05 Novembre 2025
Home Blog Pagina 113

Come usare Apple Music con iCloud o iTunes Mach

Con il lancio di Apple Music, molti utenti hanno iniziato a chiedersi che senso può avere mantenere la sottoscrizione di iTunes Match. Entrambi i servizi di casa Apple offrono un’interessante esperienza di ascolto musicale in streaming, con modalità (e costi) ben differenti.

Come usare Apple Music con iCloud o iTunes Mach

Apple Music e iTunes Match: come funzionano insieme i due servizi per la musica in streaming.
Apple Music e iTunes Match: come funzionano insieme i due servizi per la musica in streaming.

Apple Music consente agli utenti di accedere a tutti i brani musicali presenti su iTunes, sia quelli scaricati dall’utente sia quelli non ancora acquistati. Al costo di circa 120 €/anno (9,99 €/mese), è possibile ascoltare in ogni momento tutti i brani presenti nello store Apple ma non solo: ogni utente può caricare fino a 25.000 brani presenti nella propria libreria iTunes, inclusi ovviamente i contenuti audio non presenti nel catalogo Apple.

Questi brani vengono quindi aggiunti nella iCloud Music Library dell’utente e messi a disposizione di tutti i dispositivi associati al medesimo Apple ID di chi li ha caricati. Per tutti i files caricati, Apple Music aggiunge un certificato DRM (Digital Right Management) alle tracce audio, per garantire la tutela del diritto d’autore.

Nella sua versione gratuita, purtroppo, Apple Music offre solamente l’ascolto della radio Beats 1 e le funzioni Connect, con informazioni e commenti su brani e artisti presenti su iTunes. Da notare come i brani caricati nella libreria iCloud Music non incidano sullo spazio complessivo iCloud: il limite, in questo caso, non è dettato dal peso dei files quanto dal loro numero, indipendentemente ai megabyte occupati.

iTunes Match consente invece di ascoltare in streaming fino a 25.000 brani caricati nella libreria personale iTunes dell’utente (sono esenti dal conteggio tutti i brani di cui Apple detiene i diritti), fino a un massimo di 10 dispositivi associati al medesimo Apple ID. I brani caricati vengono sottoposti a un controllo di “corrispondenza” con la libreria di iTunes: in caso positivo, i files audio di bassa qualità vengono sostituiti con copie ad alta qualità e caricati nel cloud.

I files caricati con iTunes Match sono privi di DRM, i certificati digitali che tutelano il diritto d’autore. Il prezzo di iTunes Match è nettamente più conveniente: 24,99 €/anno rispetto ai 120 di Apple Music, ma in questo caso non è possibile accedere all’intero catalogo di iTunes.

Apple Music e iTunes Match: come lavorano insieme

iTunes Match permette di caricare la propria musica su iCloud e ascoltarla in streaming.
iTunes Match permette di caricare la propria musica su iCloud e ascoltarla in streaming.

“Indipendenti e complementari”: così Apple descrive i due servizi musicali Apple Music e iTunes Match. La prima, fondamentale annotazione da fare è quella legata al nome. A partire dall’uscita di Apple Music, iTunes Match è confluito all’interno della iCloud Music Library, un archivio personale capace di raccogliere le tracce musicali acquistate, le tracce caricate o “matchate” con iTunes Match, le tracce caricate o “matchate” con Apple Music, le tracce audio aggiunte alla sezione “la mia musica”, in caso di sottoscrizione a Apple Music.
In molti casi le funzionalità di iTunes Match sono state assorbite dal nuovo Apple Music: chi si abbona al nuovo servizio Apple, a ben vedere, potrebbe decidere di disdire la vecchia iscrizione a favore di Apple Music. Nonostante il canone annuo di abbonamento risulti quadruplicato, Apple Music consente lo streaming illimitato di tutte le tracce presenti su iTunes, senza doverle acquistare.
Apple Music e iTunes Match, utilizzati insieme, danno il meglio di loro quando si analizza la questione DRM relativa alle tracce audio. Apple Music aggiunge i certificati DRM a tutti i files caricati: questo significa che la musica sarà disponibile fino a quando l’abbonamento Apple Music risulterà attivo. In caso di cancellazione dei files originali, le copie DRM non saranno più utilizzabili sui dispositivi associati. Per questa semplice ragione è sempre consigliabile tenere una copia sicura di backup dei files musicali originali. Discorso diverso per gli utenti che decideranno di mantenere la doppia iscrizione a Apple Music e iTunes Match: in questo caso, i files contenuti nel cloud non saranno associati ad alcun certificato DRM.

Apple Music e iTunes Match: quale scegliere?

Apple Music e iTunes Match: quale scegliere?
Apple Music e iTunes Match: quale scegliere?

Chi decide di abbonarsi a Apple Music potrebbe tranquillamente disdire la vecchia iscrizione a iTunes Match, in quanto le funzioni di quest’ultimo sono largamente comprese nel nuovo servizio musicale Apple.

La principale discriminante in questo caso è rappresentata dal prezzo: Apple Music costa 120 €/anno (con streaming illimitato di tutte le tracce disponibili su iTunes) a fronte dei 24,99 €/anno di iTunes Match (streaming audio limitato al proprio catalogo iCloud). Oltre al discorso DRM già affrontato, l’ultima differenza salta all’occhio nel momento in cui si disdicono i due abbonamenti.

Annullando la sottoscrizione a Apple Music, si perde definitivamente l’accesso alla iCloud Music Library e ai brani in essa contenuti. Annullando l’abbonamento ad iTunes Match, la libreria iCloud continua a restare accessibile all’utente senza limiti di tempo, senza però la possibilità di aggiungere i nuovi brani acquistati.

In sostanza, la scelta tra Apple Music e iTunes Match è abbastanza sottile e in molti casi potrebbe essere dettata da una semplice logica di prezzo.

Cosa fare se il tuo account bancario viene violato

Anche se nessun indizio lo farebbe pensare, il vostro computer potrebbe essere tenuto sotto stretto controllo da un hacker, il quale, se e quando lo ritenesse opportuno, potrebbe carpirvi dati personali importanti, come per esempio il numero della vostra carta di credito o le credenziali del vostro account bancario. Oppure potrebbe gestire il vostro computer da remoto per inviare spam o tentare di ottenere soldi dai vostri contatti. Ma potrebbe anche, se l’hacker opera su più ampia scala, tentare da avere accesso tramite voi ai dati strategici della società per cui lavorate.

Per evitare che il conto bancario venga violato bisogna verificare alcune informazioni sui siti web, via mail e i link cliccabili
Per evitare che il conto bancario venga violato bisogna verificare alcune informazioni sui siti web, via mail e i link cliccabili

Come evitare che l’account bancario venga violato

Sicuramente a qualcuno verrà spontaneo dire: ho usato ogni precauzione, com’è possibile che il mio computer sia stato attaccato?

Purtroppo, oggi più che mai, nessun sistema di protezione è inviolabile. Anzi, aggirarne alcuni è talmente facile che chiunque può acquistare su Internet dei kit software che, eludendo i sistemi di protezione, permettono di sferrare con successo un attacco informatico per impossessarsi di informazioni. E tali kit spesso possono essere usati con efficacia anche se non si hanno approfondite competenze informatiche.

Il panorama che abbiamo tratteggiato è sicuramente poco lusinghiero, ma questo non significa che tutti i computer esistenti siano stati oggetto di attacchi e che siano controllati da hacker. Certo possiamo essere vittima di un attacco a nostra insaputa o senza accorgercene, ma possiamo prendere una serie di precauzioni per limitare al massimo le occasioni che ciò accada. Basta usare un po’ di buon senso e un minimo di accortezza. Ecco alcuni semplici consigli.

Prevenire è meglio che curare

In primo luogo è sempre bene evitare di cliccare su link che non si è certi che portino a destinazioni “sicure”. Se ricevete invitanti mail che arrivano da sconosciuti o anche da amici (magari invitano a vedere un video o qualche foto) prima di cliccare su qualsiasi link passateci sopra il puntatore del mouse e attendete che vi mostri dove porta tale link: non è difficile riconoscere indirizzi poco raccomandabili.

Mail da cestinare a occhi chiusi

Va da sé che vanno immediatamente cestinate le mail in cui la banca, le Poste o il fornitore di servi Internet vi chiedono esplicitamente di modificare le vostre credenziali di accesso: nessuno che operi in modo lecito farebbe mai una richiesta del genere o quantomeno seguirebbe vie più formali che non una mail spesso raffazzonata e con un italiano stentato. Di nuovo, se provate a verificare dove portano i link proposti vedrete che non sono gli indirizzi che vi aspettereste.

Per prevenire la violazione del conto bancario è fondamentale verificare la presenza della dicitura Https
Per prevenire la violazione del conto bancario è fondamentale verificare la presenza della dicitura Https

Siti legittimi con link fraudolenti

Un discorso analogo vale per i siti Internet: alcuni hacker sono talmente bravi da inserirsi in siti del tutto legittimi per attivare dei link fraudolenti. Non è la situazione più frequente, ma è anche la più subdola perché è la più difficile da identificare.

