30 Giugno 2025
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Apple Watch. Configurare app, preferenze, contatti, notifiche

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Avete acquistato il vostro nuovo Apple Watch, con la nostra guida, e lo avete attivato in poche mosse? E’ facile immaginare che ora lo vogliate personalizzare. In questa guida vi spiegheremo come personalizzare il vostro nuovo gioiello e renderlo più vicino alle vostre esigenze, affrontando la fase di configurazione di applicazioni, preferenze e contatti.

Apple Watch. Configurare app, preferenze, contatti, notifiche

L’operazione di set up consenta di abbinare l’Apple Watch a un iPhone in modo indissolubile: si crea infatti un rapporto esclusivo, in cui l’orologio condivide con lo smartphone dati e applicazioni. Così ogni modifica effettuata su un dispositivo è automaticamente trasferita sull’altro.

Il set up prevede una procedura articolata ma non permette certo di prendere la dovuta confidenza con l’Apple Watch. Per cui, per poter gestire le app o dare un tocco più personale. all’orologio può essere utile avere qualche consiglio su come agire e quali funzioni usare. Vediamo perciò assieme, come esempio concreto, come muoverci all’interno della configurazione e come settare l’app Attività.

Scegliamo il quadrante

Apple Watch. Come personalizzarlo e configurare app, preferenze e contattii. Quadrante Topolino
La scelta di temi per i quadranti può davvero soddisfare tutti i gusti

Partiamo dall’interfaccia. Ovviamente, l’Apple Watch è altamente personalizzabile. A partire dal quadrante: c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Per sostituire quello standard con uno differente accendiamo l’Apple Watch e premiamo leggermente la corona digitale più volte finché non ci appare la schermata per la configurazione del display (si contraddistingue per il fatto che propone quattro riquadri, uno per ogni angolo dello schermo).

Non teniamo premuta la corona digitale per un tempo prolungato perché attiveremmo Siri ma nemmeno per un tempo troppo breve perché avvieremmo l’ultima app usata.

Individuata la configurazione, sfruttiamo la tecnologia Force Touch, ovvero premiamo a fondo in mezzo al display: questo ci permetterà di selezionare il quadrante che preferiamo. Facciamo scorrere sullo schermo i vari quadranti a destra o a sinistra e, quando ne abbiamo trovato uno che ci piace, premiamo sullo schermo per selezionarlo. Possiamo anche personalizzarlo: per apportare alcune modifiche possiamo premere sul bottone in basso sul display.

Un’occhiata alle impostazioni

Stabilito quale quadrante usare, possiamo vedere come rendere più affine alle nostre necessità il funzionamento dell’Apple Watch. Per questo, l’orologio offre una ricca raccolta di strumenti per la sua configurazione. Li possiamo scoprire attraverso l’app applicazioni, che è molto simile a quella presente sull’iPhone (anche l’icona è la stessa).

Molti dei parametri possono essere modificati direttamente dall’orologio, ma è decisamente più comodo se si collega l’Apple Watch all’iPhone e si opera da quest’ultimo. I parametri su cui intervenire sono molteplici: nella parte superiore dell’app si trovano quelli riguardanti le impostazioni generali, mentre nella parte inferiore quelli relativi alle singole app.

Possiamo quindi regolare luminosità, suoni, dati inerenti la salute e così via. Allo stesso modo, è possibile modificare le preferenze dell’app Attività, Calendario, Orologio e via dicendo. Navighiamo un po’ tra tutte queste impostazione e cerchiamo quelle che ci possono permettere di usare meglio l’Apple Watch. Sicuramente merita di fare alcune prove la regolazione delle vibrazioni con cui l’Apple Watch avverte della presenza di messaggi o notifiche.

Configuriamo l’app Attività

Apple Watch. Come personalizzarlo e configurare app, preferenze e contatti. App Attività
L’app Attività tiene sotto costante controllo i nostri movimenti

Apple Watch dispone di alcuni strumenti per controllare la nostra salute. L’app Allenamento e il sistema di misurazione del battito cardiaco monitorizzano i nostri esercizi e il loro effetto sul nostro cuore, ma probabilmente l’app che si apprezza di più è Attività. Come dice chiaramente il nome, tiene traccia di qualsiasi nostra attività, fornendo quotidianamente tre tipi di resoconti: movimento, esercizio e tempo trascorso senza muoverci.

