02 Luglio 2025
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iPhone 6S: i trucchi più belli da usare sullo smartphone Apple

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iPhone 6S: i trucchi, i segreti e le innovazioni dello smartphone più atteso del 2015 sono finalmente stati svelati. Come da tradizione, l’uscita di un nuovo prodotto Apple è caratterizzata da una lunga serie di rumors e indiscrezioni circa le nuove funzioni hardware e software del nuovo gioiello di Cupertino. Non fa eccezione l’iPhone 6S: sebbene il nuovissimo smartphone si presenti pressoché identico al precedente sotto l’aspetto estetico, l’introduzione del 3D Touch e delle funzioni Peek e Pop hanno portato a una piccola “rivoluzione” nel modo di utilizzare gli iPhone. In questo modo, le operazioni a cui erano abituati milioni di utenti risultano più rapide e intuitive. Vediamo insieme i nuovi iPhone 6S: i trucchi che nascondono e le novità dell’ultimo smartphone di casa Apple.

iPhone 6S: i trucchi. 3D Touch introduce una serie di nuove gesture basate sulla pressione delle dita. In questo modo, è possibile attivare collegamenti rapidi per velocizzare l'esperienza d'uso su iOS 9.
iPhone 6S: i trucchi. 3D Touch introduce una serie di nuove gesture basate sulla pressione delle dita. In questo modo, è possibile attivare collegamenti rapidi per velocizzare l’esperienza d’uso su iOS 9.

Iphone 6S: i trucchi migliori. 3D Touch e schermo

Difficile descrivere in poche parole il nuovo iPhone 6S: i trucchi e i segreti che nasconde dietro la scocca del suo predecessore sono davvero tanti. Grazie alla tecnologia 3D Touch, il nuovo iPhone 6S riconosce con precisione la pressione esercitata dalle dita sul display, consentendo di associare azioni diverse ai differenti gradi di pressione delle dita. A una pressione leggera viene associata la funzione Peek (utile per visualizzare contenuti in anteprima o aprire schermate di menù contestuali) mentre a una pressione più decisa corrisponde la funzione Pop (utile, invece, per aprire applicazioni, mail, immagini, etc…). I gradi di pressione possono essere tuttavia definiti dall’utente: da Impostazioni -> Generali -> Accessibilità -> 3D Touch è possibile regolare la sensibilità di questa nuova funzione impostandola a piacimento.

Iphone 6S: i trucchi migliori. Dalla tastiera al trackpad

3D Touch permette inoltre di trasformare la tastiera virtuale dell’iPhone 6S in un trackpad: tenendola premuta (funzione Pop), si tramuterà automaticamente in un trackpad e con essa apparirà un cursore sullo schermo. In questo modo sarà più facile compiere una serie di operazioni come la selezione dei testi, le operazioni di copia/incolla e così via. Esercitando una singola pressione su un testo, verrà evidenziata una singola parola: con una doppia pressione la relativa frase e con una tripla pressione l’intero testo.

iPhone 6S: i trucchi. Modulando la pressione dello schermo, è possibile ottenere diversi effetti e accedere a differenti menù in base alle applicazioni.
iPhone 6S: i trucchi. Modulando la pressione dello schermo, è possibile ottenere diversi effetti e accedere a differenti menù in base alle applicazioni.

Iphone 6S: i trucchi migliori. I siti web in anteprima

Altra funzione interessante di 3D Touch è quella associata all’anteprima dei siti web. Perchè essere costretti ad aprire ogni singolo sito quando è sufficiente caricarne un’anteprima per capire se la pagina contiene le informazioni che stiamo cercando? Esercitando una pressione leggera su un link (inviato da un amico tramite una app di messaggistica o trovato all’interno di un motore di ricerca), è possibile visualizzare un’anteprima istantanea del sito in questione. Da qui, sarà possibile aprire la pagina nel browser, aggiungerla all’elenco di lettura o copiarla.

Iphone 6S: i trucchi. SMS, e-mail e chiamate.

Sfruttando le potenzialità di 3D Touch è possibile velocizzare anche le operazioni quotidiane più semplici. Nella App Mail, sfruttando la funzione peek è possibile visualizzare un’anteprima del messaggio senza aprirlo: dalla medesima schermata, nella parte inferiore, si potrà accedere a una serie di collegamenti rapidi per rispondere, inoltrare, spostare il messaggio o contrassegnarlo come spam.

iPhone 6S: i trucchi. Sfruttando la funzione Peek, è possibile visualizzare mail, messaggi e siti web in anteprima, senza aprirli.
iPhone 6S: i trucchi. Sfruttando la funzione Peek, è possibile visualizzare mail, messaggi e siti web in anteprima, senza aprirli.

Allo stesso modo, esercitando una pressione Peek sulla foto del contatto (sia esso contenuto in un messaggio e-mail, un SMS o direttamente nella rubrica telefonica) è possibile accedere a un menù rapido per effettuare chiamate, inviare messaggi o avviare una conversazione in FaceTime. E per chi fosse davvero a corto di tempo, è ora possibile rispondere a un SMS in tempo zero grazie all’accesso rapido ai messaggi precompilati: per provare la funzione, basta aprire i messaggi e tenere premuto quello desiderato ed effettuare uno “swipe up” per visualizzare la lista delle risposte precompilate e inviarle.

Iphone 6S: i trucchi per foto e video.

Anche il comparto fotografico ha visto grandi benefici dall’introduzione di 3D Touch. Mentre si sta scattando una foto, potrebbe essere utile avere un colpo d’occhio sugli ultimi scatti effettuati, magari per controllarli ed eventualmente rifarli. Normalmente l’app fotocamera mostra, nell’angolo inferiore sinistro, una miniatura dell’ultimo scatto: trascinandola verso destra, è possibile accedere al rullino senza uscire dalla fotocamera e visualizzare tutti gli scatti effettuati. Altra funzione interessante del nuovo iPhone 6S è Live Photo, che permette di catturare foto “animate” per qualche istante. Una funzione piacevole soprattutto per mostrare gli scatti agli amici, ma assolutamente esosa in termini di spazio occupato (raddoppiato rispetto alle foto normali). Ma niente paura: per disattivare Live Photo è sufficiente disabilitare l’apposita icona presenta nella parte alta della fotocamera.

iPhone 6S: i trucchi. Il rullino fotografico è visualizzabile durante lo scatto delle nuove foto.
iPhone 6S: i trucchi. Il rullino fotografico è visualizzabile durante lo scatto delle nuove foto.

L’aumento della qualità ha interessato anche la videocamera, ora in grado di catturare filmati con risoluzione 1080p a 60 FPS e anche in formato 4K a 30 FPS. Per chi avesse problemi di spazio, da Impostazioni -> Foto e videocamera -> Registrazioni video è possibile regolare la qualità dei filmati, diminuendone la risoluzione e i frame per secondo.

Altra novità di grande impatto estetico è l’introduzione degli sfondi animati personalizzabili. Oltre ad aver introdotto 9 inediti wallpaper animati, qualsiasi Live Photo scattata dalla fotocamera può essere utilizzata come sfondo animato. Per farlo, è sufficiente scattare, toccare il tasto di condivisione e scegliere la voce “Imposta come sfondo”.

Iphone 6S: i trucchi. App, Siri, calendari e note.

Oltre a poter visualizzare tutte le app aperte, iPhone 6S inaugura la nuova funzionalità multitasking: per accedervi è sufficiente tenere premuto sull’estremità sinistra dello schermo. Una finestra dedicata mostrerà tutte le applicazioni utilizzate recentemente e quelle ancora aperte, con la possibilità di passare agevolmente dall’una all’altra.

iPhone 6S: i trucchi. Il 3D Touch è un autentico concentrato di tecnologia, nascosto subito sotto lo schermo.
iPhone 6S: i trucchi. Il 3D Touch è un autentico concentrato di tecnologia, nascosto subito sotto lo schermo.

Lo stesso Siri si presenta rinnovato e con qualche funzione in più. Ad esempio, per attivare l’assistente vocale sarà sufficiente pronunciare “Hey Siri” anche a telefono scollegato dalla corrente. Siri, inoltre, correrà in nostro aiuto anche quando non ci ricorderemo dove abbiamo messo il nostro iPhone: pronunciando “Siri, dove sei“, l’assistente vocale riconoscerà la nostra voce e si farà sentire per poter localizzare lo smartphone. Questa funzione, particolarmente utile per gli utenti più distratti, è attivabile da Impostazioni -> Generali -> Siri -> attiva “Hey Siri”. Quante volte, poi, ci è capitato di perdere decine di minuti alla ricerca delle foto scattate qualche anno fa e gelosamente custodite nel rullino fotografico. Con iOS 9 Siri basterà chiedere a Siri “Trova le foto scattate a Roma” oppure “trova le foto scattate ad agosto 2012” per visualizzare i relativi risultati.

Nuove funzioni anche per il calendario: con iOS 9 appuntamenti e memo potranno essere ricordati vocalmente da Siri (basterà chiedergli, ad esempio, “Ricordami l’incontro delle 15”, oppure “Ricordami di andare a fare la spesa alle 18”). Accettare o declinare un invito del calendario è ora più facile: effettuando un Peek sulla notifica, è possibile accedere al pannello rapido per accettare, declinare o restare in “forse”.

Le funzioni di 3D Touch si ritrovano un po’in tutte le applicazioni di iPhone 6S, dalla mappa (premendo su un negozio o un ristorante, è possibile accedere alle indicazioni stradali, chiamare la struttura e consultare informazioni aggiuntive come gli orari, le recensioni, i prezzi, etc..) alle note (nella modalità Sketch, aumentando la pressione sullo schermo aumenta l’intensità e la larghezza del tratto).

Funzioni apparentemente semplici che portano tuttavia a una nuova esperienza d’uso per tutti i possessori di iPhone 6S: i trucchi e le funzionalità attivabili sono così tanti da farlo sembrare un telefono completamente nuovo, complice ovviamente l’arrivo di iOS 9 e della funzione 3D Touch.

Pebble Time Round: lo smartwatch più sottile… convince

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Pebble Time Round è lo smartwatch più leggero e sottile al mondo, capace di racchiudere nei 28 grammi del suo piccolo schermo circolare da 1,25″ tutte le funzionalità di uno smartwatch di nuova generazione. Molti i punti di forza di questo nuovo prodotto, che si distingue dai precedenti prodotti della famiglia Pebble per il suo design circolare minimalista, più simile a un orologio tradizionale. Ma non mancano nemmeno i difetti, come la ridotta durata della batteria (due giorni circa, rispetto alla settimana dei precedenti smartwatch Pebble). Scopriamo insieme le novità che caratterizzano questo Pebble Time Round.

Pebble Time Round, con soli 7,5 mm di spessore, è lo smartwatch più sottile e leggero sul mercato.
Pebble Time Round, con soli 7,5 mm di spessore, è lo smartwatch più sottile e leggero sul mercato.

Pebble Time Round: lo smartwatch piccolo fuori, ma grande dentro.

