Jimmy Wales difende Dwyer: Wikipedia sfida Hollywood

Il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales sta combattendo, e invita a combattere, una nuova battaglia legale contro il copyrighting e il bavaglio che si vuole mettere alla rete cercando di salvare il capro espiatorio, il giovane ragazzo inglese Richard O‘Dwyer.

Richard è un giovane studente all’Università inglese della Sheffield Hallam University, ideatore e amministratore del sito TVShack.net, un vero e proprio portale che raccoglie link legali e illegali a diversi contenuti multimediali e produzioni di Hollywood. Dal suo sito Dwyer avrebbe raccolto circa 140mila sterline in pubblicità tramite i classici annunci, sottraendo questi guadagni ai rispettivi proprietari, i quali lo hanno prontamente denunciato. La cosa ha portato all’arresto del ragazzo, e al successivo prosciogliemento in attesa di nuovo giudizio.

Mentre la legge inglese punirebbe Dwyer con una semplice condanna e l’obbligo di assistenza presso i servizi sociali per 6 mesi, gli avvocati americani hanno chiesto e ottenuto dal Ministro degli Interni inglese Theresa May, l’autorizzazione ad estradare il giovane negli USA. Non si è certi della correttezza di tale decisione, visto che il ragazzo è cittadino inglese e i server del sito sono stati registrati nel Regno Unito, ma è sicuro che la legge americana è ben più crudele in termini di copyrighting, e Dwyer rischia ora un processo e  una condanna fino a 10 anni di reclusione.

E’ qui che entra in gioco il fondatore di Wikipedia Wales. Da sempre schierato con la libertà di informazione e di contenuti, Wales aveva già sostenuto un’aspra battaglia contro la regolamentazione SOPA/PIPA che mirava  a limitare fortemente la libertà di espressione via web, e ora è pronto a difendere il ragazzo da quello che lui considera un vero e proprio accanimento.

I diritti d’autore sono un’istituzione importante, servono uno scopo morale ed economico. Ma questo non significa che il copyright può o dovrebbe essere illimitato. Ciò non significa che dovremmo abbandonare principi morali e legali consolidati nel tempo per consentire abusi infiniti sulle nostre libertà civili negli interessi dei magnati di Hollywood. All’inizio di quest’anno, nella lotta contro Sopa e PIPA, il pubblico ha ottenuto la sua prima grande vittoria. Questa potrebbe essere la seconda.

Wales ha aperto il sito Change.org dove con una petizione mondiale chiede di bloccare l’estradizione, iniziativa che ha già ottenuto l’appoggio e la firma di circa 15mila utenti. E’ evidente come siano in gioco due grandi forze: quella dell’industria americana capitalista, che vuole proteggere i propri prodotti e che vuole palesemente concretizzare la massima di (chi l’avrebbe mai detto, un comunista) Mao Zedong,  “Colpire uno per educarne cento”, e il popolo della rete, la cui pressione ed attenzione ha già modificato gli equilibri della vicenda ed è seriamente intenzionata a vincere una nuova battaglia in favore del ragazzo Dwyer che ha spiegato:

Se pensassi all’estradizione tutto il giorno sarebbe un disastro terribile, non riuscirei a laurearmi e starei tutto il giorno in camera a frignare. Avrebbero già vinto se permettessi mi accaddesse questo.

Roberto Trizio