Installare Windows 10, o meglio, aggiornare a Windows 10 rappresenta a livello informatico l’evento più atteso del 2015 per tutti i possessori di un PC equipaggiato con il sistema di casa Microsoft.
Nel mese di luglio l’azienda di Redmond ha avviato la procedura di prenotazione, resa disponibile attraverso Windows Update sui sistemi Windows 7, 8 e 8.1: attraverso una apposita “app” nella barra delle applicazioni, gli utenti hanno potuto prenotare e successivamente scaricare il nuovo sistema operativo (del peso di circa 3 Gb). A partire dal 29 luglio Microsoft ha sbloccato a “ondate” gruppi di utenti in tutto il mondo, abilitandoli all’installazione dell’aggiornamento.
Cosa fare, però, se il download dell’aggiornamento non è ancora disponibile? Esistono alcuni trucchi per accelerare il processo di aggiornamento e, in ultima analisi, è sempre possibile installare manualmente la nuova copia di Windows 10 senza necessariamente attendere i tempi tecnici di Microsoft. Vediamo come installare Windows 10 subito e senza ulteriori attese:
Installare Windows 10: guide, trucchi e segreti per averlo subito e gratis.
Come installare Windows 10: il metodo “classico” di prenotazione dell’aggiornamento
Il metodo più semplice e meno invasivo è sicuramente quello proposto da Microsoft, per rendere più indolore possibile il passaggio al nuovo sistema operativo. La procedura prevede innanzitutto di attivare gli aggiornamenti automatici di Windows Update o, in alternativa, di procedere all’installazione manuale di quelli più recenti. Accedendo a Pannello di controllo -> Windows Update -> Controlla aggiornamenti è quindi necessario installare tutti gli aggiornamenti importanti e riavviare il computer. A questo punto, nell’angolo inferiore destro dello schermo, dovrebbe comparire una nuova icona di Windows: se così non fosse, sarà necessario ripetere la procedura installando questa volta anche gli aggiornamenti facoltativi di Windows.
A questo punto, cliccando sull’icona a forma di logo Windows è sufficiente cliccare sul tasto “Prenota il tuo aggiornamento gratuito“: non appena il download sarà reso disponibile per il nostro PC, un messaggio segnalerà la possibilità di avviare il download dell’aggiornamento (circa 3 Gb). Tra i diversi passaggi potrebbero trascorrere giorni o addirittura settimane, prima di veder comparire (finalmente) la finestra di avvio dell’aggiornamento che consentirà di installare Windows 10. Questo metodo, nonostante rappresenti il più semplice, è anche il più lungo in termini di tempo ed è indicato perciò a tutti gli utenti che non hanno fretta di aggiornare al nuovo sistema operativo.
Installare Windows 10: la procedura guidata è quella più lenta e può richiedere settimane di attesa.
Come installare Windows 10: il metodo classico, “forzando” le tappe di Microsoft
Attraverso alcuni semplici passaggi, è possibile aggirare i tempi tecnici legati alla distribuzione “a ondate” di Microsoft e ingannare la procedura automatica di aggiornamento, avviando da subito il download del nuovo sistema operativo. Questo escamotage, va detto, rappresenta un semplice trucco per installare Windows 10 ed è quindi da considerarsi un metodo non ortodosso di installazione, sebbene risulti perfettamente legale: non è da escludersi, quindi, che Microsoft possa correggere questa piccola “falla” e rendere quindi vani i tentativi di abbreviare le tempistiche di aggiornamento.
Chi ha fretta di installare Windows 10, nel frattempo, può aprire l’icona delle Risorse del Computer e portarsi nella cartella “C:\Windows\SoftwareDistribution\Download”, cancellando tutti i files e le cartelle contenute. A questo punto, si dovranno seguire alla lettera i seguenti passaggi:
Installare Windows 10: il comando da digitare nel prompt per velocizzare il download dell’aggiornamento.
1- Aprire Windows Update (Pannello di controllo -> Windows Update) e lasciare aperta la relativa finestra; 2- Premendo il tasto “Start” o l’equivalente pulsante sulla tastiera, digitare il comando “cmd” e aprire il file “cmd.exe” per avviare la consolle di comando (in alcuni casi sarà necessario aprire cmd.exe con il tasto destro del mouse selezionando la voce “esegui come amministratore”); 3- Nel prompt dei comandi, digitare “wuauclt.exe /updatenow” avendo cura di non premere il tasto invio; lasciando la finestra aperta, tornare alla finestra di Windows Update aperta precedentemente; 4- A questo punto, fare click sul pulsante “Controlla aggiornamenti“. Mentre il sistema cerca la presenza di nuovi aggiornamenti, tornare (senza premere nessun pulsante e senza chiudere la finestra) alla finestra della consolle di sistema e premere invio (controllare che il comando “wuauclt.exe /updatenow” inserito in precedenza sia ancora presente prima di premere invio). 5- Tornando alla finestra di Windows Update, al termine della ricerca dovrebbe comparire la voce “Aggiorna a Windows 10“, con l’apposito tasto per iniziare la procedura.
Questo metodo, va detto, potrebbe non funzionare al primo colpo e richiedere diversi tentativi prima di “sbloccare” l’aggiornamento.
Come installare Windows 10: installazione manuale, bypassando la procedura guidata
La procedura automatica per installare Windows 10 può essere facilmente aggirata procurandosi, sul sito di Microsoft, il pacchetto autoinstallante del nuovo sistema operativo. Nessun trucco: è sufficiente aprire la pagina dedicata del Media Creation Tool, verificare che i requisiti del proprio PC rispettino quelli minimi di Windows 10 e cliccare sull’apposito tasto per scaricare lo strumento (nelle versioni a 32 o 64 bit). Una volta scaricato ed eseguito, il Media Creation Tool avvierà la procedura guidata fino a mostrare la schermata “Scegliere l’operazione da effettuare”: sarà quindi possibile optare per l’aggiornamento immediato del computer (Aggiorna il PC ora) o creare un disco di supporto (o chiavetta UBS) per procedere all’installazione su un altro PC. Scegliendo “Aggiorna ora” si avvierà il processo di aggiornamento sul computer in uso per installare Windows 10.
Installare Windows 10: grazie al Media Creation Tool di Microsoft, l’aggiornamento può essere effettuato immediatamente su tutti i PC compatibili.
NOTA: le procedure per installare Windows 10 manterranno i files, i programmi e le impostazioni esistenti al momento dell’aggiornamento, trasferendole nel nuovo Windows.
Come installare Windows 10: ottenere un’installazione “pulita”
Tutti lo sanno: periodicamente, ogni computer ha bisogno di essere formattato per tornare a nuova vita. Quale migliore occasione del passaggio a Windows 10? Per evitare di trovarsi con un nuovo sistema operativo “contaminato” da tutti i problemi di quello vecchio (barre di navigazione moleste, banner invadenti, programmi indesiderati installati in ogni dove e tonnellate di files accantonati nel tempo tra la cartella documenti e il desktop), è possibile formattare il sistema e ottenere un’installazione “pulita” di Windows 10.
Esiste un modo molto semplice per ottenere questo risultato: eseguire le procedure sopra descritte e, una volta avviato il nuovo Windows, reimpostare il PC ai parametri di fabbrica (Start -> Impostazioni -> Aggiornamento e Sicurezza -> Ripristino -> Reimposta il PC). Questa procedura restituirà un PC con una copia di Windows 10 allo stato nativo, come se il computer fosse appena uscito dalla fabbrica.
In alternativa, è possibile creare attraverso il Media Creation Tool un disco di supporto USB, riavviare il computer e attraverso il BIOS (le modalità di accesso variano da computer a computer) selezionare come disco di avvio la periferica USB contenente Windows 10. Il processo di installazione, in questo caso, formatterà totalmente il disco e creerà una copia “vergine” del sistema operativo.
Cortana è l’assistente personale integrata in Windows 10. Era già presente in Windows Phone e riprende il concetto di digital assistant, proposto anche da Siri di Apple e Google Now su Android e iOS. Con una differenza: l’interazione di Cortana con l’utente è decisamente superiore rispetto a quella della concorrenza.
L’ambizione è quella di riuscire a dialogare con l’utente quasi come fosse un’assistente in carne e ossa: dà consigli, ricorda appuntamenti e racconta persino barzellette. Ma soprattutto memorizza e conosce gli interessi dell’utente e agisce proprio sulla base di questo. Più la si usa e più Cortana avrà modo di conoscerci e quindi di funzionare al meglio. Per questo è importante sapere cosa poterle chiedere e come impostarla. Ecco quindi una guida su come usare e personalizzare Cortana su Windows 10.
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10: assistente vocale
L’icona di Cortana sono due cerchi blu, solitamente su sfondo nero. In Windows 10 la troviamo nella barra della applicazioni in basso, alla destra di Start. Dal menu Impostazioni possiamo definire come usare e personalizzare Cortana in Windows 10. Si può decidere, ad esempio, se vogliamo usare Cortana per ricevere suggerimenti, idee, promemoria e avvisi vari. Se vogliamo usare Cortana in tutte le sue potenzialità, è importante fleggare sul sì.
Altre opzioni sono quella di impostare il nome con cui vogliamo essere chiamati e far apparire Cortana ogni volta che si pronuncerà la frase “Ehi Cortana“. Cortana, infatti, funziona anche come assistente vocale, a cui fare domande e ricevere risposta. In questo caso è fondamentale utilizzare un dispositivo dotato di microfono. In alternativa, per interagire con Cortana basterà digitare un testo.
Sempre in Impostazioni, si può decidere se chiedere a Cortana di rispondere a chiunque o solo a noi. Tramite riconoscimento vocale, Cortana è infatti in grado di riconoscere una specifica voce e, a richiesta, di interagire solo con quella.
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10. In Impostazioni si può selezionare l’opzione per attivare Cortana ogni volta che si pronuncia la frase “Ehi Cortana”
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10: smart digital assistant?
Per sperimentare al massimo le potenzialità di Cortana, la soluzione migliore è utilizzarla come in modalità vocale. Solo così si può comprendere fino a che punto Cortana riesca a interpretare le nostre richieste. A differenza di Siri e Google Now, Cortana capisce il senso delle nostre parole, anche quando non le vengono rivolte domande dirette.
O meglio: riesce ad estrapolare delle frasi e a restituirci dei risultati correlati. Ad esempio: se parlando si pronuncia la frase “Cortana è in grado di prendere appuntamenti sul calendario”, può capitare che Cortana estrapoli “prendere appuntamenti sul calendario” e la inserisca su Microsoft Edge come parole di ricerca. Insomma, talvolta questa funzione può essere utile, altre c’è il rischio che Cortana si attivi per funzioni non richieste.