Immaginate di essere all’aria aperta, impegnati in una discesa in mountain bike o in una corsa lungo i sentieri. Improvvisamente, squilla il telefono: in molti casi la semplice curiosità è più che sufficiente a rovinare l’allenamento, interrompendolo per poter controllare il display. Fedele alle tradizioni di famiglia, Pebble Time Round è nato per ovviare a questo inconveniente: questo smartwatch nasce per migliorare, semplificare e rendere più semplice la comunicazione con il nostro smartphone, portando notifiche, sms e chiamate a “portata di occhio” ovunque ci troviamo, qualsiasi attività stiamo facendo. Indipendentemente dal fatto che lo smartphone si trovi sul fondo di una borsa o all’interno di una tasca, Pebble Time Round si propone come l’estensione ideale del nostro telefonino.

Pebble Time Round mostra in un solo colpo d'occhio tutte le notifiche, le chiamate e i messaggi presenti sul nostro smartphone.
Pebble Time Round mostra in un solo colpo d’occhio tutte le notifiche, le chiamate e i messaggi presenti sul nostro smartphone.

Con uno spessore di 7,5 mm e un peso di soli 28 grammi, Pebble Time Round è a pieno titolo lo smartwatch più sottile e leggero al mondo. Con una grande varietà di cinturini disponibili, finiture della cassa e colorazioni, Pebble Time Round si adatta a un pubblico molto vasto che va da uno stile elegante a quello più sportivo. Dopo aver scelto lo stile del cinturino – 20 o 14 millimetri di larghezza, a seconda dei gusti – è possibile dedicarsi al colore della cassa: nero, argento oppure “oro rosa”, una nuova colorazione particolare ed elegante dedicata in particolar modo al pubblico femminile.

Pebble Time Round offre una buona gamma di colori, materiali e personalizzazioni che lo rendono adatto a ogni pubblico.
Pebble Time Round offre una buona gamma di colori, materiali e personalizzazioni che lo rendono adatto a ogni pubblico.

Il prezzo iniziale del Pebble Time Round è fissato in 249,99 dollari, allineato quindi al Pebble Time. Per vederlo sul mercato italiano sarà però necessario attendere i primi mesi del 2016, mentre in Canada e negli Stati Uniti i primi Pebble Time Round inizieranno a essere consegnati tra novembre e dicembre 2015.

Pebble Time Round: le caratteristiche dello smartwatch più sottile al mondo

Sotto il profilo delle prestazioni, il Pebble Time Round presenta luci e ombre. Il principale “difetto” (se così lo si può definire) è imputabile alla ridotta durata della batteria: con il suo schermo sempre acceso, l’autonomia arriva a coprire 48 ore a dispetto della settimana intera del primo modello Pebble. Va detto, però, che grazie alla funzione di ricarica rapida Pebble Time Round in soli 15 minuti è in grado di accumulare una quantità di carica sufficiente per un’intera giornata di utilizzo: il suo pratico connettore magnetico (simile a quelli in uso sui prodotti Apple) gli consente di essere ricaricato da qualsiasi porta USB. Va detto, inoltre, che due giorni di autonomia sono comunque superiori alla durata di gran parte degli smartwatch in commercio, che arrivano a malapena a coprire la soglia delle 24 ore.

Pebble Time Round ha una batteria capace di garantire 48 ore di autonomia. Con la ricarica rapida, in soli 15 minuti si copre una giornata di utilizzo.
Pebble Time Round ha una batteria capace di garantire 48 ore di autonomia. Con la ricarica rapida, in soli 15 minuti si copre una giornata di utilizzo.

Tratto caratterizzante di questo nuovo smartwatch è il display circolare caratterizzato da tecnologia e-paper. A differenza dei modelli concorrenti con display LCD o Super AMOLED, Pebble Time Round ha un display sempre attivo che consente un notevole risparmio sotto il profilo energetico. In questo modo lo smartwatch non necessita di standby, rimanendo sempre a disposizione per una lettura veloce del quadrante come avviene per gli orologi da polso tradizionali. I colori supportati sono 64 (molti meno, quindi, rispetto alla media degli smartwatch presenti sul mercato), mentre il display su tutti i modelli è incorniciato da un bordo circolare realizzato in diversi colori e finiture, protetto da un vetro 2.5D Gorilla Glass Display. Sotto il quadrante batte il cuore del collaudato PebbleOS, già sperimentato con successo su Pebble Time e Pebble Time Steel ma riadattato al design circolare di questa versione Round.

Pebble Time Round, grazie al display e-paper, offre diverse possibilità di personalizzazione.
Pebble Time Round, grazie al display e-paper, offre diverse possibilità di personalizzazione.

Il display consente un certo numero di personalizzazioni, dal colore dello sfondo alla tipologia di quadrante e lancette, per meglio abbinarsi alle diverse combinazioni di colori della cassa e dei cinturini (disponibili, a scelta del cliente, tra i classici cinturini in plastica e quelli in pelle). Grazie al microfono integrato è inoltre possibile interagire con le notifiche provenienti dallo smartphone e accedere ai comandi vocali, molto utili quando si vuole gestire il Pebble Time Round senza interrompere le proprie attività quotidiane. Grazie a un motore integrato, tutte le notifiche e gli allarmi sono annunciati da una vibrazione.

Pebble Time Round permette di scegliere fra una discreta gamma di cinturini e materiali.
Pebble Time Round permette di scegliere fra una discreta gamma di cinturini e materiali.

Per quanto riguarda il comparto delle app, sarà necessario attendere l’uscita di questo smartwatch per capire quanto sarà efficace l’adattamento del display, da rettangolare a circolare. La Timeline che sui precedenti modelli Pebble visualizzava l’elenco delle app e delle notifiche, è stata ridisegnata per essere compatibile con la nuova forma del quadrante: parallelamente gli sviluppatori di applicazioni per PebbleOS dovranno lavorare sugli SDK per adattare i watch face al nuovo formato, evitando così che vadano “tagliati” i bordi del quadrante rettangolare. A livello di compatibilità, un punto di forza di Pebble Time Round è la sua capacità di integrarsi con i sistemi Android (4.3 e successive) e con iOS (8 e successive), rendendolo così un prodotto multipiattaforma adatto al grande pubblico.

Apple TV 2015: caratteristiche e novità. Un gioiello che piace

Il mondo delle Smart TV è esploso: quella che prima era una novità pioneristica, sta entrando nelle case dei consumatori e la casa di Cupertino, con la sua Apple TV 2015 ha eseguito delle ottime rifiniture al suo sistema ed interfaccia, rendendo piacevole l’utilizzo del prodotto e colmando alcune lacune precedenti, come la scarsità di videogiochi ed esperienze ludiche. Nella nostra recensione sulla Apple TV 2015 andremo alla scoperta di quanto ci viene offerto dalla casa della mela.

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Apple TV 2015: caratteristiche e novità. Arriva tvOS 9

L’Apple TV originale era un po’ un ramo secondario di Macintosh, ma a partire da cinque anni fa, nel 2010, la compagnia ha lanciato una seconda generazione di Apple TV basate su iOS che erano più economiche perché con meno memoria interna e lo stesso processore del primo iPad (A4). Anche se montava la stessa piattaforma software di iPhone, iPod touch e iPad, l’Apple TV manteneva un’interfaccia utente diversa, che non offriva nessun supporto reale per app all’infuori dei canali app inseriti dalla stessa Apple.

La nuova Apple TV ha cambiato tutto: ora il marchio “tvOS”, il software e l’interfaccia del nuovo prodotto è molto più allineata agli altri prodotti iOS, con un bottone Home che riporta l’utente alla schermata di lancio delle app, oltre al supporto per un App Store ufficiale con titoli di marchi terzi.

Nell’introdurre il nuovo software, Craig Federighi, il supervisore dello sviluppo di iOS per la Apple, ha spiegato come tvOS sia basata soprattutto su iOS, con cambiamenti minori per ottimizzare l’interfaccia per un display HDTV. Gli utenti possono comprare e installare le app, passare da una all’altra e chiudere app aperte come facevano sull’iPhone o iPad. Ci sono però delle differenze, dovute principalmente al fatto che le TV (ovviamente) sono posizionate in una stanza e non sono touch.

Apple TV 2015: caratteristiche e novità del telecomando. Il vero segreto

Per navigare sulla Apple TV è necessario un telecomando. I comandi esistenti finora, con 4 bottoni direzionali, Selezione e Menu, vengono ora sostituiti da un nuovo controllo con un’area touch, un bottone che richiama i comandi vocali di Siri, un bottone Home, un bottone Menu e bottoni per regolare il volume che controllano direttamente la TV (senza dover andare avanti e indietro dal controllo della TV al controllo della Apple TV).

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Il nuovo trackpad del telecomando funziona come il controllo app dell’iOS (o Apple Watch) per l’Apple TV, con movimenti di scorrimento e di clic per cambiare la selezione sullo schermo. Dal momento che non state toccando direttamente delle icone sulla TV, l’esperienza di navigazione è simile a quella di VoiceOver, dove navigate touch prima di selezionare qualcosa. La differenza è che gli utenti della Apple TV ottengono il loro feedback di navigazione sullo schermo TV invece che via audio.

Oltre ai movimenti simili all’app “Remoto” (che sono usati per navigare attraverso liste e per muoversi sullo schermo per scegliere un oggetto), il nuovo telecomando dell’Apple TV incorpora nuovi movimenti “click” per avviare un oggetto selezionato o per modificarlo, una volta selezionato e tenendo premuto il tasto.

L’aspetto del touchpad può sembrare più simile al desktop di un PC che a un display multitouch, ma è forse un qualcosa a metà strada tra i due. Questo perché, come altri dispositivi iOS, non c’è un puntatore mouse sull’Apple TV. I tentativi di trasformare la TV in un PC o in un web browser sono falliti perché, semplicemente, un’interfaccia mouse non funziona bene su una TV. Apple ha deciso di rimanere sul suo tipico stile di interfaccia attraverso i movimenti, con oggetti relativamente grandi selezionabili con scorrimenti e click sul touchpad.

Inoltre, il nuovo telecomando della Apple TV risponde ai familiari comandi Siri, sia per richieste generali che per navigazioni durante la riproduzione dei video, oltre a rendere più facile trovare contenuti nelle app. Siri funziona solo quando premete il pulsante dedicato, quindi non riceve comandi casuali e non rimane sempre in “ascolto”.

Il telecomando incorpora anche un doppio microfono con ricezione per catturare la voce in modo accurato senza doverci parlare troppo da vicino; potete così parlare a Siri in maniera naturale. Sembra funzionare bene anche in una stanza con del rumore di fondo.

Il nuovo telecomando monta anche un accelerometro e controlli giroscopici per i giochi, permettendo un’interazione simile a quella dei giochi di movimento Wii di iOS. Si può usare il controllo verticalmente o orizzontalmente, e l’Apple TV supporta i  controlli MFi Bluetooth, dal tipico aspetto di controller delle console.

