17 Dicembre 2025
HomeGuide SicurezzaProteggere privacy e sicurezza su Google Plus. 4 consigli introvabili

Proteggere privacy e sicurezza su Google Plus. 4 consigli introvabili

Come tutti i social media, anche Google+ ci offre una serie di impostazioni predefinite attive appena apriamo il nostro profilo. Non è detto, però, che queste impostazioni piacciano a tutti, soprattutto se possono avere implicazioni per la privacy. Vediamo alcune di queste opzioni e impariamo come disattivarle.

Impostazioni privacy google+
Per opzione predefinita, il nostro profilo Google+ compare tra i risultati di ricerca, ma possiamo modificare questa opzione.

1) NON FAR COMPARIRE IL PROPRIO ACCOUNT TRA I RISULTATI DI GOOGLE

Per impostazione predefinita, il nostro profilo Google+ viene visualizzato nei risultati di ricerca di Google e di altri search engine. Per cambiare le impostazioni ed evitare di essere indicizzati:

  • Aprire Google+ e scegliere la voce Impostazioni dal menu laterale
  • Nella sezione Profilo, deselezionare l’opzione “Aiuta gli altri a trovare il mio profilo nei risultati delle ricerche”

2) DECIDERE CHI PUO’ VEDERE LE NOSTRE ATTIVTA’

Quando utilizziamo un’applicazione collegata al nostro profilo Google+, è bene sapere con chi stiamo condividendo tutte le informazioni relative alla nostra attività su quell’applicazione. Possiamo infatti decidere se condividerle con tutte le nostre cerchie o se invece preferiamo limitarne la visualizzazione a cerchie o persone specifiche. Per configurare questa opzione:

  • Entrare nel nostro Google Account
  • Entrare nella sezione Info Personali – Accesso a Google+ -Visualizza siti collegati
  • Comparirà tutto l’elenco della applicazioni in cui abbiamo eseguito l’accesso usando Google
  • Fare clic su Modifica e scegliere dal menu a discesa l’opzione preferita, che va dalla visualizzazione pubblica, alla personalizzazione delle cerchie alla non condivisione con alcun contatto

3) REVOCARE L’ACCESSO AD APPLICAZIONI ESTERNE

Google offre molteplici servizi e le applicazioni che possono chiedere di accedere al nostro account vanno di pari passo. Le richieste infatti non riguardano solo le nostre attività su Google+, ma si può trattare ad esempio di web app integrabili con Google Drive o di piattaforme che vogliono collegarsi al nostro profilo YouTube. Abbiamo la possibilità di verificare quali applicazioni accedono al nostro account Google e i dettagli delle informazioni richieste. Se qualcosa non ci sta bene, possiamo rimuovere la connessione al nostro account direttamente dalle impostazioni di Google:

  • Entrare nel nostro Google Account
  • Entrare nella sezione Sicurezza – Autorizzazioni AccountStabilisci quali app e siti web hanno accesso ai dati del tuo account
  • Si visualizzerà l’elenco completo di tutte le app collegate al nostro account, con la specifica delle informazioni e dei servizi a cui ogni app ha accesso
  • Selezionando ogni applicazione, si potrà revocarne l’accesso al nostro account

 

Google - privacy delle mail

4) IMPEDIRE AGLI UTENTI DI GOOGLE PLUS DI INVIARCI MAIL

Una recente innovazione di Google+ permette a chiunque abbia un profilo sul social network di contattarci via mail, pur senza conoscere il nostro indirizzo. Quando andrà a comporre una e-mail, infatti, tra l’elenco dei suoi contatti compariranno adesso tutti gli utenti delle sue cerchie, anche se a loro volta non lo hanno aggiunto. L’indirizzo mail non è in chiaro, ma la possibilità di contatto è prevista di default. Se preferiamo evitare di essere contattati da chiunque, possiamo gestire i setting di questa opzione dal nostro account Gmail:

  • Entrare in Gmail e, dal menu in alto a destra , selezionare Impostazioni – Generali
  • Individuare la voce “Invia email mediante Google+” – “Chi può inviarti email dal tuo profilo Google+?” e selezionare l’opzione che interessa nel menu a tendina, scegliendola tra: Chiunque su Google+, Cerchie estese/Cerchie/Nessuno

 

Alessandro Giusti
Alessandro Giustihttps://www.alground.com
Nella redazione di Alground dal 2010, Alessandro è attivo nel campo della sicurezza e della privacy nei social network, e in un tutte le tematiche riguardanti il mondo mobile e dei diritti sul web.
Altri articoli

TI POSSONO INTERESSARE

La rivoluzione militare russa: l’istituzione delle Forze dei Sistemi Senza Pilota (VBS)

La creazione ufficiale delle Войска беспилотных систем (VBS), traducibili come Forze dei Sistemi Senza Pilota, rappresenta uno dei cambiamenti organizzativi più significativi nella storia...

Africa Corps, la nuova architettura del potere russo nel Sahel

Dal Mali emerge la trasformazione più significativa della presenza russa in Africa: un passaggio da una forza mercenaria opaca e non legata alle istituzioni...

Lazio Sostenibile: luci e ombre dell’Ecoforum 2025

Le eccellenze dei "Comuni Rifiuti Liberi" sfidano la crisi della Capitale nella decima edizione del dossier di Legambiente. Sant'Ambrogio sul Garigliano guida la rivoluzione...

Le armi del futuro: intelligenza artificiale, tecnologie emergenti e la competizione strategica tra Stati Uniti e Cina

Non si tratta di carri armati o portaerei, ma di algoritmi, chip semiconduttori e sistemi quantistici. Mentre il mondo osserva le tensioni geopolitiche tradizionali,...

ESTA, Cinque anni di social per entrare negli USA

Gli Stati Uniti vogliono conoscere cinque anni di vita online dei viaggiatori. La nuova regola su ESTA apre una fase completamente diversa nel controllo...

Russia e Cina nei cieli dell’Asia orientale: Corea del Sud e Giappone in allarme

Tensione nel Pacifico a seguito di un volo congiunto tra Mosca e Pechino. Tokyo e Seul si allertano e la preoccupazione per eventuali escalation...

La tregua, mediata da Trump, è crollata: Thailandia e Cambogia tornano a combattere

Un conflitto radicato nella storia del confine, una tregua fragile patrocinata dagli Stati Uniti e una violenza riesplosa prima che potesse essere verificata. Il ritorno...

Russia abbatte 77 droni ucraini: colpite Saratov, Rostov e Crimea

La Russia ha respinto nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2025 quella che le autorità di Mosca ha definito una delle...

La Germania ridisegna la leva militare: non si tratta di un ritorno al passato (per ora)

Un modello ibrido che non ripristina la coscrizione, ma costruisce un sistema di mobilitazione permanente. Berlino inaugura una nuova fase strategica, ridistribuisce il peso...