02 Dicembre 2025
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Windows XP: addio al supporto. Storia del successo Microsoft

Mancano pochi giorni all’addio di Windows XP. Microsoft smetterà a breve di supportare questo sistema operativo, nato nel 2001 e rimasto in auge per un lunghissimo periodo, riuscendo a entrare nella maggior parte delle case e delle aziende. Ma cosa ha decretato il successo di questo SO? Ripercorriamo le tappe della sua storia e lanciamo uno sguardo al futuro.

Windows XP x64UN INIZIO AL RALLENTATORE

Era il 25 ottobre 2001 quando Windows XP fu lanciato sul mercato. Una data che segna la nascita del sistema operativo Windows più longevo di tutti, e che ancora oggi, ai tempi di Windows 8, continua a essere utilizzato da privati e aziende.

Eppure ad accoglierlo ci fu un tiepido interesse. Come ormai è risaputo, il lancio in grande stile  progettato dall’ufficio marketing di Microsoft fu ridimensionato a causa degli eventi accaduti l’11 settembre: la comunicazione avvenne quindi un po’ in sordina, rendendo difficile per il nuovo SO contrastare la diffusione di Windows 2000 (in ambito professional) e di Windows 95 (in ambito home).

Rispetto ai predecessori, XP – che sta per eXPerience – presentava un’interfaccia rinnovata, con nuovi colori, grafica 3D e nuovo menu Start. Ma all’inizio fu percepito come un aggiornamento minore, ben lontano da quello che sarebbe passato alla storia informatica come il software “più duro a morire” di casa Windows.

VERSO UNA MAGGIOR SICUREZZA

Gli sviluppatori però continuarono a crederci, lavorando su due versioni del SO – Professional e Home – e ideando negli anni più Service Pack: SP1  nel 2001, SP2 nel 2004 e SP3 nel 2008Tra i service pack, a segnare un vero e proprio punto di svolta è stato il SP2. Una svolta non solo nella storia di XP, ma in quella di tutto il mondo Windows.

Con l’arrivo di SP2, Microsoft dichiara di voler porre maggiore attenzione verso l’aspetto della sicurezza, che da allora sarà considerata un requisito fondamentale per tutti i sistemi operativi successivi. SP2 introduce infatti il Security Center: se fino ad allora sui computer Windows era presente soltanto un firewall – tra l’altro, non attivo di default e ben poco efficace a garantire la sicurezza del sistema -, con il centro di sicurezza arriva uno spazio dedicato al nuovo firewall avanzato e pre-attivato, al sistema di aggiornamento automatico e all’eventuale antivirus installato dall’utente.

L’SP2 introduce inoltre la funzionalità Protezione Esecuzione Programmi, per i sistemi con processori a 64bit: un insieme di tecnologie hardware e software che permettono di effettuare verifiche aggiuntive relative alla memoria, allo scopo di impedire l’esecuzione di codice dannoso nel sistema.

Da ricordare, però, che nonostante questa attenzione per la sicurezza, XP è stato accusato di avere delle falle molto grandi, dovute al tentativo di rendere l’utilizzo del PC alla portata di utenti anche alle prime armi. Questa scelta, secondo le critiche, ha sacrificato alla semplicità un uso sicuro del PC. Un esempio di falla riscontrata era la possibilità di attivare un account amministratore senza doverlo necessariamente proteggere con una password.

Win_XP_Home_ProfessionalLA SUPREMAZIA DI WINDOWS XP

Ma, tra un Service Pack e l’altro, Windows XP è diventato sempre più maturo e ricco di funzioni e nel tempo è riuscito a rivaleggiare con i suoi predecessori, fino a spodestarli del tutto. Complice anche la diffusione di internet, i computer con XP installato sono arrivati ad essere l’80% di tutti quelli in uso.

Ma cosa è piaciuto tanto di questo SO agli utenti? Secondo una recente indagine di MSN, di XP sono state apprezzate le funzioni e il senso di familiarità. Per molti dire XP equivale a dire Windows.  Microsoft ha sfruttato questo successo, rilasciando diverse versioni parallele di XP, tra cui l’apprezzata XP Media Center, che privilegiava il lato ludico, multimediale e di intrattenimento in ambiente home.

Ma a rendere così longevo l’uso di XP è stata in realtà anche la mancanza, per molti anni, di un sistema operativo sufficientemente valido per prendere il suo posto. Quando nel 2006 arriva Windows Vista, il nuovo SO resta ben lontano dall’avvicinarsi alla diffusione avuta da XP. Solo Windows 7 si rivela all’altezza del predecessore, se pur non in tempi così immediati. La sua affermazione definitiva e il superamento di XP sono avvenuti ufficialmente nel 2012, ben 11 anni dopo la nascita del cavallo di battaglia di Microsoft. Un periodo che, in ambito tech, rappresenta un’era geologica.

UNO SGUARDO SUL FUTURO

E adesso quale futuro attende Windows XP? L’8 aprile Microsoft lo manderà in pensione, smettendo di supportarlo. Il sistema è ormai troppo obsoleto e a volte legato a macchine a loro volta obsolete, sempre per i tempi della tecnologia. Microsoft consiglia di abbandonarlo in favore di un SO più sicuro ed efficiente come Windows 8.

Se il computer su cui attualmente gira XP non dovesse supportare il nuovo sistema operativo, suggerisce che sia il momento di cambiare anche computer, per essere certi di poter contare su sicurezza e prestazioni. Ovviamente, chi ha Windows XP installato sul proprio PC, può in teoria continuare a tenerlo, e Microsoft rilascerà aggiornamenti anti-malware per i suoi antivirus fino al 15 luglio 2015. Ma, soprattutto se si usa il computer per navigare in rete, si corrono dei rischi: un antivirus aggiornato su un SO non  più supportato non dà comunque sufficienti garanzie e tutela, sebbene seguendo una nostra guida sia possibile minimizzare i rischi.

Oltre ai privati, sono molte le aziende che hanno installato XP, così come l’intero sistema bancario mondiale: la stragrande maggioranza degli sportelli bancomat funziona infatti con questo sistema.  L’auspicio più grande è che le aziende e i privati che ancora oggi ne fanno largo uso possano mettersi presto al passo coi tempi, aggiornando o cambiando sistema operativo. Che tuttavia, rimarrà nella storia dell’informatica. Ciao Windows XP.

Alessandro Giusti
Alessandro Giustihttps://www.alground.com
Nella redazione di Alground dal 2010, Alessandro è attivo nel campo della sicurezza e della privacy nei social network, e in un tutte le tematiche riguardanti il mondo mobile e dei diritti sul web.
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