Adblock Plus: cos’è, cosa serve e perché fa così discutere

È una delle estensioni più scaricate, serve a bloccare le pubblicità sui siti e ora è disponibile pure su iOS e Android. Anche nell’applicazione mobile il nome è rimasto lo stesso, Adblock Plus: cos’è, cosa serve il software tanto amato dagli utenti e tanto temuto dai siti web? Vediamo nel dettaglio come funziona e perché fa così discutere.

Adblock Plus: cos’è, cosa serve

Adblock Plus nasce come estensione dei browser Mozilla, Google Chrome, Opera e Internet Explorer allo scopo di eliminare le pubblicità online. Una volta installato, blocca qualsiasi tipo di elemento pubblicitario, come ad esempio pop-up, banner, gli annunci prima dei video di YouTube, la pubblicità su Google e molto altro.

Ora Adblock Plus è disponibile anche come app per mobile su iOS e Android. Per entrambi i sistemi operativi l’applicazione è stata sviluppata dalla casa produttrice di software Eyeo ed è gratuita. Al momento l’app di Android è scaricabile in versione definitiva e si basa su Firefox; quella per iOS, invece, è disponibile in versione beta e deriva dal browser Kitt, sviluppato per iOS. Da quando è stata lanciata, a maggio, ha ricevuto circa 300.000 download in un solo mese. Questo conferma il successo che Adblock Plus ha da sempre riscosso tra gli utenti, tanto da essere uno dei plugin più scaricati.

Per capire come funziona Adblock Plus: cos'è, cosa serve, si può scaricare l'app gratuita, ora disponibile su Android
Per capire come funziona Adblock Plus: cos’è, cosa serve, si può scaricare l’app gratuita, ora disponibile su Android

Adblock Plus: cos’è, cosa serve e come funziona

L’applicazione di Adblock Plus ha un funzionamento molto simile a quello dell’estensione per browser. Si basa su una lista di regole di riconoscimento in grado di captare le URL che contengono elementi pubblicitari e di bloccare la visualizzazione di questi ultimi nel momento in cui vengono caricati sul browser tramite javascript. Esistono varie liste di filtraggio. La più comune è EasyList, la lista ufficiale di Adblock Plus, quella cioè che viene proposta al momento dell’installazione. In alternativa gli utenti possono esportare altre liste o crearne di nuove scrivendo proprie regole personali.

In presenza di un sito contenente oggetti pubblicitari, si può scegliere se bloccare la pubblicità oppure visualizzarla comunque. Inoltre gli utenti hanno la possibilità di creare una whitelist, ovvero un elenco di eccezioni: siti considerati sicuri in cui Adblock Plus non bloccherà la visualizzazione della pubblicità.

Adblock Plus: cos’è, cosa serve e quali sono i vantaggi

È innegabile che Adblock Plus sia uno strumento utile per gli utenti. Intanto elimina ogni forma di pubblicità, comprese le più aggressive e fastidiose (pop-up e finestre che si aprono continuamente, solo per fare un esempio). Inoltre, mette anche al riparo da spam, phishing e malware che spesso si celano proprio dietro a questi banner. E, se non vengono caricati gli elementi pubblicitari nelle pagine, i tempi di download saranno più rapidi, il consumo di banda sarà limitato e di conseguenza anche la durata della batteria del dispositivo mobile aumenterà.

Va però considerato anche il punto di vista degli operatori dei siti web. Spesso la loro unica fonte di sostentamento è proprio l’advertising che Adblock Plus elimina. E non esiste distinzione tra i siti in cui viene fatto un uso moderato e consapevole della pubblicità e quelli in cui lo strumento pubblicitario è utilizzato in modo sproporzionato e aggressivo. L’unica salvezza è quella di entrare a far parte delle whitelist.

Adblock Plus cos'è, cosa serve: navigando su un sito possiamo decidere se bloccare la visualizzazioni delle pubblicità con Adblock Plus oppure se inserirlo tra i siti della whitelist
Adblock Plus cos’è, cosa serve: navigando su un sito possiamo bloccare le pubblicità oppure inserirlo tra i siti della whitelist

Adblock Plus: cos’è, cosa serve e quali polemiche ha generato

Anche in passato sono state proprio le whitelist oggetto di controversia. Circa due anni fa si scoprì che Google, dietro pagamento di una somma di denaro, aveva stipulato un accordo con la Eyeo per ottenere l’inserimento di alcuni suoi domini nella whitelist di AdBlock Plus.
Sempre in quel periodo, poi, Eyeo aveva già tentato di rilasciare il plug-in di Adblock Plus su Android ma nel 2013 fu rimosso dal Play Store di Google.

Per questo Eyeo decise di sviluppare un browser dedicato, fino a giungere alla versione attuale. Adblock Plus è quindi uno strumento prezioso ed estremamente efficace, proprio per questo la sua diffusione anche su mobile preoccupa così tanto i gestori dei siti. Di fatto l’unico compromesso realmente percorribile sembra essere la possibilità per gli utenti di sfruttare le opzioni di personalizzazione, aggiungendo i propri siti preferiti alla whitelist o scrivendo delle proprie regole. Rimaniamo comunque in attesa di vedere gli sviluppi futuri.