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Il telecomando utilizza un connettore Lightning per caricare le batterie; la porta viene anche usata per attaccare un cinturino da polso studiato per evitare cadute accidentali. Il wireless Bluetooth rende superfluo il puntamento del controllo remoto verso il dispositivo (a differenza del raggio IR dei precedenti modelli), che può essere nascosto in un cassetto oppure dietro la TV.

Il box della Apple TV è più alto di un terzo rispetto a prima, con la stessa base, necessaria per le sue antenne WiFi 802.11ac. Comunque, è più veloce nell’utilizzo e la tecnologia di rete wireless è decisamente più robusta, cosa che la rende molto più veloce negli streaming audio/video su Internet e da altri Mac o dispositivi iOS attraverso AirPlay, anche senza fili su lunghe distanze. Il dispositivo include una porta per cavo Ethernet.

La TV continua a utilizzare uno standard HDMI per l’audio/video, eliminando la precedente porta ottica digitale. Il modello attuale monta un connettore USB di tipo C per testing di sviluppo e supporta un protocollo HDMI 1.4, che definisce il supporto per reti Ethernet su HDMI (semplificando potenzialmente le installazioni via cavo nei campus scolastici), oltre a supportare il segnale 3D. Non è chiaro se Apple supporterà l’uscita 3D-TV dalla nuova Apple TV, ma 1.4 suggerisce che c’è una possibilità in un futuro aggiornamento.

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Il dispositivo include un processore grafico e di sistema più potente (grazie al chip Apple A8) e più spazio per far girare app e giochi. La nuova Apple TV costa 149$ per una capacità di 32 giga e 199 per 64 giga. Uscirà in 80 Paesi in ottobre e sarà disponibile in più di 100 Paesi per la fine dell’anno.

Apple TV 2015: caratteristiche e novità. Finalmente arrivano i giochi

Prima dell’introduzione dell’App Store per iOS, Apple aveva la reputazione di supportare poco il gioco e gli sviluppatori di giochi; dopo l’App Store, le app di gioco sono diventate popolarissime e quindi molto gettonate dagli sviluppatori – cosa che a sua volta ha portato Apple a muoversi in favore di un supporto maggiore a utenti e sviluppatori di giochi (attraverso strumenti specifici come il Game Center, SceneKit, Metal e ora sull’iOS 9 di GameplayKit, ReplayKit e Model I/O.

Su iOS, l’iniziale delusione dei fan della Nintendo DS e della Playstation portatile Sony si è tramutato in entusiasmo con l’arrivo di giochi coinvolgenti e sofisticati, mano a mano che Apple aggiornava e potenziava l’hardware in CPU e GPU. In pochi anni i dispositivi iOS hanno superato i maggiori processori di console portatili, soddisfacendo la richiesta sempre crescente di nuove generazioni di dispositivi (su cui però, attualmente, girano giochi relativamente costosi).

La storia si ripete con l‘Apple TV, con un HD da 1080p simile alla precedente generazione di console ma con un prezzo più basso. L’interesse nelle console è scemato da quando le persone sono sempre più prese dai loro smartphone e iPad: ora i titoli iOS non sono secondi a quelli delle console e continuano a guadagnare terreno grazie ai salti in avanti in CPU e GPU dei processori della serie A di Apple.apple_tv

Potenziando l’App Store con giochi divertenti, orientati all’HDTV e integrati con iOS (e vendendo entrambi in un unico pacchetto), Apple avrà un impatto notevole sulle console, come Amazon, Google e Android non sono riusciti a fare finora. Il modello di business delle console da 300-400 euro, dall’arco di vita di cinque anni con giochi abbastanza costosi (40-60 euro) imploderà con l’arrivo dell’Apple TV: un dispositivo da 150-200 euro, rimpiazzabile con uno molto più veloce in due anni, con giochi in stile iOS economici e provenienti da una gran quantità di sviluppatori, giochi progettati per funzionare su Apple TV o altri dispositivi iOS (anche mobile).

Questo è ancora più vero se si considera che Apple, vista la quantità di milioni incassati grazie alla vendita di iPhone e iPad, non ha bisogno di guadagnare grandi cifre dalla vendita di hardware Apple TV o di giochi tvOS per supportare lo sviluppo di chip e nuovi giochi: il costo di strumenti di sviluppo iOS e di processori A8 è già stato ampiamente coperto.

Microsoft, Sony e Nintendo dovranno investire sullo sviluppo di chip in futuro e non avranno un business mobile abbastanza potente per sovvenzionare le loro operazioni nel campo dei videogiochi. Quando invece Apple vorrà raddoppiare la potenza del processore della sua prossima Apple TV potrà passare all’A9, finanziato dai ricavi del più recente modello di iPhone 6. Accadrà probabilmente quando gli schermi 4K (e i relativi contenuti) cominceranno a fare la loro comparsa nelle case dei consumatori in numero sempre maggiore.

apple-tv-bgr-23Console costose e dallo sviluppo monolitico come Xbox e Playstation subiranno la crescita di Apple in questa direzione, quando la maggior parte degli utenti si orienterà verso giochi per PC (e Apple si sta muovendo per rendere il Mac più forte anche su questo mercato).

Intanto, sulla Apple TV si possono già trovare giochi che non sono soltanto titoli da smartphone comparsi ripetutamente in zona Android (come Zeebo, GameStick, Ouya, MOJO, Amazon Fire TV, GamePOP, Nexus Player e altri dispositivi TV di Android ).

La nuova Apple TV ha un processore più potente di un iPad Air ma monta una risoluzione HDTV più bassa (una HDTV da 1080p signfica 2 milioni di pixel contro i 3,1 milioni di un iPad Retina, e i giochi per Apple TV vantano una risoluzione minore per una performance di giocabilità migliore).

Il risultato è una libreria di giochi che vanno da giochi in prima persona stile console e giochi stile iPad di tipo puzzle, oltre ad avventure 2D a scorrimento.

Apple TV 2015: caratteristiche e novità. Reinventate le App TV

Fino ad oggi, le app di Apple TV erano canali di contenuti audio/video (HBO NOW, WatchESPN, Netflix, Hulu, iTunes e simili). Con tvOS, le app diventano variegate e creative tanto quanto le attuali librerie di titoli per iPhone e iPad App Store.

Qualcuna di queste app è già stata rivelata; molte includono lo shopping, come Airbnb, Gilt e Zillow – è da notare che tutte e tre sono sia siti che app iOS e l’esperienza come app è molto superiore a quella come siti web. L’Apple TV è essenzialmente un’ app “TV”, cioè quello che serviva a portare i contenuti web nella TV senza portarsi dietro tutto il bagaglio da pc del web browsing anni ’90 (cosa già vista nei vari tentativi falliti di creare una web tv, inclusi Microsoft TV e Google TV).

Oltre alle app e ai giochi stile “App Store”, l’Apple TV monta anche app TV sofisticate, con controlli Siri di riproduzione video migliorati e trasmissioni sportive abbellite con statistiche e riproduzioni multicanale. In una parola: queste nuove app TV rivoluzioneranno il nostro modo di pensare la TV.

Apple TV 2015: caratteristiche e novità. Una Smart TV “costosa”, ma con una marcia in più

Proprio come con l’iPad Pro e l’Apple Pencil, l’Apple TV possiede tecnologie già introdotte dalla concorrenza. La differenza sta nel fatto che Apple ha abbellito e raffinato la struttura basilare di questi tentativi (vedi l’introduzione del Touch ID e di Apple Pay, che ha surclassato le versioni tecnologicamente inferiori degli scanner di impronte digitali e dei sistemi di pagamento NFC della concorrenza). Inoltre, Apple sta montando queste tecnologie sul suo ecosistema unico basato sull’App Store, legato a sua volta a Continuity, AirPlay, Game Center e strumenti di sviluppo che comprendono Mac, iPhone, iPad, Apple Watch – e ora, la TV.

L’Apple TV promette soluzioni innovative anche per la scuola e le aziende, la maggior parte delle quali hanno già adottato i precedenti modelli di Apple TV per l’utilizzo come schermi AirPlay per contenuti base. IBM e Cisco hanno ogni sorta di opzioni per portare gli sviluppatori di app all’Apple TV  e per farli lavorare nel campo dei meeting aziendali e degli ambienti di apprendimento universitario.

L’insieme delle tecnologie impiegate e l’equilibrio nel loro sviluppo, permettono così ad Apple di recuperare terreno in una fetta di mercato dove si stava lasciando superare. Le ottime trovate legate al telecomando intelligente e alle app dei giochi, così, danno nuova linfa al prodotto della Mela e costringono la concorrenza a tenere alta la guardia, sebbene la stessa Apple, con tutte le Smart TV basate su Android, non può mai rimanere del tutto tranquilla.

Microsoft. Così Windows 10 ha imparato dagli errori. Intervista

Dal dopo Windows XP, a Windows 7, passando per la versione 8/8.1 e adesso Windows 10. La Microsoft è stata testimone del passaggio da un mondo fatto di computer e CD, ad un altro, diverso, frammentato, dove a farla da padrone sono i dispositivi mobili e i servizi cloud, i 140 caratteri di Twitter e le applicazioni. A volte ha accusato il colpo, con sistemi non proprio azzeccati, altre volte ci ha visto giusto, come il ben fatto Windows 10, che dà una bella spallata a Google, e che impone l’assistente vocale Cortana sul già conosciuto Siri.

barra-evita-microsoft-150427180257Con Evita Barra, Direttore della Divisione Windows e fresca di nomina, abbiamo cercato di capire le mosse di Microsoft nel corso del tempo, e soprattutto, di scoprire quello che ci aspetta nel futuro.

Partiamo dal dopo Windows XP. Il gruppo di Microsoft ha progettato Windows Vista, che però è stato veramente deludente, no?

Guarda, dobbiamo fare un bel salto indietro nel tempo. Vista era un sistema pensato innanzitutto per la sicurezza, visto che XP ne aveva sofferto moltissimo, ma che voleva dare spazio anche ai Media, che aveva una grafica assolutamente rinnovata e abbiamo anche introdotto un nuovo pulsante Start. Certo, devo ammettere che i feedback non sono stati assolutamente positivi, specie sulla compatibilità e la stabilità del sistema.

Windows-7-logoE invece con Windows 7? Il sistema era migliorato ma non sembrava nulla di particolarmente nuovo

Con Windows 7 abbiamo cercato di mitigare Vista, molto sinceramente. Però vorrei ricordare che in quel periodo abbiamo anche introdotto alcuni elementi come una migliore gestione del WiFi e una versione adatta ai sistemi touch. Non se lo ricorda quasi nessuno, però effettivamente ci avevamo già cominciato a pensare.

Poi è stata la volta di Windows 8. La mia sensazione è che il sistema, specie con il sistema delle Tiles, abbia cercato di funzionare su tutti i device, dai notebook ai tablet agli smartphone, ma senza riuscirci completamente. Tra l’altro Windows RT per i tablet è scomparso quasi subito.

