02 Dicembre 2025
HomeAttualitàSiren Sounds Effects. App Android dai permessi esosi e senza privacy

Siren Sounds Effects. App Android dai permessi esosi e senza privacy

Siren Sounds Effect è un’applicazione di intrattenimento per Android, free e basata sui banner pubblicitari, che riproduce i suoni delle sirene della polizia, delle ambulanze, dei clacson e di molti altri tipi di allarme. Questi suoni possono essere utilizzati come suoneria del telefono, della sveglia o delle notifiche e applicati alla propria rubrica per personalizzare i toni associati a ogni contatto. L’utente può inoltre creare dei suoni personalizzati.

Alcuni permessi incoerenti

Un’applicazione semplice e intuitiva, che richiede però numerosi permessi, alcuni dei quali decisamente incoerenti con le funzioni dichiarate ufficialmente. Se la modifica dell’archivio USB, così come l’uso del microfono, è giustificata dalla possibilità di registrare ed eliminare suoni e l’autorizzazione a modificare la rubrica dalla funzione di associare un suono ad ogni contatto, inspiegabile è la richiesta di geolocalizzare il dispositivo. Conoscere la posizione dell’utente, sia quella approssimativa basata sul browser sia quella precisa basata sul GPS, non ha alcune implicazioni per le funzioni svolte dall’app.

Inoltre, Siren Slunds Effect richiede la lettura dell’identità del telefono, un codice univoco che identifica il nostro dispositivo e che permette di tracciarlo in qualsiasi momento. La lettura dell’identità del telefono può essere richiesta dagli sviluppatori per tenere sotto controllo la pirateria, ma è anche un dato molto importante e usato per le indagini di marketing. Insieme alla richiesta di localizzare il nostro device, poi, diventa un elemento decisamente fruttuoso per studiare le nostre abitudini di navigazione e inviarci pubblicità mirata.

Nessuna Privacy Policy

Oltre all’inutilità, rispetto alle funzioni dichiarate, di localizzare il nostro device e di leggerne l’ID, importante notare una carenza fondamentale: manca un qualsiasi link o riferimento alla privacy policy. Questo significa che non possiamo sapere cosa accadrà dei nostri dati, una volta raccolti dall’applicazione. Ad esempio, potrebbero essere ceduti o venduti a terzi, a nostra totale insaputa. Inoltre, se è lecito da parte dell’app chiedere l’accesso alla nostra rubrica, è impossibile però sapere se leggerà semplicemente o al contrario memorizzerà e conserverà per un tempo indefinito le informazioni sui nostri contatti.

La mancanza di un documento che tuteli la privacy dell’utente, spiegandogli come saranno usati i suoi dati, è già, a nostro avviso, un motivo più che sufficiente per non utilizzare quest’applicazione.

Permessi esosi e nessuna Privacy Policy. SCONSIGLIATA
Alessandro Giusti
Alessandro Giustihttps://www.alground.com
Nella redazione di Alground dal 2010, Alessandro è attivo nel campo della sicurezza e della privacy nei social network, e in un tutte le tematiche riguardanti il mondo mobile e dei diritti sul web.
Altri articoli

TI POSSONO INTERESSARE

Elly Schlein e il PD: tra pluralismo e alleanze, la sfida per il futuro del centrosinistra

La leader rilancia il PD come "forza plurale" e "perno della coalizione" in vista delle politiche 2027. Ma le sfide interne e le alleanze...

Israele in piazza contro Netanyahu: proteste di massa dopo la richiesta di grazia

Israele, nuova ondata di proteste contro Netanyahu dopo la richiesta di grazia: piazza in rivolta tra guerra, ostaggi e crisi dello Stato di diritto Una...

Cina, l’operazione anticorruzione rallenta l’industria militare: ricavi in calo e programmi sotto pressione

Il nuovo report del SIPRI mostra un rallentamento inatteso dell’industria bellica cinese mentre l’operazione anticorruzione voluta da Xi Jinping investe vertici e fornitori strategici Un...

Washington-Caracas: cosa è emerso dalla telefonata tra Trump e Maduro

La conferma del contatto diretto fra Washington e Caracas riapre un canale diplomatico inatteso in piena tensione nel Mar dei Caraibi Un contatto che rompe...

Il terremoto anticorruzione continua a scuotere Kyiv mentre il mondo spinge per i negoziati

Le perquisizioni contro il capo di gabinetto di Zelenskyy aprono una nuova fase politica nel mezzo del conflitto. Mentre i partner occidentali chiedono trasparenza...

Le ultime parole di Putin scuotono il tavolo di pace per l’Ucraina

Nel suo intervento di fine novembre a Bishkek, il presidente russo rilancia la retorica, ormai ben nota, della resa territoriale come premessa di ogni...

Hezbollah, Dubai e l’ombra dell’Iran: la finanza invisibile che ridisegna il Medio Oriente

L’inchiesta del Wall Street Journal sui fondi iraniani trasferiti a Hezbollah attraverso Dubai apre una finestra su una delle infrastrutture più sensibili della sicurezza...

Sparatoria a Washington: l’attacco, reazione interna e il giro di vite sull’immigrazione afghana

Gli Stati Uniti rivedono le politiche migratorie dopo l’attacco che ha coinvolto membri della National Guard, sospendendo tutte le richieste di ingresso e visto...

Colpo di Stato in Guinea-Bissau: il giorno in cui i militari hanno spento le urne

Crisi istituzionale a Bissau: i militari rovesciano il presidente alla vigilia dell’annuncio dei risultati elettorali, chiudono le frontiere e impongono il coprifuoco. L’alba di...