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10: inserire appuntamenti
Cortana funziona decisamente meglio quando le si impartiscono, vocalmente o tramite tastiera, comandi precisi. Le si può chiedere ad esempio di inserire un appuntamento sul calendario. Basterà dettarle l’ora, il giorno e l’oggetto e, come una vera assistente personale, appunterà il tutto in agenda. Oppure possiamo anche chiederle di anticipare/spostare un appuntamento o anche cancellarlo. Nell’interazione vocale, nel caso in cui non sia sicura di aver compreso esattamente cosa fare, ci chiederà conferma, del tipo: “Devo inserire in agenda la partita di calcetto domani alle 21,00?”. E, in base alla nostra risposta, agirà di conseguenza.
In base ai nostri appuntamenti, Cortana cercherà di capire chi siamo e quali sono le nostre passioni o abitudini. Memorizzerà tutti i dati che inseriamo e li userà per dare risposte personalizzate alle nostre ricerche.
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10. Cortana risponde sia alle domande vocali, sia a quelle digitate nell’apposito campo
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10: promemoria
Una delle funzioni più utili di Cortana è quella di promemoria: possiamo chiederle di ricordarci un appuntamento oppure di fare qualcosa in un determinato momento. Se alle 15,00 abbiamo una riunione e temiamo di scordarcene, Cortana ci avviserà.
L’assistente di Windows 10 è infatti capace di riconoscere l‘ora e, tramite la funzione di geolocalizzazione del nostro dispositivo, anche il luogo. Quindi, se noi le chiediamo “Quando arrivo in ufficio ricordami di chiamare il Sig. Rossi”, al nostro arrivo sul luogo di lavoro, eseguirà il comando.
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10: memorizzare i luoghi
Complicando ancora di più le richieste possiamo cercare sulla mappa un negozio, ad esempio Bricolage Verdi. Cortana memorizzerà questa informazione. Ora possiamo chiederle di ricordarci di comprare un cacciavite quando andremo nel Bricolage Verdi. Così, non appena raggiungeremo il famoso Bricolage Verdi, Cortana ci ricorderà del cacciavite.
Su Cortana è inoltre possibile memorizzare i luoghi, impostando luoghi preferiti, casa o lavoro. Una volta salvato l’indirizzo, ogni volta che lo raggiungeremo, Cortana saprà riconoscerlo.
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10: ricerche online
Cortana ci è di aiuto anche quando vogliamo effettuare qualche ricerca online. Possiamo digitare la nostra richiesta oppure impartirle un comando vocale, del tipo: “Ehi Cortana, cos’è Plutone?”. Ci aprirà così i risultati di Microsoft Edge per quel tipo di richiesta.
In alternativa se stiamo leggendo un testo in cui c’è un concetto che vogliamo approfondire, possiamo selezionare quella/e parola/e, schiacciare il tasto destro del mouse e selezionare l’opzione Chiedi a Cortana. Ancora una volta interverrà la nostra assistente virtuale e ci fornirà tutte le informazioni in merito.
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10: aprire file e lanciare app
Cortana è anche capace di aprire qualsiasi tipo di file: un video, una canzone, una foto, un documento di testo… Basta dirle qual è il nome del file e, se il nome è corretto, individuerà la localizzazione e lo aprirà. Stessa cosa anche per le applicazioni. Basterà chiederle di aprirne una e sarà in grado di farlo facendoci risparmiare tempo. Cortana funziona anche offline. In questo caso le ricerche verranno effettuate solo in locale e le potenzialità di Cortana saranno limitate.
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10 per dialogare con lei
Come una vera assistente personale, Cortana riesce anche a sostenere dei piccoli dialoghi. Risponde a semplici domande come un banale “Come stai” ma anche a quesiti più complessi. Le si possono, ad esempio, chiedere informazioni riguardo il meteo, del tipo: “Che tempo ci sarà domani a Milano?”. Oppure notizie sportive, come: “Chi è in testa al campionato di calcio?”. Ovviamente più la domanda è specifica e formulata correttamente, più è facile che Cortana riesca a rispondere in maniera esaustiva.
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10. A Cortana possiamo chiedere notizie sul meteo: ci fornirà temperature e previsioni del luogo in cui ci troviamo
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10: barzellette
Cortana è quindi un’assistente virtuale che ambisce a diventare quasi umana: non solo dialoga con l’utente ma, a richiesta, può raccontare anche barzellette. Basta chiederglielo e ne racconterà una, con tanto di enfasi e intonazione d’effetto. L’umorismo a volte lascia un po’ a desiderare ma si tratta sicuramente di una forma di interazione innovativa, ben lontana da quelle offerte da Siri o Google Now. Se poi lo desideriamo, possiamo anche chiedere a Cortana di farsi viva ogni tanto anche solo con un semplice saluto.
Come usare e personalizzare Cortana su Windows 10: work in progress
Il progetto Cortana è sicuramente ambizioso: le potenzialità sono immense e siamo veramente vicini al concetto di intelligenza artificiale. C’è da dire però che Cortana al momento non è impeccabile. Capita spesso che non capisca la domanda che le è stata rivolta, che dica di non poter eseguire il comando o che ci sommerga di informazioni che non sono state richieste. A volte è lei stessa a dirci che quella funzione non è ancora attiva ma lo sarà con i prossimi aggiornamenti.
Al momento Cortana è ancora un work in progress, destinato a migliorare e a diventare sempre più efficiente. È quindi vero che, con i prossimi aggiornamenti, saranno introdotte funzionalità nuove, tra cui anche la possibilità di chiedere a Cortana di prendere appunti al posto nostro. Nel frattempo possiamo sperimentarne il funzionamento attivandola solo all’occorrenza e per richieste specifiche e mirate.
Con l’installazione di Windows 10 il browser predefinito diventa in automatico Microsoft Edge. Significa che se nel nostro computer avevamo già scelto un altro browser predefinito, installando Windows 10, l’impostazione viene cancellata e, come abbiamo visto, il browser predefinito è sostituito da Microsoft Edge. La cosa ha creato parecchie polemiche, soprattutto da parte di Mozilla. Chris Beard, CEO della società, ha scritto una lettera aperta a Microsoft lamentandosi anche del fatto che ripristinare il vecchio browser come predefinito è possibile ma non è per nulla facile e intuitivo.
Microsoft si è difesa dicendo che in realtà reimpostare il browser è un’operazione semplice, che può essere fatta da qualsiasi utente. Chi ha ragione? È vero che bastano pochi passi per rimettere Chrome, Mozilla o qualsiasi altro browser come predefinito, ma è anche vero che alcuni passaggi non sono così immediati. Vediamo allora come cambiare browser in Windows 10.
Come cambiare browser in Windows 10
Per prima cosa dobbiamo assicurarci che il browser che vogliamo definire come predefinito sia presente sul computer. In caso contrario, dobbiamo installarlo. In realtà ci sono diversi modi per cambiare il browser predefinito in Windows 10. Un primo metodo è quello di farlo partendo da Impostazioni e seguendo questi passaggi.
Da Start si deve selezionare Impostazioni. Da qui bisogna cliccare su Sistema e poi su App predefinite. Un’alternativa più veloce per raggiungere direttamente la schermata App predefinite è usare la scorciatoia della tastiera Windows + I.
Come cambiare browser Windows 10 – Da Impostazioni, andare in Sistema e cliccare su App predefinite
Ora bisogna cercare la voce Browser web e cliccare su Microsoft Edge, il browser impostato come predefinito.
Come cambiare browser in Windows 10: selezionare Browser web e cliccare su Microsoft Edge, il browser impostato come predefinito
Qui vedremo la lista di tutti i browser installati: non ci resta che scegliere quello che vogliamo diventi il nuovo browser predefinito.
Come cambiare browser in Windows 10: nella finestra Scegli app, scegliere il browser che si vuole impostare come predefinito
Come cambiare browser in Windows 10 dal vecchio browser
Esiste un altro modo per impostare un altro browser come predefinito. Se abbiamo installato Windows 10, la prima volta che apriremo il vecchio browser (Chrome, Firefox o qualsiasi altro), ci comparirà una finestra che ci comunica che quello non è il nostro browser predefinito e che, se vogliamo, possiamo impostarlo come tale.
Come cambiare browser in Windows 10. Dopo aver installato Windows 19, se si apre un browser diverso da Microsoft Edge comparirà questo messaggio (in questo caso, il browser aperto è Firefox)
Cliccando su Utilizza nome-del-browser come browser predefinito (es. Utilizza Firefox come browser predefinito), si aprirà la finestra di Impostazioni di Windows 10. Da qua dovremo seguire lo stesso percorso indicato nel paragrafo precedente (Sistema > App predefinite > Browser web > Microsoft Edge > nuovo browser predefinito)
Come cambiare browser in Windows 10 usando i Programmi predefiniti
Un terzo modo per scegliere il browser predefinito in Windows 10 è quello di impostare i Programmi predefiniti. Bisogna quindi andare in Pannello di controllo e selezionare Programmi predefiniti. Da qui bisogna cliccare sulla prima voce, Imposta i programmi predefiniti.
Come cambiare browser in Windows 10. Da Pannello di controllo, selezionare Imposta i programmi predefiniti (Set your default programs)
A sinistra si aprirà un elenco di tutti i programmi predefiniti. Ora bisogna selezionare il browser che vogliamo come predefinito (es. Chrome) e cliccare, sulla destra, la voce Imposta questo programma come predefinito.
Come cambiare browser in Windows 10. Nella lista di programmi che si aprirà sulla sinistra, scegliere quello che si vuole impostare come predefinito e cliccare su Imposta questo programma come predefinito
Come cambiare browser in Windows 10: il video tutorial
E per finire, ecco un video di ripasso in cui in pochi secondi è spiegato come cambiare browser in Windows 10.
L’icona è sempre blu ma non ha nulla a che fare con Explorer: il nuovo browser di Windows 10 è Microsoft Edge ed è tutto nuovo. I suoi punti di forza sono la semplicità di utilizzo e la velocità con cui risponde agli input di ricerca e ai comandi dell’utente. Ma non solo: Edge propone anche delle funzionalità nuove, mai sperimentate dagli altri browser. Esploriamo insieme le sue principali caratteristiche e scopriamo come usare Microsoft Edge al meglio.
Come usare Microsoft Edge: icona e schermata di avvio
L’icona di Edge è una e azzurra, molto simile a quella di Internet Explorer. La troviamo nell’elenco delle applicazioni, nel menu Start oppure nella barra al fondo dello schermo. Lanciando il programma la schermata di avvio propone una pagina iniziale dinamica in cui sono riportate alcune notizie del giorno, il meteo e altri contenuti.
Di default ogni volta che apriamo una nuova pagina, Edge ci mostra, subito sotto il campo in cui inserire le nostre ricerche, delle icone rettangolari che contengono i siti che abbiamo cercato più frequentemente e, sotto, le news e altri aggregatori di notizie. Questi contenuti possono però essere personalizzati attraverso il menu Impostazioni.
