per il crimine organizzato. Fatti di cronaca hanno riferito di bande criminali che hanno sfruttato questi strumenti per adescare uomini o donne sole, con problematiche sociali che le portano ad essere emarginate e quindi più esposte a questo genere di pericoli.

Stupratori

Anche in questo caso una lunga frequentazione online può essere sufficiente ad allontanare questo genere di personaggi che sfruttano le debolezze di molti cuori infranti per commettere atti violenti.

Spammer

Profili fake creati ad arte per essere credibili possono essere un veicolo per carpire grandi quantità di indirizzi mail, postali, numeri telefonici o quant’altro possa essere oggetto di comunicazioni pubblicitarie, invio di spyware o malware informatici sui computer degli ignari utenti.

Guardoni

Personaggi che si iscrivono al solo scopo di visualizzare e collezionare fotografie personali dei profili. Nei casi più gravi, potrebbero sfruttare scatti troppo personali per finalità di ricatto.

Estorsori

Dopo una breve frequentazione, chiedono alla vittima somme di denaro per poter continuare la frequentazione. In alcuni casi arrivano addirittura a muovere minacce, sfruttando magari alcuni dati personali ricavati dal profilo per dare maggiore credibilità e instillare la paura nelle vittime con frasi del tipo “ti vengo a prendere a casa” seguito, magari, dal nome della propria città o peggio ancora dall’indirizzo pubblicato nel profilo.

Le regole per difendersi

Un buona difesa parte dalla scelta del sito di incontri: scegliamo innanzitutto quelli che sono soliti richiedere prima dell’iscrizione la compilazione di una lunga scheda dettagliata circa i propri gusti, le motivazioni che hanno portato all’iscrizione, una descrizione dettagliata dell’anima gemella, altri procedono invece a una vera e propria profilazione psicologica sulla base di un questionario fornito prima dell’iscrizione effettiva, che viene così subordinata al giudizio finale di una commissione.

Verifichiamo poi se la piattaforma offre immediati sistemi per la segnalazione o il blocco degli utenti, segno che il team che sta dietro al servizio è preparato ad eventualità di problemi di stalking.

Infine, una rapida ricerca su Google può essere sufficiente per farsi una prima idea generale, basandosi anche sui numerosi feedback dei clienti e sulle esperienze raccontate da loro stessi. In questo caso, è importante non basarsi alla prima recensione trovata: una piattaforma per cuori infranti fraudolenta avrà sicuramente disseminato per il web commenti positivi “falsi”, creati a regola d’arte per adescare vittime. Tenete invece  conto del maggior numero possibile di recensioni, sfruttando fonti provenienti da diversi siti. Una volta iniziata la nostra esperienza, alla ricerca dell’anima gemella, ricordate invece le seguenti regole:

  • Diffidate da chi prova un fulmineo e immotivato interesse o affetto nei vostri confronti: probabilmente non esiste alcun interesse, se non quello di truffarvi o molestarvi.
  • Diffidate sempre da risposte vaghe, strane, incoerenti, all’utilizzo del linguaggio e al comportamento generale dell’altra persona.
  • Non assecondate le richieste di lasciare il sito di incontri per proseguire altrove la conversazione, soprattutto su quei siti che già offrono sistemi di chat audio/video e forniscono strumenti specifici per tutelare la privacy degli iscritti.
  • Se la conversazione si avvia sul “piccante”, chiedete di parlarvi via chat o di spedirvi delle foto. Insospettitevi se alla richiesta di scatti fotografici vi arrivano immagini sgranate o palesemente scaricate da internet. Sui motori di ricerca, in caso di dubbio, è sempre possibile verificare se un’immagine scaricata risulta presente in altre pagine web. In caso di corrispondenze, vi trovate evidentemente di fronte a qualcuno che vi sta mentendo. Se avete ulteriori dubbi, chiedete di mandarvi delle foto con scritto il vostro nome su un foglio, o con un particolare concordato e non ricostruibile se non con uno scatto reale.
  • Non fornite mai dati personali reali: indirizzi, numeri di telefono fissi, e-mail o recapiti di qualsiasi genere. Nel caso è sempre possibile aprire un account ad hoc di un servizio di instant messaging da dedicare esclusivamente ai siti di incontri, così come una mail alternativa che non riveli nulla di voi, e profili sui social appositi. Fino a quando la frequentazione non sarà lunga e costante, non fornite l’indirizzo di casa, nel caso inventatelo, e se volete sentirvi telefonicamente fatelo attraverso software, senza usare il telefono reale.
  • Portate avanti la conoscenza virtuale per un tempo prolungato prima di procedere all’incontro fisico. Meglio ancora offrirsi di avviare una videochiamata (o in alternativa una telefonata): questo accorgimento può essere utile a smascherare molte categorie di molestatori. Durante il video interagite con domande e ascoltare attentamente le risposte, per essere sicuri di non trovarsi di fronte a una registrazione. Chi è in cattiva fede, difficilmente fornirà un numero di telefono o accetterà di avviare una videochiamata.
Valutare con attenzione chi ci sta di fronte prima di organizzare un incontro
  • Tagliate ogni contatto a fronte di richieste di denaro: un sito di incontri serve, come dice la parola, ad incontrare altre persone. Chi ricerca soldi, lo sta facendo nel posto sbagliato e sta abusando della piattaforma, nonché del vostro tempo.

Programmare il primo appuntamento

Non abbiate fretta di incontrare chi sta all’altro capo del monitor: avete tutto il tempo per conoscervi e, come dice il detto, se son rose… fioriranno. Procedete con calma, documentatevi il più possibile sull’altra persona, cercate un feeling. Fondamentalmente, fidatevi del vostro istinto: se qualcosa non vi torna o vi suona strana, probabilmente è perché effettivamente è così.

Dopo aver approfondito la conoscenza virtuale, sarete pronti al fatidico primo appuntamento reale. Organizzatevi e pensate sempre al peggior scenario possibile: la prudenza non è mai troppa. Luoghi pubblici, frequentati, recatevi in compagnia di persone fidate che resteranno nei paraggi e sembreranno anonime agli occhi della vostra aspirante anima gemella: in caso di pericolo, potranno intervenire prontamente e salvarvi dai guai.

Prima di iniziare l’incontro, spiegate che potreste avere un problema improvviso che vi costringerà ad interrompere l’appuntamento. Qualora durante l’incontro non vi sentiste a vostro agio o avvertiste il sentore che qualcosa, nel complesso, risulti fuori posto o poco chiara, niente panico: alzatevi con cortesia, fate riferimento al pretesto che avete anticipato, così che non sembri inventato al momento, congedatevi con la persona e lasciate il luogo dell’incontro. Davanti alla tastiera potrete spiegare con calma cosa non ha funzionato e salutarvi definitivamente con l’aspirante partner.

Se invece le cose vanno bene, adottate una ultima precauzione fondamentale: prima di accettare un ulteriore incontro da soli, chiedete che vi venga presentata la famiglia, un parente, o qualcuno che possa aiutarvi a capire l’ambiente sociale nel quale vive la persona.

One thought on “Molestie e stalking sui siti di incontri. Cosa fare, come difendersi

  1. Condivido in pieno, a maggior ragione in quanto si tratta sicuramente di un problema di attualità, poichè nell’era 2.0 non è difficile imbattersi nei profili fake, arrivando anche a rischiare di essere truffati e raggirati. Purtroppo i media parlano (ancora) troppo poco di un argomento che, data la sua portata, meriterebbe una trattazione più approfondita

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