01 Luglio 2025
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Come scaricare il service pack più recente per Windows Vista

Gli aggiornamenti per Windows Vista vengono distribuiti sotto forma di Service Pack. I Service Pack consentono non solo di aggiornare Windows Vista, ma anche di estendere e aggiornare le funzionalità del computer. In questo articolo vengono descritti in dettaglio tre metodi che è possibile utilizzare per ottenere il Service Pack più recente per Windows Vista.
Prima di scegliere il metodo che si desidera utilizzare, è tuttavia opportuno assicurarsi che siano presenti le seguenti condizioni:

  • Windows Vista Service Pack 2 (SP2) (il service pack più recente) non è installato nel computer.
    Fare clic qui per controllare se il service pack più recente di Windows Vista è installato. Se è presente un riferimento a Windows Vista SP2 nella sezione Sistema operativo, il Service Pack più recente è stato installato.
  • È stato effettuato l’accesso al computer con un account utente dotato di diritti di amministratore del computer.
    Fare clic qui ed eseguire il passaggio 2 nella pagina popup per controllare se si è collegati con account di amministratore.
  • Il computer in cui si desidera installare il Service Pack è connesso a Internet.

Metodi per scaricare il Service Pack più recente (Vedi sotto)

  • Metodo 1: Attivare gli aggiornamenti automatici (scelta consigliata per la maggior parte degli utenti)
  • Metodo 2: Controllare gli aggiornamenti su Windows Update (come il metodo 1, ma non automatico)
  • Metodo 3: Ottenere il service pack più recente per Windows Vista dall’area Download Microsoft (scaricare il service pack manualmente)

Importante È possibile che ad alcuni utenti non venga offerto il Service Pack più recente per Windows Vista in Windows Update. Questo problema può verificarsi per diversi motivi. Per un elenco completo di cause e risoluzioni, fare clic sul numero dell’articolo della Microsoft Knowledge Base riportato di seguito:

948343 I service pack per Windows Vista e Windows Server 2008 non sono disponibili per l’installazione tramite Windows Update.

Metodo 1: Attivare gli aggiornamenti automatici

Il modo migliore per essere certi di ricevere i Service Pack più recenti di Windows Vista è attivare la funzione di aggiornamento automatico.

Per abilitare la funzionalità di aggiornamento automatico, attenersi alla seguente procedura:

  1. Fare clic sul pulsante Start
    Pulsante Start

    , scegliere Tutti i programmi, quindi Windows Update.

  2. Nel riquadro di spostamento fare clic su Cambia impostazioni.
  3. Selezionare l’impostazione di aggiornamento automatico di Windows desiderata. In caso di dubbi sull’impostazione da selezionare, attenersi alle seguenti linee guida. In caso contrario, andare al passaggio 4.
    • Automatico (impostazione consigliata) Scarica automaticamente gli aggiornamenti consigliati per il computer e installali:
    • Scarica automaticamente gli aggiornamenti, ma lascia decidere all’utente quando installarli:
    • Avvisa ma non scaricarli e non installarli:
    • Non verificare mai la disponibilità di aggiornamenti (scelta non consigliata):
      non selezionare questa opzione.
  4. Selezionare la casella di controllo Includi aggiornamenti consigliati nel download, l’installazione o la notifica di aggiornamenti disponibili, quindi scegliere OK.
    Autorizzazione Controllo dell'account utente

    Se viene chiesto di immettere la password amministratore o di confermare, digitare la password o confermare.

In caso contrario, provare il Metodo 3.Nota Per installare Windows Vista SP2, è necessario che sia stato installato Windows Vista SP1. Se non è installato Windows Vista SP1, tra gli aggiornamenti automatici non sarà possibile installare Windows Vista SP2. Fare clic qui per scaricare SP1.

Metodo 2: Verifica disponibilità aggiornamenti in Windows Update

Sebbene con Aggiornamenti automatici gli aggiornamenti vengono installati automaticamente, è possibile eseguire l’operazione manualmente.

Per controllare manualmente la presenza di aggiornamenti su Windows Update, attenersi alla seguente procedura:

  1. Fare clic sul pulsante Start
    Pulsante Start

    , scegliere Tutti i programmi, quindi Windows Update.

  2. Nel riquadro di spostamento fare clic su Controlla aggiornamenti.
  3. Al termine del controllo da parte di Windows Update, fare clic su Visualizza aggiornamenti disponibili.
  4. Fare clic per selezionare le caselle di controllo relative agli aggiornamenti che si desidera installare, quindi scegliere Installa.
    Autorizzazione Controllo dell'account utente

    Se viene chiesto di immettere la password amministratore o di confermare, digitare la password o confermare.