Windows 8 è stato un sistema che ha stravolto completamente l’interfaccia. Ed è stato veramente un punto di rottura con il passato, una vera e propria evoluzione. Diciamo che si basava su due concetti: innanzitutto l’interfaccia moderna e confortevole per l’utente, e in secondo luogo abbiamo ripreso l’idea di un meccanismo touch, utile per tutti i device. Però ci sono stati due elementi contrari a tutto questo: sicuramente il fatto che i dispositivi mobili fossero ancora pochi, per cui tutti utilizzavano la versione Desktop del sistema, ignorando quella a Tiles. La seconda è anche una resistenza a qualcosa di così radicalmente cambiato.

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Con Windows 8.1 avete ancora una volta cercato di “aggiustare” il tiro?

Si, l’aggiornamento 8.1 ha di nuovo cercato di mitigare quello che non andava precedentemente.

Arriviamo allo sviluppo di Windows 10. In quel tempo la situazione era: il mondo dei computer superato, il mobile era esploso ma era dominato da iOS di Apple e Android, le ricerche in mano a Google, e i social sotto il controllo di Facebook, Twitter e YouTube (ancora Google). Cosa avete pensato per non farvi schiacciare?

Innanzitutto c’è stato un cambio al vertice molto importante. Da Steve Ballmer siamo arrivati a Satya Nardella, che ha impostato una sua visione completamente nuova: ora la nostra strategia è completamente basata sul concetto di utilità e fruizione da parte degli utenti, specie e soprattutto nel mondo mobile. Per cui anzichè ancorarci sulle nostre posizioni e al mondo “vecchio”, abbiamo liberato i nostri prodotti come Office o OneDrive, facendoli girare su iOS, Android, sul web, e tutte le piattaforme del “nuovo” mondo. E’ così che abbiamo affrontato il cambiamento.

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La prima cosa curiosa di Windows 10 è stata la sua distribuzione. Non più a pagamento, ma gratis e in download. Perchè lo avete fatto? E soprattutto senza i ricavi della vendita del sistema operativo da dove recuperate i soldi?

Proprio per motivi strategici, il nostro interesse era quello di distribuire soprattutto ai consumer, il nostro sistema. Volevamo si diffondesse al numero più ampio e nel minor tempo possibile. Però quanto ai ricavi c’è da dire innanzitutto che Windows 10 è gratis ma solo per il primo anno. Chi lo scaricherà dopo questa data dovrà pagarlo, mentre poi tutto il mercato enterprise ha invece dei costi e delle regole diverse. Ma poi i ricavi di Microsoft derivano da tantissimi altri elementi, dalle app sullo store, ai servizi cloud, ai diritti sui nostri prodotti. A livello di business non siamo minimamente preoccupati di dare Windows 10 gratis per il primo anno.

Anche Windows 10 ha avuto però i suoi problemi di compatibilità, stavolta con le schede Nvidia ma anche in altri casi. Ma insomma, si chiedono gli utenti, i produttori di hardware sono quelli, le schede sono quelle, come mai vi sfugge sempre qualcosa?

Sicuramente quello che lamenti è vero, molti utenti lo dicono. Però mi ricordo di una cosa: quando lavoravo all’hardware quello che contava non era solamente l’hardware in sè, ma anche la configurazione, e mi sono trovata un caso in cui vi erano 90mila possibili configurazioni diverse. Anche due pc identici ma con impostazioni leggermente diverse non funzionano. Per cui bisogna avere pazienza e capire che qualche caso di incompatibilità sfugge per forza, ma poi rilasciamo aggiornamenti in breve per risolvere.

windows-10-cortanaInserendo l’assistente vocale Cortana che si appoggia al motore di ricerca Bing avete dato un bella spallata a Google. Vi risulta?

Sinceramente ci vogliono ancora ricerche di mercato approfondite per dirlo, non posso avere dati statistici per capire cosa stia cambiando, però ti dico che già senza passare attraverso Cortana, Bing ha iniziato a dare fastidio a Google, e con il meccanismo di Cortana che ti dà il tempo, le informazioni, la situazione delle strade… certo, secondo me possiamo fare un ottimo balzo nel mercato.

winbeta-edgeNonostante esiste ancora, perchè con il browser avete abbandonato il marchio Internet Explorer e lo avete sostituito con Edge? Avevate paura di utilizzare un prodotto che ormai dà una impressione di vecchio e non competitivo?

No, no, Internet Explorer funziona ancora, funziona bene e rimane in vita. Però Edge è un browser talmente innovativo e diverso, che chiamarlo Internet Explorer 11, 20 o 50 non avrebbe dato il senso di quello che è stato fatto. Però i due prodotti coesistono, Edge è come il compagno di banco di Explorer.

Come aggiornare iPhone e iPad ad iOS 9… se vi conviene

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Apple iOS 9 è arrivato e  tutti gli utenti si pongono subito due domande: come sapere se il mio device è compatibile con iOS 9? e come aggiornare iPhone e iPad ad iOS 9? In questa guida daremo tutte le informazioni necessarie per verificare se il vostro prodotto Apple funzionerà bene anche con l’ultima versione iOS 9 e indicheremo i passi precisi per procedere all’aggiornamento.

Come aggiornare iPhone e iPad ad iOS 9… il dispositivo è compatibile?

iOS è il sistema operativo che gira su iPad, iPhone e iPod touch. È il software che organizza, lancia e fa girare tutte le applicazioni, oltre a molte altre cose. iOS 9 è la nuova versione dell’iOS ed è stato lanciato il 16 settembre 2015.

Essenzialmente, se il vostro iPhone è un iPhone 4s o successivo o se il vostro iPad è un iPad 2 o successivo (un mini iPad, o un mini iPad successivo) e se il vostro iPod touch è di quinta generazione, state tranquilli: Apple ha confermato che tutti questi devices supportano iOS 9. Inutile dirlo, i nuovi iPhone (l’iPhone 6, il 6 Plus e l’iPad Pro) hanno iOS 9 già preinstallato, quindi non dovete fare alcun aggiornamento.

Come aggiornare a iOS 9
Devices compatibili con iOS 9.

Dobbiamo però specificare che i device che rientrano nella lista ma sono i più antiquati, già in passato hanno avuto problemi a far girare il nuovo software in maniera efficace. L’iPhone 4s, ad esempio, era il più vecchio iPhone che supportava iOS 8, ma molti utenti hanno notato che rallentava non appena veniva installato il nuovo software. Sempre gli utenti di iPhone 4s hanno avuto un’esperienza simile quando hanno cercato di aggiornare all’iOS 7. Il motivo è che questi devices erano sufficientemente potenti da supportare una nuova versione dell’iOS – ma solo “sufficientemente”. Per questo consigliamo di non aggiornare i vostri iPhone o iPad se compaiono in fondo alla lista dei devices compatibili più vecchi.

A onor del vero, nonostante i sistemi operativi diventino ogni anno più pesanti, Apple ha dichiarato che l’iOS 9 non è solo a livello del precedente in quanto a pesantezza, ma è addirittura più leggero. In altre parole, i devices che giravano lentamente con iOS 8 potrebbero velocizzarsi passando a iOS 9. Ma noi continuiamo a sconsigliarvelo, e se proprio volete tentare l’aggiornamento con un dispositivo ai limiti del possibile, perlomeno cercate conferma da altri utenti che hanno già provato e che possano assicurarvi che il dispositivo non diventi quasi inutilizzabile.

Come aggiornare iPhone e iPad ad iOS 9. I contro

Prima di tutto, tenete presente che aggiornare a iOS è un viaggio di sola andata. È sempre estremamente difficile (se non impossibile) tornare alla versione precedente, quindi siate certi di volerlo fare. Rimarrete con la versione nuova – ma c’è qualche motivo per cui non dovreste farlo?

La prima è la velocità. Anche se Apple si impegna a far sì che il suo iOS giri senza intoppi, ripetiamo che gli ultimi due aggiornamenti hanno causato rallentamenti sui vecchi iPhone e iPad. Come abbiamo detto, gli utenti dell’iPhone 4S hanno visto i propri devices rallentare molto dopo essere passati all’iOS 8 – e lo stesso potrebbe valere per l’iOS 9. Apple ha riferito che quest’anno sarà diverso, ma è meglio attendere ulteriori commenti degli utenti.

Alcuni temono stravolgimenti grafici. Ma dobbiamo dire che non ci sono molti cambiamenti dal punto di vista grafico tra iOS 8 e 9, quindi non preoccupatevi troppo di come il nuovo sistema operativo apparirà sul vostro schermo. Quando iOS 7 venne lanciato, due anni fa, molti utenti restarono perplessi dai radicali cambiamenti nel design. In questo caso però non ci sono grandi rivoluzioni visive: iOS 9 è molto simile all’iOS 8 (che a sua volta è simile al 7). Insomma, non ci saranno grandi shock.

Come aggiornare iPhone e iPad ad iOS 9. I Pro

Naturalmente, i vantaggi dell’aggiornamento sono in un sistema operativo con moltissime nuove funzionalità:

Come aggiornare a iOS 9
Aspetto di iOS 9.

Siri, mappe stradali e nuovi servizi: una nuova assistente virtuale Siri, proattiva, sullo stile di Google Now; indicazioni stradali sul trasporto pubblico (e altre nuove caratteristiche) su un’app “Mappa” migliorata; nuove (e migliori) app che lavorano in multitasking , una nuova app “News” e un’accattivante app di Note.

Innovazioni di design: come abbiamo detto, non ci sono cambiamenti sconvolgenti nel design, ma molte cose sono migliorate. La tastiera è stata leggermente ridisegnata e migliorata, alcuni effetti visivi sono stati modificati per essere più facili da visualizzare.

Problemi risolti: principalmente, la durata della batteria, che dura circa 60 minuti in più, e una nuova modalità a bassa potenza che ne estende la durata per un periodo ancora superiore.

Riassumendo, se il vostro iPad o iPhone supporta il nuovo sistema operativo (e se non è tra i devices più vecchi, che potrebbero presentare problemi) dovreste aggiornare. Anche se non vi importa delle nuove funzionalità (come il fix dei bug e la compatibilità con le nuove app) è una buona idea farlo. Ricordate solo che non potrete probabilmente tornare indietro, quindi pensateci bene. Per il resto, aggiornate e non ve ne pentirete.

Come aggiornare a iOS 9: preparare il vostro iPhone o iPad per l’aggiornamento.

Parliamo del processo di aggiornamento. Ci sono dei passaggi da fare prima di cliccare sul bottone di “aggiorna ora”.

iOS-9Fate un backup dei vostri dati.

Fate un backup del vostro iPhone, iPad o iPod touch usando iCloud o iTunes. Se non lo fate, non stupitevi se non trovate più dei messaggi o delle foto dopo l’aggiornamento. Attenzione: il backup include musica acquistata, show TV, app e libri, le foto e i video nel Camera Roll e le impostazioni del device, ma non include niente di ciò che avete sincronizzato dal vostro computer. Per ri-sincronizzare avete bisogno di farlo attraverso iTunes. Per questo consigliamo di fare un backup, anche su iCloud.

Salvate una copia compatibile di iOS 8 in caso cambiaste idea.