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Come usare Microsoft Edge: la barra superiore
La barra superiore contiene, nell’ordine, i seguenti elementi: all’estrema sinistra abbiamo le frecce per andare avanti o indietro e la freccia circolare per il refresh della pagina. Nella parte centrale c’è la barra degli indirizzi. A destra troviamo le icone che identificano la Modalità lettura (nuova funzione introdotta da Edge rappresentata da un libro), Preferiti (stella), l’Hub (tre linee), l’Elenco delle lettura (una stella dentro un rettangolo), le Note (altra novità di Edge, il simbolo è un rettangolo con dentro una penna), le Impostazioni (tre puntini).
Come usare Microsoft Edge: le personalizzazioni
Per fare una ricerca in Edge possiamo digitare le parole chiave nel campo apposito oppure direttamente nella barra degli indirizzi. Di default Microsoft Edge usa come motore di ricerca Bing ma lo si può cambiare. Se ad esempio vogliamo sostituirlo con Google dobbiamo aprire Google in una scheda nuova, andare in Impostazioni Avanzate, cliccare su Bing per Cambiare il motore di ricerca, cliccare su Aggiungi Nuovo e scegliere Google.
Le impostazioni predefinite non prevedono l’icona della pagina iniziale ma anche questa opzione può essere modificata. Basta andare in Impostazioni Avanzate, attivare Mostra icona della home page e digitare l’indirizzo di quella che vogliamo come pagina iniziale.
Un’altra personalizzazione, del tutto estetica e sempre tramite il menu Impostazioni, è la scelta del tema. Ci sono due alternative: un tema chiaro, con sfondo bianco, oppure scuro, su sfondo nero.
Come usare Microsoft Edge: nella barra superiore troviamo le icone della Modalità lettura, Preferiti, Elenco di lettura, Note e Impostazioni. L’aspetto può essere personalizzato, ad esempio aggiungendo l’icona della home page
Come usare Microsoft Edge: importare i Preferiti/Segnalibri
Con Microsoft Edge è possibile importare i Preferiti da altri browser. Per farlo bisogna andare su Impostazioni, Importa preferiti da un altro browser, selezionare il browser e cliccare su Importa.
Però, Edge non supporta l’importazione di Preferiti/Segnalibri da un file HTML. In questo caso una soluzione può essere quella di salvarli prima su Firefox e poi esportarli su Edge. Ovviamente il primo passo da fare è installare Firefox, nel caso non sia già presente sul computer. Da qui bisogna andare su Segnalibri, cliccare su Visualizza tutti i segnalibri e poi su Importa e salva. Da qui si deve selezionare Importa preferiti da HTML, cliccare sul file HTML contenente i Segnalibri, e poi su Apri, per importare tutti i segnalibri nel browser Firefox. A questo punto si può chiudere Firefox, aprire Edge e seguire la procedura Importa preferiti da un altro browser.
Come usare Microsoft Edge: aggiungere i Preferiti
Per salvare una pagina tra i preferiti basta cliccare sull’icona dei Preferiti la stella posizionata in alto a destra della barra superiore. Si può quindi decidere di salvarli in una cartella già esistente o in una nuova. In alternativa si può salvare la pagina nell’Elenco di lettura. In questo caso l’icona da schiacciare è il riquadro con la stella all’interno, sempre nella barra in alto, a destra.
Come usare Microsoft Edge: aprire un sito con Explorer
Può capitare che Edge non apra alcuni siti, ad esempio quelli codificati in Silverlight. In quel caso esiste la possibilità di aprirli con Explorer 11. Infatti, in Windows 10 sono installati entrambi i browser, solo che Edge è il predefinito mentre Explorer c’è ma è nascosto. In Opzioni esiste però la funzione Apri con Explorer.
Come usare Microsoft Edge: l’Hub
L’Hub di Microsoft Edge è diviso in quattro categorie: i Preferiti, l’Elenco di lettura, la Cronologia delle pagine visitate e i Download. Il menu Preferiti è il luogo in cui si possono organizzare i nostri Preferiti: da qui possiamo, ad esempio, spostare le cartelle o trascinare i segnalibri. Non è possibile creare delle sottocartelle.
Come usare Microsoft Edge. L’hub è diviso in quattro sottocategorie: Preferiti, Elenco di lettura, Cronologia e Download
Come usare Microsoft Edge: modalità di lettura
Una delle novità introdotte da Microsoft Edge, e mai sperimentata da nessun altro browser, è la funzione Modalità lettura. Attivandola, la pagina web viene riformattata come fosse un testo illustrato: vengono mantenute solo la parte testuale e le immagini. Tutti gli altri elementi, come ad esempio i link, sono eliminati. Per attivare la Modalità Lettura bisogna selezionare l’icona del libro, posizionata a destra della barra di avvio. Va precisato che nelle home page o nelle pagine piene di link, la Modalità Lettura non funziona perché di fronte a troppi collegamenti ipertestuali Edge non è in grado di estrapolare solo il testo.
Come usare Microsoft Edge: l’Elenco di lettura
Microsoft Edge riprende una funzione che sinora era eseguita solo da alcune applicazioni: la possibilità di salvare un articolo che ci interessa in un Elenco di Lettura. Si tratta di una sorta di promemoria che contiene tutte quelle pagine web che riteniamo interessanti ma che non abbiamo ancora avuto modo di leggere. Per farlo bisogna aprire la pagina che vogliamo salvare e cliccare sull’icona dell’Elenco di Lettura. Quando avremo voglia di riprendere gli articoli salvati, basterà tornare nell’Elenco di lettura e, selezionare, tra le quattro icone che si aprono (una stella, delle linee parallele, un orologio e una freccia), le linee.
Come usare Microsoft Edge: con la funzione Modalità di lettura la pagina web viene riformattata mantenendo solo testi e immagini. L’Elenco Letture contiene le pagine che vogliamo salvare per leggerle in un secondo momento
Come usare Microsoft Edge: Cortana
Microsoft Edge, esattamente come Windows, ha Cortana, l’assistente personale che ci aiuta nelle ricerche e ci fornisce informazioni utili e mirate. Per interpellarla basta selezionare la parola su cui vogliamo più dati, schiacciare il tasto destro del mouse e selezionare Apri con Cortana. Si aprirà così una piccola finestra verticale contenente notizie e informazioni riguardo quella parola. Ad esempio, se clicchiamo sulla parola Setter, Cortana ci fornirà un elenco di notizie e informazioni varie su quella razza di cani.
Come usare Microsoft Edge: aggiungere note
Anche questa è una novità di Microsoft Edge: la possibilità di sottolineare, disegnare e aggiungere note direttamente sulla pagina che stiamo leggendo, un po’ come potremmo fare se salvassimo lo screenshot della pagina e lo aprissimo su un programma di grafica, anche solo Paint.
L’icona per aggiungere note si trova nella barra in alto, sulla destra, ed è rappresentata dalla penna racchiusa in un rettangolo. Cliccandoci sopra si apre un editor, in alto a sinistra, che permette diverse operazioni, tutte piuttosto intuitive. Si possono inserire dei campi note o usare diversi strumenti: la penna, con cui disegnare sulla pagina, quasi come fosse una lavagna. Oppure la gomma, l’evidenziatore o le forbici per tagliare parti di pagina e copiarle altrove. Cliccando sulle rispettive icone, le annotazioni possono essere salvate in Preferiti oppure in Elenco di Lettura.
Come usare Microsoft Edge. Edge è il primo browser che permette di inserire note, evidenziare il testo. scrivere e tagliare la pagina web.
Come usare Microsoft Edge: altre impostazioni
Concludiamo infine segnalando alcune funzioni del menu Impostazioni che non abbiamo ancora visto. A parte Stampa, una delle più utili è Aggiungi a Start, per aggiungere il sito che si sta visualizzando nel menu Start.
Se poi ci soffermiamo su Impostazioni avanzate, qui tra le più interessanti abbiamo la possibilità di disabilitare il Flash Player, gestire le password salvate, bloccare i popup e configurare le impostazioni di privacy.
Come usare Microsoft Edge e conoscerne i limiti
Microsoft Edge, è sicuramente un browser veloce, dalle alte prestazioni e con funzioni nuove e interessanti. Però, non è ancora perfetto: ci sono ancora alcune lacune. Una è la mancanza delle estensioni. Al momento non sono ancora supportate ma verranno introdotte a breve e probabilmente saranno Java-based e quindi molto simili a quelle di Google Chrome.
Anche la condivisione delle pagine web con note ha ancora qualche limite. In Microsoft Edge esiste la possibilità di condividerle su OneNote ma per ora lo strumento non è ancora funzionante. Si tratta di mancanze a cui il team Microsoft sta già lavorando e che verranno colmate con i prossimi aggiornamenti.
A quasi un anno di distanza dall’annuncio, Microsoft Windows 10 è stato lanciato sul mercato e milioni di utenti in tutto il mondo hanno iniziato la procedura di aggiornamento dei “vecchi” sistemi Windows 7, 8 e 8.1. Per il lancio del nuovo prodotto Microsoft non si è certo risparmiata, definendo Windows 10 “il sistema operativo più completo di sempre“.
Le innovazioni, rispetto al passato, sono molteplici, dal ritorno dell’amato pulsante “Start” che per quasi trent’anni ha rappresentato il simbolo del sistema operativo di Redmond al nuovo browser Edge, dall’arrivo dell’assistente vocale Cortana ai desktop multipli: Windows 10 rappresenta una nuova era per gli utenti dei PC Microsoft. Scopriamo insieme le caratteristiche e novità principali e le novità di questo sistema operativo.
Windows 10, l’interfaccia grafica riprende gli elementi migliori delle precedenti versioni, aggiungendo nuove funzioni.
Microsoft Windows 10: tutte le novità e le caratteristiche
Da ormai trent’anni Microsoft ci ha abituati all’uscita di sistemi operativi sempre nuovi: da quelli caratterizzati da “numeri e punti” come lo storico 3.1 a quelli contrassegnati dall’anno di uscita (Win 95 e 98 in primis) arrivando alle sigle (Millennium, Xp, Vista) e ritornando al numero di versione (Windows 7, 8 e 8.1). Questa volta però il passaggio è stato diverso: l’azienda di Redmond ha volutamente saltato “Windows 9” per passare direttamente alla versione 10, sottolineando uno stacco rispetto al passato.
Perché, di fatto, Windows 10 rappresenta finalmente qualcosa di diverso, un condensato delle caratteristiche apprezzate nei precedenti Windows (come il pulsante Start) unito a una serie di nuove features che consentono al sistema operativo di essere competitivo non solo in ambiente desktop, ma anche nell’ambiente mobile a formare un unico ecosistema Windows. Novità e innovazioni destinate non solo a colpire gli utenti ma anche la concorrenza, a testimonianza del fatto che i sistemi Microsoft sono ancora “vivi” e al passo con i tempi.