Però, di nuovo, se dovete eseguire operazioni piuttosto delicate, verificate sempre dove vi potrebbe portare il link su cui state cliccando: in questo caso passando sopra con il puntatore del mouse vedrete sulla parte in basso dello schermo qual è l’indirizzo di destinazione.

Cogliamo l’occasione per ricordare che sito davvero sicuro, soprattutto nel caso si debbano eseguire delle transazioni economiche, deve avere un indirizzo che inizia con HTTPS.

Gli aggiornamenti sono fondamentali

Un’attività che spesso viene sottovalutata è quella dell’aggiornamento del software. Accade sovente che, a fronte del suggerimento di un programma o del sistema operativo di effettuare un aggiornamento, si dica “lo faccio dopo” e poi ci si dimentichi o si continui a rimandare. Niente di più sbagliato, perché solitamente gli aggiornamenti periodici portano con loro una serie di correzioni dirette proprio a migliorare la sicurezza del software.

Infatti, per prendere il possesso di un computer spesso gli hacker sfruttano falle nella sicurezza dei programmi che sono sfuggite agli sviluppatori ma che spalancano le porte ai malintenzionati.

Come password non usare “Password”

Solitamente, quando in un’indagine è stato chiesto quale stringa di caratteri è usata come password, sistematicamente in cima alle preferenze si è collocato il termine “password”, seguito dalle sequenze 123456 o QWERTY. Va da sé che in una situazione di questo tipo per un malintenzionato determinare le credenziali di accesso a dati o servizi importanti è molto facile.

Perciò è sempre bene usare password complesse che comprendano un insieme di simboli, numeri e caratteri: sono meno semplici da ricordare ma proprio per questo sono più difficili da individuare. Inoltre, non si dovrebbe mai riusare la stessa password (né attaccare un post-it al computer per ricordarsela…)

Proteggere il computer

Prevenire il furto dal conto bancario: programmi professionali di sicurezza con protezioni dedicate alle banche è fondamentale
Prevenire il furto dal conto bancario: programmi professionali di sicurezza con protezioni dedicate alle banche è fondamentale

Da ultimo il consiglio più scontato ma anche solitamente il meno seguito: dotatevi di un software per la protezione del computer. Una volta si chiamavano antivirus, ma questo nome è oggi desueto perché i virus sono pochissimi e, pur potendo fare ancora gravi danni, una volta identificati sono immediatamente resi inoffensivi.

Le reali minace oggi arrivano dagli attacchi degli hacker che mirano a impadronirsi di informazioni di vario tipo o a prendere possesso del computer per usarlo per scopi fraudolenti. Tali attacchi sono sempre più raffinati e la loro individuazione può essere davvero impegnativa.

Quello però che li accomuna è che tutti tentano di modificare qualcosa all’interno del sistema operativo o di alcuni software. Ed è proprio sull’individuazione di queste attività che operano i moderni programmi per la protezione del computer, riuscendo così a identificare anche attacchi sferrati con metodi mai visti in precedenza.

L’account bancario è stato violato? Cosa fare

Pur prendendo tutte le precauzioni possibili, può accadere che si cada comunque nel tranello (alcuni sono davvero bene architettati) e che l’attacco sferrato abbia successo: a nostra insaputa un hacker si è impadronito del nostro computer e ci ha rubato una serie di informazioni tra cui le credenziali di accesso al nostro conto corrente o il numero della carta di credito. Noi siamo ovviamente ignari del fatto che qualcuno è arrivato al cuore del nostro PC, però abbiamo notato dei movimenti strani sul conto corrente e alcune piccole spese che risultano sulla carta di credito non le abbiamo fatte noi. Che fare a questo punto?

Le prime cose sono ovviamente modificare le credenziali di accesso al conto corrente e bloccare la carta di credito. Poi è bene chiedere chiarimenti alla banca in relazione ai movimenti dubbi e alle transazioni effettuate con la carta di credito. Queste ultime possono essere contestate, soprattutto se si è in grado di dimostrare di non avere effettuato l’acquisto. Spesso è la banca stessa a impedire le transazioni dubbie e avverte il cliente circa le operazioni anomale. E se quest’ultimo conferma le azioni fraudolente inibisce in modo definitivo l’uso della carta di credito emettendone una nuova.

Dopo che l'account bancario è stato violato dobbiamo eseguire alcune operazioni immediate. Cambiamenti di credenziali, blocco della carta e reinstallazione delle app bancarie
Dopo che l’account bancario è stato violato dobbiamo eseguire alcune operazioni immediate. Cambiamenti di credenziali, blocco della carta e reinstallazione delle app bancarie

Evitare che succeda di nuovo

Modificare le credenziali dell’accesso al conto corrente e avere una carta di credito nuova potrebbero però non essere la soluzione definitiva al problema, perché l’hacker potrebbe aver installato da remoto sul nostro computer un software che, per esempio, gli permette di saper cosa digitiamo sulla tastiera e quindi di individuare di nuovo i nostri codici.

Oppure potrebbe aver modificato la nostra posta elettronica inserendo delle regole che inoltrano automaticamente determinati messaggi a un suo indirizzo.

Prima di fare un uso intensivo delle nuove credenziali è perciò bene accertarsi che il computer non rappresenti ancora una via di accesso ai nostri dati. A questo scopo si può usare uno dei software per la sicurezza di cui si è parlato prima per effettuare una scansione completa del PC e individuare eventuali modifiche apportare alla configurazione del sistema. Ma è anche importante controllare le impostazioni della mail per verificare che, per esempio, non sia attivi inoltri a indirizzi sconosciuti.

Per finire sarebbe bene reimpostare le credenziali di tutti gli account a cui in qualche modo potrebbero far riferimento i dati che sono stati sottratti. Spesso infatti tali account sono usati come punto di partenza per giungere a tutta una serie di servizi da cui attingere altre informazioni importanti.

In tal senso, andrebbero eliminate e installate di nuovo le app collegate al proprio conto corrente o alla propria carta di credito verificando, soprattutto nel caso di dispositivi che usano il sistema operativo Android, che il dispositivo stesso non sia stato preso in gestione da un hacker da remoto. Tutti i maggiori produttori di software per la sicurezza hanno soluzioni utilizzabili a questo scopo.

Come usare le app bancarie in sicurezza. Guida completa

Come usare le app bancarie in sicurezza? Ogni anno, milioni di dollari vengono “rubati” dai conti correnti di ignari utenti attraverso le loro stesse app bancarie, installate su telefoni e tablet allo scopo di semplificare le operazioni rendendole possibili da casa, dall’ufficio o dalle località di villeggiatura.

Rendere possibili le più comuni operazioni bancarie da un dispositivo mobile rappresenta una grande comodità, ma è necessario prestare attenzione alle attività degli hacker: il rischio, sempre presente, è quello di trovarsi un giorno con il conto corrente “svuotato”. Ciò avviene soprattutto a causa di alcune distrazioni che l’utente medio, ignaro dei tranelli tesi dai cybercriminali di tutto il mondo, tende a sottovalutare riponendo assoluta fiducia nella sicurezza delle app bancarie. Ma saranno davvero così “sicure” come sembra?

Il rischio per la sicurezza delle app bancarie è nascosto in ogni bit della Rete.

Sicurezza app bancarie, ecco come aumentarla con suggerimenti e consigli.
Sicurezza app bancarie, ecco come aumentarla con suggerimenti e consigli.

Pensate che i ladri stiano ancora appostati agli angoli delle strade, pronti a derubarvi subito dopo il prelievo al bancomat? Oggi esistono metodi molto più sottili – e poco visibili – per sottrarre denaro ai malcapitati utenti del web. Le app bancarie, in sè, vengono concepite dagli istituti di credito per essere resistenti agli attacchi dei criminali informatici. Questi software, tuttavia, non sono infallibili: esiste sempre una maniera per aggirare le barriere di sicurezza. Alcuni comportamenti virtuosi degli utenti possono tuttavia rendere minimo questo rischio, vediamo i principali:

Sicurezza app bancarie: no a software, mp3, film e contenuti pirata.

Fin dai tempi di Napster il popolo della Rete ha sempre cercato di scaricare sui propri computer materiale coperto da diritto d’autore, in modo gratuito ma anche illegale. Oggi i siti in grado di offrire materiale pirata sono decine di migliaia: in molti di questi hacker e cybercriminali nascondono programmi studiati ad hoc per installarsi nei computer e negli smartphone degli ignari utenti e, a loro insaputa, sorvegliare tutti gli accessi ai siti e alle applicazioni bancarie, registrando di volta in volta le credenziali di accesso.