In caso contrario, provare il Metodo 3.

Nota Per installare Windows Vista SP2, è necessario che sia stato installato Windows Vista SP1. Se non è installato Windows Vista SP1, in Windows Update non sarà possibile installare Windows Vista SP2. Fare clic qui per scaricare SP1.

Metodo 3: Ottenere il Service Pack più recente per Windows Vista dall’Area download Microsoft


Importante
Prima di installare Windows Vista SP2 dall’Area download Microsoft, attenersi alla seguente procedura:

  • Assicurarsi di avere scaricato e installato Windows Vista SP1.SP1 è un prerequisito per SP2. Fare clic qui per scaricare SP1.
  • Procedura consigliata: Installare gli aggiornamenti più recenti per Windows dal sito Windows Update oppure fare clic qui per installare l’aggiornamento per Ks.sys dal sito Web di Microsoft.
  • Verificare se nel computer è in esecuzione una versione a 32 o 64 bit di Windows Vista. Se si conoscono queste informazioni, accedere alla sezione Download“. Se non si è certi della versione in esecuzione nel computer, fare clic qui per controllare automaticamente il sistema. Il tipo di sistema è elencato nella sezione Architettura.

Download

Nota Se la versione di Windows Vista in uso è in inglese, francese, tedesco, giapponese o spagnolo (tradizionale), installare il pacchetto della versione autonoma in cinque lingue. . Questo pacchetto è di dimensioni inferiori rispetto al pacchetto della versione autonoma per tutte le lingue, quindi più veloce da scaricare. Se la versione di Windows Vista in uso non è in inglese, francese, tedesco, giapponese o spagnolo (tradizionale), si consiglia di installare il pacchetto della versione autonoma per tutte le lingue.

Fare clic per scaricare versioni diverse di Vista Service Pack 2

Per ulteriori informazioni sul download dei file di supporto Microsoft, selezionare il seguente numero di articolo per visualizzare l’articolo della Microsoft Knowledge Base:

119591 Come ottenere file di supporto Microsoft dai servizi online

Il file è stato controllato e non contiene virus. Microsoft ha utilizzato il software antivirus più recente disponibile al momento della data di pubblicazione del file. Il file viene salvato su server con un livello di protezione avanzata che impedisce modifiche non autorizzate.

Fare clic per scaricare versioni diverse di Windows Vista Service Pack 1

Per ulteriori informazioni sul download dei file di supporto Microsoft, selezionare il seguente numero di articolo per visualizzare l’articolo della Microsoft Knowledge Base:

119591 Come ottenere file di supporto Microsoft dai servizi online

Il file è stato controllato e non contiene virus. Microsoft ha utilizzato il software antivirus più recente disponibile al momento della data di pubblicazione del file. Il file viene salvato su server con un livello di protezione avanzata che impedisce modifiche non autorizzate.

Note sulla versione per Windows Vista SP1

Per ulteriori informazioni sulle correzioni contenute in Windows Vista Service Pack 1, fare clic sul numero dell’articolo della Microsoft Knowledge Base riportato di seguito:

959064 Domande frequenti su Microsoft Windows Vista Service Pack 1 (SP1)

Per ulteriori informazioni su un problema che potrebbe verificarsi quando si utilizza questo metodo, fare clic sul numero dell’articolo della Microsoft Knowledge Base riportato di seguito:

948343 Windows Vista Service Pack non disponibile per l’installazione da Windows Update e non viene offerto dagli Aggiornamenti automatici

Il service pack corrente per Windows Vista è Service Pack 2.

FONTE ARTICOLO: http://support.microsoft.com/kb/935791/it

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Trend Micro e la sicurezza di Android

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Trend Micro, società da sempre innovatrice nella sicurezza mobile, ha annunciato la prima delle sue molte applicazioni previste per la piattaforma Android. Trend Micro Mobile Security risponde all’esigenza di una maggiore protezione dagli attacchi del cybercrimine nei confronti dei dispositivi mobili basati su Android, la seconda piattaforma mobile più diffusa sul mercato, con una percentuale di crescita superiore all’850%.

Trend Micro Mobile Security for Android protegge i file digitali e tutela le transazioni bancarie eseguite da dispositivi Android identificando e bloccando eventuali attacchi criminali e minacce online prima che possano provocare danni. La soluzione richiede poco spazio in memoria ed è stata appositamente progettata per i dispositivi Android, garantendo la protezione e la libertà di cui necessitano gli utenti mobili.

Alcune delle principali funzionalità di Trend Micro Mobile Security for Android:

• Navigazione sicura
• Parental control
• Protezione nei download
• Filtraggio testi e chiamate

Grazie alla tecnologia Trend Micro Smart Protection Network e alle competenze maturate da Trend Micro in oltre vent’anni di attività a servizio della protezione da furti di identità, sottrazione di dati e altre minacce Web, Trend Micro Mobile Security protegge ovunque e in tempo reale gli utenti dei dispositivi Android.

