Come si vive incubati nel mondo dei social media? Ecco cosa ti perdi

Come si vive quando si è incubati all’interno di un social network? cosa si viene a sapere, e cosa invece si ignora della vita reale? Un ragazzo che passa la sua vita connesso, riuscirà a venire a conoscenza di ciò che accade nel mondo se lo guarda solo attraverso gli occhi dei social media? E’ quello che scopriremo, avendo seguito per una settimana il mondo in cui questi tre “contenitori” online gestiscono l’informazione.

Per il nostro test, abbiamo osservato gli avvenimenti per una settimana, quella della metà aprile 2018.

Come si vive in Facebook? tra news e tormentoni

Un ragazzo che decidesse di utilizzare Facebook come primaria fonte di informazione si troverebbe, in una settimana, a venire a conoscenza di molta cronaca sportiva, qualche cenno di cronaca internazionale e costume a non finire. La vittoria della Roma contro il Barcellona è stata la notizia più ricorrente nonostante l’unicità dell’incontro. Moltissimi sono stati i commenti sia da parte dei tifosi della squadra e da estimatori di altre squadre ma anche da parte di persone che non seguono il calcio. La copertura mediatica è stata molto ampia grazie ad una grande quantità di foto e video pubblicati.

Anche l’attacco in Siria è stata una delle notizie più ricorrenti nel flusso di informazioni di Facebook, accompagnata da una forte reazione degli utenti: il numero di commenti sotto questi post è stato altissimo e caratterizzato da profusa preoccupazione per ciò che avrebbe riguardato le basi americane in Italia. E’ stata discussa anche la possibilità di un intervento italiano ed è stato possibile notare come non molti fossero a conoscenza dell’articolo 10 della Costituzione: molte, in questo caso le immagini pubblicate.

Una notizia di nicchia che ha attirato molto l’attenzione in quanto a condivisioni ma poco in fatto di commenti è stata l’aurora boreale nell’emisfero nord: un’interesse fomentato da uno stupendo video dell’evento. Tra le notizie più presenti nel feed di Facebook vi sono state senza dubbio le consultazioni elettorali ed il ruolo da protagonista di Silvio Berlusconi nonostante la sua ineleggibilità. In questo caso i commenti sono stati moltissimi ed incivili, accompagnati spesso da meme riguardanti il politico.

Facebook è il social network più ricco di notizie, accompagnate però da molti tormentoni e catene di Sant’Antonio

Passando a temi decisemente più leggeri, anche il Serale Amici di Maria De Filippi ha conquistato il suo spazio all’interno delle notizie presentate da Facebook accompagnati dalla partecipazione di Beyoncè al festival di musica californiano del Coachella ed ai mondiali di Calcio delle donne. In questi casi i commenti riguardavano principalmente il gradimento dei vari protagonisti. Outsider la notizia dell’aumento di vendita di sex toys, spesso fonte di ilarità nei commenti.

E’ importante sottolineare che queste sono le notizie riproposte dall’algoritmo di Facebook più volte durante la settimana: in alcuni casi lo stesso articolo letto la prima volta, in altri casi, come giusto aspettarsi, aggiornamenti dello stesso soprattutto per ciò che concerne notizie di cronaca internazionale e la politica.

In qualche modo, nonostante l’influenza derivante dall’utente “lettore”, Facebook dimostra di essere il social media con maggiore attenzione ed attinenza a ciò che succede nel mondo: riuscire a rimanere informati, seppure non in maniera completa, non risulta essere difficile per un 17enne che non ha accesso ad altre fonti di informazione se non i social network. Ovviamente la qualità delle notizie non è sempre eccelsa, ma dovendo valutare Facebook in una scala di accuratezza e completezza, esso raggiungerebbe senza molti problemi uno stabile 7,5. I margini di miglioramento in tal senso sono presenti, ovviamente: al ragazzo basterebbe selezionare, al momento della lettura, di voler vedere più post simili a quelli di informazione che sta leggendo.

Twitter, laddove domina il gossip

Twitter è senza dubbio il social più divertente ed interessante da studiare: esso è quello che può contare sul flusso di informazioni più grande e privo di limitazioni  per via del numero di utenti attivi di diversa tipologia. Scorrendo le tendenze si intuisce immediatamente che per un ragazzo di 17 anni rimanere informato grazie a questo social non sarà facile.