Questi software sono chiamati in gergo “keybinder“, programmi malevoli che infettano molti file illegali presenti in Rete. Una volta scaricato nel computer della vittima, il file infetto libera il keybinder che “vigila” su tutte le attività dell’utente, registrando tutte le password e le credenziali immesse. La raccomandazione, ovviamente, è quella di non scaricare mai per nessuna ragione materiale illegale dalla Rete, evitando di visitare siti nei quali si sospetta il traffico di file pirata.

Sicurezza app bancarie: evitare le reti Wi-Fi non protette.

Navigando all’interno di una rete senza fili non protetta, come avviene per molte reti presenti in luoghi pubblici, è possibile incappare in malware e altre applicazioni malevole che potrebbero installarsi all’interno dei nostri dispositivi. Molte banche, a questo proposito, dispongono di un sistema di sicurezza che impedisce l’accesso al servizio ai dispositivi che impiegano IP “sospetti” o inseriti all’interno di blacklist, a cui appartengono appunto gli hotspot e le connessioni pubbliche considerate non sicure.

Sicurezza app bancarie: prestare la massima attenzione ai permessi richiesti dalle app.

Sicurezza app bancarie: nessun sistema è sicuro al 100%, ma alcune buone pratiche aumentano di molto la sicurezza.
Sicurezza app bancarie: nessun sistema è sicuro al 100%, ma alcune buone pratiche aumentano di molto la sicurezza.

Prima dell’installazione, è necessario leggere attentamente tutti i permessi che una app richiede per il suo funzionamento. Spesso e volentieri, questa fase si risolve nella semplice pressione del pulsante “Ok” senza però soffermarsi a leggere le singole voci.

Soprattutto nel caso di applicazioni scaricate al di fuori degli store ufficiali, esiste la possibilità che determinate applicazioni, in tutto e per tutto identiche a quelle “ufficiali”, siano in realtà versioni modificate ad hoc dai cybercriminali allo scopo di “controllare” i nostri dispositivi mobili. Per queste ragioni è sempre bene affidarsi solo ed esclusivamente agli store ufficiali di applicazioni, controllando di volta in volta i permessi e bloccando le installazioni di quelle applicazioni sospette o troppo “esose” in termini di privacy.

Sicurezza app bancarie: attenzione a SMS ed e-mail truffaldine.

A volte può capitare di ricevere strani SMS (o e-mail) da numeri sconosciuti, contenenti un link da cliccare per poter ricevere un premio o una vacanza omaggio in luoghi meravigliosi. Cliccando, si aprirà una pagina che avvierà il download di un malware sul proprio dispositivo: in questo modo verrà garantito agli hacker un accesso diretto al proprio sistema, con la possibilità di monitorare tutte le nostre operazioni, inclusi gli accessi alle app bancarie. Alcune di queste, fortunatamente, dispongono di tools dedicati per identificare e bloccare SMS ed e-mail di spam.

Sicurezza app bancarie: aggiornare i sistemi operativi.

Un sistema operativo datato è il miglior canale per consentire ai criminali informatici di “bucare” le difese dei nostri dispositivi e di aggirare, con maggior facilità, le barriere di sicurezza delle app bancarie. Per questa ragione si consiglia di aggiornare il sistema operativo ogniqualvolta viene rilasciato un nuovo aggiornamento, che andrà a correggere le vulnerabilità note in materia di sicurezza rendendo la vita difficile ai ladri informatici.

Sicurezza app bancarie: aggiornate l’app all’ultima versione.

Sicurezza app bancarie: lo smartphone fa parte della vita di tutti i giorni ed è sempre più utilizzato per i pagamenti NFC.
Sicurezza app bancarie: lo smartphone fa parte della vita di tutti i giorni ed è sempre più utilizzato per i pagamenti NFC.

Per pigrizia o negligenza, può capitare di utilizzare una versione datata della app fornita dalla propria banca. Al pari di un sistema operativo, aggiornare l’app bancaria è fondamentale per mantenere un adeguato livello di sicurezza durante le transazioni. App “vecchie” contengono falle di sicurezza note agli hacker, che possono quindi essere facilmente sfruttate attraverso virus e malware per carpire le nostre credenziali di accesso e avere libero accesso al conto bancario.

Sicurezza app bancarie: no a password di accesso troppo semplici.

A volte sono proprio le regole basilari di sicurezza a “inguaiare” gli utenti. Ogni password bancaria che si rispetti dovrebbe essere complessa, contenere numeri, lettere, segni di punteggiatura e soprattutto, differenziarsi da nomi comuni o facilmente identificabili.

La data di nascita di un figlio, il nome della moglie, l’anniversario di matrimonio sono combinazioni di lettere e numeri facili da individuare per chiunque, specialmente se si dispone di un profilo Facebook completo e dettagliato in ogni minima parte. Per ovviare a questo inconveniente, molte banche dispongono di metodi di sicurezza aggiuntivi come dispositivi OTP (one time password) capaci di generare o inviare via SMS sul telefono dell’utente codici temporanei “usa e getta”, validi soltanto per pochi secondi.

Sicurezza app bancarie: la prudenza non è mai troppa.

Prima di accedere online al proprio conto, è bene fare mente locale circa tutti questi rischi. Il consiglio è quello di destinare un dispositivo esclusivamente all’utilizzo delle app bancarie, senza quindi utilizzarlo per la navigazione o il download di file dalla rete. Tale dispositivo, inoltre, potrà facilmente essere tenuto aggiornato e ogni minimo comportamento “strano”, ogni nuova app installata senza il nostro consenso desterà subito un campanello di allarme. In questo modo sarà possibile ridurre al minimo il rischio che un hacker possa “bucare” le nostre difese, svuotandoci improvvisamente il conto corrente.

LEGGI LA GUIDA COMPLETA PER LA SICUREZZA DEI CONTI CORRENTI ONLINE SU EBOOK/KINDLE

Apple Watch. Configurare app, preferenze, contatti, notifiche

0

Avete acquistato il vostro nuovo Apple Watch, con la nostra guida, e lo avete attivato in poche mosse? E’ facile immaginare che ora lo vogliate personalizzare. In questa guida vi spiegheremo come personalizzare il vostro nuovo gioiello e renderlo più vicino alle vostre esigenze, affrontando la fase di configurazione di applicazioni, preferenze e contatti.

Apple Watch. Configurare app, preferenze, contatti, notifiche

L’operazione di set up consenta di abbinare l’Apple Watch a un iPhone in modo indissolubile: si crea infatti un rapporto esclusivo, in cui l’orologio condivide con lo smartphone dati e applicazioni. Così ogni modifica effettuata su un dispositivo è automaticamente trasferita sull’altro.

Il set up prevede una procedura articolata ma non permette certo di prendere la dovuta confidenza con l’Apple Watch. Per cui, per poter gestire le app o dare un tocco più personale. all’orologio può essere utile avere qualche consiglio su come agire e quali funzioni usare. Vediamo perciò assieme, come esempio concreto, come muoverci all’interno della configurazione e come settare l’app Attività.

Scegliamo il quadrante

Apple Watch. Come personalizzarlo e configurare app, preferenze e contattii. Quadrante Topolino
La scelta di temi per i quadranti può davvero soddisfare tutti i gusti

Partiamo dall’interfaccia. Ovviamente, l’Apple Watch è altamente personalizzabile. A partire dal quadrante: c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Per sostituire quello standard con uno differente accendiamo l’Apple Watch e premiamo leggermente la corona digitale più volte finché non ci appare la schermata per la configurazione del display (si contraddistingue per il fatto che propone quattro riquadri, uno per ogni angolo dello schermo).

Non teniamo premuta la corona digitale per un tempo prolungato perché attiveremmo Siri ma nemmeno per un tempo troppo breve perché avvieremmo l’ultima app usata.

Individuata la configurazione, sfruttiamo la tecnologia Force Touch, ovvero premiamo a fondo in mezzo al display: questo ci permetterà di selezionare il quadrante che preferiamo. Facciamo scorrere sullo schermo i vari quadranti a destra o a sinistra e, quando ne abbiamo trovato uno che ci piace, premiamo sullo schermo per selezionarlo. Possiamo anche personalizzarlo: per apportare alcune modifiche possiamo premere sul bottone in basso sul display.

Un’occhiata alle impostazioni

Stabilito quale quadrante usare, possiamo vedere come rendere più affine alle nostre necessità il funzionamento dell’Apple Watch. Per questo, l’orologio offre una ricca raccolta di strumenti per la sua configurazione. Li possiamo scoprire attraverso l’app applicazioni, che è molto simile a quella presente sull’iPhone (anche l’icona è la stessa).

Molti dei parametri possono essere modificati direttamente dall’orologio, ma è decisamente più comodo se si collega l’Apple Watch all’iPhone e si opera da quest’ultimo. I parametri su cui intervenire sono molteplici: nella parte superiore dell’app si trovano quelli riguardanti le impostazioni generali, mentre nella parte inferiore quelli relativi alle singole app.