Ad oggi Trend Micro è l’unico vendor a utilizzare strumenti di sicurezza basati su cloud per proteggere i dispositivi Android. Grazie alla possibilità di stilare elenchi di filtri personalizzati, gli utenti possono vagliare o bloccare chiamate o messaggi non desiderati, mentre le funzioni di Web reputation e parental control rendono la navigazione molto più sicura per tutti.

“Trend Micro vanta una grande esperienza nell’ambito della sicurezza mobile, dalla tutela dei dispositivi Windows Mobile 2003 fino alla recente applicazione Trend Smart Surfing iPhone”, ha osservato Carol Carpenter, General Manager of Consumer and Small Business di Trend Micro. “La rapidissima crescita delle piattaforme Android ha portato a una corsa da parte dei cybercriminali a trarre vantaggio da questi dispositivi mobili in tutti i modi possibili. Trend Micro Mobile Security conferma il nostro incessante impegno verso la protezione dei nostri clienti, sempre e su qualsiasi dispositivo”.

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Samsung GT. Bello… ma può migliorare

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Uno dei cellulari più graditi e venduti è indubbiamente il Samsung GT S5230. Si tratta di un cellulare touchscreen piuttosto elegante che può fare bella figura durante una cena di lavoro, tirato fuori dalla tasca e mostrato ai colleghi, ma che si mostra anche un buon compagno per la vita quotidiana e lavorativa.

Ottimo il design – Il colore predominante è il nero, con tre bottoncini argento in basso che permettono di avviare e concludere una chiamata. In basso nello schermo touchscreen ci sono tre icone che collegano velocemente alle funzioni del telefono: per esempio, il primo tastino porta alla rubrica, il secondo alla calcolatrice e il terzo al menù generale. Il touchscreen è piuttosto resistente, non eccezionalmente sensibile, ma diciamo che non dovrete mai faticare per dare un comando. Davvero, agli occhi, un bellissimo telefono.

Poca connettività ma bella l’interfaccia – Togliamoci subito il dente  e diciamo i tre difetti: non abbiamo la rete 3G di ultima generazione, manca il GPS, quindi dovremo collegarci con reti telefoniche più tradizionali come il Bluetooth e un pò meno veloci, e non abbiamo la connessione Wi-Fi. Ammesso che stiate ancora leggendo la recensione, dobbiamo dire che l’interfaccia touchscreen è impressionante, in senso positivo. E’ tutto molto intuitivo, quindi non sarà necessario imparare a memoria il manuale, e i menù orizzontali e verticali sono ben disposti, tali da essere sempre comodi.

Se vogliamo scrivere abbiamo diverse opzioni: possiamo scegliere una tastiera virtuale qwerty (come quelle dei computer) in modalità orizzontale, con l’aggiunta, facoltativa, del famoso T9, il sistema che, una volta digitate le prime lettere di una parola, indovina quale sarà il termine completo e lo inserisce automaticamente. In verticale, la tastiera diventa numerica, dove per scrivere le lettere è necessario schiacciare più volte lo stesso tasto, e quindi dovremo scrivere più lentamente.

Sullo schermo ci sono tre desktop virtuali che possiamo spostare con un tocco e che possono essere popolati con diverse icone/opzioni scegliendole da una barra laterale e spostandole al centro. Fra i widget più interessanti l’accesso a Facebook, MySpace e YouTube. Attenzione, un video di YouTube su una connesisone GPRS come quella in dotazione non è un’esperienza sconvolgente. I filmati sono praticamente inguardabili. Altri widget sono l’album di foto, il calendario, la musica, i contatti preferiti ma arriviamo anche ad avere un programma che ti ricorda le scadenze, un convertitore, una radio FM, un registratore, un timer, sveglia e lettore di RSS. Si tratta di una soluzione piacevole ma molte volte le icone sono talmente grandi che in un desktop virtuale ci stanno al massimo tre o quattro widget alla volta, su questo punto Samsung deve migliorare le prestazioni

Musica media e Foto buone – Circa la riproduzione di musica abbiamo una notizia buona e una cattiva: i 50MB di memoria sono espandibili con delle carte MicroSD, quindi potete farvi la vostra playlist in tranquillità, ma per raggiungere lo slot delle MicroSD bisogna togliere la batteria e dunque il lavoro diventa un pò scomodo. Il connettore per le cuffie è della Samsung, quindi dovrete rinunciare al vostro set personale, se ne avete uno, e utilizzare quello in dotazione all’acquisto, il quale, come qualità non è eccezionale. Insomma, se siete appassionati di musica, non siamo esattamente contenti.