Nel corso di una settimana di osservazione di tendenze italiane e timeline la notizia più ricorrente, attraverso keywords differenti è stata la vittoria della Roma sul Barcellona: sono stati scambiati migliaia di tweet di congratulazioni di ogni tipo, accompagnati spesso da meme prodotti al momento e basati sulla rivisitazione comica delle immagini dei protagonisti. Il sentimento diffuso è stato la gioia a prescindere dalla squadra tifata.

Anche l’attacco in Siria ha trovato il giusto spazio, principalmente attraverso la diffusione di fonti internazionali e commenti sull’attacco in generale, sui morti e su come la Siria sia stata martirizzata negli ultimi mesi e completamente ignorata. A sorpresa anche la trasmissione “Uomini e donne” con i suoi protagonisti si è rivelata tra i temi più discussi dalle persone: non di rado in tendenza sono entrati i singoli tronisti e corteggiatori.

Agli italiani piace il gossip e questo ne rappresenta la dimostrazione palese. Seguita dalla musica, con un hashtag dedicato agli One Direction ed ad una possibile reunion del gruppo, Beyoncé e la sua partecipazione al festival del Coachella e da tanto sport: Formula uno (con Vettel e Ricciardo) e Formula E grazie all’evento tenutosi a Roma sono state le manifestazioni più discusse insieme ad alcuni match calcistici di serie A come Lazio-Roma /Juve- Samp / Milan-Napoli. Silvio Berlusconi e Donald Trump hanno spesso nel corso della settimana superato l’attenzione degli utenti per ciò che concerne rispettivamente la politica interna e nazionale.

La copertura di gossip che non è mai mancata ha invece riguardato Khloe Kardashian ed il suo clan: il tradimento del fidanzato e la nascita della figlia l’hanno portata ad essere onnipresente.

Twitter pullula di notizie orientate a spettacolo e gossip, e ai principali avvenimenti. Ma viene fuorviato dai gruppi di fan che si organizzano per portare fra le tendenze i loro personaggi

La ragione di questo trend e quindi della tipologia di notizie che un potenziale utente si troverà ad incontrare è dettato dall’interesse del momento di coloro che sono collegati e twittano. Un giovane che decidesse di utilizzare Twitter come unica fonte di notizie per una settimana si troverebbe ad essere preparato su spettacolo, gossip, calcio e sport senza riuscire a raccogliere molte informazioni, a meno di una ricerca personale più capillare, sui principali avvenimenti di cronaca internazionale.

Anche per ciò che riguarda la politica italiana l’informazione sarebbe minimal, spiccando tra le tendenze solo il nome di Silvio Berlusconi e non sempre collegato ad esaustivi articoli in merito alla sua influenza nelle cronache politiche attuali.

Il punto è che per quanto spesso presenti tra le tendenze, i fatti di cronaca internazionale e nazionale non riescono mai a “durare” molto all’interno dell’elenco delle stesse, subito sorpassati dalla notizia di gossip o di cultura.

Un ragazzo che utilizzasse solo Twitter come fonte di informazione si troverebbe a sapere dell’attuale crisi in Siria, poco e niente dell’attuale situazione politica italiana, i risultati di tutte le partite di Calcio, le corse di Formula Uno e Formula E. Per completezza di informazione reale il voto di Twitter come fonte di informazione è un 6: il suo comportamento è paragonabile a quello di un settimanale, pronto sì ad accennare a fatti importanti ma più che altro focalizzato sul settore leggero d’informazione.

Prima di chiudere il discorso Twitter e ribadire che sia considerabile appena sufficente per mantenere informato un giovane, è importante comprendere che i risultati in questo caso sono inficiati in modo sensibile dalla quantità di tweet prodotti dai diversi fandom (persone fan di uno specifico sport/musica/personaggio/film ecc) e dalla loro persistenza in tendenza grazie all’utilizzo estremo di hashtag da parte degli utenti.

Instagram: un flusso di immagini fuori dal mondo

Instagram, come social network atto a informare un giovane ragazzo, rappresenta il fanalino di coda di questa ideale classifica. Per sua stessa struttura è molto limitato dato che nella timeline vengono mostrati video e foto, in ordine di rilevanza, relativi alle persone che si seguono. E’ impossibile mantenere informato un giovane adolescente attraverso questo social media.

Ecco quindi che i consigli di make up da parte dei vari guru del settore rappresentano i post più ricorrenti, sia attraverso immagini di prodotti che grazie a veri e propri tutorial da seguire. Broadway ed i suoi spettacoli, con i dietro le quinte rappresentano una sorta di rivista flash di spettacolo e costume, accompagnati dalle foto e dai video riguardanti la loro vita privata ed il lavoro che attori come Laura Benanti, Darren Criss e Chris Colfer hanno pubblicato.