Possiamo quindi regolare luminosità, suoni, dati inerenti la salute e così via. Allo stesso modo, è possibile modificare le preferenze dell’app Attività, Calendario, Orologio e via dicendo. Navighiamo un po’ tra tutte queste impostazione e cerchiamo quelle che ci possono permettere di usare meglio l’Apple Watch. Sicuramente merita di fare alcune prove la regolazione delle vibrazioni con cui l’Apple Watch avverte della presenza di messaggi o notifiche.

Configuriamo l’app Attività

Apple Watch. Come personalizzarlo e configurare app, preferenze e contatti. App Attività
L’app Attività tiene sotto costante controllo i nostri movimenti

Apple Watch dispone di alcuni strumenti per controllare la nostra salute. L’app Allenamento e il sistema di misurazione del battito cardiaco monitorizzano i nostri esercizi e il loro effetto sul nostro cuore, ma probabilmente l’app che si apprezza di più è Attività. Come dice chiaramente il nome, tiene traccia di qualsiasi nostra attività, fornendo quotidianamente tre tipi di resoconti: movimento, esercizio e tempo trascorso senza muoverci.

E se si accorge che stiamo stati fermi per troppo tempo, ci invia un messaggio per spronarci a fare quattro passi. Ma affinché esegua tutti i controlli per fornici poi un grafico riassuntivo, l’app deve essere attivata. Per far ciò, bisogna ruotare la corona digitale finché non appare la schermata con tutte le icone tonde delle app. Qui bisogna scegliere quella che raffigura una sorta di bersaglio, composto da tre cerchi concentrici.

Automaticamente l’app si aprirà anche sul nostro iPhone. A questo punto possiamo dare un’occhiata sul nostro orologio alle opzioni inerenti le preferenze dell’applicazione e scegliere quelle che riteniamo più opportune per monitorare al meglio le nostre attività, potendo anche fornire informazioni sul nostro corpo nella sezione Salute. Possiamo anche personalizzare il display dell’Apple Watch con uno sfondo a nostro piacimento.

Trasferiamo le notifiche dall’iPhone

Riprendiamo l’app Apple Watch sull’iPhone ed entriamo nella voce Notifiche. Prima di procedere ricordiamo che tutto ciò che viene notificato sull’iPhone viene notificato anche sull’Apple Watch. Però molte persone non amano avere una notifica per ogni evento e se quella di un evento può avere poco senso sull’iPhone ancora meno ne avrà sull’orologio: quindi ora abbiamo l’occasione di “nascondere” ogni tipo di notifica che non ci interessa.

Un po’ di musica per l’attività fisica

Apple Watch. Come personalizzarlo e configurare app, preferenze e contatti. Musica
Apple Watch può riprodurre musica senza dover essere collegato all’iPhone

Una delle funzioni che l’Apple Watch può svolgere senza essere collegato all’iPhone è quella di riprodurre brani musicali, magari da ascoltare mentre di esegue un esercizio fisico. Tuttavia per raggiungere questo risultato bisogna comunque passare dal telefono, tramite il quale si possono scaricare sull’orologio le canzoni.

A tal fine definiamo prima una nostra playlist e poi cerchiamo la configurazione della Musica all’interno dell’app Apple Watch sull’iPhone. Da qui importeremo la nostra playlist sull’orologio. Se la lista di brani è piuttosto nutrita, mettiamoci il cuore in pace perché la sincronizzazione richiederà un po’ di tempo (ricordiamoci sempre di tenere sott’occhio la carica dei dispositivi…). Da sottolineare che l’Apple Watch riserva un massimo di 2 GB per le canzoni, quindi non potremo andare oltre tale limite con la nostra playlist.

Tra le cose che Apple non è riuscita (ancora) a far stare allinterno dell’orologio c’è un jack per collegare delle cuffie, per cui per ascoltare la musica dall’Apple Watch ci dobbiamo per forza dotare di auricolari o cuffie senza filo Bluetooth. Oggi se ne trovano di vari modelli e di differenti prezzi.

Organizziamo app, contatti e…sguardi

Apple le ha chiamate Glances (in italiano sguardi) e sono le visualizzazioni riassuntive delle app create apposta per avere le informazioni che servono o che si ritengono utili a colpo d’occhio. Ce ne sono davvero tante di queste Glances e non è detto che uno reputi utile quello che invece è utile per un altro. Va da sé che le Glances possono essere personalizzate aggiungendone o togliendone alcune: questa operazione può essere eseguita direttamente dalle preferenze delle singole app o da una schermata riassuntiva di tutte le Glances attive cui si accede dall’app Apple Watch sull’iPhone.

In una maniera simile maniera si possono gestire le icone delle app presenti nella schermata principale dell’Apple Watch. Per queste esiste una precisa gerarchia: le più importanti stanno al centro quelle meno rilevanti all’esterno. In mezzo sta sempre l’app Watch, quella rappresentata delle tre lancette. Si può quindi decidere quali app far stare vicine a Watch (e quindi sempre ben visibili) e quali invece raggiungere facendo scorrere un po’ a destra o a sinistra lo schermo. Questo risultato lo possiamo raggiungere dalla funzione Layout dell’app Apple Watch sull’iPhone.

Da ultimo evidenziamo i contatti più importanti. In tal senso, premiamo il pulsante sulla destra dell’Apple Watch per accedere ai preferiti, poi ruotando la corona digitale possiamo scorrere tra questi. Se la selezione proposta dall’orologio è quella corretta lasciamo le cose come stanno, se invece la vogliamo cambiare dobbiamo agire dall’app Apple Watch dell’iPhone.

Le migliori applicazioni Android per il fitness, scelte dagli atleti

L’estate si avvicina e, con essa, anche l’attesa prova costume. Fortunatamente, i nostri smartphone possono soccorrerci in queste ultime settimane lavorative che ci separano dalle ferie con una ricca selezione si applicazioni, pensate apposta per smaltire quei chili di troppo accumulati durante l’inverno. Le applicazioni descritte sono spesso scelte dagli atleti per mantenere il loro livello di allenamento.

Le migliori app per il fitness Android, la guida per scegliere le migliori

Gli store pullulano di app per gli amanti della corsa, del fitness, degli allenamenti in palestra, della bici… c’è veramente l’imbarazzo della scelta. In questa giungla di applicazioni più o meno conosciute, come fare a scegliere quella che fa al caso nostro? Partiamo da pochi, semplici accorgimenti da seguire per effettuare una prima scrematura:

  • Scegliere le applicazioni che hanno al loro attivo un grande numero di download: più queste app sono “testate”, minori saranno i bug. Le funzioni saranno inoltre state affinate grazie ai contributi degli utenti, da sempre i più critici ed esigenti nei confronti delle loro app;
  • Consultare le valutazioni degli utenti: l’eventuale presenza di fastidiosi bug, crash improvvisi, problemi noti di compatibilità con determinati smartphone si trovano facilmente scorrendo i commenti presenti sugli store;
  • Scegliere con cura la app in funzione delle attività che si andranno a svolgere: se, per esempio, vi dilettate sia di corsa che di bicicletta, perchè usare la stessa app per entrambe le attività? App specifiche forniscono funzioni specifiche per ogni determinato sport, senza dover scendere a compromessi con un’unica app “generalista” ma limitata nell’offrire statistiche e dati all’utente.

Le migliori app per il fitness Android

Tra le migliori app fitness per Android raffigura Runtastic, sia nella versione free che in quella pro
Tra le migliori app fitness per Android raffigura Runtastic, sia nella versione free che in quella pro

Runtastic (free o versione Pro da 34,90€/anno): da molti considerata la app sportiva per eccellenza, Runtastic offre la possibilità di monitorare le prestazioni in una vasta gamma di discipline, dalla tradizionale corsa all’aerobica, dal pattinaggio alle arrampicate in montagna. Passando, ovviamente, per il ciclismo e la mountain bike, grazie anche alle app dedicate “Road bike” e “Mountain bike”.

Moltissime le funzionalità a disposizione dell’utente: mappe GPS per tenere traccia dei percorsi, calcolo delle calorie consumate, dati dettagliati sui tempi di percorrenza, sulle velocità e sui ritmi. Con la versione Pro e gli accessori Runtastic, inoltre, sono disponibili parametri aggiuntivi come il battito cardiaco o servizi Premium per avere allenamenti sempre più dettagliati e tenere traccia dei progressi.

Con Runkeep hai un "coach" virtuale che ti guida in tutte le fasi dell'allenamento.
Con Runkeep hai un “coach” virtuale che ti guida in tutte le fasi dell’allenamento.

RunKeeper (free o versione Elite da 39,99$/anno): una fra le app più complete e apprezzate dagli utenti. RunKeeper rappresenta un personal trainer virtuale e su misura, capace di tenere traccia di tutte le nostre attività (corsa, trekking, canottaggio, sci, etc…).