Per contro, la fotocamera è davvero ottima. Samsung ha fatto un eccellente lavoro inserendo i controlli della videocamera sullo schermo touchscreen, molto facili da usare. C’è anche una modalità panoramica e un’altra per fotografare il viso delle persone in ogni dettaglio. Le foto sono eccezionali: unico difetto è l’assenza di flash. Tutto bene quindi quando scattate all’estero, ma non vi venga in mente di scattare un’immagine all’interno o con poca luce perchè rimarreste delusi.

Molto carino, ma deve migliorare – Il Samsung Tocco Lite GT-S5230 è uno smartphone complessivamente buono,specie per la grafica e il design che sono davvero interessanti, ma che, visto anche il prezzo abbordabile, non è un gioiello di fantascienza, specie per i grandi miglioramenti che si possono fare sul fronte connettività, e qualità del suono. Se quello che promette fuori, fosse mantenuto in tutto e per tutto anche dentro, sarebbe lo smartphone perfetto.

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Arriva il decreto anti-YouTube: il Time paragona l’Italia alla Cina

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L’ennesimo tentativo del governo di controllare il web è celato nel nuovo decreto legislativo sulla tv, chiamato anche “decreto Romani” (dal nome del vice ministro con delega alle comunicazioni, Paolo Romani) e definito dalla stampa estera decreto “anti-YouTube”. Si tratta di un decreto legislativo (che in quanto tale elude il controllo da parte del parlamento) con il quale l’Italia dovrebbe recepire una direttiva europea nota come AVMS (Audiovisual Media Services) secondo cui le emittenti televisive, siano esse trasmesse via satellite, via etere o tramite il web, devono essere sottoposte allo stesso regime giuridico. Fin qui nulla di strano, si tratta di una direttiva comunitaria alla quale il governo italiano deve obbligatoriamente dare attuazione. Se non fosse che, nel testo del decreto, è stata volutamente “gonfiata” la definizione di fornitori di “servizi media audiovisivi” in modo che essa possa ricomprendere tutti i portali web, grandi e piccoli, che pubblicano materiale audiovisivo, nonché gli aggregatori di prodotti audiovisivi realizzati da terzi, proprio come YouTube, o i social network che permettono la pubblicazione e la condivisione di video.

Ogni utente del web, che sia un blogger o un professionista del settore, corre dunque il rischio di essere chiamato a rispondere a titolo di responsabilità editoriale per il solo fatto di aver pubblicato o condiviso video sulla rete.

Che quella del governo sia una forzatura è palese, visto che la stessa direttiva europea chiarisce che la suddetta regolamentazione “non dovrebbe comprendere le attività precipuamente non economiche e che non sono in concorrenza con la radiodiffusione televisiva, quali i siti internet privati e i servizi consistenti nella fornitura o distribuzione di contenuti audiovisivi generati da utenti privati a fini di condivisione o di scambio nell’ambito di comunità di interesse“, mentre il testo del decreto specifica che vi rientrano “i servizi, anche veicolati mediante siti internet, che comportano la fornitura o la messa a disposizione di immagini animate, sonore e non, nei quali il contenuto audiovisivo non abbia carattere meramente incidentale”.

Il tutto è infarcito dalla solita normativa ad personam ed in pieno conflitto di interessi. Il decreto infatti introduce anche alcune modifiche all’attuale gestione delle pubblicità sui canali pay per view  riducendo gli spazi pubblicitari su Sky (dal 18 al 12%) raddoppiando quelli di Mediaset (dal 6 al 12%). Inoltre, si cancella di colpo l’istruttoria Agcom che riguarda il superamento della quota del 20% dei programmi Mediaset sul digitale, semplicemente considerando alcuni canali Mediaset, come quelli premium e i “+1” non facenti parte della quota da far rientrare nel limite del 20%.

Anche Google (il suo YouTube è già in causa con Mediaset che ha chiesto mezzo miliardo di euro di risarcimento danni per pirateria) ha preso le distanze dal decreto Romani; secondo Marco Pancini, dirigente di Google Italia, sottoporre internet alle regole della tv significherebbe conferire ai provider “le stesse responsabilità delle emittenti televisive, solo che queste si occupano direttamente dei contenuti, mentre YouTube si limita a mettere a disposizione le proprie piattaforme agli utenti”. Dello stesso avviso è l’Associazione italiana degli Internet provider: “questa normativa non ha senso -afferma il presidente Dario Denni- è come se si assegnasse alla società che gestisce la manutenzione della autostrade la responsabilità per quello che fanno gli automobilisti”.