E se si accorge che stiamo stati fermi per troppo tempo, ci invia un messaggio per spronarci a fare quattro passi. Ma affinché esegua tutti i controlli per fornici poi un grafico riassuntivo, l’app deve essere attivata. Per far ciò, bisogna ruotare la corona digitale finché non appare la schermata con tutte le icone tonde delle app. Qui bisogna scegliere quella che raffigura una sorta di bersaglio, composto da tre cerchi concentrici.

Automaticamente l’app si aprirà anche sul nostro iPhone. A questo punto possiamo dare un’occhiata sul nostro orologio alle opzioni inerenti le preferenze dell’applicazione e scegliere quelle che riteniamo più opportune per monitorare al meglio le nostre attività, potendo anche fornire informazioni sul nostro corpo nella sezione Salute. Possiamo anche personalizzare il display dell’Apple Watch con uno sfondo a nostro piacimento.

Trasferiamo le notifiche dall’iPhone

Riprendiamo l’app Apple Watch sull’iPhone ed entriamo nella voce Notifiche. Prima di procedere ricordiamo che tutto ciò che viene notificato sull’iPhone viene notificato anche sull’Apple Watch. Però molte persone non amano avere una notifica per ogni evento e se quella di un evento può avere poco senso sull’iPhone ancora meno ne avrà sull’orologio: quindi ora abbiamo l’occasione di “nascondere” ogni tipo di notifica che non ci interessa.

Un po’ di musica per l’attività fisica

Apple Watch. Come personalizzarlo e configurare app, preferenze e contatti. Musica
Apple Watch può riprodurre musica senza dover essere collegato all’iPhone

Una delle funzioni che l’Apple Watch può svolgere senza essere collegato all’iPhone è quella di riprodurre brani musicali, magari da ascoltare mentre di esegue un esercizio fisico. Tuttavia per raggiungere questo risultato bisogna comunque passare dal telefono, tramite il quale si possono scaricare sull’orologio le canzoni.

A tal fine definiamo prima una nostra playlist e poi cerchiamo la configurazione della Musica all’interno dell’app Apple Watch sull’iPhone. Da qui importeremo la nostra playlist sull’orologio. Se la lista di brani è piuttosto nutrita, mettiamoci il cuore in pace perché la sincronizzazione richiederà un po’ di tempo (ricordiamoci sempre di tenere sott’occhio la carica dei dispositivi…). Da sottolineare che l’Apple Watch riserva un massimo di 2 GB per le canzoni, quindi non potremo andare oltre tale limite con la nostra playlist.

Tra le cose che Apple non è riuscita (ancora) a far stare allinterno dell’orologio c’è un jack per collegare delle cuffie, per cui per ascoltare la musica dall’Apple Watch ci dobbiamo per forza dotare di auricolari o cuffie senza filo Bluetooth. Oggi se ne trovano di vari modelli e di differenti prezzi.

Organizziamo app, contatti e…sguardi

Apple le ha chiamate Glances (in italiano sguardi) e sono le visualizzazioni riassuntive delle app create apposta per avere le informazioni che servono o che si ritengono utili a colpo d’occhio. Ce ne sono davvero tante di queste Glances e non è detto che uno reputi utile quello che invece è utile per un altro. Va da sé che le Glances possono essere personalizzate aggiungendone o togliendone alcune: questa operazione può essere eseguita direttamente dalle preferenze delle singole app o da una schermata riassuntiva di tutte le Glances attive cui si accede dall’app Apple Watch sull’iPhone.

In una maniera simile maniera si possono gestire le icone delle app presenti nella schermata principale dell’Apple Watch. Per queste esiste una precisa gerarchia: le più importanti stanno al centro quelle meno rilevanti all’esterno. In mezzo sta sempre l’app Watch, quella rappresentata delle tre lancette. Si può quindi decidere quali app far stare vicine a Watch (e quindi sempre ben visibili) e quali invece raggiungere facendo scorrere un po’ a destra o a sinistra lo schermo. Questo risultato lo possiamo raggiungere dalla funzione Layout dell’app Apple Watch sull’iPhone.

Da ultimo evidenziamo i contatti più importanti. In tal senso, premiamo il pulsante sulla destra dell’Apple Watch per accedere ai preferiti, poi ruotando la corona digitale possiamo scorrere tra questi. Se la selezione proposta dall’orologio è quella corretta lasciamo le cose come stanno, se invece la vogliamo cambiare dobbiamo agire dall’app Apple Watch dell’iPhone.

