Samsung Galaxy A40. Buono ma nè carne nè pesce

Il Samsung Galaxy A40 è uno smartphone di fascia media che si trova nel bel mezzo di una folla di concorrenti. La sua missione è quella di trovare qualcosa che lo distingua e che gli dia un vantaggio competitivo tale da rendere il dispositivo di successo.

Eppure c’è già in chi lo dovrebbe comprare un piccolo dilemma. Perché comprare un Galaxy A40 quando è possibile, spendendo un pochino di più, prendersi un top di gamma A50 o A70? E se invece vogliamo risparmiare perché non optare su un Samsung A30?

Insomma, nel nugolo di telefoni offerti da Samsung, questo modello corre il rischio di perdersi un po’, ed essere il solito né carne né pesce che nessuno compra.

Fatta questa doverosa premessa, il Galaxy A40 è uno smartphone assolutamente presentabile.

Design

Di tutta la nuova linea presentata da Samsung, Galaxy A40 è certamente il più facile da tenere in mano in quanto è il più corto e sottile di tutta la gamma.

Si tiene molto bene e molto facilmente in una mano, per cui dobbiamo notare una assoluta comodità. Il design potrebbe anche sembrare premium, ma prendendolo in mano sentiamo una combinazione del telaio di vetro e di plastica piuttosto che solamente in vetro, e subito il prodotto si rivela per quello che è, uno smartphone di fascia media.

È disponibile in tre colori: blu, rosa e bianco.

Sul retro troveremo uno scanner per le impronte digitali posizionato in maniera intelligente e facile da raggiungere, mentre i tasti di accensione e del volume si trovano sul lato destro. In fondo abbiamo un jack per le cuffie da 3,5 mm, una porta USB-C e un singolo altoparlante.

Il Samsung Galaxy A40 è dotato di un display full HD da 5.9 pollici, con un pannello Super Amoled che produce effetti visivi brillanti luminosi.
Abbiamo un piccolo notch in alto sul display, ma è assolutamente contenuto e sfidiamo che non darà fastidio a nessuno.

Fotocamera

Il Samsung Galaxy A40 è dotato di due fotocamere posteriori, un sensore principale da 16MP e un secondo sensore da 5 megapixel ultrawide da 123 gradi.

Sulla parte frontale abbiamo, per i selfie, una sola grande lente da 25 megapixel.

Abbiamo avuto un po’ di tempo per testare la fotocamera del Galaxy A40 e nonostante l’applicazione sia estremamente facile da usare e la qualità della foto sia abbastanza soddisfacente, non è certamente la fotocamera più veloce del suo settore per cui non si posiziona in cima alla concorrenza.

Abbiamo una batteria da 3100mAh con una capacità di ricarica rapida da 15W affiancata da un chipset octa-core da 1.8GHz e 4GB di RAM. È una dotazione abbastanza potente da far funzionare il sistema operativo Android 9 Pie senza particolari problemi e l’interfaccia One UI di Samsung funziona molto bene.

Abbiamo 64GB di spazio di archiviazione con la possibilità di arrivare ai 512 tramite una scheda MicroSD venduta separatamente.

Verdetto finale

Il Samsung Galaxy A40 non offre nulla per entusiasmare o catturare l’attenzione, anche se di per sè offre un’esperienza di smartphone di fascia media piuttosto solida e sufficientemente semplice.

In realtà dobbiamo notare da un po’ di tempo la tendenza da parte di Samsung di sparare un gran numero di dispositivi. La presentazione di una vasta gamma di prodotti con tante sigle molto simili e tante caratteristiche che quasi si equivalgono, è una tecnica che sinceramente non condividiamo.

Il rischio, come in questo caso, è che alcuni prodotti spariscano dalla circolazione o si confondano tra troppi “fratelli”, e non vengano nemmeno scoperti dal pubblico.

E questa tendenza a sparare nel mucchio per beccare l’unico prodotto che ha successo, e che magari ripaga dello sviluppo di tutti gli altri, è sintomo di un’azienda che sente pesantemente la concorrenza cinese ma che ancora, a nostro parere, non ha trovato una quadra per recuperare o mantenere la sua posizione dominante.