Niger. Un Paese alla deriva o una scelta?

La situazione cambia di ora in ora. Ecowas sembrava sul punto di intervenire militarmente, ma tutte le minacce sono rimaste solo sulla carta. Il sotto segretario Usa, Nuland, volata a Niamey è tornata dai colloqui con la giunta golpista con un nulla di fatto.

Mali e Burkina Faso sono sul piede di guerra a sostegno del Niger, non fosse altro per la presenza pesante di Wagner nei loro territori.

Secondo tutti gli analisti internazionali, la Russia non avrebbe avuto un ruolo attivo nel golpe ma ne sta beneficiando e approfittando.

Insomma, la via del Niger si allontana definitivamente dall’Occidente e si va a buttare, per ora, nelle braccia della Russia.

Ancora latente il ruolo cinese, estremamente presente nelle risorse del Niger. Probabilmente nessuno ne ha minacciato il lavoro e a loro va bene così.

La popolazione sembra a favore della giunta, ma tutte i golpe sono più o meno così. Il problema è che il popolo del Niger non si avvantaggerà per nulla dei nuovi “padroni” ma saranno e rimarranno poveri.

La situazione è estremamente fluida ma pare che nessuno, ne occidente, ne l’Africa stessa voglia una guerra su larga scala.