Le migliori applicazioni Android per il fitness, scelte dagli atleti

L’estate si avvicina e, con essa, anche l’attesa prova costume. Fortunatamente, i nostri smartphone possono soccorrerci in queste ultime settimane lavorative che ci separano dalle ferie con una ricca selezione si applicazioni, pensate apposta per smaltire quei chili di troppo accumulati durante l’inverno. Le applicazioni descritte sono spesso scelte dagli atleti per mantenere il loro livello di allenamento.

Le migliori app per il fitness Android, la guida per scegliere le migliori

Gli store pullulano di app per gli amanti della corsa, del fitness, degli allenamenti in palestra, della bici… c’è veramente l’imbarazzo della scelta. In questa giungla di applicazioni più o meno conosciute, come fare a scegliere quella che fa al caso nostro? Partiamo da pochi, semplici accorgimenti da seguire per effettuare una prima scrematura:

  • Scegliere le applicazioni che hanno al loro attivo un grande numero di download: più queste app sono “testate”, minori saranno i bug. Le funzioni saranno inoltre state affinate grazie ai contributi degli utenti, da sempre i più critici ed esigenti nei confronti delle loro app;
  • Consultare le valutazioni degli utenti: l’eventuale presenza di fastidiosi bug, crash improvvisi, problemi noti di compatibilità con determinati smartphone si trovano facilmente scorrendo i commenti presenti sugli store;
  • Scegliere con cura la app in funzione delle attività che si andranno a svolgere: se, per esempio, vi dilettate sia di corsa che di bicicletta, perchè usare la stessa app per entrambe le attività? App specifiche forniscono funzioni specifiche per ogni determinato sport, senza dover scendere a compromessi con un’unica app “generalista” ma limitata nell’offrire statistiche e dati all’utente.

Le migliori app per il fitness Android

Tra le migliori app fitness per Android raffigura Runtastic, sia nella versione free che in quella pro
Tra le migliori app fitness per Android raffigura Runtastic, sia nella versione free che in quella pro

Runtastic (free o versione Pro da 34,90€/anno): da molti considerata la app sportiva per eccellenza, Runtastic offre la possibilità di monitorare le prestazioni in una vasta gamma di discipline, dalla tradizionale corsa all’aerobica, dal pattinaggio alle arrampicate in montagna. Passando, ovviamente, per il ciclismo e la mountain bike, grazie anche alle app dedicate “Road bike” e “Mountain bike”.

Moltissime le funzionalità a disposizione dell’utente: mappe GPS per tenere traccia dei percorsi, calcolo delle calorie consumate, dati dettagliati sui tempi di percorrenza, sulle velocità e sui ritmi. Con la versione Pro e gli accessori Runtastic, inoltre, sono disponibili parametri aggiuntivi come il battito cardiaco o servizi Premium per avere allenamenti sempre più dettagliati e tenere traccia dei progressi.

Con Runkeep hai un "coach" virtuale che ti guida in tutte le fasi dell'allenamento.
Con Runkeep hai un “coach” virtuale che ti guida in tutte le fasi dell’allenamento.

RunKeeper (free o versione Elite da 39,99$/anno): una fra le app più complete e apprezzate dagli utenti. RunKeeper rappresenta un personal trainer virtuale e su misura, capace di tenere traccia di tutte le nostre attività (corsa, trekking, canottaggio, sci, etc…).

Il programma di allenamento, molto completo e personalizzabile, consente alla nostra app di diventare un autentico “coach” che ci guiderà lungo tutte le fasi dell’allenamento. Che si tratti di esercizi quotidiani o di un percorso di più mesi per la preparazione di una maratona, RunKeeper può essere impostato in base a determinati obiettivi, al raggiungimento dei quali verranno sbloccati quelli successivi. Le funzioni non mancano: gli allenamenti possono essere corredati da foto e commenti, per tenere traccia di tutte le sessioni in modo pratico e dettagliato

Google Fit utilizza una grafica semplice e senza fronzoli per focalizzare l'attenzione sugli obiettivi degli esercizi
Google Fit utilizza una grafica semplice e senza fronzoli per focalizzare l’attenzione sugli obiettivi degli esercizi

Google Fit (free): parlando di fitness non poteva mancare l’app di Google dedicata agli amanti dello sport. Google Fit è la risposta dell’azienda di Mountain View a un mercato sempre più inflazionato, fatto non solo di applicazioni ma anche di dispositivi più o meno avveniristici a disposizione degli sportivi.

Al contrario, la parola d’ordine di Google Fit è “semplicità”: l’app si presenta in una veste grafica estremamente essenziale e priva di fronzoli, capace di tenere automaticamente traccia di tutte le nostre attività a piedi, di corsa o in bicicletta. Gli obiettivi possono essere impostati in base a distanze, durata delle sessioni di allenamento, calorie bruciate e via dicendo, con un monitoraggio continuo e in tempo reale dei nostri movimenti.