Se cambiaste idea e decideste di tornare da iOS 9 a iOS 8, sarà più facile farlo se avete salvato una copia dell’ultima versione di iOS 8 compatibile con il vostro device. Apple “firma” le versioni di iOS: questa firma “dice” al vostro iPhone o iPad che la versione che state usando è compatibile con quel device. Fintanto che è una versione originale, “firmata”, potete installarla sul vostro device, anche se è precedente all’ultima versione uscita.

Se ne avete una copia sul vostro hard drive la troverete seguendo il percorso: vostracartellautente/Libreria/iTunes; selezionate poi gli Aggiornamenti Software (accedete alla cartella Libreria tenendo premuto il tasto Selezione sul Finder e selezionando Vai > Libreria. Se il vostro Mac ha cancellato questo file, lanciate il vostro web browser e cercate i “download ipsw”. Troverete una quantità di siti che offrono link ai file che cercate. Accertatevi di avere quello giusto per il vostro device.

Fate spazio sul vostro device.

Se avete uno spazio limitato sul vostro telefono forse non potrete effettuare l’aggiornamento – è un download piuttosto corposo. Eliminate i contenuti che non vi servono – è una buona idea in ogni caso.

Aggiornate iTunes sul vostro Mac o PC

Aggiornate all’ultima versione disponibile il vostro iTunes per evitare problemi. Un paio di anni fa gli utenti hanno aggiornato i loro iPhone all’iOS 6 solo per scoprire che i loro iPhone o iPad non potevano più dialogare coi loro Mac perché su questi girava una versione vecchia di iTunes. Ma la cosa più problematica stava nel fatto che sui computer non era possibile aggiornare a una versione più recente di iTunes, perché sui Mac girava ancora un sistema OS X Leopard.

Fu un problema abbastanza importante che convinse Apple a rilasciare con maggiore velocità il sistema operativo Snow Leopard: era l’unico modo per aggiornare finalmente iTunes, riavere il Mac App Store e risolvere il problema. Ecco perchè vi consigliamo caldamente di verificare che la versione di iTunes sia l’ultima disponibile.

Collegate il vostro iPhone o iPad alla corrente

Fatelo: se arrivate a metà aggiornamento e vi si spengono le batterie, rischiate di creare errori irreversibili sull’iPad o iPhone.

iso9_featuresAssicuratevi di essere connessi al Wi-Fi

Attenzione a fare il download via Wi-Fi e non via 3G o 4G, o finirete per consumare tutto il traffico disponibile per il mese.

Come aggiornare iPhone e iPad ad iOS 9. La procedura

L’aggiornamento viene attivato sul vostro iPhone o iPad automaticamente: avete solo bisogno di entrare nella sezione “Aggiornamenti” del software, su “Impostazioni“, e accettare l’aggiornamento.

  • Andate su Impostazioni > Generale > Aggiornamento del software. Questo costringerà il vostro iPhone o iPad a controllare gli ultimi aggiornamenti (se avete ricevuto un alert che vi informa dei download disponibili vi basta cliccare sul link).
  • Cliccate su “Download“.

L’iPhone o iPad comincerà a scaricare l’aggiornamento.

  • Lasciate l’aggiornamento in download sullo sfondo.

Una volta terminato, riceverete una notifica che vi confermerà la disponibilità dell’aggiornamento sul vostro device.

  • Cliccare su “Dettagli“.

Questo vi porterà su Impostazioni > Generale > Aggiornamento del software.

  • Cliccare su “Installa ora“.

L’Iphone o iPad comincerà a installare l’aggiornamento di iOS.

Potete anche scegliere di lasciare l’installazione per dopo. Nelle Impostazioni comparirà un segnalino che vi ricorderà dell’aggiornamento finché non lo completerete.

L’aggiornamento ad iOS 9 non comporta particolari problemi o sorprese sgradevoli. La cosa più importante resta lo spazio disponibile sul vostro device: accertatevi di averlo. L’aggiornamento richiede molto spazio perchè scarica un file compresso, lo estrae e lo installa: meglio prepararsi prima per non avere blocchi (magari eliminando qualche immagine o file musicale). Non vi serve tuttavia molto spazio se fate l’aggiornamento attraverso il vostro Mac o pc.

Office 2016, novità e funzioni della nuova suite di Microsoft

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Microsoft ha finalmente tolto il velo all’ultima versione della sua suite più popolare: con Office 2016, novità e funzioni aggiuntive arrivano ad arricchire il più famoso pacchetto di software dedicati alla produttività, proiettandolo sempre di più verso il Cloud dell’azienda di Redmond e privilegiando il lavoro online.

Office 2016, fin dalla presentazione, è disponibile per PC e Mac sia in versione “stand-alone” che all’interno del pacchetto Office 365 (in abbonamento). La caratteristica fondamentale che si ritrova in tutti i software della suite, è la loro spiccata vocazione al lavoro di squadra: grazie all’onnipresente interconnessione con il Cloud Microsoft, tutti i documenti possono essere editati contemporaneamente dall’intero team di lavoro, dai dispositivi desktop e da quelli mobile, da qualsiasi punto del globo. Una volta redatti, i documenti possono quindi essere condivisi, allegati a messaggi ed e-mail o semplicemente salvati sulla “nuvola” per essere sempre a disposizione da qualsiasi dispositivo Windows, Android o Apple.

Office 2016, novità e funzioni della nuova suite Microsoft votata al lavoro in team e al cloud.
Office 2016, novità e funzioni della nuova suite Microsoft votata al lavoro in team e al cloud.

Office 2016, novità e funzioni innovative per computer e smartphone

In fase di lancio Office 2016 potrà contare su 3 differenti versioni: Office Home & Student 2016 (149 euro per le versioni PC e Mac), Office Home & Business 2016 (279 europer le versioni PC e Mac), Office Professional 2016 (539 euro). Per la suite Office 365, i prezzi oscillano invece fra i 69 euro/anno (o 7 euro/mese) di Office 365 Personal (con una licenza per computer desktop, una per tablet e una per smartphone) e i 99 euro/anno (o 10 euro/mese) di Office 365 Home (con la possibilità di avere, in un unico pacchetto, 5 licenze per computer desktop, 5 per tablet e 5 per smartphone).

Office 2016, novità e funzioni introdotte per il lavoro di squadra online

Punti di forza di Office 2016, novità e funzioni riguardanti il cosiddetto “co-authoring” in tempo reale di documenti e contenuti delle diverse app della suite. La funzione, già presente in passato, è stata migliorata ed estesa a tutte le applicazioni Office: condividendo su OneDrive un qualsiasi documento Word, Excel, PowerPoint etc… sarà possibile renderlo disponibile per la modifica da parte del proprio team. Ciascuno, in base ai permessi, potrà visualizzare in tempo reale il documento, apportare modifiche e salvare la propria versione per dar vita a un lavoro “a più mani”. Numerose le funzioni di supporto come Office 365 Planner (una sorta di agenda virtuale per assegnare, a ogni membro del team di lavoro, scadenze, compiti, promemoria e via dicendo, attraverso una dashboard riassuntiva di tutte le fasi del progetto), Gruppi (un tool per organizzare i gruppi di lavoro e le risorse condivise come i calendari, le mail, il cloud storage di OneDrive e i blocchi appunti OneNote) e l’integrazione Skype for Business (in ogni app è presente un tasto di integrazione per Skype, che consente di avviare chat e videoconferenze direttamente al’interno delle app di Office 2016).

Office 2016, novità e funzioni. Condividere un documento con il team di lavoro è facile e veloce.
Office 2016, novità e funzioni. Condividere un documento con il team di lavoro è facile e veloce.

La novità più corposa potrebbe però riguardare GigJam, il nuovo strumento per la condivisione del lavoro presentato da Microsoft in versione preview in Office 2016. GigJam rappresenta un grande “contenitore di contenuti”: una bacheca virtuale condivisa a tutto il gruppo di lavoro contenente testo, immagini, link dalla Rete, e-mail, conversazioni in chat, calendari, strumenti per le videochiamate e la possibilità di inserirvi tutti i contenuti delle app Office. Un unico, grande spazio che nei progetti dell’azienda di Redmond dovrebbe rivoluzionare il lavoro in team su ogni dispositivo connesso a internet, fisso o mobile.

Office 2016, novità e funzioni dei programmi contenuti nella suite

Tante le novità introdotte, a partire dalla gestione della posta elettronica. Nuovi strumenti consentono di gestire al meglio i flussi elevati di mail, applicando ad esempio filtri per nascondere i messaggi a bassa priorità o avviando ricerche veloci, similmente a quanto accade sui servizi concorrenti come Gmail. Altra analogia con “Big G” è la gestione degli allegati, che in Office 2016 possono essere salvati sulla nuvola di OneDrive per essere facilmente reperibili da ogni dispositivo collegato. Lo stesso OneDrive esce potenziato da questo aggiornamento Office, con una migliore sincronizzazione dei contenuti tra sistemi PC e Mac.

Office 2016, novità e funzioni. Le mail diventano parte integrante della suite, con filtri e sistemi di gestione avanzati.
Office 2016, novità e funzioni. Le mail diventano parte integrante della suite, con filtri e sistemi di gestione avanzati.

Novità assoluta di Office 2016 è la funzione Tell Me, uno strumento per semplificare la vita a tutti quegli utenti che vorrebbero eseguire un’operazione ma non ricordano come districarsi tra i sempre più complessi menù delle app Office. Per ricevere assistenza è sufficiente scrivere, in un apposito campo, cosa si vorrebbe fare per ricevere tutte le delucidazioni del caso. Una “guida in linea” intelligente e avanzata che, a qualche utente non proprio giovanissimo, potrebbe richiamare alla memoria l’onnipresente – a tratti invadente – Clippy, l’assistente a forma di graffetta degli Office dello scorso millennio. Tell Me, però, è tutt’altra cosa e rappresenta una scorciatoia davvero funzionale per trovare in brevissimo tempo tutti gli strumenti desiderati.

Office 2016, novità e funzioni. "Tell Me", la nuova guida che permette di trovare tutte le funzioni di Office.
Office 2016, novità e funzioni. “Tell Me”, la nuova guida che permette di trovare tutte le funzioni di Office.

Smart Lookup rappresenta invece una prima assoluta: può capitare, durante la stesura di un documento, di aver bisogno di informazioni aggiuntive circa un determinato argomento. Attivando questa nuova funzione sarà sufficiente evidenziare la parola o la frase desiderata per veder comparire, in una nuova sezione interna alla app, documenti correlati, e-mail contenenti le parole ricercate e una finestra di ricerca di Bing, che si aprirà con le voci di Wikipedia corrispondenti. Il tutto senza dover aprire applicazioni e browser aggiuntivi.

Office 2016, novità e funzioni. Sway, l'erede evoluto di PowerPoint.
Office 2016, novità e funzioni. Sway, l’erede evoluto di PowerPoint.