Il programma di allenamento, molto completo e personalizzabile, consente alla nostra app di diventare un autentico “coach” che ci guiderà lungo tutte le fasi dell’allenamento. Che si tratti di esercizi quotidiani o di un percorso di più mesi per la preparazione di una maratona, RunKeeper può essere impostato in base a determinati obiettivi, al raggiungimento dei quali verranno sbloccati quelli successivi. Le funzioni non mancano: gli allenamenti possono essere corredati da foto e commenti, per tenere traccia di tutte le sessioni in modo pratico e dettagliato

Google Fit utilizza una grafica semplice e senza fronzoli per focalizzare l'attenzione sugli obiettivi degli esercizi
Google Fit utilizza una grafica semplice e senza fronzoli per focalizzare l’attenzione sugli obiettivi degli esercizi

Google Fit (free): parlando di fitness non poteva mancare l’app di Google dedicata agli amanti dello sport. Google Fit è la risposta dell’azienda di Mountain View a un mercato sempre più inflazionato, fatto non solo di applicazioni ma anche di dispositivi più o meno avveniristici a disposizione degli sportivi.

Al contrario, la parola d’ordine di Google Fit è “semplicità”: l’app si presenta in una veste grafica estremamente essenziale e priva di fronzoli, capace di tenere automaticamente traccia di tutte le nostre attività a piedi, di corsa o in bicicletta. Gli obiettivi possono essere impostati in base a distanze, durata delle sessioni di allenamento, calorie bruciate e via dicendo, con un monitoraggio continuo e in tempo reale dei nostri movimenti.

Tutti i dati raccolti possono essere interfacciati anche con applicazioni e dispositivi di terze parti, inclusi quelli della famiglia Android Wear. Un sistema di consigli e suggerimenti, infine, si occuperà di darci preziose indicazioni su come migliorare le nostre performance in funzione dei dati raccolti.

Con Nike+ Training Club sei a stretto contatto con una community di sportivi e puoi condividere il tuo programma di allenamento con i tuoi amici
Con Nike+ Training Club sei a stretto contatto con una community di sportivi e puoi condividere il tuo programma di allenamento con i tuoi amici

Nike+ Training Club: l’allenamento in chiave “social”. Nike+ training club si fonda soprattutto sullo stretto contatto con la community di sportivi che, da tutto il mondo, anima questa applicazione. Dopo essersi iscritti al portale e aver creato il profilo Nike+, è possibile aggiungere amici e condividere con loro i programmi di allenamento, oppure scegliere fra gli oltre 100 allenamenti ideati dai Master Trainer Nike.

Durante ogni sessione il supporto “social” della propria crew di amici potrà farsi sentire con incitamenti in tempo reale e consigli per migliorare le performance. Al termine di ogni allenamento, ovviamente, tutti i dati potranno essere condivisi con la community partecipando a sfide e confronti con alteti di tutto il mondo.

Se la corsa non fa per te, prova Push Ups Workout e ottieni il massimo dai tuoi piegamenti
Se la corsa non fa per te, prova Push Ups Workout e ottieni il massimo dai tuoi piegamenti

Push Ups Workout (free): non solo corsa. Con l’arrivo dell’estate in molti riscoprono il piacere di avere un fisico scolpito, soprattutto dopo averlo trascurato durante i mesi invernali. Come fare a ottenere buoni risultati in poche settimane? Push Ups Workout è un fitness personal trainer basato su un esercizio molto semplice alla portata di tutti: i piegamenti.

Un classico che però, eseguito nella maniera scorretta, potrebbe rivelarsi inutile o addirittura dannoso. Ecco allora venire in soccorso di aspiranti atleti dal fisico scultoreo questa semplice applicazione, capace di tenere conto del numero di piegamenti effettuati, calcolare le calorie consumate durante gli allenamenti e calibrare il programma di allenamento in base ai progressi quotidiani. Gli utenti alle prime armi possono inoltre scegliere fra una serie di piani preimpostati basati su età, peso e altezza, dal livello principiante a quello esperto.

Se sei un appassionato della "vecchia" ginnastica Virtuagym Fitness Home & Gym è l'app perfetta per te. Completa di esercizi e programmi su misura
Se sei un appassionato della “vecchia” ginnastica Virtuagym Fitness Home & Gym è l’app perfetta per te. Completa di esercizi e programmi su misura

Virtuagym Fitness Home & Gym: la vecchia, cara “ginnastica“. Se la corsa non rientra esattamente nelle vostre corde, il mondo del fitness vi regalerà grandi soddisfazioni. Come fare per iniziare nella maniera corretta?

Virtuagym Fitness Home & Gym permette di organizzare e monitorare i risultati di un programma fitness su misura, personalizzato in base alle esigenze personali di ogni sportivo. Il programma di allenamento comprende numerosi esercizi, dai più semplici come la marcia sul posto ai più complessi come il “mulino a vento”.

Il programma verrà inserito all’interno di un calendario che ci ricorderà, giorno per giorno, gli esercizi da fare per mantenerci in forma e raggiungere determinati obiettivi, come il consumo di un determinato quantitativo di calorie giornaliero, settimanale o mensile.

Le migliori applicazioni iOS per il fitness, scelte dagli atleti

0

Il mondo delle applicazioni per il fitness ha da sempre incontrato con successo gli utenti mobile, e specialmente quelli che vivono nel mondo di Apple iOS. In questa breve guida, una rapida carrellata sulle migliori app per il fitness iOS con la descrizione delle principali funzionalità di ogni applicativo. Queste app in particolare sono utilizzate da molti atleti come valido aiuto per i loro allenamenti.

Le migliori app per il fitness iOS, scelte dagli atleti

My Fitness Pal è sicuramente una delle migliori app fitness per iOS perchè considera, oltre agli esercizi giornalieri, anche le calorie ingerite quotidianamente
My Fitness Pal è sicuramente una delle migliori app fitness per iOS perchè considera, oltre agli esercizi giornalieri, anche le calorie ingerite quotidianamente

My Fitness Pal (free): definito come “il migliore alleato per perdere peso con meno di 5 minuti di esercizio al giorno”, My Fitness Pal è vista da molti come la soluzione definitiva al conteggio delle calorie consumate durante le nostre giornate. Grazie a un enorme database con oltre 5 milioni di alimenti l’applicazione, una volta tarata sul nostro peso corporeo e su altri parametri come altezza e peso, sarà in grado di mostrarci con precisione il bilancio calorico giornaliero.

Con la possibilità di personalizzare l’apporto calorico delle nostre ricette preferite, che potranno così essere salvate in memoria e accrescere il database dei cibi. Il funzionamento di questa app è estremamente semplice: attraverso il monitoraggio preciso e costante degli alimenti ingeriti, l’utente può tenere sotto controllo le calorie giornaliere evitando così di sforare i limiti.

“Il modo migliore per perdere peso e mantenerlo per sempre è quello di tenere semplicemente traccia degli alimenti che si mangiano” recita la homepage della app.

Map My Run pianifica gli allenamenti e controlla la dieta
Map My Run pianifica gli allenamenti e controlla la dieta

Map My Run (free): pianificare, allenarsi, controllare la dieta, registrare gli alimenti assunti, condividere i dati fisici e i progressi sportivi con gli amici, tutto in un’unica app. Impossibile? Map My Run è la risposta a tutte le esigenze che uno sportivo amatoriale può avere.

Dalla pianificazione del percorso (con la possibilità di scegliere fra migliaia di tracciati in tutte le città del mondo) alla preparazione alimentare, dalla performance sportiva (supportata da amici e parenti attraverso le funzionalità social) alla creazione di vere e proprie sfide tra utenti: Map My Run è uno strumento completo per seguire a 360° la vita sportiva di ognuno di noi.

Argus monitora il tuo stile di vita in ogni suo aspetto: ore di sonno, attività fisica e alimentazione
Argus monitora il tuo stile di vita in ogni suo aspetto: ore di sonno, attività fisica e alimentazione

ARGUS (free): questa app trasformerà il nostro iPhone in un sofisticato strumento per il monitoraggio della salute e delle attività sportive. Grazie al confronto di dati relativi agli allenamenti, ai cibi ingeriti giorno per giorno, alle ore di sonno, all’idratazione e a molti parametri vitali come l’andamento del peso corporeo o il battito cardiaco, ARGUS fornisce una relazione dettagliata sulle nostre abitudini di vita basate su tutti i bio-feedback raccolti nei diversi momenti della giornata.

Grazie a una serie di consigli e indicazioni utili, migliorare il nostro stile di vita o semplicemente raggiungere un obiettivo sportivo sarà semplice e divertente. Per una misurazione più accurata dei parametri (acquisibili anche attraverso dispositivi esterni o applicazioni terze), ARGUS può essere mantenuto in esecuzione 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, a patto ovviamente di prepararsi ad un consumo elevato della batteria del nostro iPhone.