Tutti i dati raccolti possono essere interfacciati anche con applicazioni e dispositivi di terze parti, inclusi quelli della famiglia Android Wear. Un sistema di consigli e suggerimenti, infine, si occuperà di darci preziose indicazioni su come migliorare le nostre performance in funzione dei dati raccolti.

Con Nike+ Training Club sei a stretto contatto con una community di sportivi e puoi condividere il tuo programma di allenamento con i tuoi amici
Con Nike+ Training Club sei a stretto contatto con una community di sportivi e puoi condividere il tuo programma di allenamento con i tuoi amici

Nike+ Training Club: l’allenamento in chiave “social”. Nike+ training club si fonda soprattutto sullo stretto contatto con la community di sportivi che, da tutto il mondo, anima questa applicazione. Dopo essersi iscritti al portale e aver creato il profilo Nike+, è possibile aggiungere amici e condividere con loro i programmi di allenamento, oppure scegliere fra gli oltre 100 allenamenti ideati dai Master Trainer Nike.

Durante ogni sessione il supporto “social” della propria crew di amici potrà farsi sentire con incitamenti in tempo reale e consigli per migliorare le performance. Al termine di ogni allenamento, ovviamente, tutti i dati potranno essere condivisi con la community partecipando a sfide e confronti con alteti di tutto il mondo.

Se la corsa non fa per te, prova Push Ups Workout e ottieni il massimo dai tuoi piegamenti
Se la corsa non fa per te, prova Push Ups Workout e ottieni il massimo dai tuoi piegamenti

Push Ups Workout (free): non solo corsa. Con l’arrivo dell’estate in molti riscoprono il piacere di avere un fisico scolpito, soprattutto dopo averlo trascurato durante i mesi invernali. Come fare a ottenere buoni risultati in poche settimane? Push Ups Workout è un fitness personal trainer basato su un esercizio molto semplice alla portata di tutti: i piegamenti.

Un classico che però, eseguito nella maniera scorretta, potrebbe rivelarsi inutile o addirittura dannoso. Ecco allora venire in soccorso di aspiranti atleti dal fisico scultoreo questa semplice applicazione, capace di tenere conto del numero di piegamenti effettuati, calcolare le calorie consumate durante gli allenamenti e calibrare il programma di allenamento in base ai progressi quotidiani. Gli utenti alle prime armi possono inoltre scegliere fra una serie di piani preimpostati basati su età, peso e altezza, dal livello principiante a quello esperto.

Se sei un appassionato della "vecchia" ginnastica Virtuagym Fitness Home & Gym è l'app perfetta per te. Completa di esercizi e programmi su misura
Se sei un appassionato della “vecchia” ginnastica Virtuagym Fitness Home & Gym è l’app perfetta per te. Completa di esercizi e programmi su misura

Virtuagym Fitness Home & Gym: la vecchia, cara “ginnastica“. Se la corsa non rientra esattamente nelle vostre corde, il mondo del fitness vi regalerà grandi soddisfazioni. Come fare per iniziare nella maniera corretta?

Virtuagym Fitness Home & Gym permette di organizzare e monitorare i risultati di un programma fitness su misura, personalizzato in base alle esigenze personali di ogni sportivo. Il programma di allenamento comprende numerosi esercizi, dai più semplici come la marcia sul posto ai più complessi come il “mulino a vento”.

Il programma verrà inserito all’interno di un calendario che ci ricorderà, giorno per giorno, gli esercizi da fare per mantenerci in forma e raggiungere determinati obiettivi, come il consumo di un determinato quantitativo di calorie giornaliero, settimanale o mensile.

Le migliori applicazioni iOS per il fitness, scelte dagli atleti

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Il mondo delle applicazioni per il fitness ha da sempre incontrato con successo gli utenti mobile, e specialmente quelli che vivono nel mondo di Apple iOS. In questa breve guida, una rapida carrellata sulle migliori app per il fitness iOS con la descrizione delle principali funzionalità di ogni applicativo. Queste app in particolare sono utilizzate da molti atleti come valido aiuto per i loro allenamenti.

