OnHub il router di Google. Facile da usare, ma poteva far di più

Con il router OnHub ,Google entra ufficialmente nell’arena dei router Wi-Fi per la casa. Sviluppato insieme a TP-Link, l’OnHub è un modello dual-band con un tocco di eleganza che lo fa sembrare tutto tranne che un router. Contiene più di una dozzina di antenne, è facilissimo da installare e usa un’app apposita per controllare determinate funzioni del network.

Sfortunatamente non possiede una buona parte delle normali funzioni di gestione dei router classici, compresi il controllo genitoriale, la portabilità dei network ospiti e i servizi VPN. OnHub è equipaggiato con circuiti che permettono di controllare i dispositivi automatici ZigBee e monta un Bluetooth 4.0, ma nessuna di queste funzioni ci risulta abilitata. Inoltre, ha spazio per una sola connessione LAN via cavo e l’unica porta USB è riservata a funzioni di recupero.

OnHub il router di Google. Design e caratteristiche

Router OnHub. Recensione

OnHub è un router progettato per stare all’aria aperta. La maggior parte dei modelli di router hanno l’aspetto di scatole nere non meglio identificabili con antenne che escono da sopra o dai lati – OnHub invece ha un rivestimento cilindrico che risulta gradevole all’occhio e non presenta antenne esterne. È nero, misura 19,5 cm in altezza e 11,6 cm in diametro e ha un rivestimento in plastica rimovibile blu scuro.

La sommità del router contiene uno altoparlante che produce una serie di rumori durante l’impostazione e un anello di luce che emette un debole bagliore per farvi capire lo status del router. Un colore dorato indica che qualcosa non funziona bene – in questo caso andate sull’app di Google On e cercate di risolvere il problema passo passo. Una luce blu indica che il router è pronto per essere impostato e verde mare indica che il router è attivo.

OnHub è un router AC1900 che viaggia (teoricamente) a 600 Mbs su banda da 2,4 GHz e fino a 1.300 Mbs su banda da 5GHz. Monta un processore dual-core da 1,4 GHz, ha 4GB di memoria flash (per gli aggiornamenti del software) e 1 GB di memoria DDR3. Ci sono anche 6 antenne da 2,4 GHz e 6 antenne da 5 GHz circolari, per coprire tutte le direzioni, un’antenna che amplifica il segnale e un trasmettitore che cambia continuamente canale per migliorare la connessione wireless. OnHub possiede anche antenne ZigBee e Bluetooth ma non sono abilitate (Google ha promesso un supporto per entrambe in futuro, ma senza specificare quando arriverà).

Per accedere al (povero) assortimento di porte I/O di OnHub bisogna rimuovere la copertura; dentro, trovate una porta WAN, una porta per cavo Ethernet, una porta USB 3.0 e l’alloggio per l’alimentatore. Una sola porta Ethernet significa che potete connettere un solo dispositivo per volta via cavo (mentre altri router AC1900 della stessa fascia di prezzo, come il D-Link Wireless AC1900 Dual-Band Gigabit Cloud Router (DIR-880L)ne hanno quattro). La porta USB è destinata a funzioni di recupero, quindi non potete usarla per aggiungere un drive esterno o una stampante alla vostra rete.

OnHub il router si comanda tramite Google On App

Mentre la maggior parte dei router sono gestibili attraverso un’interfaccia online, OnHub si gestisce tramite l’app gratuita Google On per iOS o Android. L’app è molto semplice da usare e fornisce suggerimenti e spiegazioni su come impostare l’apparecchio. La pagina principale mostra una panoramica sui vostri dispositivi connessi, vi avvisa se ci sono problemi e vi collega alla Guida se ne avete necessità. Potete cliccare su qualsiasi dispositivo per vederne l’indirizzo IP, MAC, lo stato di connessione e la cronologia di caricamento e scaricamento. Potete anche verificare l’uso in tempo diretto di ciascun dispositivo e assegnare priorità di traffico per periodi di 1, 2 o 4 ore.