Zombies, Run! unisce l'utile al dilettevole facendoti correre a suon di urla Zombie!
Zombies, Run! unisce l’utile al dilettevole facendoti correre a suon di urla Zombie!

Zombies, Run! (free): innovativa, divertente, coinvolgente, epica. Non esistono mezzi termini per definire questa app, a metà strada tra un gioco all’aria aperta e un’avventura sonora da vivere in prima persona, con le scarpe da corsa ai piedi.

Pensate di entrare in un parco, accendere la vostra musica preferita nelle cuffie e iniziare la vostra consueta sessione di allenamento quando, dopo appena 100 metri, venite improvvisamente spaventati dalle urla degli zombie. A quel punto, per salvarvi, potrete fare solo una cosa: correre! Basata sui romanzi di Naomi Alderman, Zombies, Run! trasforma ogni allenamento in un’epica avventura, grazie a effetti sonori drammaticamente reali che vi proietteranno nell’atmosfera horror di un’avventura zombie.

Il tutto, ovviamente, intervallato dalla vostra playlist sportiva. Un nuovo, emozionante modo per vivere la corsa, con oltre 200 storie audio da vivere e da correre, obiettivi e missioni per vivacizzare e rendere estremo ogni allenamento.

Trova l'esercizio giusto per te con Fitness Buddy. 1700 esercizi filtrabili a seconda dell'area di interesse
Trova l’esercizio giusto per te con Fitness Buddy. 1700 esercizi filtrabili a seconda dell’area di interesse

Fitness Buddy (1,99 $): oltre 1700 esercizi in una sola applicazione, con possibilità di tenere traccia degli allenamenti, del peso, dei valori corporei e della pressione sanguigna. Fitness Buddy fornisce all’utente numerosi piani di allenamento preimpostati, con la possibilità di crearne di personalizzati a seconda di esigenze specifiche.

Gli esercizi possono essere filtrati anche per muscolo corporeo, per focalizzarsi solo sugli allenamenti più importanti e sulle zone del corpo da potenziare. Illustrazioni e disegni spiegano efficacemente le fasce muscolari interessate da ogni esercizio, con tutte le informazioni necessarie per un allenamento informato e responsabile.

Grazie al calendario è possibile tenere traccia di tutte le sessioni di allenamento, esportarle in altri programmi o condividerle sui social insieme agli amici. Insomma, tutto quello che si può desiderare per mantenere in forma e scolpire il proprio corpo.

Full Fitness, Exercise Workout Trainer propone tantissime schede dettagliate di esercizi, guidando passo passo l'utente nello svolgimento
Full Fitness, Exercise Workout Trainer propone tantissime schede dettagliate di esercizi, guidando passo passo l’utente nello svolgimento

Full Fitness, Exercise Workout Trainer (1,99 $): tra le app fitness più scaricate e utilizzate di sempre, Full Fitness Exercise Workout Trainer fornisce centinaia di schede dettagliate per ogni esercizio, corredate da foto, disegni, spiegazioni, video e quanto altro può servire per una pratica sportiva informata ed esaustiva. Il tutto, a portata di iPhone.

Al pari di un personal trainer, questa app è in grado di guidare l’utente nella scelta dell’esercizio migliore in base alla regione del corpo che si vuole potenziare, suggerendo nuovi esercizi in base ai progressi raggiunti.

Attivare l’Apple Watch dopo l’acquisto in 5 mosse

0

Il primo step, quello dell’acquisto dell’Apple Watch, è stato superato. Ora però bisogna attivare l’Apple Watch dopo l’acquisto in 5 mosse e questo richiede una procedura piuttosto articolata. Sì, perché l’orologio intelligente di Apple non può fare nulla se non viene collegato a un iPhone, al quale si deve assolutamente appoggiare per una serie di attività (si può abbina solo un iPhone a un Apple Watch e viceversa). Ricordiamo che bisogna usare almeno un iPhone 5, altrimenti l’Apple Watch proprio non funziona.

Attivare l’Apple Watch dopo l’acquisto in 5 mosse

Il set up non richiede di effettuare alcune operazioni, che di per sé sono semplici ma che vanno eseguite con una certa attenzione e con metodo. Quindi per evitare che vi perdiate in qualche menadro della procedura di configurazione del vostro nuovo Appe Watch, rischiando di non uscirne più se non chiamando il centro di assistenza Apple, vi riassumiamo in cinque passaggi come effettuare a regola d’arte il set up dell’Apple Watch.

Apple Watch. Come settarlo in 5 passi. Carica rimanente
Attenzione all’autonomia, il processo di set up può essere lungo

Attivare l’Apple Watch: verifichiamo la carica di Watch e iPhone

Siccome non vogliamo dare per scontato nulla, come primo passaggio riteniamo opportuno ricordare che i due dispositivi devono avere la batteria ben carica per effettuare il set up perché questo può richiedere un tempo piuttosto prolungato (anche un’oretta).

Per cui meglio verificare che entrambi abbiano il massimo dell’autonomia. Il nostro consiglio è di non fidarvi della carica parziale che può avere l’Apple Watch e di effettuare il set up tenendolo collegato al caricatore della batteria. Eventualmente, fate lo stesso anche con l’iPhone, il quale deve avere installata almeno la versione 8.3 dell’iOS.

Se l’Apple Watch non dovesse accendersi autonomamente, per forzare la cosa potete premere il pulsante laterale, ma non la corona digitale.

Attivare l’Apple Watch. Abbiniamo il Watch all’iPhone

Per prima cosa, l’Apple Watch chiede quale lingua volete usare. Effettuata la vostra scelta, l’orologio eseguirà una prima parziale configurazione automatica. Terminata, vi chiederà di avviare l’app Apple Watch sull’iPhone. Avviata l’app, toccate “Inizia” sul Watch e “Inizia abbinamento” sull’iPhone.

Si avvierà un’animazione che mostra come effettuare l’abbinamento stesso: in pratica, si deve sovrapporre l’iPhone all’Apple Watch per inquadrarlo con la fotocamera in modo che il quadrante dell’orologio vada a coincidere con la sagoma riportata sul display dell’iPhone. Se tutto va a buon fine, l’iPhone avviserà che l’Apple Watch è stato abbinato.

Se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto e l’operazione non si dovesse concludere, si può seguire una via alternativa: si può toccare il bottone “i” sull’Apple Watch per ottenere un codice di 6 cifre che può essere riportato sull’iPhone al fine di forzare l’abbinamento tra i due dispositivi.

Attivare l’Apple Watch. Polso desto o sinistro?

È ora il momento di decidere su quale polso verrà indossato il nuovo orologio: destro o sinistro non fa differenza, l’Apple Watch funziona su entrambi. Confermata l’avvenuta lettura dei termini e delle condizioni, inserite le credenziali del vostro ID Apple per registrare l’Apple Watch e per poter usufruire di una serie di servizi, compresi quelli che necessitano della localizzazione (come Siri o la diagnostica), per i quali l’orologio ricaverà la configurazione direttamente dall’iPhone.

Da sottolineare che da questo momoento in poi se si modificano le impostazioni di tali servizi sull’Apple Watch o sull’iPhone, le modifiche verranno applicate a entrambi i dispositivi.

Apple Watch. Come settarlo in 5 passi. Codice Apple Watch
Molto comodo poter sbloccare assieme Apple Watch e iPhone

 Attivare l’Apple Watch: creiamo un codice di sicurezza

Se si vuole, si può ora definire un codice numerico da usare come password di sicurezza sia per l’accesso all’Apple Watch sia per particolari operazioni come le transazioni con Apple Pay (anche se questo servizio non sappiamo ancora né se né quando lo potremo usare in Italia).

Consigliamo di creare il codice e di scegliere l’opzione che consente di sbloccare l’orologio assieme al telefono. Questo permette di non dover continuare a inserire il codice di sblocco quando si indossa l’Apple Watch, lo si deve digitare di nuovo solo quando si toglie l’orologio. Inoltre, si sblocca l’orologio solo la prima volta che si sblocca il telefono e non si deve più digitare il codice.

Attivare l’Apple Watch: sincronizziamo le app

La procedura di set up prosegue proponendo di installare alcune app: l’obiettivo è proporre una sorta di impostazione preconfigurata con attive le app più comuni e che rappresentano un’estensione di quelle già presenti sull’iPhone.

Si può anche scegliere di installare singolarmente da sé ogni app successivamente, ma forse può essere più comodo averle già pronte ed eventualmente disinstallare in un secondo momento quelle che non si ritengono utili. Inoltre, si hanno sin da subito tutti i dati e le impostazioni sincronizzati tra iPhone e Apple watch

Completata l’installazione delle app, il processo di set up è concluso e l’Apple Watch è pronto all’uso.