Le migliori app per il fitness iOS, scelte dagli atleti

My Fitness Pal è sicuramente una delle migliori app fitness per iOS perchè considera, oltre agli esercizi giornalieri, anche le calorie ingerite quotidianamente
My Fitness Pal è sicuramente una delle migliori app fitness per iOS perchè considera, oltre agli esercizi giornalieri, anche le calorie ingerite quotidianamente

My Fitness Pal (free): definito come “il migliore alleato per perdere peso con meno di 5 minuti di esercizio al giorno”, My Fitness Pal è vista da molti come la soluzione definitiva al conteggio delle calorie consumate durante le nostre giornate. Grazie a un enorme database con oltre 5 milioni di alimenti l’applicazione, una volta tarata sul nostro peso corporeo e su altri parametri come altezza e peso, sarà in grado di mostrarci con precisione il bilancio calorico giornaliero.

Con la possibilità di personalizzare l’apporto calorico delle nostre ricette preferite, che potranno così essere salvate in memoria e accrescere il database dei cibi. Il funzionamento di questa app è estremamente semplice: attraverso il monitoraggio preciso e costante degli alimenti ingeriti, l’utente può tenere sotto controllo le calorie giornaliere evitando così di sforare i limiti.

“Il modo migliore per perdere peso e mantenerlo per sempre è quello di tenere semplicemente traccia degli alimenti che si mangiano” recita la homepage della app.

Map My Run pianifica gli allenamenti e controlla la dieta
Map My Run pianifica gli allenamenti e controlla la dieta

Map My Run (free): pianificare, allenarsi, controllare la dieta, registrare gli alimenti assunti, condividere i dati fisici e i progressi sportivi con gli amici, tutto in un’unica app. Impossibile? Map My Run è la risposta a tutte le esigenze che uno sportivo amatoriale può avere.

Dalla pianificazione del percorso (con la possibilità di scegliere fra migliaia di tracciati in tutte le città del mondo) alla preparazione alimentare, dalla performance sportiva (supportata da amici e parenti attraverso le funzionalità social) alla creazione di vere e proprie sfide tra utenti: Map My Run è uno strumento completo per seguire a 360° la vita sportiva di ognuno di noi.

Argus monitora il tuo stile di vita in ogni suo aspetto: ore di sonno, attività fisica e alimentazione
Argus monitora il tuo stile di vita in ogni suo aspetto: ore di sonno, attività fisica e alimentazione

ARGUS (free): questa app trasformerà il nostro iPhone in un sofisticato strumento per il monitoraggio della salute e delle attività sportive. Grazie al confronto di dati relativi agli allenamenti, ai cibi ingeriti giorno per giorno, alle ore di sonno, all’idratazione e a molti parametri vitali come l’andamento del peso corporeo o il battito cardiaco, ARGUS fornisce una relazione dettagliata sulle nostre abitudini di vita basate su tutti i bio-feedback raccolti nei diversi momenti della giornata.

Grazie a una serie di consigli e indicazioni utili, migliorare il nostro stile di vita o semplicemente raggiungere un obiettivo sportivo sarà semplice e divertente. Per una misurazione più accurata dei parametri (acquisibili anche attraverso dispositivi esterni o applicazioni terze), ARGUS può essere mantenuto in esecuzione 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, a patto ovviamente di prepararsi ad un consumo elevato della batteria del nostro iPhone.

Zombies, Run! unisce l'utile al dilettevole facendoti correre a suon di urla Zombie!
Zombies, Run! unisce l’utile al dilettevole facendoti correre a suon di urla Zombie!

Zombies, Run! (free): innovativa, divertente, coinvolgente, epica. Non esistono mezzi termini per definire questa app, a metà strada tra un gioco all’aria aperta e un’avventura sonora da vivere in prima persona, con le scarpe da corsa ai piedi.

Pensate di entrare in un parco, accendere la vostra musica preferita nelle cuffie e iniziare la vostra consueta sessione di allenamento quando, dopo appena 100 metri, venite improvvisamente spaventati dalle urla degli zombie. A quel punto, per salvarvi, potrete fare solo una cosa: correre! Basata sui romanzi di Naomi Alderman, Zombies, Run! trasforma ogni allenamento in un’epica avventura, grazie a effetti sonori drammaticamente reali che vi proietteranno nell’atmosfera horror di un’avventura zombie.

Il tutto, ovviamente, intervallato dalla vostra playlist sportiva. Un nuovo, emozionante modo per vivere la corsa, con oltre 200 storie audio da vivere e da correre, obiettivi e missioni per vivacizzare e rendere estremo ogni allenamento.