Vediamo, nel dettaglio, le principali caratteristiche di Windows 10 elencate attraverso i “punti di forza” identificati da Microsoft per il suo nuovo prodotto.
Windows 10, il ritorno del pulsante “Start” affianca l’assistente vocale Cortana.
Microsoft Windows 10: caratteristiche e novità di grafica e interfaccia
Ciò che colpisce fin dal primo avvio è l’estrema cura prestata dal team di Microsoft per i dettagli. Nulla sembra lasciato al caso: la sensazione di smarrimento ispirata dall’interfaccia Metro di Windows 8 (quella con i “cubotti” colorati) è un lontano ricordo, rimpiazzata da un design estremamente semplice e pulito. Il desktop è caratterizzato dal ritorno del pulsante Start, affiancato da una selezione dei contenuti e delle app più utilizzate dall’utente.
Subito a fianco Cortana, l’assistente vocale, è sempre a disposizione per ricevere ordini e ricordare all’utente notizie, previsioni meteo, appuntamenti e promemoria. Di fianco all’orologio, nella parte destra dello schermo, è ora disponibile un Centro Notifiche che raccoglie la Posta, le note, le opzioni legate alla connettività del computer e tutte le impostazioni del sistema operativo.
Windows 10, il Centro Notifiche raccoglie tutte le informazioni più importanti della nostra vita multimediale.
Microsoft Windows 10: caratteristiche e novità. Finalmente le funzioni sono al loro posto
Tutte le funzioni importanti sono richiamabili in pochi click, attraverso l’interfaccia familiare dei prodotti Windows “classici”, senza il senso di smarrimento provato nel mettere le mani su Windows 8. Ogni click sulle icone è accompagnato da una serie di finestre che rimandano alle impostazioni, mostrando al contempo una serie di informazioni utili.
E quando i programmi e le finestre aperte raggiungono un livello di saturazione, dalla barra delle applicazioni è possibile cliccare la nuova funzione “Visualizza attività” (o Task View) che raccoglie le screenshot tutte le applicazioni e i software aperti, consentendo in pochi click di ordinare o chiudere i programmi inutilizzati, dando modo di accedere alla modalità Desktop multipli (denominata in gergo Aero Snap), per moltiplicare i Desktop a disposizione dell’utente e creare nuovo spazio di lavoro. Una soluzione particolarmente utile per chi è solito lavorare con numerosi programmi e finestre, che potranno essere quindi raccolti per aree tematiche su desktop differenti, semplificando e velocizzando il flusso di lavoro.
Windows 10, “Visualizza Attività” e “Desktop multipli” consentono di organizzare al meglio il lavoro, anche con tante finestre e app aperte.
Microsoft Windows 10: caratteristiche e novità di Edge, il nuovo browser
Windows 10 si propone come un sistema operativo adatto a tutti, dallo studente al videogiocatore, dal libero professionista alla grande azienda multinazionale. A partire da alcune funzioni che, di base, sono presenti in tutte le versioni del sistema operativo come il nuovo browser Edge.
Il successore di Internet Explorer, di cui eredita un’icona molto simile che rappresenta la lettera “e”, è stato concepito per competere ad armi pari con i concorrenti Google Chrome, Firefox e Safari, grazie a una velocità di navigazione migliorata rispetto a Explorer e una serie di funzioni extra come quella legata agli appunti e alle annotazioni. Grazie alla tecnologia di One Note, premendo l’apposito tasto è possibile evidenziare, ritagliare, scrivere, prendere appunti direttamente sulla pagina web e condividerla con amici o colleghi.
Le opzioni del browser sono ridotte al minimo e richiamabili dall’apposita icona presente nella parte superiore destra dello schermo. Nonostante tutte queste caratteristiche apprezzabili, non bisogna dimenticare che Edge rappresenta un prodotto nuovo, con pochissima storia alle spalle. Non deve stupire, quindi, la presenza di qualche incertezza durante l’utilizzo di Edge specialmente quando si aprono numerose tab di navigazione contemporaneamente: in questo caso è facile notare un consumo di RAM eccessivo, capace di mettere in difficoltà anche i PC più potenti di nuova generazione e di generare crash improvvisi.
La strada da fare, in questo caso, è ancora molta ed è lecito aspettarsi nei prossimi mesi diverse patch correttive per Edge.
Windows 10, il browser Edge offre una navigazione veloce e la possibilità di prendere appunti direttamente sulle pagine web.
Microsoft Windows 10: caratteristiche e novità. Ora i prodotti sono mixati e scalabili
Windows 10 getta le basi per un nuovo ecosistema Microsoft, capace di riunire sotto il medesimo sistema operativo (e lo stesso marketplace) computer desktop, dispositivi mobili e la piattaforma di videogiochi Xbox. L’interazione fra ambiente desktop e mobile sarà garantita dalla nuova funzione Continuum, che verrà implementata entro la fine del 2015 sui dispositivi Windows Mobile di nuova generazione e che consentirà, in modo pratico e veloce, di passare dall’interfaccia desktop di Windows 10 a quella mobile.
Smartphone e tablet, una volta collegati a un monitor esterno, funzioneranno esattamente come un normale PC Windows 10 (compresa l’interfaccia grafica), con la possibilità di eseguire le medesime operazioni ed eseguire le stesse app. Una “fusione” di tutti i dispositivi della famiglia Microsoft che semplificherà di molto le comunicazioni fra devices diversi, abbattendo per la prima volta le differenze tra ambiente Desktop e mobile.
Windows 10: uno stesso sistema operativo per PC desktop, notebook, smartphone e tablet, tutti interconnessi fra loro.
L’interconnessione riguarda infine anche la piattaforma Xbox One: Windows 10, grazie anche alle nuove DirectX 12, non solo sfrutta al meglio le potenzialità delle schede grafiche di nuova generazione garantendo una migliore esperienza videoludica, ma consente di giocare tutti i videogiochi presenti sui dispositivi Xbox dell’utente. I giochi Xbox possono quindi essere scaricati su tutti i PC Windows 10 connessi all’account personale e ottimizzati per il nuovo sistema operativo.
Windows 10, grazie alla connessione con Xbox One i giochi sono disponibili anche sul PC.
Microsoft Windows 10: caratteristiche e novità. L’interazione con le persone.
Qualcuno ha definito Windows 10 un sistema operativo “intelligente”. Affermazione azzardata, ma in qualche modo comprensibile dopo aver fatto conoscenza con Cortana, il nuovo assistente vocale Microsoft. Una guida capace di adattarsi a qualsiasi necessità, in modo semplice e immediato, che si tratti della ricerca di un file nel computer o di un informazione su internet. Impossibile non notare la presenza di Cortana nella nuova interfaccia di Windows 10: una vistosa barra a fianco del pulsante Start invita l’utente a “chiedere qualcosa”, sulla falsariga di quanto effettuato in questi anni da Apple con Siri.
Windows 10: l’assistente vocale Cortana rappresenta una delle novità più attese e interessanti.
Dopo una prima fase di calibrazione del microfono (dove, nonostante gli avvisi di presunta incompatibilità, quasi tutti i microfoni integrati del computer recenti si dimostrano perfettamente funzionanti), Cortana inizierà a interloquire con le nostre richieste. Il riconoscimento vocale è ottimo anche in ambienti rumorosi, ed è raro che l’assistente incorra in errori. Alle domande più ostiche, Cortana risponde aprendo una pagina di Edge con i risultati della nostra richiesta: viceversa, l’assistente è in grado di trovare files, aprire applicazioni, accedere alle impostazioni del “vecchio” pannello di controllo (ora rinominato in “Impostazioni”), cercare un indirizzo o un tragitto sulla mappa e persino cantare una canzone quando glielo si chiede.
Molte risposte Cortana le fornisce direttamente all’interno della pagina dedicata, con la possibilità di interagire a schermo pieno con il risultato e la relativa applicazione (browser, app, cartella, etc…). Contrariamente alle aspettative, Cortana rappresenta già un prodotto maturo, forse non ancora ai livelli di Siri ma sicuramente valido e funzionale.
Windows 10, Cortana offre autonomamente una ricca selezione di notizie, calibrate in funzione dei nostri gusti e preferenze.
Microsoft Windows 10: caratteristiche e novità. La personalizzazione
Windows 10 si prefigge di fornire un’esperienza unica e personalizzata, dove la tecnologia si adatta alle esigenze dell’utente. A partire dal primo accesso: dopo aver impostato il PIN di sicurezza, la nuova funzione “Hello” consente, sui PC dotati di fotocamera Intel RealSense 3D (ancora pochissimi, per la verità) l’accesso può essere fatto attraverso un riconoscimento biometrico che legge le fattezze del viso, come nei migliori film di spionaggio americani.
Una funzione destinata a soppiantare password, PIN e lettori di impronte digitali che rivoluzionerà gli accessi e la gestione delle password sui PC domestici del futuro, dal momento che questa tecnologia, sebbene già presente in Windows 10, manca ancora di hardware pronti a funzionare in maniera adeguata.
Windows 10, la schermata iniziale offre diverse modalità di accesso, fra cui il riconoscimento biometrico del volto dell’utente.
I “tiles” comparsi in Windows 8 sono ancora presenti e completamente configurabili da parte dell’utente. Per accedervi, è sufficiente cliccare sul tasto “Start” nel margine inferiore sinistro. Subito a destra rispetto alla consueta lista di app più utilizzate, alle opzioni di spegnimento e all’accesso alle impostazioni, è presenta la nuova sezione “La tua vita a colpo d’occhio“, con le tiles suddivise per categoria e completamente configurabili a discrezione dell’utente, per un’area di lavoro completamente su misura.
Nell’angolo inferiore destro un’icona a forma di messaggio apre il nuovo Centro Notifiche, dove è possibil raggruppare note, promemoria, appuntamenti, e-mail e accedere a una serie di comandi rapidi (connettività, impostazioni, risparmio energetico, modalità aereo, posizione, reti wireless, etc…). Da segnalare il tasto per attivare/disattivare la modalità tablet, autentico anello di congiunzione con il “vecchio” Windows 8.1. Attivandola, riapparirà a pieno schermo l’interfaccia “Metro” a quadrati colorati, suddivisi in categorie.
L’ideale per tutti i tablet e i dispositivi ibridi touchscreen di nuova generazione, consentendo anche a questi utenti di svolgere le stesse identiche operazioni dell’ambiente Desktop anche sui dispositivi touch.
Windows 10, la modalità Tablet offre un’interfaccia semplice e schematica grazie al ritorno dei “tiles”.