Innovativa anche l’ultima app lanciata da Microsoft, Sway. Si tratta, in pratica, di una versione avanzata e potenziata di PowerPoint che permette di creare presentazioni multimediali disponibili per la pubblicazione online o per la condivisione su OneDrive. Al pari degli altri programmi della suite Office, Sway permette di reperire immagini, testi, sessioni chat, grafici e altri contenuti direttamente dalla Rete, senza uscire dall’applicazione. I contenuti così reperiti possono essere organizzati automaticamente grazie a un tool di auto-impaginazione, in grado di optare per diversi stili e di disporre in modo intelligente i materiali inseriti. Sway è scaricabile gratuitamente e non richiede una licenza di Office 2016 per funzionare.

Office 2016, novità e funzioni perfettamente integrate in Windows 10

Nelle intenzioni di Microsoft, Windows 10 e Office 2016 funzionano come una cosa sola: una macchina progettata per integrarsi a vicenda, sfruttando caratteristiche comuni e condivise. A cominciare dall’accesso a Office, compatibile con il sistema Windows Hello di riconoscimento facciale biometrico (previo possesso di periferiche di acquisizione immagini compatibili). Entro la fine del 2015 anche l’assistente vocale Cortana troverà integrazione con le app della suite Office 2016, con la capacità di eseguire ricerche e trovare documenti salvati su computer e OneDrive. Office 2016 sfrutterà anche la app Continuum di Windows 10: grazie a questa caratteristica, gli smartphone con sistema operativo Microsoft potranno trasformarsi in un autentico desktop capace di proiettare i documenti su monitor esterni e proiettori, come se si trattasse di un vero e proprio computer. Sempre in ambito mobile, sui principali app store sono già state rilasciate le principali app di Office 2016 per sincronizzare il lavoro di tutti i dispositivi associati al medesimo gruppo di lavoro.

iOS 9, i trucchi e le funzioni segrete del nuovo sistema Apple

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Apple ha finalmente svelato iOS 9, il nuovo sistema operativo dedicato ad iPhone e iPad: sebbene la nuova versione non abbia mostrato grandi novità sotto l’aspetto della grafica, iOS 9 cela una serie di trucchi e funzioni interessanti che possono migliorare di molto l’utilizzo dei dispositivi della Mela. Con alcune grosse sorprese: scopriamo quali.

iOS 9, i trucchi e i segreti si celano dietro ogni angolo del nuovo sistema operativo

A prima vista l’aggiornamento da iOS 8 a iOS 9 potrebbe lasciare delusi molti utenti Apple, abituati negli ultimi anni a cambiamenti più o meno radicali da una versione all’altra del sistema operativo di Cupertino. Dopo pochi minuti di utilizzo, però, è facile notare tante piccole differenze destinate a renderne ancor più semplice l’utilizzo.

iOS 9, i trucchi: le foto possono essere nascoste per aumentare la privacy.
iOS 9, i trucchi: le foto possono essere nascoste per aumentare la privacy.

iOS 9, i trucchi: foto e video

Per la prima volta, iOS 9 permette la funzione “pinch to zoom” all’interno dei video. Una novità assoluta che è possibile sperimentare durante la riproduzione di un qualsiasi filmato, allo stesso identico modo in cui si esegue lo zoom delle foto. Quando si filma il framerate dei video in alta definizione, invece, può essere migliorato per aumentare fluidità e dettaglio delle immagini: basterà andare in Impostazioni -> Foto e Fotocamera -> Registra video e selezionare il formato 1080p HD 60 FPS, al posto di quello standard da 30 FPS.  Per quanto riguarda il comparto fotografico, un’altra novità riguarda la possibilità di “nascondere” alcune foto salvate all’interno del rullino (per evitare, ad esempio, che amici o familiari impiccioni vadano a curiosare fra i nostri scatti). Per nascondere le foto, all’interno del rullino è sufficiente selezionare tutte le foto che si desidera mantenere private e toccare l’angolo inferiore sinistro del display: alla comparsa del menù con le opzioni di condivisione, basterà selezionare la voce “nascondi”.

iOS 9, i trucchi: selezionare foto multiple è molto più veloce e intuitivo.
iOS 9, i trucchi: selezionare foto multiple è molto più veloce e intuitivo.

Per selezionare un gruppo di foto, inoltre, non sarà più necessario toccarle una ad una: dopo aver selezionato la prima foto, basterà trascinare il dito fino a comprendere tutti gli scatti desiderati.  E per concludere le novità riguardanti il comparto fotografico, una piacevole sorpresa: la chiusura rapida delle foto. Gli ultimi modelli di iPhone hanno visto un progressivo incremento delle dimensioni dello schermo, che hanno reso sempre più scomodo raggiungere il tasto “indietro” collocato  nell’angolo superiore sinistro delle fotografie aperte a tutto schermo. Con iOS 9 è invece sufficiente effettuare uno “swipe down” (in pratica, trascinare la foto verso il basso) per chiuderla e tornare al rullino fotografico.

iOS 9, i trucchi: come aprire la nuova funzione per il monitoraggio della batteria.
iOS 9, i trucchi: come aprire la nuova funzione per il monitoraggio della batteria.

iOS 9, i trucchi: la batteria

Sentite la mancanza delle statistiche sull’uso della batteria, presenti su tutti i telefonini Android? iOS 9 ha introdotto una funzione dedicata che vi aiuterà a capire quali app “prosciugano” l’energia del vostro iPhone o iPad. Aprendo Impostazioni -> Batteria è ora presente la voce “Utilizzo Batteria”. Esiste anche un utile widget da aggiungere al centro notifiche ma di default risulta nascosto e va quindi abilitato. Nella schermata “Oggi” del centro notifiche, toccare  il tasto “Modifica” per attivare il widget batteria. Altra novità è l’attivazione manuale dell’opzione risparmio energetico, particolarmente utile quando si vuole preservare l’autonomia del dispositivo. Per farlo basta andare in Impostazioni -> Generali –> Batteria -> Modalità risparmio energetico e attivarla.

iOS 9, i trucchi: addio alle tonnellate di notifiche grazie al raggruppamento per app.
iOS 9, i trucchi: addio alle tonnellate di notifiche grazie al raggruppamento per app.

iOS 9, i trucchi: chiamate e messaggi

iOS 9 presenta alcuni trucchi per effettuare chiamate e inviare messaggi in modo rapido. Per farlo è sufficiente aprire Spotlight, dove è sono stati aggiunti nuovi tasti di accesso a queste funzioni. Velocizzata anche la procedura di risposta rapida agli sms e ai messaggi delle app: quando appare una notifica, per rispondere è necessario trascinarla verso il basso per aprire direttamente la relativa applicazione.

Le notifiche vi fanno impazzire, riempiendo lo schermo del vostro dispositivo Apple? Da impostazioni -> notifiche è possibile raggruppare le notifiche per app anziché per ordine cronologico, rendendo così meno affollato il display. Altra novità riguarda gli allegati dei messaggi: analogamente a quanto avviene per le foto, per chiuderli non sarà più necessario raggiungere il tasto “indietro” ma basterà trascinarli verso il basso effettuando il cosiddetto “swipe down”.

iOS 9, i trucchi: ecco come attivare la navigazione desktop in Safari.
iOS 9, i trucchi: ecco come attivare la navigazione desktop in Safari.

iOS 9, i trucchi: la navigazione di Safari

Anche per quanto riguarda Safari in iOS 9, i trucchi introdotti dalla nuova versione del sistema operativo permettono di velocizzare la navigazione con piccoli e grandi accorgimenti. Il primo riguarda la funzione “incolla”: quando si copia un indirizzo e si tocca la barra URL di Safari, apparirà automaticamente il pulsante “Incolla e vai”, che permette di raggiungere più rapidamente l’indirizzo desiderato. Allo stesso modo, quando si incolla del testo nelle barre di ricerca appare la voce “Incolla e cerca”. Safari, inoltre, introduce la navigazione in modalità desktop fino a oggi mancante: per attivarla è sufficiente tenere premuta la barra degli indirizzi e scegliere l’apposita opzione.

Safari offre inoltre la possibilità di salvare interi siti in PDF, rendendoli disponibili per la lettura offline. Per farlo, è necessario aprire il menù di condivisione di Safari e selezionare “Salva il PDF in iBooks”. Buone notizie anche sul fronte dei popup e delle pubblicità più aggressive: in iOS 9 premendo a lungo il tasto di aggiornamento della pagina, compare l’opzione di blocco dei contenuti pubblicitari, finalmente integrata in Safari.

iOS 9, i trucchi: nelle note ora è possibile disegnare direttamente sullo schermo.
iOS 9, i trucchi: nelle note ora è possibile disegnare direttamente sullo schermo.

iOS 9, i trucchi: piccoli (ma importanti) funzioni poco visibili

L’elenco di novità in iOS 9 è veramente sterminato, ma non tutte sono visibili al primo impatto. Gli onnipresenti suggerimenti di Siri ne sono un esempio, almeno per gli utenti che ne  farebbero volentieri a meno. Per disattivarli basta portarsi in Impostazioni -> Generali -> Ricerca Spotlight -> Suggerimenti Siri e togliere la spunta. Altre volte invece Siri potrebbe tornare comodo per ricordarci, nell’arco della giornata, un appuntamento, una ricerca da eseguire sul web, una mail da spedire: per farlo è possibile chiedere a Siri “ricordamelo” per creare automaticamente un promemoria ad hoc.

iOS 9, i trucchi: le attività che accettano Apple Pay appaiono ora nelle mappe.
iOS 9, i trucchi: le attività che accettano Apple Pay appaiono ora nelle mappe.

Anche le mappe di Apple presentano una funzione interessante, non subito visibile: quando si scorre la cartina, le attività commerciali e i ristoranti che accettano il sistema Apple Pay vengono riconosciute tramite un apposito pulsante.  Per i fanatici di iCloud, invece, è possibile creare un collegamento diretto al drive direttamente nella home: da Impostazioni -> iCloud -> iCloud Drive selezionare “mostra nella schermata Home”.

iOS 9, i trucchi: iCloud Drive ha un collegamento diretto dalla schermata principale del dispositivo.
iOS 9, i trucchi: iCloud Drive ha un collegamento diretto dalla schermata principale del dispositivo.

Che dire, invece, dell’applicazione Note: con la nuova versione è ora possibile disegnare direttamente sullo schermo, grazie al tasto posto nel margine inferiore destro di ogni nota. Una serie di strumenti da disegno “virtuali” aiuterà l’utente a creare le proprie note come se si trattasse di un autentico foglio di carta.

Facebook Live, come funziona la novità anti-Periscope

Facebook Live, ecco come funziona l’ultima novità lanciata da Mark Zuckerberg: in questi giorni il Social più diffuso a livello mondiale è stato arricchito da una nuova funzionalità di streaming video, che consentirà a un ristretto numero di utenti (in particolare attori, politici, cantanti, giornalisti e altri personaggi o aziende influenti a livello globale) di pubblicare “live” i propri video, con la possibilità di interagire in tempo reale con i fan.

Facebook Live, come funziona: trasmettere in diretta sulla propria pagina Facebook è possibile, ma solo per gli utenti verificati.
Facebook Live, come funziona: trasmettere in diretta sulla propria pagina Facebook è possibile, ma solo per gli utenti verificati.