Trova l'esercizio giusto per te con Fitness Buddy. 1700 esercizi filtrabili a seconda dell'area di interesse
Trova l’esercizio giusto per te con Fitness Buddy. 1700 esercizi filtrabili a seconda dell’area di interesse

Fitness Buddy (1,99 $): oltre 1700 esercizi in una sola applicazione, con possibilità di tenere traccia degli allenamenti, del peso, dei valori corporei e della pressione sanguigna. Fitness Buddy fornisce all’utente numerosi piani di allenamento preimpostati, con la possibilità di crearne di personalizzati a seconda di esigenze specifiche.

Gli esercizi possono essere filtrati anche per muscolo corporeo, per focalizzarsi solo sugli allenamenti più importanti e sulle zone del corpo da potenziare. Illustrazioni e disegni spiegano efficacemente le fasce muscolari interessate da ogni esercizio, con tutte le informazioni necessarie per un allenamento informato e responsabile.

Grazie al calendario è possibile tenere traccia di tutte le sessioni di allenamento, esportarle in altri programmi o condividerle sui social insieme agli amici. Insomma, tutto quello che si può desiderare per mantenere in forma e scolpire il proprio corpo.

Full Fitness, Exercise Workout Trainer propone tantissime schede dettagliate di esercizi, guidando passo passo l'utente nello svolgimento
Full Fitness, Exercise Workout Trainer propone tantissime schede dettagliate di esercizi, guidando passo passo l’utente nello svolgimento

Full Fitness, Exercise Workout Trainer (1,99 $): tra le app fitness più scaricate e utilizzate di sempre, Full Fitness Exercise Workout Trainer fornisce centinaia di schede dettagliate per ogni esercizio, corredate da foto, disegni, spiegazioni, video e quanto altro può servire per una pratica sportiva informata ed esaustiva. Il tutto, a portata di iPhone.

Al pari di un personal trainer, questa app è in grado di guidare l’utente nella scelta dell’esercizio migliore in base alla regione del corpo che si vuole potenziare, suggerendo nuovi esercizi in base ai progressi raggiunti.

Attivare l’Apple Watch dopo l’acquisto in 5 mosse

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Il primo step, quello dell’acquisto dell’Apple Watch, è stato superato. Ora però bisogna attivare l’Apple Watch dopo l’acquisto in 5 mosse e questo richiede una procedura piuttosto articolata. Sì, perché l’orologio intelligente di Apple non può fare nulla se non viene collegato a un iPhone, al quale si deve assolutamente appoggiare per una serie di attività (si può abbina solo un iPhone a un Apple Watch e viceversa). Ricordiamo che bisogna usare almeno un iPhone 5, altrimenti l’Apple Watch proprio non funziona.

Attivare l’Apple Watch dopo l’acquisto in 5 mosse

Il set up non richiede di effettuare alcune operazioni, che di per sé sono semplici ma che vanno eseguite con una certa attenzione e con metodo. Quindi per evitare che vi perdiate in qualche menadro della procedura di configurazione del vostro nuovo Appe Watch, rischiando di non uscirne più se non chiamando il centro di assistenza Apple, vi riassumiamo in cinque passaggi come effettuare a regola d’arte il set up dell’Apple Watch.

Apple Watch. Come settarlo in 5 passi. Carica rimanente
Attenzione all’autonomia, il processo di set up può essere lungo

Attivare l’Apple Watch: verifichiamo la carica di Watch e iPhone

Siccome non vogliamo dare per scontato nulla, come primo passaggio riteniamo opportuno ricordare che i due dispositivi devono avere la batteria ben carica per effettuare il set up perché questo può richiedere un tempo piuttosto prolungato (anche un’oretta).

Per cui meglio verificare che entrambi abbiano il massimo dell’autonomia. Il nostro consiglio è di non fidarvi della carica parziale che può avere l’Apple Watch e di effettuare il set up tenendolo collegato al caricatore della batteria. Eventualmente, fate lo stesso anche con l’iPhone, il quale deve avere installata almeno la versione 8.3 dell’iOS.

Se l’Apple Watch non dovesse accendersi autonomamente, per forzare la cosa potete premere il pulsante laterale, ma non la corona digitale.

Attivare l’Apple Watch. Abbiniamo il Watch all’iPhone

Per prima cosa, l’Apple Watch chiede quale lingua volete usare. Effettuata la vostra scelta, l’orologio eseguirà una prima parziale configurazione automatica. Terminata, vi chiederà di avviare l’app Apple Watch sull’iPhone. Avviata l’app, toccate “Inizia” sul Watch e “Inizia abbinamento” sull’iPhone.