 

Altrettanto presenti in quantità sono state le composizioni artistiche di piatti di sushi provenienti da ogni parte del mondo, foto e video della vittoria della Roma contro il Barcellona e immagini e clip provenienti dal Festival del Coachella, dove Beyoncé è stata padrona indiscussa.

Instagram è perfetto per condividere foto e video o seguire i propri interessi, ma è completamente da bocciare come fonte di informazioni.

Ovviamente il feed in questo caso è stato dettato da quelli che erano gli account seguiti da quello usato per la valutazione. Questo non toglie che, sebbene più per casualità che per altro, temi di grande copertura mediatica come il Coachella e la Vittoria della Roma sul Barcellona abbiano influenzato anche questi risultati. Instagram si rivela quindi molto limitato nelle sue capacità di tenere informato un giovane senza fonti di informazione alternativa. Navigando tra gli hashtag la situazione migliora, ma non di molto: l’utente deve comunque impegnarsi in una ricerca capillare in grado di dare pochi frutti.

Una settimana di osservazione di Instagram porta a comprendere quanto i social network ed i loro algoritmi siano in grado di carpire quali siano, in base alle ricerche eseguite, i temi che possono più interessare un utente e di come gli stessi siano in grado utilizzare le informazioni raccolte per condividere con lo stesso specifici contenuti: motivo per il quale Instagram deve essere bocciato come fonte primaria di notizie.

Social Media vs Realtà: ecco cosa ci saremmo persi

La copertura reale dell’informazione ovviamente non è la stessa dei social network per quanto vi siano dei punti di contatto e le similiarità maggiori possono essere riscontrate nelle notizie di sport e di spettacolo: la copertura è pressoché la stessa. Talvolta i social media mostrano una maggiore completezza e per questo causano di conseguenza un maggiore coinvolgimento nei lettori.

Per ciò che riguarda la vittoria della Roma sul Barcellona la copertura mediatica tradizionale è stata tanto importante quanto quella dei social, con meno commenti da parte degli utenti ma dello stesso tenore: tutti sono stati orgogliosi del risultato della squadra. Importante, in questo caso, la presenza di molte gallerie di immagini e video.

La copertura dei giornali tradizionali per ciò che concerne l’attacco in Siria è stata senza dubbio più completa rispetto a quella social grazie alla presenza di inchieste e articoli di vario taglio che hanno dato maggiore completezza all’informazione. I commenti sui media sono stati dello stesso tenore di quelli social: tanta preoccupazione e chiamata in causa delle basi americane in Italia. Non sono mancate gallerie di immagini in grado di colpire il lettore.

Social Media permettono di avere un contatto più diretto con le news, ma alcuni avvenimenti vengono completamente dimenticati

Per ciò che concerne le consultazioni elettorali e Berlusconi, il vero punto di incontro tra social e media tradizionali è riscontrabile nei commenti: insofferenza per il politico nello specifico e per la situazione sono i sentimenti più diffusi. La copertura informativa in questo caso è molto più ampia rispetto ai social media. Mentre per quanto riguarda il festival del Coachella, il focus è stato su Beyoncé anche sui media tradizionali, essendo l’artista il nome di punta della manifestazione. La copertura è stata minore rispetto a quella dei social network ma sempre importante, soprattutto grazie ad immagini e video.

E se lo sport, a prescindere dai protagonisti, è sempre presente in ogni singolo social media sfogliato, tanto quanto il gossip, notizie di costume come quelle dell’aurora boreale o della crescente vendita dei sex toys passano inosservate nell’informazione tradizionale.

Ovviamente i social media, come spiegato in precedenza, non regalano una copertura mediatica completa: gli ultimi aggiornamenti relativi alla crisi di Alitalia e la sua vendita sono risultati completamente assenti, così come la vicenda Vivendi-Telecom, nemmeno accennata ed invece ampiamente coperta dai giornali e dai telegiornali tradizionali. Ed ancora, ad esempio, le manifestazioni in Ungheria contro le elezioni truccate di Orban, notizia che ha trovato molto spazio nei media “classici”, così come l’addio a Vittorio Taviani, maestro di cinema. Tutto ciò che non era considerabile mainstream, è possibile notare, è rimasto fuori dal web.

Cosa indica tutto ciò? Senza ombra di dubbio che una copertura classica sia necessaria ad un ragazzo per rimanere informato ma che, al contempo, una maggiore completezza generale dell’informazione sia raggiungibile unendo le due fonti.