27 Novembre 2025
HomeAttualitàVulnerabilità critiche in Zoom permettono di hackerare chat

Vulnerabilità critiche in Zoom permettono di hackerare chat

Se stai usando Zoom, specialmente durante questo periodo difficile per far fronte al tuo impegno scolastico, aziendale o sociale, assicurati di eseguire l’ultima versione del software di videoconferenza molto popolare su computer Windows, macOS o Linux.

Non si tratta dell’arrivo della funzionalità di crittografia end-to-end più attesa, che apparentemente, secondo le ultime notizie, ora sarebbe disponibile solo per gli utenti a pagamento. Invece, questo ultimo avviso riguarda due vulnerabilità critiche recentemente scoperte.
I ricercatori di Cybersecurity di Cisco Talos hanno rivelato oggi di aver scoperto due vulnerabilità critiche nel software Zoom, ciò avrebbe potuto consentire ad aggressori di hackerare i sistemi dei partecipanti alla chat di gruppo o di un singolo destinatario da remoto.
Entrambi i difetti in questione possono essere sfruttati per scrivere o inserire file arbitrari sui sistemi che eseguono versioni vulnerabili del software di videoconferenza per eseguire codice dannoso.

Secondo i ricercatori, lo sfruttamento riuscito di entrambi i bug richiede una scarsa o minima interazione da parte dei partecipanti alla chat vittima e può essere eseguito semplicemente inviando messaggi appositamente predisposti tramite la funzione di chat a un individuo o un gruppo.

La prima vulnerabilità di sicurezza ( CVE-2020-6109 ) risiedeva nel modo in cui Zoom sfrutta il servizio GIPHY, recentemente acquistato da Facebook, per consentire ai suoi utenti di cercare e scambiare GIF animate durante la chat.
I ricercatori hanno scoperto che l’applicazione Zoom non ha verificato se una GIF condivisa si sta caricando o meno dal servizio Giphy, consentendo a un utente malintenzionato di incorporare GIF da un server controllato da un aggressore di terze parti, che eseguono lo zoom in base alla cache di progettazione sul sistema dei destinatari in una cartella specifica associata all’applicazione.
Oltre a ciò, poiché l’applicazione non stava anche controllando i nomi dei file, avrebbe potuto consentire agli aggressori di ottenere l’attraversamento delle directory, inducendo l’applicazione a salvare file dannosi mascherati da GIF in qualsiasi posizione sul sistema della vittima, ad esempio la cartella di avvio.

La seconda vulnerabilità legata all’esecuzione di codice in modalità remota ( CVE-2020-6110 ) risiedeva nel modo in cui le versioni vulnerabili degli snippet di codice del processo di applicazione Zoom vengono condivise tramite la chat.
La funzionalità di chat di Zoom si basa sullo standard XMPP con estensioni aggiuntive per supportare la ricca esperienza utente. Una di quelle estensioni supporta una funzione che include frammenti di codice sorgente con supporto completo per l’evidenziazione della sintassi. La funzione per inviare frammenti di codice richiede l’installazione di un plug-in aggiuntivo, ma non li riceve. Questa funzionalità è implementata come estensione del supporto per la condivisione di file “, hanno detto i ricercatori .

Questa funzione crea un archivio zip dello snippet di codice condiviso prima dell’invio, quindi decomprime automaticamente il file sul sistema del destinatario.
Secondo i ricercatori, la funzione di estrazione del file zip di Zoom non convalida il contenuto del file zip prima di estrarlo, consentendo all’aggressore di installare binari arbitrari su computer target.
Inoltre, un problema del percorso consente al file zip appositamente predisposto di scrivere file all’esterno della directory generata in modo casuale “, hanno detto i ricercatori.
I ricercatori di Cisco Talos hanno testato entrambi i difetti sulla versione 4.6.10 dell’applicazione client Zoom e hanno riferito in modo responsabile alla società.
Rilasciato proprio il mese scorso, Zoom ha corretto entrambe le vulnerabilità critiche con la versione 4.6.12 del suo software di videoconferenza per computer Windows, macOS o Linux.

Carlo Feder
Carlo Federhttps://www.alground.com
Consulente per la sicurezza dei sistemi per aziende ed istituti pubblici, Carlo è specializzato in gestione dati, crittografia e piattaforme web-based. E' in Alground dal 2011.
Altri articoli

TI POSSONO INTERESSARE

Xi Jinping pressa Trump su Taiwan: telefonata ad alta tensione nel Pacifico

Il presidente cinese Xi Jinping ha rilanciato con forza la questione di Taiwan in una recente telefonata con il suo omologo statunitense Donald Trump,...

Colloqui segreti ad Abu Dhabi: la mossa di Trump per la pace in Ucraina

Gli Stati Uniti hanno avviato colloqui di pace segreti con la Russia ad Abu Dhabi nel tentativo di porre fine alla guerra in Ucraina,...

Elezioni regionali 2025: il centrosinistra travolge al Sud, la Lega si conferma padrona del Veneto

Le urne di Campania, Puglia e Veneto hanno consegnato un verdetto che conferma le mappe politiche preesistenti ma offre numerosi spunti di riflessione per...

Il piano Trump smaschera tutti: vincitori, vinti e ipocriti

La bozza in 28 punti consegnata a Zelensky è chiarissima: Crimea, Donbass intero, Kherson e Zaporizhzhia congelati lungo la linea attuale restano alla Russia;...

OpenAI perderebbe fino a 15 milioni di dollari al giorno con i video “sciocchi” di Sora

Sora, il modello per la creazione di video di OpenAI, è oggi uno dei sistemi per la creazione di video più avanzati al mondo.La...

Trump abbraccia bin-Salman: quando il trilione di dollari vale più di un cadavere fatto a pezzi

Il riavvicinamento tra Donald Trump e Mohammed bin Salman del 18 novembre 2025 è un esercizio di realismo geopolitico spinto fino al cinismo estremo. I...

Analisi del Malfunzionamento Globale di Cloudflare

Il 18 novembre 2025, Cloudflare, un fornitore di infrastruttura internet, ha subito una grave interruzione globale del servizio. L'incidente è iniziato intorno alle 11:20...

Musulmani per Roma 2027: nasce il primo gruppo politico islamico nella Capitale

Nella città eterna, cuore della cristianità e capitale d'Italia, sta prendendo forma un fenomeno politico senza precedenti che promette di ridisegnare gli equilibri delle...

Il genocidio sudanese raccontato da una sopravvissuta che il mondo ignora

Davanti ai banchi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Niemat Ahmadi ha portato le voci di milioni di donne sudanesi vittime di una...