Si avvierà un’animazione che mostra come effettuare l’abbinamento stesso: in pratica, si deve sovrapporre l’iPhone all’Apple Watch per inquadrarlo con la fotocamera in modo che il quadrante dell’orologio vada a coincidere con la sagoma riportata sul display dell’iPhone. Se tutto va a buon fine, l’iPhone avviserà che l’Apple Watch è stato abbinato.

Se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto e l’operazione non si dovesse concludere, si può seguire una via alternativa: si può toccare il bottone “i” sull’Apple Watch per ottenere un codice di 6 cifre che può essere riportato sull’iPhone al fine di forzare l’abbinamento tra i due dispositivi.

Attivare l’Apple Watch. Polso desto o sinistro?

È ora il momento di decidere su quale polso verrà indossato il nuovo orologio: destro o sinistro non fa differenza, l’Apple Watch funziona su entrambi. Confermata l’avvenuta lettura dei termini e delle condizioni, inserite le credenziali del vostro ID Apple per registrare l’Apple Watch e per poter usufruire di una serie di servizi, compresi quelli che necessitano della localizzazione (come Siri o la diagnostica), per i quali l’orologio ricaverà la configurazione direttamente dall’iPhone.

Da sottolineare che da questo momoento in poi se si modificano le impostazioni di tali servizi sull’Apple Watch o sull’iPhone, le modifiche verranno applicate a entrambi i dispositivi.

Apple Watch. Come settarlo in 5 passi. Codice Apple Watch
Molto comodo poter sbloccare assieme Apple Watch e iPhone

 Attivare l’Apple Watch: creiamo un codice di sicurezza

Se si vuole, si può ora definire un codice numerico da usare come password di sicurezza sia per l’accesso all’Apple Watch sia per particolari operazioni come le transazioni con Apple Pay (anche se questo servizio non sappiamo ancora né se né quando lo potremo usare in Italia).

Consigliamo di creare il codice e di scegliere l’opzione che consente di sbloccare l’orologio assieme al telefono. Questo permette di non dover continuare a inserire il codice di sblocco quando si indossa l’Apple Watch, lo si deve digitare di nuovo solo quando si toglie l’orologio. Inoltre, si sblocca l’orologio solo la prima volta che si sblocca il telefono e non si deve più digitare il codice.

Attivare l’Apple Watch: sincronizziamo le app

La procedura di set up prosegue proponendo di installare alcune app: l’obiettivo è proporre una sorta di impostazione preconfigurata con attive le app più comuni e che rappresentano un’estensione di quelle già presenti sull’iPhone.

Si può anche scegliere di installare singolarmente da sé ogni app successivamente, ma forse può essere più comodo averle già pronte ed eventualmente disinstallare in un secondo momento quelle che non si ritengono utili. Inoltre, si hanno sin da subito tutti i dati e le impostazioni sincronizzati tra iPhone e Apple watch

Completata l’installazione delle app, il processo di set up è concluso e l’Apple Watch è pronto all’uso.

Samsung Cloud Print. Come funziona, cosa può fare per te

Samsung Cloud Print: stampare in assoluta sicurezza, sena dover connettere il dispositivo (computer, tablet, smartphone) alla stampante. Il servizio, già disponibile per Android, iOS e PC, consente di inoltrare tramite il cloud proprietario di Samsung qualsiasi tipo di documento alle stampanti associate al servizio, con la possibilità di avviare il processo di stampa da remoto in qualsiasi parte del mondo.

Samsung Cloud Print: come funziona

Samsung Cloud Print, il servizio per stampare documenti da ogni punto del pianeta
Samsung Cloud Print, il servizio per stampare documenti da ogni punto del pianeta.

Immaginiamo di essere in viaggio di lavoro all’estero, di trovarci a cena con gli amici oppure di voler stampare sulla stampante dei nonni la foto del nipotino appena scattata: normalmente il processo di stampa richiederebbe il nostro rientro a casa o in ufficio, che potrebbe avvenire nel giro di qualche ora, di qualche giorno o anche di qualche settimana.

Samsung Cloud Print è la soluzione dell’azienda coreana per azzerare le distanze e permettere la stampa istantanea da qualunque punto del pianeta. Basta installare l’app dedicata (disponibile per Android e iOS) o l’apposito software su notebook e PC, scegliere la foto o il documento da stampare e inviarlo tramite il cloud Samsung alla stampate condivisa, che inizierà il processo nel giro di pochi istanti.

