Australia: Albanese scrive la storia

Anthony Albanese entra nei libri di storia come il primo premier australiano in due decenni a conquistare un secondo mandato consecutivo, strappando 89 seggi sui 150 della Camera. Un trionfo inatteso per il leader laburista, che ribalta i pronostici dopo un anno segnato da rating di approvazione ai minimi storici (31%) e proteste per il carovita.

La tempesta perfetta per Dutton

Peter Dutton, volto storico dei Liberali, subisce un doppio smacco: il crollo della coalizione a 41 seggi e la perdita del collegio di Dickson, roccaforte conservatrice dal 2001. Analisti di Redbridge Group parlano di “tsunami progressista”, con swing del 7.5% contro i liberali a Adelaide e il crollo in Tasmania. Unico spiraglio: Dan Tehan resiste nel Victoria rurale con un +0.6%.

L’ombra di Trump e il referendum fantasma

Il “fattore Trump” emerge come chiave di volta: il 55.94% degli elettori ha punito l’opposizione per le similitudini con le politiche protezionistiche dell’ex presidente USA. Nonostante la vittoria, Albanese porta le cicatrici del fallito referendum del 2023 per il riconoscimento costituzionale degli aborigeni, definito “ferita ancora aperta” dalla BBC5.
Con l’adesione al patto AUKUS e al Quad, Canberra consolida il ruolo di avamposto USA nell’Indo-Pacifico. In campagna elettorale, Albanese ha cavalcato i successi sul fronte interno: +2.1% di consensi rispetto al 20223, taglio dei costi dei farmaci e 120mila case popolari costruite. “Affronteremo l’incertezza globale con valori australiani: equità, ambizione, opportunità per tutti”, ha dichiarato il premier nel discorso della vittoria8.

Tony Abbott, ex premier conservatore, ammette: “Gli australiani non vogliono rompere la tradizione di concedere un secondo mandato”. Per i commentatori di SBS News, il crollo urbano della destra (sconfitta in 17-18 seggi metropolitani) segna una “crisi identitaria”. Dutton, assumendosi ogni responsabilità, ha annunciato dimissioni imminenti: “È tempo di nuovi leader”. Intanto, il Labor punta a riforme climatiche più aggressive e a un nuovo piano per l’acquisto della prima casa.