Windows 10 affonda le sue radici nel rinnovato Windows Store, un contenitore unico per tutti i dispositivi della famiglia Microsoft capace di fornire contenuti, gratuiti e a pagamento, come applicazioni, giochi, musica, film e programmi TV. Da segnalare la presenza, nello store, di app dedicate all’ambiente Desktop e di app “Modern”, dedicate invece a smartphone e tablet, al pari di quanto avviene comunemente negli store concorrenti.
Dopo una lunga fase di sviluppo, Windows Store si pone come un marketplace giovane, caratterizzato comunque da una buona presenza di applicazioni destinate a soddisfare le esigenze basilari degli utenti e a completa disposizione degli sviluppatori, che troveranno terreno fertile per la realizzazione dei applicazioni dedicate a questo market emergente e a milioni di utenti Microsoft nel mondo.
Windows 10, lo store offre un ampio ventaglio di applicazioni, musica, video, giochi e programmi TV.
Windows 10. Il verdetto finale
Windows 10 è giovane e, come tale, presenta luci e ombre. Pur risultando molto più semplice da usare rispetto alle precedenti versioni, essendo più intuitivo e graficamente accattivante nella sua essenzialità, presenta ancora qualche difettuccio di gioventù. Nonostante questo, un plauso deve essere fatto al team di Microsoft per essere riuscita a rilasciare una versione stabile e perfettamente funzionante sin dal primo giorno del lancio ufficiale.
Le sue caratteristiche lo rendono adatto a qualsiasi dispositivo touchscreen e non, rendendolo un prodotto estremamente versatile e adattabile alle abitudini dell’utente. Anche sotto il profilo della sicurezza, Windows 10 promette faville grazie alle protezioni integrate e al nuovissimo Device Guard, capace di garantire protezione software e hardware contro minacce informatiche e di verificare alla fonte i software attendibili da quelli pericolosi.
“Il sistema operativo Microsoft più completo di sempre” è arrivato ed è riuscito a stupire, sin dal primo giorno, per le sue caratteristiche e la sua stabilità: con gli aggiornamenti futuri si potranno limare i difetti e migliorare le caratteristiche e sarà possibile comprendere appieno il potenziale legato all’interconnessione fra i dispositivi (Xbox compresa).
L’impressione è che attraverso Windows 10 Microsoft abbia voluto cambiare pagina, portando aria nuova non solo in azienda ma nei PC di tutti i suoi clienti: la strada è ormai tracciata e solo il tempo potrà decretare il successo di questo cambiamento di rotta.
Stai cercando una guida per Steam che possa spiegarti come funziona la piattaforma videoludica più diffusa del momento? Allora, sei nel posto giusto. Steam è una piattaforma di gioco di livello mondiale, capace di fornire ai propri iscritti videogiochi, forum dedicati, guide, materiali extra, bonus e numerosi altri benefit per rendere unica l’esperienza di gioco. Forte di un archivio con oltre 3.000 videogiochi di tutti i generi, dagli sparatutto agli arcade, Steam offre la possibilità ai propri iscritti di rendere “social” l’esperienza di gioco, stringendo amicizie con altri giocatori di tutto il mondo.
Come funziona Steam. La guida alla piattaforma di gaming
Steam, la guida: la piattaforma è disponibile per PC, Mac e dispositivi mobili.
Il pacchetto di installazione di Steamviene solitamente fornito insieme ai videogiochi acquistati che supportano questa piattaforma. Durante il processo di installazione, Steam viene installato sul computer dell’utente dando modo di iniziare la procedura di registrazione (obbligatoria). In alternativa, Steam è scaricabile dall’apposita paginaper tutte le piattaforme disponibili.
Durante l’installazione viene richiesto all’utente di scegliere uno username e una password, inserendo infine un indirizzo e-mail valido dove ricevere tutte le comunicazioni e le ricevute degli acquisti effettuati. Alcuni passaggi della procedura, come il sondaggio sull’hardware del proprio PC o sulla velocità di connessione, sono puramente facoltativi. Terminata la registrazione, si aprirà la schermata principale di Steam: in caso di nuova installazione con un nuovo username, il proprio account risulterà “non verificato” e sarà soggetto ad alcune restrizioni (impossibilità di inviare richieste di amicizia, di creare gruppi e di votare i videogiochi).
Per trasformare il profilo in “verificato“, sarà sufficiente procedere a un acquisto su Steam, installare nella libreria personale un videogioco a pagamento (anche acquistato in un negozio tradizionale) o effettuare una ricarica nel portafoglio elettronico Steam Wallet.
Come funziona Steam. La guida all’interfaccia grafica
Steam presenta una barra di menù collocata nella parte superiore della schermata, un’area centrale per visualizzare i contenuti e un footer inferiore destinato a ospitare alcune funzioni del programma. Queste due barre rimangono sempre in primo piano, a disposizione dell’utente.
Barra superiore del menù: qui appaiono le voci “Steam”, “View”, “Friends”, “Games”, “Help”; subito sotto, sono presenti i tasti di navigazione “Store”, “Library”, “Community” e la propria pagina personale, contraddistinta dallo username dell’utente. Nella parte superiore destra dello schermo appaiono le “notifiche”, il saldo totale dello “Steam Wallet”, le opzioni di ricarica del portafogli elettronico e il tasto per attivare “Big Picture”. Subito sotto la barra di navigazione, si trova la barra degli indirizzi (attivabile da Steam->Settings->Interface), particolarmente utile per salvare i link delle pagine ed eventualmente trasmetterli agli amici.
Schermata di navigazione: in quest’area è possibile navigare all’interno delle pagine di Steam, visualizzando i rispettivi contenuti.
Footer: da qui è possibile aggiungere nuovi giochi alla libreria, monitorare lo stato dei download (attraverso la barra di progressione centrale) e soprattutto gestire le chat con i propri amici, richiamabili attraverso l’immagine dell’avatar personale presente nell’angolo inferiore destro dello schermo.
Steam, la guida: l’interfaccia grafica, pulita ed essenziale, è ricca di funzioni e opzioni.
Come funziona Steam. La guida alle funzioni della barra dei menù
Chat: cliccando sull’immagine avatar del footer, si apre la finestra di riepilogo delle amicizie strette con altri utenti Steam. Cliccando con il tasto destro sull’avatar è possibile modificare la propria visibilità in chat. Scorrendo nella finestra si può visualizzare l’elenco dei gruppi e degli amici, taggabili mediante le apposite etichette. Per ogni amico, è possibile organizzare partite online, effettuare scambi di oggetti legati ai giochi e ai bonus di Steam, oppure avviare una semplice chat, sia testuale che vocale.
Steam (voce di menù principale): attraverso questo tasto, è possibile effettuare il log out dell’utente, passare in modalità online/offline, aggiornare la versione di Steam e i driver della scheda grafica (funzione compatibile solo con i prodotti AMD), effettuare backup dei giochi e accedere alle impostazioni (settings).
Settings: da questa finestra è possibile gestire il proprio account (modificare i dati anagrafici e di contatto, la password, etc…) e attivare/disattivare lo Steam Guard, una misura di sicurezza aggiuntiva per mantenere protetto l’account Steam. Ogni volta che si tenterà l’accesso da un nuovo dispositivo, Steam manderà via mail un codice di sicurezza che andrà inserito per completare l’accesso. Dalle altre voci della finestra Settings è possibile gestire le preferenze per gli amici, l’interfaccia, i download, il cloud e la chat vocale.
Games: da questa voce del menù principale è possibile aggiungere nuovi giochi, attivare nuovi giochi su Steam attraverso l’inserimento di una key, riscattare codici (promozionali e a pagamento) per lo Steam Wallet o aggiungere giochi “non-Steam” alla libreria. In questo caso, sarà presente un semplice collegamento e le funzionalità d Steam non saranno disponibili.
Help: sempre da menù principale, è possibile contattare l’assistenza Steam e accedere alla guida in linea.
In-game Overlay: premendo la combinazione di tasti shift+tab durante l’esecuzione dei giochi Steam, è possibile attivare la funzione Overlay. In questo modo sarà possibile visualizzare informazioni relative alla chat, link a guide e consigli di gioco, un mini-browser per la navigazione web (utile per reperire informazioni senza interrompere la partita), accesso a news e altre funzioni utili per migliorare l’esperienza di gioco.
Steam, la guida: nel catalogo sono disponibili oltre 3.000 videogiochi, dai più recenti ai classici della storia videoludica.
Come funziona Steam. La guida alla barra di navigazione di Steam
Dalla barra di navigazione, collocata subito al di sotto della barra dei menù, è possibile accedere a un’ulteriore serie di funzioni.
Store: si tratta di un autentico marketplace dove è possibile scaricare giochi, software, demo e accedere a una ricca serie di notizie e contenuti “raccomandati” dallo staff di Steam. Nell’area centrale della pagina, destinata alla visualizzazione dei contenuti, vengono evidenziati periodicamente i titoli scontati e quelli oggetto di mega-promozioni. I giochi sono visualizzabili in base alle categorie di appartenenza, con la possibilità di procedere a ricerche avanzate in base a titolo, produttore, prezzo, lingua, sistema operativo supportato etc… Scorrendo le varie voci è possibile elencare i giochi in base a quelli più giocati: una funzione particolarmente utile per gli amanti delle sessioni online, grazie alla quale è possibile stabilire con certezza se un titolo è attuale o “sorpassato”. Tra le funzioni più interessanti figura Greenlight, una sezione pensata per dare visibilità agli sviluppatori e ai videogiochi emergenti.
Library: da qui è possibile monitorare e gestire tutti i videogiochi associati a Steam. I titoli possono essere suddivisi in cartelle e categorie, suddivisi per liste o griglie e accompagnati da informazioni generiche sul gioco. Cliccando con il tasto destro su ogni titolo, sarà possibile avere una finestra dedicata contenente informazioni generiche, gli update disponibili, la possibilità di eseguire il backup dei files di installazione e dei salvataggi, gestire eventuali versioni beta e così via.
Community: accedendo a questa sezione è possibile creare gruppi, cercare giocatori e accedere agli elementi di maggiore interesse pubblicati sulla community. È inoltre possibile consultare gli Hub, pagine dedicate a specifici videogiochi con discussioni, recensioni, foto, video e contenuti di vario genere.
Pagina Personale: l’ultima voce della barra di navigazione è rappresentata dal nostro nickname Steam. Si tratta di uno spazio riservato che può essere o meno visibile agli altri membri della community Steam, dove caricare informazioni personali e personalizzare contenuti grafici come gli sfondi. Dalla voce “Frineds” è possibile consultare l’elenco degli amici, aggiungerne di nuovi o eliminandone alcuni.
Steam, la guida: nella pagina “Library” vengono archiviati tutti i videogiochi installati dall’utente.