Samsung Cloud Print. Come funziona, cosa può fare per te

Samsung Cloud Print: stampare in assoluta sicurezza, sena dover connettere il dispositivo (computer, tablet, smartphone) alla stampante. Il servizio, già disponibile per Android, iOS e PC, consente di inoltrare tramite il cloud proprietario di Samsung qualsiasi tipo di documento alle stampanti associate al servizio, con la possibilità di avviare il processo di stampa da remoto in qualsiasi parte del mondo.

Samsung Cloud Print: come funziona

Samsung Cloud Print, il servizio per stampare documenti da ogni punto del pianeta
Samsung Cloud Print, il servizio per stampare documenti da ogni punto del pianeta.

Immaginiamo di essere in viaggio di lavoro all’estero, di trovarci a cena con gli amici oppure di voler stampare sulla stampante dei nonni la foto del nipotino appena scattata: normalmente il processo di stampa richiederebbe il nostro rientro a casa o in ufficio, che potrebbe avvenire nel giro di qualche ora, di qualche giorno o anche di qualche settimana.

Samsung Cloud Print è la soluzione dell’azienda coreana per azzerare le distanze e permettere la stampa istantanea da qualunque punto del pianeta. Basta installare l’app dedicata (disponibile per Android e iOS) o l’apposito software su notebook e PC, scegliere la foto o il documento da stampare e inviarlo tramite il cloud Samsung alla stampate condivisa, che inizierà il processo nel giro di pochi istanti.

Samsung Cloud Print: associare le stampanti in modo semplice e intuitivo

Il lato negativo di molti servizi cloud printing è rappresentato dall’associazione delle stampanti: procedure a volte complesse, dipendenti soprattutto dal livello di compatibilità dell’hardware a disposizione. Mettere d’accordo uno smartphone, un PC, una rete Wi-Fi e una stampante non è cosa da poco: ancor meno se si vuole mandare in stampa un documento in ufficio a Milano mentre ci si trova in Australia.

Samsung Cloud Print è stato concepito per eliminare le barriere di compatibilità e la complessità delle procedure di installazione. L’associazione delle stampanti al Samsung Cloud Print avviene con i metodi tradizionali (rete Wi-Fi e indirizzo MAC della stampante connessa alla Rete), mentre l’associazione dei dispositivi mobili (smartphone e tablet) può essere effettuata anche attraverso la tecnologia NFC (Near Field Communication), attraverso un QR Code o con la tradizionale associazione tramite numero telefonico.

Samsung Cloud Print, connettere la stampante ai dispositivi mobili è semplice e intuitivo.
Samsung Cloud Print, connettere la stampante ai dispositivi mobili è semplice e intuitivo.

Samsung Cloud Print: condividi la stampante con chi vuoi tu

Le potenzialità del cloud Samsung si riflettono anche sull’utilizzo “social” dei processi di stampa. Il servizio può essere attivato ad esempio all’interno di un albergo, negli aeroporti, nelle scuole o nelle biblioteche, mettendo le stampanti a disposizione di ospiti ed utenti. La condivisione può essere effettuata anche da un utente a un altro direttamente dalla app Samsung Cloud Print, conferendo l’accesso diretto al cloud ai familiari e alle persone fidate.

Samsung Cloud Print: il confronto con il rivale Google

Il paragone più ovvio è quello con Google Cloud Print, il servizio che prima di tutti ha permesso agli utenti della “Grande G” di stampare documenti e foto da remoto. Rispetto a Samsung, Google fa un uso differente del cloud: i documenti inviati alla stampa viaggiano dal dispositivo alla stampante mediante connessione HTTPS protetta e, una volta stampati, tali documenti vengono cancellati permanentemente dai server Google.

A meno, ovviamente, di non stampare documenti salvati in Google Drive, che in questo caso resteranno memorizzati sulla “nuvola”. Altra differenza è rappresentata dalla configurazione dei dispositivi. In commercio esistono già numerose case produttrici di stampanti che commercializzano prodotti “Google Cloud Print Ready“, inclusa la stessa Samsung: si tratta in questo caso di stampanti che si connettono direttamente a internet e che, pertanto, non richiedono un PC per la configurazione (e nemmeno una app, come nel caso di Samsung).

In questo modo è la stampante, attraverso la Rete, a connettersi direttamente al cloud di Google e al profilo dell’utente, eliminando ogni tipo di configurazione. Oltre ai dispositivi “Ready”, Google Cloud Print, al pari di Samsung Cloud Print, è un servizio utilizzabile su qualsiasi tipo di stampante a patto di configurarla correttamente attraverso le istruzioni fornite dai produttori.

Conclusioni

Samsung Cloud Print rappresenta una valida alternativa ai servizi di stampa basati su cloud. L’impiego di tecnologie come il Wi-Fi e l’NFC, che assicurano un accoppiamento immediato tra dispositivi mobili e stampanti compatibili, rappresenta un primo passo verso la creazione di un nuovo ecosistema del gigante coreano.

Da anni infatti si ipotizza la nascita di Tizen, il sistema operativo Samsung che in futuro arriverà a competere con Google, Android e iOS. Il servizio di cloud printing si colloca dunque come un nuovo, importante tassello in questo percorso di crescita di Samsung, sempre più svincolata dai servizi della concorrenza e sempre più autonoma nel fornire ai propri clienti soluzioni valide, tecnologicamente efficienti ma soprattutto “made in Samsung“.

Apple Watch. Conviene comprarlo? guida all’acquisto

0

L’Apple Watch, come da tradizione di Cupertino, è il nuovo sogno proibito del mondo digitale. Ma conviene comprarlo? Da oggi parrebbe non esserci niente di più semplice che dire “mi piace, ne compro uno”, ma la scelta dell’Apple Watch giusto, a meno che non sia obbligata dalla disponibilità a magazzino (e per un primo periodo è facile che accada), potrebbe non essere così facile. Ecco per voi una guida all’acquisto semplice e concreta.

Apple Watch. Conviene comprarlo? guida all’acquisto

Non deve trarre in inganno il fatto che i modelli di orologi intelligenti siano tre e, se si esclude il Watch Edition, che la sua cassa in oro rende assolutamente elitario, quelli più accessibili sono il Watch e il Watch Sport. Due prodotti ben differenziati dal prezzo ancor prima che dall’estetica: quindi, o si compra l’uno o l’altro in funzione del budget che si ha a disposizione?

Non esattamente, o forse non solo. Serve un minimo di ponderazione: bisogna anzitutto scegliere le dimensioni dello schermo (da 38 mm o 42 mm) e poi il tipo di braccialetto (tra una trentina di modelli). Ma, ancor prima di puntare con decisione all’acquisto, bisogna avere le idee ben chiare su cosa ci si aspetta che faccia l’Apple Watch e su cosa può realmente può fare.

Apple Watch. Al via le vendite, ecco come scegliere. A confronto i tre modelli
Uno di fianco all’altro: ecco i tre modelli proposti da Apple in 38 differenti combinazioni

In pratica, le prime domande da porsi su questo prodotto così accattivante e su cui si tessono tante lodi sono: è davvero ciò che fa per me? Lo posso usare senza problemi? Vediamo come rispondere.

Attenzione: l’Apple Watch non funziona senza l’iPhone (5 o superiore)

In primo luogo, l’Apple Watch non è un prodotto autonomo nel senso che per poter essere usato deve operare in congiunzione con un iPhone, cui comunica tramite Bluetooth. Ma non tutti gli iPhone sono adatti: possono essere impiegati solo quelli dalla quinta generazione in poi. Quindi se si ha un iPhone 4 o un 4S per usare l’Apple Watch si deve prima di tutto aggiornare il proprio smartphone. Va da sé che più l’iPhone è recente (e quindi versatile e potente) migliore è il dialogo con l’Apple Watch.

L’Apple Watch funziona al posto del telefono

Oltre infatti che funzionare come un tradizionale orologio (che però offre la possibilità di usare differenti tipi di quadranti), l’Apple Watch si fa carico di una serie di funzioni tipicamente svolte dall’iPhone, come proporre notifiche, visualizzare messaggi o avvisare dell’arrivo di telefonate. Ma consente anche l’interazione con l’assistente vocale Siri, di avere indicazioni stradali o di fare da biglietto elettronico per l’imbarco sugli aerei.

Prima di comprare un Apple Watch bisogna considerare compatibilità e funzioni
Prima di comprare un Apple Watch bisogna considerare compatibilità e funzioni

Uno degli aspetti su cui è stato maggiormente posto l’accento è quello della salute e del fitness. Apple Watch può svolgere alcune delle funzioni di un normale tracker per l’attività fisica, come rilevare la distanza percorsa e i passi effettuati. Qualcuno potrebbe giustamente sottolineare che queste funzioni sono già presenti nell’iPhone 6 e 6 Plus, tuttavia, l’orologio intelligente permette di averle sempre a portata di mano senza dover ogni volta attivare lo smarpthone. Inoltre, alcune app si fanno carico anche di controllare se facciamo o meno movimento, avvisandoci quando è troppo tempo che stiamo fermi.