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Cliccando sulla piccola icona verde in fondo alla pagina, viene lanciato un controllo della rete che misura la capacità di caricamento e scaricamento dalla rete, e l’efficenza Wi-Fi (quale velocità il vostro dispositivo mobile può potenzialmente raggiungere in un dato luogo della vostra casa). Cliccando sull’etichetta di accesso Wi-Fi, il router vi mostra nome e password e vi dà l’opzione di inviare questa informazione ad amici e famiglia via email, SMS o Facebook.

Le impostazioni di rete sono scarse: potete assegnare un indirizzo IP personalizzato o usare un’impostazione automatica di default, potete abilitare o disabilitare il DHCP, l’IP statico e le impostazioni PPoE WAN, oltre che impostare le porte – non c’è, come anticipavamo, il controllo genitoriale né opzioni per una rete ospite, né impostazioni VPN. Mancano anche impostazioni firewall, la possibilità di bloccare siti specifici e creare SSID separate per ciascuna banda su cui assegnare dispositivi specifici.

OnHub il router di Google. Installazione e prestazioni

Installare OnHub non potrebbe essere più facile, ma per farlo dovete avere un account Google valido. Per iniziare, scaricate l’app e registratevi usando i vostri username e password Google. Seguite le istruzioni sullo schermo, collegate il router alla corrente e al cavo Ethernet, leggete dalla base del dispositivo il codice di impostazione del router e la SSID.

Andate sulle impostazioni Wi-Fi del vostro dispositivo mobile, collegatelo alla SSID del router e tornate sull’app di Google On per assegnare un nome al router e creare la vostra rete. Usate le vostre impostazioni Wi-Fi per collegarvi al router e avete finito. Google suggerisce di lasciarlo all’aria aperta, preferibilmente all’altezza degli occhi per una copertura ottimale.

Test hanno dimostrato che, nella stessa stanza, OnHub arriva a 297Mbps, battendo i 144 Mbps del D-Link DIR-880L e i 171 Mbps del Netgear Nighthawk X6 AC3200 Tri-Band WiFi Router  – da specificare che entrambi questi modelli lavorano a 802,11ac (5GHz). Comunque, non arriva alle prestazioni da 558 Mbps del D-Link AC3200 Ultra Wi-Fi (DIR-890L/R) o a quelle da 452 Mbps dell’Asus RT-AC3200 Tri-Band Router.

A una distanza di 9 metri le cose non vanno così bene: la velocità di 38,6 Mbps non si avvicina neppure a quella da 140 Mbps del D-Link DIR-880L, tenendosi sotto di più di 100Mbps, ed è la metà di quella raggiunta dal router Amped Wireless High Power 700mW Dual Band AC (RTA15) (da 75 Mbps. Il D-Link DIR-890L/R invece spazza tutti via con i suoi 310 Mbps.

Conclusioni

Il Google OnHub è stato progettato per persone non esperte di tecnologia che cercano un modo veloce e semplice per avere una rete dual-band – e in questo, funziona. Il suo design unico vi permette di metterlo ovunque in casa (basta che abbiate una connessione Ethernet) e l’app Google rende semplice l’impostazione e il controllo della rete Wi-Fi. Ciò detto, ci si potrebbero aspettare opzioni avanzate di gestione da un router che costa 200$, come anche una porta USB che vi consenta di connettere periferiche come hard drive o stampanti. Ma soprattutto, ci si aspetterebbe delle prestazioni migliori sulla distanza.

Una volta che Google sistemerà la faccenda delle funzionalità ZigBee e Bluetooth, OnHub avrà il potenziale di diventare un router “smart” – ciononostante, sarà ancora lontano dal raggiungere la velocità del D-Link AC3200 Ultra Wi-Fi (DIR-890L/R). Certo, quest’ultimo costa di più (100$) ma vi offre anche di più in termini di impostazioni e porte I/O.

Insomma, Google centra l’obiettivo della semplicità ma poteva fare di meglio dal punto di vista della connettività.