Come funziona Steam. La guida alla sicurezza
Non acquistate mai un account Steam: nell’accordo con l’utente finale, quello che si accetta durante la procedura di installazione, viene scritto a chiare lettere che è vietato vendere o acquistare account Steam creati da altri utenti. Acquistare un account Steam, al di là delle regole, non è comunque una buona mossa per un motivo molto semplice: il proprietario che l’ha creato potrà comunque rivendicarlo tramite la procedura di recupero password o denunciandone il furto a Steam. E, in questo caso, il compratore non potrà appellarsi a nessuna regola per essere rifondato della spesa o per riavere l’account acquistato.
Diffidate dai siti che regalano giochi Steam: nessuno regala niente per niente. Molti siti promettono di regalare gli ultimissimi titoli presenti sul market di Steam dietro registrazione o fornitura di dati personali (username, password, numeri di carta di credito, etc…). Si tratta al 99% di truffe, con le spiacevoli conseguenze che ne derivano. Discorso diverso per i siti che decidono, di tanto in tanto, di regalare titoli non proprio di ultima generazioni, contestualmente a eventi, fiere o iniziative particolari, ma anche in questo caso è necessario prestare la massima attenzione e non fornire credenziali o dati personali.
Attenzione ai siti che vendono o regalano le “key” dei giochi Steam: anche in questo caso, è necessario prestare attenzione ai siti che richiedono user, password o addirittura di disattivare il controllo di sicurezza di Steam (Steam Guard) per la ricezione delle key. Alcuni negozi operano legalmente, altri nella più completa illegalità. La cosa migliore, in questi casi, è eseguire un’attenta ricerca in Rete sulle esperienze di altri utenti e sulla reputazione di questi negozi online di “chiavi”.
Cards & Badges: si tratta di contenuti facoltativi, che hanno un mero impatto estetico sull’immagine che il giocatore ha all’interno della community. In base al numero di giochi posseduti, all’anzianità della presenza nella community di Steam o al ruolo dei giocatori nei vari gruppi, si ottengono una serie di medaglie (badges) che conferiscono punti di esperienza al proprio account. Più il punteggio cresce, più aumenta il livello del proprio account, in modo da sbloccare eventi e contenuti extra per il giocatore. Le Cards sono essenzialmente delle figurine legate ai giochi Steam e possono essere oggetto di commercio tra gli utenti per l’ottenimento di badges. Le Cards possono essere ottenute giocando ai videogiochi Steam, scambiate tra utenti o acquistate.
Può capitare di dover stare fuori tutto il giorno e non avere la possibilità di ricaricare il nostro smartphone Android. Usarlo il minimo indispensabile può essere una soluzione, ma non sempre è sufficiente. Infatti, una grande percentuale di carica viene consumata dalle applicazioni, anche senza che vengano utilizzate. Per questo è utile sapere cosa fare per trovare app che consumano batteria su Android e mettere in pratica alcuni accorgimenti per prolungarne l’autonomia.
Come trovare le app che consumano batteria su Android: la lista delle app più assetate di carica
Per prima cosa stiliamo una lista delle app che consumano più batteria su Android. Soffermiamoci su quelle più comuni, che spesso si trovano anche già pre-installate sullo smartphone. Così come accade per gli iPhone, ai primi posti troviamo Facebook, una delle applicazioni peggiori in fatto di consumo di batteria, ma anche di dati internet e di spazio di memoria. Questo dipende dal fatto che Facebook dà notifiche in tempo reale che richiedono continui aggiornamenti e un elevato numero di dati da ricaricare. Ed è un po’ la stessa cosa che succede anche per le app degli altri social network, a partire da Instagram o Vine, anche loro nella lista nera delle applicazioni più dispendiose in fatto di batteria.
Seguono poi i giochi, soprattutto quelli ad alta definizione grafica. Qui la lista è lunga: Puzzle & Dragons, Asphalt, Cattivissimo Me, Hay Day o Candy Crush Saga, solo per citarne alcuni. Il fatto che giocando lo schermo dello smartphone sia sempre acceso e che necessiti di un continuo caricamento di dati, ancor più se si tratta di giochi online, mette a dura prova la resistenza della batteria.
L’elenco prosegue con delle applicazioni insospettabili, le app pre-installate dai costruttori. È il caso ad esempio di AllShareCast Dongle S/W Update, ChatON Voice & Video Chat o Samsung WatchON Tablets, tutte di Samsung e tutte che si attivano automaticamente all’avvio del sistema.
Trovare app che consumano batteria su Android: Cattivissimo Me, così come tutti i giochi ad alta definizione grafica, rientra nella lista delle applicazioni “nemiche della batteria”
Trovare app che consumano batteria su Android: attenti ai Wakelocks e non solo
Le applicazioni che richiedono molta carica sono anche quelle che si basano sullo streaming di dati audio e/o video. Tra questa rientra ad esempio Spotify Music.
Oppure tutte le app, così come i social network, che forniscono notifiche continue, come ad esempio WhatsappMessanger o Yahoo. In generale il problema sono gli wakelock, nemici numero uno delle batterie Android. I wakelock sono meccanismi del sistema operativo Android che servono per mantenere attivo lo smartphone anche quando l’utente non lo sta utilizzando. Tutte le applicazioni che lanciano notifiche, lo fanno proprio grazie ai wakelock.
Rientrano nei wakelock sia tutti quei processi di background invisibili dall’esterno, sia quei processi che invece vengono visualizzati anche sullo schermo (notifiche) e che sono ancora più dispendiosi di energia. Quindi più applicazioni abbiamo che richiedono notifiche, più la carica della nostra batteria è compromessa.
Trovare app che consumano batteria su Android: Spotify, così come le applicazioni che usano streaming di dati, è una delle app che consuma più batteria
Trovare app che consumano batteria su Android con Wakelock Detector
Come fare quindi per trovare le app che consumano batteria su Android? Un aiuto ci viene proprio da un’applicazione: Wakelock Detector. È gratuita, intuitiva da utilizzare e si scarica sul Google Play Store. Una volta installata bisogna caricare lo smartphone e aspettare circa due ore prima di poterla utilizzare. L’attesa serve per dare il tempo a Wakelock Detector di aggiornare le statistiche. Avviando l’applicazione nella schermata principale troveremo la lista delle app ordinate per la quantità di batteria che consumano.
La ricerca può anche essere filtrata sulla base di vari parametri tra cui le applicazioni che utilizzano lo schermo acceso, quelle che usano più CPU o quelle che impiegano più wakelock. Oppure si può impostare che la lista segua un ordine alfabetico o che riporti solo i processi in uso in quel momento. Inoltre, per ogni app in elenco, si può vedere un dettaglio e visualizzare quale dei servizi offerti dall’applicazione stessa consuma più batteria. L’unico limite di Wakelock Detector è che richiede il root su Android Kitkat.
Trovare app che consumano batteria su Android: con Wakelock Detector si può visualizzare la lista delle applicazioni più dispendiose in termini di carica
Altre applicazioni per trovare app che consumano batteria su Android
In alternativa a Wakelock Detector esistono altre applicazioni utili per trovare app che consumano batteria in Android. Una di queste è Battery Doctor, gratuita e utile anche perché dà consigli interessanti su come ottimizzare la durata della batteria. Battery Doctor ci propone la lista delle applicazioni che consumano di più e ci permette di fare alcune operazioni, come ad esempio chiudere le app che non ci servono. Inoltre, sempre nell’ottica di risparmiare batteria, permette di modificare alcune impostazioni dello smartphone, come l’attivazione del Wi-Fi o del GPS, la gestione dellla CPU oppure della luminosità dello schermo.
Anche GSam Battery Monitor è un’app gratuita. Non richiede root tranne per il conteggio dei wakelocks e consente di vedere, anche attraverso grafici, qual è il consumo di batteria delle delle applicazioni attive e delle impostazioni del nostro smartphone. Per quanto riguarda le applicazioni, GSam Battery Monitor riporta diversi elenchi dove le app sono classificate per consumo, quantità di dati 3G scaricati, uso del processore e utilizzo dei wakelock. GSam fornisce anche indicazioni dettagliate sullo stato della batteria, l’autonomia residua e il livello di temperatura.
Trovare app che consumano batteria su Android: cosa fare per risparmiare carica
Individuate le applicazioni più assetate di batteria, cosa possiamo fare concretamente per aumentare l’autonomia del nostro smartphone? Per prima cosa bisogna ricordarsi ogni volta di chiudere le app, senza lasciarle in esecuzione. Altro consiglio ovvio è quello di eliminare le app che non servono o, quando la batteria è in esaurimento, disattivarle almeno momentaneamente. Una soluzione meno invasiva è quella di eliminare le app indesiderate all’avvio, cioè quelle applicazioni che vengono attivate automaticamente all’avvio del sistema. Tra i software che possono aiutarci c’è ad esempio Startup Cleaner.
Un’altra azione per risparmiare batteria è quella di disattivare la sincronizzazione automatica, usata da molte applicazioni. Per farlo bisogna andare su Impostazioni, Account e sincronizzazione e disattivare l’opzione Sincronizzazione automatica.
Anche i servizi di geolocalizzazione penalizzano la resa della batteria. Se non abbiamo possibilità di ricaricare il nostro smartphone Android e se non lo stiamo utilizzando come navigatore, conviene disattivare il GPS. Anche in questo caso si deve entrare in Impostazioni, Sicurezza e Localizzazione e bisogna eliminare le spunta su Attiva Localizzazione GPS.
Infine, a partire da Android 1,6, è stato introdotto un elemento molto utile, il il widget Power Control. Vi si accede dalla Schermata Home e con il seguente percorso: Menu, Aggiungi, Widget e Power control. Si tratta di un widget che può essere inserito in qualsiasi schermata home per gestire in modo rapido il WiFi, il Bluetooth, il GPS, le notifiche Push, e la luminosità dello schermo, tutte funzioni che, se disattivate o adeguatamente regolate, aiutano a risparmiare batteria.
A volte capita dover ricaricare l’iPhone anche in giorni in cui l’abbiamo usato pochissimo, solo per rispondere a qualche telefonata o messaggio o per visualizzare delle notifiche. Se ci chiediamo come sia possibile, la risposta è semplice: ci sono applicazioni, anche insospettabili, che consumano tantissima carica. Esistono però dei modi per trovare app che consumano batteria sugli iPhone. Vediamo quindi tra le app quali sono le peggiori nemiche della batteria e quali accorgimenti possiamo adottare.
Come trovare le app che consumano batteria su iPhone
Esistono degli strumenti che ci permettono di identificare le applicazione che consumano più batteria sull’iPhone. Un aiuto arriva anche da iOS 8 che integra funzioni di questo tipo. Andando In Impostazioni, Generali, Utilizzo e Utilizzo Batteria si può visualizzare la percentuale di consumo di batteria per ogni app, sia nelle ultime 24 ore, sia nell’ultima settimana. E si può decidere di disattivare quelle meno utilizzate e più dispendiose in termini di energia.
