15 Novembre 2025
HomeAttualitàWhatsApp. Anche il Garante italiano indaga sui dati degli utenti

WhatsApp. Anche il Garante italiano indaga sui dati degli utenti

Anche in Italia, l’applicazione di instant messagging Whatsapp finisce sotto la lente di ingrandimento del Garante della Privacy Antonello Soro, che chiede all’azienda californiana chiarimenti sull’utilizzo dei dati degli utenti.

WhatsApp
WhatsApp

I dubbi di Soro si concentrano sulle modalità di funzionamento dell’applicazione: una volta scaricata ed installata, questa pone come requisito fondamentale il completo accesso alla rubrica dell’utente, non limitandosi a collegare fra di loro contatti già appartenenti alla cerchia Whatsapp, ma immagazzinando anche i dati di utenti estranei al circuito: di fatto, un quantitativo ingente di informazioni finisce negli archivi dell’azienda senza il consenso dei proprietari. Il Garante, in una richiesta ufficiale, chiede a Whatsapp di spiegare dove, come e per quanto tempo i dati vengono conservati, e quale sia il numero esatto di account italiani in loro possesso specificando che ”alcune caratteristiche nel funzionamento dell’applicazione comportano implicazioni e rischi specifici per la protezione dei dati personali degli utenti”.

La richiesta italiana, giunge a breve distanza da un analogo intervento da parte dell’ Office of the Privacy Commissioner del Canada e della Dutch Data Protection Authority, che nel gennaio di quest’anno avevano già sollevato critiche sulla modalità del trattamento dei dati, e alle quali i portavoce di Whatsapp avevano opposto una prima difesa, specificando che i dati degli utenti estranei al circuito venivano effettivamente conservati nei database in California, ma criptati con algoritmo hash, e dunque non consultabili nemmeno agli stessi dipendenti.

Il quadro dirigente di Whatsapp dovrà rispondere alle richieste ed dimostrarsi particolarmente convincente: in gioco non vi è solo il naturale danno d’immagine che l’azienda sta peraltro già subendo a seguito di questi controlli, ma la possibilità di una multa che in casi come questi può rivelarsi particolarmente ingente, come già accadde ad aziende come Google che per aver utilizzato dei codici traccianti nella barra di ricerca integrata sui dispositivi Apple, patteggiò con la FTC il pagamento di una multa da 22.5 milioni di euro, pur di evitare una causa contro l’azienda della mela.

Roberto Trizio

Redazione
Redazionehttps://www.alground.com/site/
La Redazione di Alground è costituita da esperti in tutti i rami della tecnologia che garantiscono una copertura completa dei principali How To relativi al mondo digitale.
Altri articoli

TI POSSONO INTERESSARE

Gaza tra due piani di pace: Russia sfida l’America all’ONU e apre allo Stato palestinese

Il nuovo scenario diplomatico sulla crisi di Gaza sta vivendo una svolta senza precedenti. La Russia ha presentato una sua risoluzione al Consiglio di...

I “Cecchini del Weekend” di Sarajevo: l’Inchiesta Italiana sui Safari Umani durante l’Assedio

Durante l'assedio di Sarajevo, uno dei più lunghi e tragici della storia moderna, si consumava un orrore che solo oggi viene alla luce con...

Aggressione a Cicalone, lo youtuber anti borseggiatori della metro di Roma

Sono di ieri sera le immagini dall’ospedale che testimoniano la nuova "aggressione metropolitana" a Simone Ruzzi, in arte Cicalone, e le parole della sua...

Ucraina: scoppia il caso Energoatom. Corruzione e Stato

Dalla maxi-inchiesta sul colosso energetico Energoatom alle riforme anticorruzione in tempo di guerra. Nuove delicate sfide per Zelensky e la sua amministrazione. Due guerre,...

Israele e Stati Uniti insieme sui droni suicidi

Un accordo che non è solo commerciale ma simboleggia molto di più. La vittoria industriale di una startup israeliana traccia nuove linee nel modo...

El Fasher: la caduta e l’orrore. Cronaca di una catastrofe dimenticata

Il 26 ottobre, le Forze di Supporto Rapido sudanesi (RSF) hanno conquistato El Fasher, la capitale del Darfur Settentrionale, segnando il crollo dell'ultimo importante...

Genova: sventrato un parco per creare il tunnel subportuale

A Genova prende ufficialmente il via una delle trasformazioni urbane più imponenti degli ultimi decenni: i lavori per lo sbocco di levante del tunnel...

Torre dei Conti: va salvata? Forse

La Torre dei Conti, noto baluardo medievale situato nel cuore archeologico di Roma, è tornata prepotentemente al centro dell’attenzione pubblica nelle ultime settimane a...

Cina: nuove licenze per terre rare ma limiti alle esportazioni strategiche

La Cina ha avviato la progettazione di un nuovo regime di licenze per l'esportazione di elementi terrestri rari , un sistema che potrebbe accelerare...