Facebook Live, come funziona lo streaming video.

La prima cosa da segnalare a proposito di Facebook Live, è la sua natura (provvisoriamente) elitaria: la funzione è attualmente disponibile attraverso l’applicazione Mentions, che attori, atleti, politici, giornalisti e altri personaggi pubblici usano per restare in contatto con le persone che li seguono tenendoli aggiornati circa gli argomenti che ritengono importanti. Sebbene l’applicazione risulti scaricabile da parte di tutti, per accedervi occorre che il proprio account Facebook risulti verificato e riporti, di conseguenza, il badge a forma di “bollino blu”. Non tutti, ovviamente, possono ottenere questo riconoscimento da parte di Facebook: solo i profili “famosi” e le aziende diffuse a livello globale vengono insignite di questo riconoscimento, che può essere richiesto manualmente attraverso l’apposito form predisposto da Facebook ma solo in caso di possesso dei requisiti di notorietà richiesti dal Social.

Tornando a Facebook Live, come funziona è presto detto: il nuovo pulsante permette essenzialmente di trasmettere video in diretta. In questo modo è possibile fare annunci, raccontare storie “live” da qualsiasi punto del pianeta e intrattenere rapporti con i fan in tempo reale, grazie al sistema “domande e risposte” digitate in tempo reale tra l’autore del video e gli utenti di Facebook. Questi “botta e risposta” al termine dello streaming vengono salvati e pubblicati insieme al video completo della diretta, che viene automaticamente inserito nella pagina del suo autore.

Per i gestori delle pagine e dei profili verificati da Facebook, avviare uno streaming video è davvero semplice: dall’applicazione Mentions è sufficiente selezionare l’apposita voce “Live” e posizionarsi davanti alla fotocamera. Una volta avviata la registrazione, all’interno della pagina apparirà il flusso video in diretta.

Facebook Live: le dirette video, una volta terminate, vengono pubblicate sul diario o sulla bacheca personale.
Facebook Live: le dirette video, una volta terminate, vengono pubblicate sul diario o sulla bacheca personale.

Facebook Live, come funziona. Le principali differenze con Meerkat e Periscope

Il 2015 ha visto introdurre nel mondo social un nuovo fronte di comunicazione “in tempo reale”, il cosiddetto Mobile Video Streaming. Ad accaparrarsi i primi utenti sono stati Meerkat e Periscope, due startup che hanno colto la palla al balzo portando i video live nel mondo Android e iOS sincronizzando i propri servizi con Twitter (Periscope, nel marzo del 2015, è stata acquistata proprio da Twitter per una cifra vicina ai 100 milioni di dollari).

Facebook Live, come funziona: Meerkat e Periscope sono i principali concorrenti della nuova funzione, con importanti analogie e differenze.
Facebook Live, come funziona: Meerkat e Periscope sono i principali concorrenti della nuova funzione, con importanti analogie e differenze.

Le differenze, pur non sostanziali tra questi due servizi, sono legate soprattutto al destino dei video catturati dall’utente: al termine della sessione di streaming, Meerkat non conserva alcuna traccia delle immagini registrate, che vengono quindi perse. Periscope conserva il flusso video all’interno di un’apposita timeline per 24 ore, prima di cancellarlo. In entrambe le applicazioni, però, all’utente viene data la possibilità di salvare il video sul proprio dispositivo prima di perderne ogni traccia, in modo da poterlo condividere su altri social.

Facebook Live, a differenza di Meerkat e Periscope, non costituisce un’app a sè stante ma rientra all’interno dei servizi offerti da Mentions e, per estensione, di Facebook stessa. Tutti i filmati “live” vengono automaticamente pubblicati sul diario del loro autore o sulla bacheca della pagina, tenendo così traccia di tutti i commenti scambiati con i fan. Al momento, però, Facebook Live resta una funzione per poche, pochissime persone a livello globale: un deterrente che continuerà a spingere il grande pubblico verso soluzioni utilizzabili da tutti, come appunto Meerkat e Periscope. In attesa, ovviamente, che Facebook Live venga estesa a tutti gli utenti del social di Zuckerberg.

Facebook Live, come funziona. Il futuro del Mobile Video Streaming

Stiamo parlando di un settore in rapida crescita, dove l’ingresso di un colosso delle dimensioni di Facebook potrebbe scompigliare le carte in tavola e pestare in modo deciso i piedi della concorrenza. Le ragioni per cui Facebook non ha esteso il servizio fin da subito a tutti i suoi utenti (circa un miliardo, secondo le ultime stime) sono facilmente intuibili. Come ogni servizio nuovo, Facebook Live presenta ancora qualche bug e qualche problema legato alla stabilità dello streaming che, in alcuni casi, porta a un’interruzione della registrazione (come sperimentato da diversi utenti in questi giorni). L’improvvisa “esplosione” di video in diretta avrebbe inoltre messo a dura prova i server aziendali sparsi nel mondo, che si sarebbero così visti sovraccaricare di dati da elaborare.

L’idea è che Facebook stia procedendo gradualmente, per consegnare Live al grande pubblico in una versione riveduta, corretta ma soprattutto stabile, capace di competere e sorpassare le applicazioni concorrenti. Non resta, quindi, che aspettare e godersi per il momento le dirette video dei personaggi famosi. In attesa che ognuno, da qualsiasi parte del mondo, possa iniziare a trasmettere immagini in diretta.

iPad Pro. La scheda del tablet Apple potente e accessoriato

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Apple lo definisce “Sottile. Leggero. Immenso”: è l’iPad Pro, il tablet Apple di ultima generazione. Le performance sono da record: si parla di prestazioni di calcolo 22 volte più veloci rispetto a iPad Air 2 e un’elaborazione grafica 360 volte più rapida. Analizziamo allora da vicino l’iPad Pro. La scheda tecnica, il design e le novità dell’ultimo tablet Apple.

iPad Pro. La scheda: il design

A livello estetico l’iPad pro è molto simile all’iPad Air 2, ma con dimensioni decisamente maggiori, fatta eccezione dello spessore: 6,9 mm per entrambi, una dimensione piuttosto contenuta che contribuisce a dare una sensazione di eleganza e ricercatezza. Lo schermo, invece, è un 12,9 pollici, la lunghezza di 30,57 cm, la larghezza 22,06 cm. Il peso rimane contenuto: 713 grammi per la versione WiFi e dieci in più per quella con connessione LTE che sale così a 723 grammi.

In tipico stile Apple, anche i materiali dell’iPad Pro sono di alta qualità e assemblati in maniera impeccabile. La scocca è in alluminio anodizzato mentre il vetro dello schermo è rafforzato agli ioni, per garantire una maggiore resistenza. Il tasto home racchiude lo scanner delle impronte digitali e, novità rispetto ai precedenti table Apple, l’iPad Pro è ora dotato di quattro altoparlanti per una riproduzione stereo in qualsiasi direzione.

Nel frame superiore troviamo il tasto di accensione, gli altoparlanti e il jack stereo. In quello inferiore il connettore Lightning e altri due altoparlanti. Lateralmente abbiamo, a destra il doppio microfono e i tasti del volume, a sinistra lo smart connector per collegare l’iPad ad altri device.
I colori disponibili sono argento, oro e grigio siderale.

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Ipad Pro. La scheda: display

Lo schermo da 12,9 pollici è un display Retina con una risoluzione eccellente: 2732×2048 pixel con un totale di 5,6 milioni di punti lo rendono il miglior display attualmente sul mercato degli iOS. La superficie, più grande rispetto a quella dell’iPad Air 2 del 78%, è ricoperta da un rivestimento oleorepellente e antiriflesso.

Lo schermo è dotato di funzione Refresh Rate variabile. In pratica il dispositivo è in grado di riconoscere il tipo di contenuto visualizzato: se è statico, iPad Pro dimezza la velocità di refresh da 60 a 30 volte al minuto, ottimizzandone così l’efficienza, sia a livello di consumi, sia di qualità visiva. Il multi-touch, widescreen e retroilluminato LED, ha livelli di precisione altissimi anche con l’utilizzo dell’Apple Pencil, la stilo progettata proprio per l’iPad Pro.

iPad Pro. La scheda: hardware e memoria

Pad Pro è disponibile in due modelli: i Wi-Fi nelle versioni da 32 o 64 GB e Wi-Fi + cellular da 128 GB. Tutti sono dotati di 4 GB di RAM. Il processore è il nuovo A9X, il più potente tra quelli attualmente impiegati nei device iOS: chip A9X e co-processore di movimento M9. Le prestazioni sono paragonabili a quelle di un laptop, anche grazie a un’architettura da 64 bit. Infatti se confrontato con l’iPad Air 2, l’iPad Pro promette un’elaborazione grafica due volte più veloce e prestazioni di calcolo superiori di 1,8 volte, mentre al confronto con l’iPad di prima generazione, la CPU è di 22 volte più potente e le prestazioni grafiche sono 360 volte migliori.

Merito della tecnologia Storage Controller, studiata per ridurre i tempi di scrittura e lettura dei file, anche di grandi dimensioni. Non solo: l’iPad Pro eredita da iOS 8 Metal, il sistema progettato per ottenere prestazioni grafiche elevate.

A livello di sensori, troviamo il rilevatore di impronte digitali utile per bloccare/sbloccare il dispositivo o per fare acquisti online su iTunes Store, iBooks e App Sore oppure per proteggere i propri dati personali nelle applicazioni. Ipad Pro è dotato anche di accelerometro, bussola digitale, sensori di luce ambientale, barometro e giroscopio a tre assi.

Ipad Pro. La scheda: il nuovo processore A9X abbinato a tecnologia Storage Controller e Metal garantiscono prestazioni elevate e un'elaborazione grafica impeccabile.
Ipad Pro. La scheda: il nuovo processore A9X abbinato a tecnologia Storage Controller e Metal garantiscono prestazioni elevate e un’elaborazione grafica impeccabile.

iPad Pro. La scheda: software e connettività

Il sistema operativo dell’iPad Pro è iOS 9 dove ritroviamo anche l’assistente vocale Siri. Con iOS 9 è possibile aprire anche due app alla volta e lavorare in multitasking in maniera fluida e veloce. Entrambe le versioni, Wi-Fi e Wi-Fi + Cellular LTE, hanno bluetooth 4,2 e Wi-Fi con standard 802.11 ac, a doppio canale fino a 5 GHz e tecnologia MIMO. Il modello LTE garantisce compatibilità massima con i principali network mondiali e include anche un servizio di geolocalizzazione GPS assistito e GLONASS.

iPad Pro. La scheda: foto e videocamera

Il tablet Apple è dotato di due fotocamere: la principale è una iSight da 8 megapixel e la secondaria da 1,2 megapixel.
Quella posteriore ha un obiettivo a cinque elementi con apertura del diaframma f/2.4, autofocus e retroilluminazione laterale. Il risultato sono scatti perfetti anche in condizione di luce scarsa o in controluce. L’obiettivo della fotocamera frontale è un FaceTime HD con apertura f/2.2 e HDR automatico. A livello video, iPad Pro registra filmati in Full HD da 1080p con la possibilità di filmare in slow motion fino a 120fps al secondo.