Oltre a iOS 8, esiste un’applicazione, ancora più efficiente, creata proprio, non solo per trovare le app che consumano batteria, ma anche per ottimizzare la carica del nostro iPhone. Si chiama Normal, è un app a pagamento (0,89 euro) e il suo punto di forza è che ci dà suggerimenti su cosa fare per ridurre il consumo di batteria da parte delle app.
iOS 8 è un utile strumento per trovare app che consumano batteria sugli iphone: per ogni app riporta la percentuale di consumo
Quali sono le app che consumano più batteria sugli iPhone?
Ma perché alcune app consumano più batteria? Le risposte sono molteplici. Una potrebbe essere il fatto che quell’applicazione è molto utilizzata, magari perché particolarmente attiva in background. Altre volte, invece, il problema è dovuto al fatto che le app vengono utilizzate in una zona in cui la rete ha un segnale debole. È più raro, ma può anche accadere che l’eccessivo consumo di batteria dipenda dal malfunzionamento dell’applicazione.
Sicuramente, poi, le app che si basano su un funzionamento in streaming di contenuti audio/video richiedono un dispendio significativo di batteria. Una considerazione simile vale anche per le applicazioni che sfruttano la geolocalizzazione: il GPS sempre attivo consuma, infatti, tantissima batteria. E infine ci sono applicazioni che si aggiornano costantemente per dare all’utente notifiche sempre aggiornate. Una comodità che però si paga in termini di durata della batteria.
Trovare app che consumano batteria sugli iphone: le notifiche
In base a queste considerazioni, si può stilare una lista delle applicazioni peggiori, in termini di consumo batteria. Ai primi posti troviamo Facebook e la cosa non ci sorprende. È il caso più eclatante di app che fornisce notifiche quasi in tempo reale richiedendo continui refresh automatici. Il problema di Facebook è ancora più accentuato se si pensa che ogni volta devono essere caricate immagini e testi. Tutto questo non può che incidere negativamente sulla nostra carica.
Come abbiamo visto, tutte le applicazioni che necessitano di aggiornamenti continui hanno bisogno di usare molta batteria. Per questo anche Facebook Messanger rientra nella lista delle applicazioni più assetate di carica. Fanno parte della stessa lista nera i principali social network, i servizi di messaggistica e le app delle mail. Alcuni esempi sono Twitter, Whatsapp, Viber e Skype e la causa principale è sempre la stessa, cioè le notifiche perennemente attive.
Trovare app che consumano batteria sugli iphone: il GPS
In altre applicazioni ciò che consuma batteria è la necessita di utilizzare il GPS. É il caso delle mappe e del navigatore. Usare l’iPhone come navigatore significa dover geolocalizzare continuamente la posizione dell’utente e questo richiede tantissima energia.
Ed è per lo stesso motivo che anche un’app insospettabile e apparentemente innocua come il Meteo si rivela in realtà una delle peggiori nemiche della batteria. Infatti, le previsioni metereologiche vengono sempre aggiornate in base al trascorrere del tempo ma anche alla geolocalizzazione dell’utente. E questo comporta l’utilizzo costante del GPS.
Persino la fotocamera, se impostata su un servizio di localizzazione, consuma molta batteria. Se poi a questo aggiungiamo anche un uso intenso del flash, il nostro iPhone si scaricherà ancora più velocemente.
Trovare app consumano batteria sugli iphone: tutte le app che danno notifiche continue richiedono continui refresh e un grande dispendio di batteria. È il caso delle app dei social network come Twitter.
Trovare app che consumano batteria sugli iphone: le app di gaming
Continuando la nostra lista delle applicazioni killer (di batteria) troviamo anche i giochi. Qui le cause sono diverse. Intanto la necessità di tenere lo schermo sempre acceso, spesso per giochi dalla grafica anche piuttosto definita, e quindi pesante da caricare. Se poi si tratta di giochi online, a questo va aggiunto il fatto che devono essere caricati dati in streaming. Ma non è finita: il consumo di batteria sale ancora di più se parliamo di giochi online gratis. Molte volte sono giochi che si sostengono con le pubblicità e sono proprio questi banner pubblicitari che appaiono in cima alla schermata i responsabili di un consumo eccessivo di batteria.
Come fermare le app che consumano batteria sugli iphone
Quali sono quindi i rimedi? Prima di tutto si può disattivare la geolocalizzazione. È una soluzione drastica perché implica il mancato funzionamento di diverse applicazioni. Potremmo però eliminare la geolocalizzazione almeno nella fotocamera. Per farlo bisogna andare su Impostazioni, Privacy, localizzazione e da qui disattivare la funziona all’interno della fotocamera.
Un altro metodo drastico è disattivare le notifiche (e quindi l’aggiornamento) dei social network. Può essere una soluzione di emergenza, da adottare quando non si ha modo di ricaricare l’iPhone. Anche in questo caso bisogna andare in Impostazioni di iOS, Generali e selezionare OFF in Aggiornamento app in background.
Trovare app consumano batteria sugli iphone e correre ai ripari: disattivare la geolocalizzazione e non usare l’iPhone come navigatore aiuta a risparmiare energia.
Infine può essere utile anche disattivare la posta elettronica push in modo tale che le mail siano scaricate non in tempo reale. Bisogna quindi andare in Impostazioni, Posta, contatti, calendari, Scarica nuovi dati, e disattivare la tecnologia Push.
Se poi vogliamo estendere la cosa, è possibile anche disattivare le notifiche push usate in alcune applicazioni dall’App Store per avvisare quando ci sono nuovi dati disponibili. Per disabilitare questa funzione, si va sempre su Impostazioni, Centro Notifiche e da qui si possono disattivare per ogni singole app. In questo modo, riceveremo le notifiche solo all’apertura dell’applicazione.
Si chiama Huawei G8: caratteristiche e specifiche tecniche sono state rese note da poco. È un Android Lollipop 5.1 dotato anche di lettore di impronte digitali. Il nuovo phablet di classe media ha già debuttato in Cina e presto sarà acquistabile anche in Europa. Ecco in anteprima immagini e scheda tecnica del nuovo arrivato in casa Huawei.
Huawei G8: caratteristiche e dettagli del nuovo phablet
Le forme sono tondeggianti con un telaio completamente in alluminio. La parte frontale è dominata dallo schermo di 5,5 pollici. In alto, al centro, troviamo lo speaker e lateralmente l’obiettivo della fotocamera centrale; il basso, in posizione centrale, il marchio Huawei. Nella scocca posteriore, in alto abbiamo la fotocamera principale e in basso il logo. L’Huawei G8 sarà disponibile in 3 tinte: bianco, nero e oro. Il display è un IPS con risoluzione Full HD (1920×1080 pixel) da 5.5 pollici con densità di 401ppi.
Huawei G8: caratteristiche del design. Il G 8 ha uno schermo da 5,5 pollici ed è disponibile in tre varianti di colore: nero, bianco e oro (come nell’immagine)
Huawei G8: caratteristiche del sistema operativo e hardware
Il sistema operativo è un Android 5.1 Lollipop, personalizzato con interfaccia Emotion UI. Il processore è un octa core Snapdragon 615 a 64 bit con scheda grafica GPU Adreno 405. Il telefono è disponile in due versioni: da 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna oppure da 3 GB di RAM e 32 GB di memoria interna. Entrambi i modelli sono espandibili con schede microSD fino a 64 GB.
Huawei G8: caratteristiche, connettività e altri dettagli
Così come in phablet di livello superiore, l’Huawei integra anche di un scanner biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali per il blocco/sblocco del dispositivo. A livello di connettività il G8 è dotato di WiFi 802.11b/g/n, Bluetooth 4.1 e GPS. Il Phablet è un dual sim e supporta inoltre gli standard LTE e connessione 4G in entrambi gli slot.
Huawei G8: caratteristiche delle fotocamere
L’Huawei G8 è dotato di due fotocamere. Quella principale ha 13 Megapixel con sensore PureCel e due flash LED. Quella anteriore è da 5 Megapixel. Al momento non si conoscono altri dettagli tecnici e quindi non è ancora possibile fare una recensione più approfondita.
Huawei G8: caratteristiche delle fotocamere. La principale ha 13 Megapixel e due flash LED, quella anteriore ha 5 Megapixel
Huawei G8: caratteristiche, batteria e prezzi
La batteria è da 3.000 mAh, ragionevole per il tipo di dispositivo. Per quanto riguarda i prezzi, non esistono ancora listini ufficiali. È probabile però che la versione da 2 GB sia commercializzata a circa 320 euro e quella da 3 GB a circa 380 euro. Non si conosce ancora la data del debutto ufficiale nel mercato europeo ma è probabile che l’annuncio verrà dato nel corso dell’IFA 2015 che si terrà a Berlino a settembre.
Gmail è uno dei servizi di posta elettronica che più si presta a personalizzazioni. Eppure la maggior parte degli utenti continua a usare solo i servizi basilari, ignorando di Gmail trucchi e consigli utili per un uso ottimale. Vediamo, attraverso una rapida guida operativa, come usare al meglio le potenzialità del servizio di posta di Google.
Gmail, trucchi e consigli per usare i tasti scorciatoia
Gmail, trucchi e consigli: in Impostazioni, Generali è possibile abilitare la funzione scorciatoie della tastiera
In Impostazioni, alla sezione Generali, c’è la voce Scorciatoie da Tastiera. Attivandola si abilitano scorciatoie che ci permettono, con un solo tasto o con la combinazione di due tasti, di lanciare comandi che altrimenti richiederebbero molti più click o tempo per trovare quella funzione.
Qualche esempio? Basta schiacciare C per comporre un nuovo messaggio. Oppure # per spostare la conversazione nel cestino. E con Tab seguito da Invio si invia il messaggio.
Gmail, trucchi e consigli per importare messaggi e contatti da altri provider di posta
Gmail dà la possibilità di importare contatti e messaggi salvati in Yahoo!, Hotmail, AOL oppure in altri account POP3. I passi da fare sono i seguenti. Bisogna entrare in Impostazioni, selezionare Account e Importazione, cliccare su Importa Contatti e Messaggi e digitare l’indirizzo mail da cui si vuole fare l’importazione. Questa funzione è utile soprattutto nel caso in cui Gmail vada a sostituire vecchi account mail che si ha intenzione di non usare più. I nuovi messaggi, infatti, verranno inoltrati all’account Gmail per 30 giorni in modo da avere il tempo di informare del cambio di indirizzo.
Gmail, trucchi e consigli per trasformare un messaggio in un’attività sul calendario
Chi ha un account Gmail in automatico può usare anche Google Calendario e Google Task. Se nel testo della mail c’è un contenuto che vogliamo trasformare in un’attività da inserire sul calendario dobbiamo evidenziare la parte di testo che ci interessa, andare in alto della pagina sul menù Altro e selezionare Aggiungi Attività. L’attività così creata sarà salvata all’interno della lista attività di Google Task, in alto a sinistra. A qualsiasi attività può essere associata una data in modo da trasformarla in un evento sul calendario.