Apple Watch: vi conviene se vi piacciono le app

Apple Watch può anche essere usato come telecomando per la Apple Tv o per gestire da remoto alcune apparecchiature della casa (se queste si possono collegare a Internet). Ma può anche operare come strumento di pagamento tramite il servizio Apple Pay, che però non è ancora attivo in Italia (oggi funziona solo negli Stati Uniti ed entro breve verrà sperimentato anche nel Regno Unito).

Come si avrà capito, Apple Watch è un dispositivo molto versatile che, come accaduto per tutti i prodotti iOS, può trovare impiego nelle situazioni più disparate grazie sia alla tecnologia che sta alla base sia, soprattutto, alle applicazioni che consentono di sfruttare tale tecnologia. Oggi sono già disponibili migliaia di app per Apple Watch (non dimentichiamo che in alcune nazioni l’orologio è in vendita già da un paio di mesi) ma molte altre verranno, allargando quindi ulteriormente le possibilità di utilizzo.

Apple Watch. Le scelte possibili: cassa, cinturini e prezzi

Apple Watch. Alvia le vendite, ecco come scegliere. Confronto da 38 mm e 42 mm
A confronto una cassa da 38 mm e una da 42 mm: la differenza è evidente ma non influisce troppo sul peso

Queste motivazioni vi hanno convinto per l’acquisto? Se la risposta è sì, allora non vi rimane che decidere se il modello che fa per voi è un Watch, un Watch Sport o addirittura un Watch Edition.

Tra modelli della stessa gamma, una certa differenza nel prezzo la fa la dimensione della cassa, che può avere diagonale da 38 mm o da 42 mm. In termini pratici, la differenza nelle dimensioni della cassa comporta un display un pochino più grande (390×312 pixel contro 340×272 pixel) e un minimo aggravio di peso.

Si parla solo alcuni grammi di differenza: si passa da 25 g a 30 g nel modello Watch Sport che ha la cassa in alluminio e 40 g a 50 g nel modello Watch che ha la cassa in acciaio inossidabile. Per onor di cronaca, diciamo anche che per il Watch Edition il peso varia da 54 g a 67 g nel modello in oro rosa e da 55 g a 69 g in quello in oro giallo.

Va da sé che una cassa da 38 mm è adatta a un polso un po’ più piccolo, come potrebbe essere quello di una donna, mentre quella da 42 mm è più indicata per chi ha un polso di maggiori dimensioni, come potrebbe essere un uomo. Ma non si tratta di un dogma e quindi i gusti personali potrebbero sovvertite questa empirica classificazione.

Diverso è invece il discorso dei cinturini. Apple ha infatti previsto diverse combinazioni sia a seconda dell’orologio scelto sia a seconda del tipo di cassa. In questo caso, come anticipato, le combinazioni previste sono una trentina e, se si esclude il modello Watch Edition per cui è previsto un unico cinturino in funzione del colore dell’oro, negli altri casi si ha davvero l’imbarazzo della scelta.

C’è però un dettaglio importante da considerare: per il Watch Sport è possibile solo decidere il colore in quanto il cinturino è in silicone e ha sempre lo stesso design, mentre per il Watch Apple permette di decidere tra metallo, silicone o pelle.

Per i prezzi, Apple Watch ha un prezzo base di 669 euro e arriva a 1.269 euro, Watch Sport parte da 419 euro e arriva a 469 euro mente l’Edition distanzia tutti con il suo range di prezzi da 11.200 euro a 18.400 euro.

Apple Watch: meglio comprarlo subito o aspettare?

Per prendere d’acquisto e ordinare online l’orologio, rimane solo ultimo aspetto da considerare. Siete, come si suole dire, technology addicted? Ovvero non potete mai fare a meno di avere l’ultima novità hi-tech non appena esce? Allora non aspettate, comprate subito l’Apple Watch: entrerete in possesso di quello che è oggi la migliore incarnazione del concetto di dispositivo indossabile. Non vene separerete più

Al contrario, se la vostra preoccupazione non è tanto stupire gli amici o sentirvi “unici” ma acquistare un prodotto che sia veramente utile,  preferite aspettare per vedere se un prodotto avrà successo e confermerà le aspettative. Anche se Made in Cupertino, l’orologio intelligente è pur sempre un dispositivo informatico e come tale molto probabilmente avrà il canonico ciclo di vita di questa tipologia di prodotti.

Nel comprare un Apple Watch bisogna considerare cassa, cinturino e budget
Nel comprare un Apple Watch bisogna considerare cassa, cinturino e budget

Apple ha assicurato che per il Watch tale ciclo sarà più lungo, e forse mettere in commercio un modello che costa ben più di 10.000 euro può esserne la conferma, però è anche vero che, come per esempio è successo per l’iPhone e l’iPad, la seconda edizione ha fatto tesoro dei molti feedback degli utenti della prima versione (che a tutti gli effetti si sono rivelati stati una sorta di beta tester) e ha portato alla messa in commercio di un prodotto molto più stabile, lontano anni luce dal suo predecessore.

Modalità di acquisto e disponibilità

Come successo negli altri Paesi dove le vendite sono partite lo scorso aprile, anche da noi Apple consente di comprare il Watch online e poi ritirato presso un negozio Apple. Siccome però non tutti i negozi dislocati in Italia possono consegnare i nuovi orologi (e a volte, a seconda del modello, cambia il negozio), al momento dell’acquisto è bene verificare se il Watch scelto è ritirabile in uno shop vicino a casa o facilmente raggiungibile.

La prima disponibilità di Apple Watch è comunque limitata e attualmente non tutti i modelli possono essere acquistati: è praticamente acquistabile tutta la gamma Watch Sport , non sono invece ancora in vendita tutti i Watch e ancor più contenuta è la scelta sull’Edition.

PlayStation 4 Ultimate Player. Ecco come dovrebbe essere

PlayStation 4 Ultimate Player Edition: ecco svelato il nome della nuova consolle di gioco Sony, in arrivo nei negozi a partire dal prossimo 15 luglio. Ad annunciarne l’arrivo è stata la stessa Sony attraverso le pagine di PlayStation.blog, con un post dedicato che ha suscitato il vivo interesse di tutti gli appassionati di videogiochi.

PlayStation 4 Ultimate Player Edition: hard disk da 1 Tb

PlayStation 4 Ultimate Player Edition: in uscita il prossimo 15 luglio la nuova versione della consolle con 1Tb di hard disk
PlayStation 4 Ultimate Player Edition: in uscita il prossimo 15 luglio la nuova versione della consolle con 1Tb di hard disk

La novità sostanziale che dà il nome a questa nuova edizione della consolle di gioco Sony risiede nella nuova dimensione dell’hard disk interno, che passa dai 500 Mb del modello attualmente in commercio a 1 Tb (1.000 Mb). Raddoppiando la capacità di storage, Sony punta ad eliminare le problematiche di “spazio” incontrate da molti videogiocatori, alle prese con titoli sempre più curati sotto l’aspetto grafico e quindi “esosi” in termini di spazio.

Dando una rapida occhiata al filmato di presentazione diffuso da Sony, PlayStation 4 Ultimate Player Edition darà modo ai giocatori di collezionare più macchine, più scenari, più personaggi, più mappe, insomma più “momenti epici” da vivere durante l’esperienza videoludica.

PlaySyayion 4 Ultimate Player Edition: data di uscita, prezzo e specifiche

PlayStation 4 Ultimate Player Edition: in vista anche un miglioramento dei consumi e peso ridotto del 10%
PlayStation 4 Ultimate Player Edition: in vista anche un miglioramento dei consumi e peso ridotto del 10%

PlayStation 4 Ultimate Player Edition sbarcherà nei negozi e negli store di tutta Europa (e di tutti i paesi che utilizzano i sistemi PAL) a partire dal 15 luglio 2015. La nuova consolle sarà caratterizzata da un codice prodotto separato, il CUH-116B. Per quanto riguarda il prezzo di vendita, Amazon.de ha da poco inserito a listino la PlayStation 4 Ultimate Player Edition con un prezzo finale di vendita pari a 399 euro, lo stesso applicato all’attuale versione da 500 Mb di memoria.

Il prezzo, dunque, non dovrebbe discostarsi di molto da quelli delle PlayStation attuali. Anche le specifiche, in mancanza di comunicati ufficiali da parte di Sony, dovrebbero mantenersi in linea con quelle dei modelli PS4 presentati fino a oggi ma con qualche miglioramento: CPU a basso consumo x86-64 AMD Jaguar da 8 core, GPU AMD Radeon next-generation, 8 Gb di memoria GDDR5 e, appunto, il nuovo hard disk interno da 1 Tb. I miglioramenti riguarderanno invece il consumo energetico della nuova PS4, che sarà ridotto dell’8%, il peso (10% più leggero) e la finitura delle plastiche esterne che risulterà opaca in corrispondenza dell’alloggiamento riservato all’hard disk.