Ipad Pro. La scheda: la fotocamera frontale è una iSight da 8 megapixel con obiettivo a cinque lenti in grado di immortalare scatti perfetti anche controluce
Ipad Pro. La scheda: la fotocamera frontale è una iSight da 8 megapixel con obiettivo a cinque lenti in grado di immortalare scatti perfetti anche controluce

iPad Pro. La scheda: alcuni accessori abbinati

iPad Pro offre alcuni accessori abbinati, venduti separatamente. Uno di questi è l’Apple Pencil, una penna stilo dal design minimal con corpo bianco. Il touch screen del nuovo tablet Apple è così sofisticato da distinguere le impronte delle dita da quelle del pennino. Quando rileva l’utilizzo dell’Apple Pencil aumenta le scansioni della superficie touch fino a 240 volte al secondo, garantendo una massima fluidità del tratto.

La penna ha un’autonomia massima di 12 ore e può essere ricaricata tramite il connettore Lightning oppure direttamente con collegamento alla presa elettrica: in questo caso con soli 15 secondi di ricarica, Apple Pencil avrà un’autonomia di 15 minuti.

La Smart Keyboard è invece una cover ad allaccio magnetico, completa di tastiera a isola. Si collega al tablet tramite la porta Smart Connector, a sinistra dell’iPad Pro, ed è un concentrato di tecnologia e materiali h-tech. È infatti rivestita in tre strati di protezione: uno in poliuretano, uno interno di conduzione dei dati e una rifinitura in microfibra e antimacchia.

iPad Pro. La scheda: batteria e prezzi

iPad Pro è alimentato da una batteria da 38,5 wattora che garantisce fino a 10 ore di navigazione consecutiva in WiFi o di riproduzione di contenuti che, nel modello WiFi + Cellular scendono a 9 ore se si naviga tramite rete dati. Il tablet sarà in vendita da novembre in tre fasce di prezzo: 799 dollari per la versione da 32 GB, 949 dollari per quella da 128 GB e 1079 dollari per l’LTE da 128 GB mentre si aspettano i prezzi stabiliti per l’Europa.

Aggiornato in data 22/09/2015 con correzioni sui dati di confronto con le precedenti versioni, a seguito della segnalazione di alcuni lettori.

Iphone 6S: le caratteristiche di un gioiello rinnovato

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Lo scorso 9 settembre il palco del Bill Graham Civic Auditorium di Cupertino ha visto la presentazione del nuovissimo iPhone 6S, l’ultimo nato di casa Apple. Tante le novità rispetto alle serie precedenti, sebbene l’estetica del prodotto ricalchi da vicino le linee già viste nel precedente iPhone 6, come da tradizione delle serie “S”. Vediamo quindi le principali caratteristiche e le novità dell’iPhone 6S:

iPhone 6S: le caratteristiche dell'ultimo arrivato di casa Apple.
iPhone 6S: le caratteristiche dell’ultimo arrivato di casa Apple.

Iphone 6S: le caratteristiche di un gioiello rinnovato

Sebbene le differenze estetiche rispetto alla precedente serie di iPhone risultino minimali, sopra ma soprattutto sotto la scocca l’iPhone 6S presenta numerose novità: fotocamera migliorata, introduzione del Force Touch, RAM aumentata a 2 Gb, scocca in alluminio serie 7000, sfondi animati e la nuova colorazione “pink gold“a completare la gamma cromatica già esistente.

Differenze, rispetto al “vecchio” iPhone 6, che hanno indotto Apple a presentare il nuovo 6S accompagnandolo dallo slogan “è cambiata solo una cosa. Tutto.“, a dimostrazione di come il nuovo gioiello tecnologico rappresenti, nella storia delle serie “S”, quello con il maggior numero di rinnovamenti. In attesa di conoscere la data di uscita in Italia, Apple ha reso note le caratteristiche di iPhone 6S (da 4,7″) e iPhone 6S Plus (da 5,5″).

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iPhone 6S: le caratteristiche estetiche

iPhone 6S: le caratteristiche. Il design riprende quello già visto su iPhone 6, con un leggero aumento in termini di peso e spessore.
iPhone 6S: le caratteristiche. Il design riprende quello già visto su iPhone 6, con un leggero aumento in termini di peso e spessore.

A partire dal lancio del 25 settembre, iPhone 6S e iPhone 6S plus arriveranno sui mercati con un prezzo di lancio molto simile a quello applicato per il “vecchio” iPhone 6: 649$ per la versione base per arrivare ai 949$ dell’iPhone 6s Plus da 128Gb. Quattro i colori disponibili: silver, space grey, gold e il nuovo pink gold, una novità introdotta per abbinare il nuovo smartphone Apple con gli smartwatch già disponibili con questa colorazione rosa.

Nonostante le dimensioni siano rimaste pressochè invariate rispetto all’iPhone 6, il 6S paga un leggero aumento dello spessore (dovuto in larga parte all’introduzione del nuovo display 3d Touch) e del peso (143 grammi rispetto ai 129 dell’iPhone 6).

L’aumento di peso risulta comunque contenuto, grazie anche alla scelta di impiegare per la scocca l’alluminio serie 7000 già visto sugli Apple Watch, un materiale in grado di garantire leggerezza e una forte sensazione di robustezza al dispositivo, oltre a prevenire la formazione di graffi e ammaccature.

Rinnovato anche il vetro posto a protezione del display: nonostante la delusione di quanti si aspettavano di trovare i cristalli di zaffiro, iPhone 6S vede l’arrivo di uno speciale vetro rinforzato da un processo produttivo a doppio scambio ionico.

iPhone 6S: le caratteristiche hardware

iPhone 6S: le caratteristiche. Il nuovo processore A9 assicura prestazioni maggiori del 70% rispetto al passato.
iPhone 6S: le caratteristiche. Il nuovo processore A9 assicura prestazioni maggiori del 70% rispetto al passato.

Gran parte delle novità sono celate sotto al cofano del nuovo smartphone. Il cuore dell’iPhone 6S batte grazie al nuovo processore A9 a 64 bit, in grado di garantire prestazioni CPU più rapide del 70% e una grafica più reattiva del 90% rispetto a quanto visto sui precedenti modelli. Prestazioni che vanno a braccetto con un deciso risparmio energetico e con un co-processore di movimento completamente rinnovato.

Prendendo in mano il nuovo iPhone 6S, ciò che cattura fin da subito l’attenzione è la presenza della tecnologia 3D Touch. Prendendo spunto dal Force Touch già visto su Apple Watch, il display del nuovo smartphone è in grado di riconoscere la pressione esercitata dalle dita e associare a ogni tocco un feedback di tipo tattile.

In pratica, esercitando una leggera pressione su una mail, una data del calendario, una voce di rubrica o elementi delle diverse App installate è possibile attivare una funzione o una voce di menù. Allo stesso modo, esercitando una pressione maggiore è possibile accedere ad altre funzioni.

Elementi cardine del 3D Touch sono le due gesture principali, chiamate Peek e Pop. Peek consiste in una leggera pressione dello schermo che, per fare un esempio immediato, consente di visualizzare l’anteprima di una e-mail o un’immagine semplicemente toccandola. Premendo con maggiore intensità si attiva la gesture Pop, che permette invece di aprire l’e-mail o l’immagine che veniva visualizzata in anteprima con Peek.

Il 3D Touch non funziona soltanto all’interno delle applicazioni Apple e di quelle native di iPhone 6S: grazie alle SDK di iOS 9 i produttori di applicazioni potranno implementare questa nuova tecnologia nelle loro App, rendendo il 3D Touch ancor più popolare sui dispositivi Apple.

iPhone 6S: le caratteristiche. La fotocamera principale arriva a 12 Megapixel.
iPhone 6S: le caratteristiche. La fotocamera principale arriva a 12 Megapixel.

iPhone 6S: le caratteristiche della fotocamera

Grandi novità anche nel comparto multimediale che vede l’arrivo di due nuove fotocamere. Quella principale ha visto passare i suoi megapixel da 8 a 12, introducendo nuove funzioni per migliorare la gestione della luce in condizioni critiche, un nuovo sensore ISP e un sistema di messa a fuoco automatico ancora più rapido e preciso.

Invariata, invece, l’apertura della lente, fissa a f/2.2 e comunque in grado di garantire grande luminosità in ambienti bui grazie anche allo stabilizzatore ottico incorporato. Per quanto riguarda il comparto video, la fotocamera di iPhone 6S è in grado di catturare filmati in formato 4K editabili direttamente dal telefono, una funzione resa possibile soprattutto grazie all’aumento della RAM e alla maggior potenza del processore.

A chiudere la carrellata di novità è la funzione Live Photos: quando si realizza una foto, l’obiettivo cattura un breve video pochi istanti prima e pochi istanti dopo il momento dello scatto. In questo modo le fotografie possono essere “animate” per pochi secondi, con tanto di audio, semplicemente applicando la gesture Peek sulle immagini presenti in memoria. L’unico neo di questa caratteristica è dato dal peso delle foto, praticamente doppio rispetto a una fotografia standard catturata con iPhone 6S.

iphone 6S: le caratteristiche. La videocamera è capace di catturare video in 4K, con la possibilità di editarli direttamente sullo smartphone.
iphone 6S: le caratteristiche. La videocamera è capace di catturare video in 4K, con la possibilità di editarli direttamente sullo smartphone.

Anche la fotocamera frontale è stata oggetto di un restyling, come ha fatto anche l’HTC One A9: grazie ai suoi 5 Mp e alla funzione Retina Flash, in grado di illuminare il display quando la luce ambientale è scarsa, i selfie possono essere scattati con un’illuminazione adeguata in ogni situazione.

Altre novità minori consistono nell’aggiornamento della funzione LTE, ora compatibile con il protocollo Advanced e capace di connettersi alle reti con una velocità di 300 Mbps. Una velocità che sale fino a 866 Mbps nel caso della connessione Wireless, ora potenziata con l’introduzione di un nuovo chip. Per quanto riguarda il comparto batteria, l’autonomia dell’iPhone 6S risulta pressochè invariata rispetto a quella dei modelli precedenti, nonostante il deciso aumento di prestazioni.

Conclusioni

Rispetto alla tradizione Apple, l’arrivo di iPhone 6S e 6S Plus segna una svolta: le novità apportate su questa serie sono di gran lunga maggiori di quelle viste sugli iPhone 5S e 4S, facendolo quasi sembrare un nuovo iPhone.

L’incremento di potenza sotto alla scocca è andato di pari passo con un aumento di prestazioni che lo rendono senza dubbio uno dei migliori smartphone del 2015. I materiali costruttivi, il design pulito e raffinato, la sensazione di solidità che si avverte impugnandolo rendono iPhone 6S uno smartphone bello oltre che potente. L’attesa, a questo punto, è rivolta all’uscita di iPhone 7 che potrebbe arrivare a stravolgere le linee estetiche della casa di Cupertino.