Gmail, trucchi e consigli per gestire più indirizzi e alias
Gmail consente anche di aggiungere altri indirizzi da associare al proprio indirizzo gmail. In pratica, possiamo ricevere su Gmail anche i messaggi inviati ad un altro indirizzo di posta di cui siamo proprietari. Non solo: per ogni indirizzo aggiunto possiamo decidere se fare in modo che si comporti da alias. Significa che quando risponderemo a una mail potremo farlo o dal nostro indirizzo oppure dall’indirizzo alias.
Per semplificare, questa funzione è utile in un contesto lavorativo in cui ad esempio un assistente visualizza le mail del responsabile e ha la necessità di rispondere a nome suo. Per consentire ad altri utenti di leggere e inviare mail per conto nostro è necessario andare in Impostazioni > Account e Importazione > Consenti l’accesso al tuo account. Una volta inserito il nuovo indirizzo mail in Aggiungi un altro indirizzo email di tua proprietà si può decidere se fleggare il campo Considera come un Alias.
Gmail, trucchi e consigli per inviare un allegato Excel
Gmail non permette di allegare file di Excel, quindi con estensione .exe. Se proviamo a farlo compare il messaggio di errore: “FILE is an executable file. For security reasons, Gmail does not allow you to send this type of file”. Esiste però un modo per bypassare il problema e bastano due passaggi: bisogna rinominare il file senza l’estensione .exe e comprimerlo. Ora, se proviamo a fare l’upload dell’allegato, funzionerà tutto perfettamente.
Gmail, trucchi e consigli: con Annullo Invio si hanno 30 secondi per annullare l’invio di un messaggio
Gmail, trucchi e consigli per annullare l’invio di una mail
Con Gmail è possibile bloccare l’invio di una mail. Prima però è necessario aver attivato la funzione Annulla Invio che si trova in Impostazioni nella sezione Generali.
E attenzione: l’annullo può essere dato entro 30 secondi dall’invio della mail. Anzi, è l’utente stesso a decidere il tempo massimo entro cui abilitare la funzione, scegliendo tra quattro opzioni: 5, 10, 20 o 30 secondi.
Gmail, trucchi e consigli per cercare i messaggi
Il motore di ricerca interno di Gmail è piuttosto veloce ed efficiente ma esistono alcuni trucchi per trovare ancora più facilmente i messaggi che stiamo cercando. Possiamo infatti inserire delle parole che filtrano il nostro campo di ricerca.
Ad esempio: se dobbiamo cercare una mail ma non ricordiamo se l’abbiamo ricevuta da Marco o da Maria, possiamo digitare Marco OR Maria e Gmail ci troverà i messaggi inviati da entrambi. Stessa cosa se vogliamo inserire un’indicazione temporale. La stringa da digitare sarà, ad esempio AFTER:12/07/2015 oppure BEFORE:12/07/2015. Possiamo usare questo trucco anche se ricordiamo l’estensione o il nome dell’allegato che stiamo cercando (ad esempio: FILENAME:jpg).
In alternativa c’è sempre la possibilità di fare una ricerca avanzata compilando uno o più campi di quelli proposti da Gmail ovvero: mittente, destinatario, oggetto, parole contenute o non contenute nella mail, presenza di allegato, dimensione della mail e intervallo temporale di ricerca.
Gmail, trucchi e consigli per tutelare la privacy
Tutte le immagini inviate tramite Gmail e provenienti da un sito esterno di default vengono visualizzate e salvate nella cache del computer. Se vogliamo evitare che questo passaggio sia automatico possiamo andare in Impostazioni > Generali: alla voce Immagini dobbiamo fleggare su Chiedi prima di visualizzare immagini esterne.
Gmail consente, inoltre, di non farsi trovare da Google+. Per farlo bisogna andare in Impostazioni > Generali e alla voce Chi può inviarti email dal tuo profilo Google+ è necessario selezionare Nessuno.
Gmail, trucchi e consigli: in Impostazioni, Temi si può personalizzare l’aspetto grafico di Gmail scegliendo tra uno dei temi proposti o una propria foto
Gmail, trucchi e consigli per personalizzare l’aspetto
Se la grafica di Gmail ci sembra troppo impersonale, possiamo modificarla a nostro piacimento. Dobbiamo andare in Impostazioni, alla sezione Temi e da qui Imposta Temi. Gmail ci proporrà una serie di temi pre-impostati da usare come sfondo. Se preferiamo, possiamo anche selezionare una nostra foto.
Gmail, trucchi e consigli per modificare gli allegati dall’Inbox
Se abbiamo già inserito alla mail un file come allegato e vogliamo modificarlo, possiamo farlo direttamente da Gmail. Basta cliccare sull’allegato e poi sul simbolo della matita. A questo punto possiamo modificare il file, salvarlo e inviarlo. Tutto senza bisogno di aprire il documento in locale, salvarlo lì e poi allegarlo nuovamente.
Gmail, trucchi e consigli per inviare messaggi a un gruppo
Con Gmail possiamo creare dei gruppi di contatti e inviare mail a tutti gli utenti che ne fanno parte. Per prima cosa occorre quindi creare un gruppo. Bisogna andare in Contatti > Gruppi > Nuovo Gruppo e inserire il nome che si vuole dare al nuovo gruppo che stiamo creando. A questo punto dobbiamo cliccare su Aggiungi Persona e inserire chi vogliamo che ne faccia parte.
Quando vogliamo mandare una mail all’intero gruppo basta digitare nel campo destinatari il nome del gruppo o anche solo le prime lettere che lo compongono. La mail verrà così inviata a tutte le persone inserite in quel gruppo.
Gmail, trucchi e consigli per selezionare tutti i messaggi
È vero che in alto e a sinistra della lista messaggi c’è un quadratino che, se cliccato, seleziona tutti i messaggi. Ma seleziona tutti i messaggi di quella pagina. Se invece vogliamo selezionare tutti i messaggi di tutte le pagine, dobbiamo cliccare sul quadratino e scegliere, nel menù a tendina accanto, la voce Tutti (o le altre categorie, nel caso volessimo filtrare i messaggi da selezionare).
Gmail, trucchi e consigli per usare i Labs
Gmail, trucchi e consigli: in Impostazioni, nella sezione Labs si possono sperimentare strumenti utili ancora in fase di test
All’interno del menù Impostazioni c’è la sezione Labs. Si tratta di strumenti ancora in fase di sperimentazione o test che però possono essere abilitati e che spesso nascondono funzioni molto interessanti.
Tra questi troviamo il Lettore di Google Voice che permette di riprodurre i messaggi vocali sull’account Google Voice direttamente dalla notifica dell’email.
Parlando ancora di Scorciatoie, un altro Lab sono le Scorciatoie da Tastiera personalizzate, con cui è possibile impostare nuove scorciatoie attribuendo un comando rapido al tasto/i che vogliamo.
Gmail, trucchi e consigli per impostare risposte predefinite e vedere l’anteprima dei messaggi
Sempre in Labs è possibile attivare la funzione Risposte Predefinite che consente di salvare dei messaggi e inviarli in risposta. Può essere utile quando più utenti ci chiedono la stessa informazione a cui dobbiamo dare sempre la stessa risposta. Il Riquadro Anteprima dei Labs ci permette, invece, di visualizzare accanto all’elenco delle conversazioni un riquadro con l’anteprima del messaggio. Possiamo così capirne il contenuto senza bisogno di aprire la mail.
Gmail, trucchi e consigli per non sbagliare i nomi dei destinatari
Esistono inoltre estensioni per Gmail che ci permettono di installare altre funzioni funzioni aggiuntive. Una di queste è Rapportive che permette di raccogliere i profili Linkedin all’interno di Gmail. In questo modo se digitiamo il nome di un contatto presente anche in Linkedin, Gmail lo riconoscerà e lo correggerà in automatico.
Gmail, trucchi e consigli per autodistruggere un messaggio
Si chiama Dmail ed è la nuova estensione di Gmail e può essere considerata un’estensione della funzione Annullo Invio, con la differenza che in questo caso non c’è più il limite dei 30 secondi: la mail inviata può essere cancellata in qualsiasi momento. Dmail consente di inviare un messaggio e fare in modo che questo si auto-elimini in un tempo pre-impostato, oppure che nessuno possa inoltrarlo. Chi non ha Dmail installata riceverà una mail con un link che permetterà di procedere con il dowload dell’estensione.
Gmail, trucchi e consigli per non perdere tempo
Un’altra estensione utile è Checker Plus per Gmail. Installandola si riceveranno le notifiche e si potrà rispondere alle mail ricevute direttamente da Chrome, senza bisogno di aprire Gmail. Se invece siamo occupati ma dobbiamo ricordarci di rispondere a una mail, l’estensione che fa per noi è Snooze per Gmail. Snooze ci ricorda dell’arrivo di una mail urgente a cui rispondere avvisandoci con un pop-up nello schermo del desktop.
Gmail, trucchi e consigli per impostare l’ora di invio dei messaggi
Abbiamo scritto una mail ma, per una qualsiasi ragione non vogliamo inviarla subito? Tramite Boomerang for Gmail, un’altra estensione per Gmail e Gmail app, è possibile programmare l’ora e la data di invio di un messaggio. Con Boomerang si può anche ri-inviare al proprio indirizzo una mail che in quel preciso momento non possiamo leggere (e che quindi vorremmo ricevere più tardi) oppure tenere traccia di quando i destinatari aprono una nostra mail. Inoltre Boomerang consente anche di programmare una mail di ritorno (mail boomerang, appunto), nel caso in cui entro una certa data non si sia ricevuta risposta da una mail inviata precedentemente.
Gmail, trucchi e consigli: in Dettagli si possono visualizzare le sessioni di Gmail ancora attive e le attività recenti
Gmail, trucchi e consigli che pochi sanno
Concludiamo con alcune funzioni di Gmail che pochi conoscono. Intanto Gmail ignora i punti all’interno del nome utente di una mail. Significa che le mail [email protected], [email protected] oppure [email protected] verranno tutte recapitate alla stessa casella di posta.
Invece talvolta capita che si acceda a Gmail da più dispositivi contemporaneamente, col rischio di rimanere loggati anche quando non si vorrebbe (capita ad esempio quando apriamo la posta dal pc di un amico). Per evitarlo bisogna fare logout da remoto. Basta aprire Gmail, andare al fondo della pagina a destra e cliccare su Dettagli. Da qui si vedono le attività recenti e le sessioni attive, che possono essere terminate.
E infine, una piccola nota aggiuntiva. Quando personalizziamo il menù Impostazioni dobbiamo sempre ricordarci di andare al fondo della pagina e selezionare Salva Modifiche altrimenti i cambiamenti che abbiamo introdotto non saranno attivi