Ucraina. Crisi del grano, la Russia accusata di ostruzionismo

Secondo l’inviato del Regno Unito la Russia starebbe facendo ostruzionismo nei colloqui sul rinnovo di un accordo che ha permesso all’Ucraina di esportare grano attraverso il Mar Nero.

Barbara Woodward ha accusato Mosca di porre in atto un “cinico rischio calcolato” che rende sempre più improbabile che l’accordo venga rinnovato prima della scadenza.

Woodward Ha continuato spiegando che il mancato rinnovo dell’accordo causerebbe un aumento dei prezzi alimentari globali, poiché l’accordo ha consentito a più di 32 milioni di tonnellate di grano e esportazioni di cibo di lasciare l’Ucraina nell’ultimo anno.

L’accordo sui cereali del Mar Nero, rinnovato finora tre volte, consente alle navi di grano ucraine di lasciare i porti soggetti a ispezioni congiunte da parte della Russia e delle Nazioni Unite. Ci sono assicurazioni che i cereali ed i fertilizzanti russi potranno raggiungere i mercati mondiali, ma la Russia afferma che le promesse occidentali non sono state mantenute.

Parlando alla TV di stato, Vladimir Putin ha dichiarato: “Possiamo sospendere la nostra partecipazione all’accordo, e se tutti ancora una volta dicono che tutte le promesse fatte a noi saranno mantenute, allora lasciamo che mantengano questa promessa. Ci riuniremo immediatamente a questo accordo“. Il Cremlino ha affermato che le sue osservazioni non significano che la Russia abbia definitivamente deciso di abbandonare il programma.

L’accordo sul grano ha contribuito a ridurre i prezzi generali all’ingrosso: il prezzo globale del grano è sceso dai massimi di 450 dollari a tonnellata a metà maggio 2022 a circa 250 dollari a tonnellata negli ultimi mesi.

Nel disperato tentativo di dare il via ai colloqui sul rinnovo, António Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite, ha scritto a Mosca proponendo che una sussidiaria della banca agricola russa potesse essere riconvertita nel sistema di trasferimento bancario Swift.

Il destino dell’accordo, ritengono i diplomatici occidentali, potrebbe dipendere dalla capacità di Recep Tayyip Erdoğan, il presidente turco, di impegnarsi con Putin. Erdoğan ha mediato l’accordo originale, ma Putin stavolta ha dovuto subire la scelta della Turchia del rimaptrio deli ex comandanti del battaglione Azov.

Le affermazioni russe secondo cui i propri volumi di esportazione di grano sono stati danneggiati dall’Occidente non sono state, a detta dei diplomatici inglesi, accompagnate da statistiche che mostrano le flessioni delle esportazioni.

Woodward ha anche accusato la Russia di ispezionare le navi commerciali in partenza dall’Ucraina con una lentezza non giustificata. Le navi possono essere ispezionate a una velocità di oltre 40 al giorno, secondo la Woodward, ma la Russia starebbe rallentando quel numero fino a 10 al giorno.