Samsung Cloud Print: associare le stampanti in modo semplice e intuitivo

Il lato negativo di molti servizi cloud printing è rappresentato dall’associazione delle stampanti: procedure a volte complesse, dipendenti soprattutto dal livello di compatibilità dell’hardware a disposizione. Mettere d’accordo uno smartphone, un PC, una rete Wi-Fi e una stampante non è cosa da poco: ancor meno se si vuole mandare in stampa un documento in ufficio a Milano mentre ci si trova in Australia.

Samsung Cloud Print è stato concepito per eliminare le barriere di compatibilità e la complessità delle procedure di installazione. L’associazione delle stampanti al Samsung Cloud Print avviene con i metodi tradizionali (rete Wi-Fi e indirizzo MAC della stampante connessa alla Rete), mentre l’associazione dei dispositivi mobili (smartphone e tablet) può essere effettuata anche attraverso la tecnologia NFC (Near Field Communication), attraverso un QR Code o con la tradizionale associazione tramite numero telefonico.

Samsung Cloud Print, connettere la stampante ai dispositivi mobili è semplice e intuitivo.
Samsung Cloud Print, connettere la stampante ai dispositivi mobili è semplice e intuitivo.

Samsung Cloud Print: condividi la stampante con chi vuoi tu

Le potenzialità del cloud Samsung si riflettono anche sull’utilizzo “social” dei processi di stampa. Il servizio può essere attivato ad esempio all’interno di un albergo, negli aeroporti, nelle scuole o nelle biblioteche, mettendo le stampanti a disposizione di ospiti ed utenti. La condivisione può essere effettuata anche da un utente a un altro direttamente dalla app Samsung Cloud Print, conferendo l’accesso diretto al cloud ai familiari e alle persone fidate.

Samsung Cloud Print: il confronto con il rivale Google

Il paragone più ovvio è quello con Google Cloud Print, il servizio che prima di tutti ha permesso agli utenti della “Grande G” di stampare documenti e foto da remoto. Rispetto a Samsung, Google fa un uso differente del cloud: i documenti inviati alla stampa viaggiano dal dispositivo alla stampante mediante connessione HTTPS protetta e, una volta stampati, tali documenti vengono cancellati permanentemente dai server Google.

A meno, ovviamente, di non stampare documenti salvati in Google Drive, che in questo caso resteranno memorizzati sulla “nuvola”. Altra differenza è rappresentata dalla configurazione dei dispositivi. In commercio esistono già numerose case produttrici di stampanti che commercializzano prodotti “Google Cloud Print Ready“, inclusa la stessa Samsung: si tratta in questo caso di stampanti che si connettono direttamente a internet e che, pertanto, non richiedono un PC per la configurazione (e nemmeno una app, come nel caso di Samsung).

In questo modo è la stampante, attraverso la Rete, a connettersi direttamente al cloud di Google e al profilo dell’utente, eliminando ogni tipo di configurazione. Oltre ai dispositivi “Ready”, Google Cloud Print, al pari di Samsung Cloud Print, è un servizio utilizzabile su qualsiasi tipo di stampante a patto di configurarla correttamente attraverso le istruzioni fornite dai produttori.

Conclusioni

Samsung Cloud Print rappresenta una valida alternativa ai servizi di stampa basati su cloud. L’impiego di tecnologie come il Wi-Fi e l’NFC, che assicurano un accoppiamento immediato tra dispositivi mobili e stampanti compatibili, rappresenta un primo passo verso la creazione di un nuovo ecosistema del gigante coreano.

Da anni infatti si ipotizza la nascita di Tizen, il sistema operativo Samsung che in futuro arriverà a competere con Google, Android e iOS. Il servizio di cloud printing si colloca dunque come un nuovo, importante tassello in questo percorso di crescita di Samsung, sempre più svincolata dai servizi della concorrenza e sempre più autonoma nel fornire ai propri clienti soluzioni valide, tecnologicamente efficienti ma soprattutto “made in Samsung“.

Apple Watch. Conviene comprarlo? guida all’acquisto

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L’Apple Watch, come da tradizione di Cupertino, è il nuovo sogno proibito del mondo digitale. Ma conviene comprarlo? Da oggi parrebbe non esserci niente di più semplice che dire “mi piace, ne compro uno”, ma la scelta dell’Apple Watch giusto, a meno che non sia obbligata dalla disponibilità a magazzino (e per un primo periodo è facile che accada), potrebbe non essere così facile. Ecco per voi una guida all’acquisto semplice e concreta.

Apple Watch. Conviene comprarlo? guida all’acquisto

Non deve trarre in inganno il fatto che i modelli di orologi intelligenti siano tre e, se si esclude il Watch Edition, che la sua cassa in oro rende assolutamente elitario, quelli più accessibili sono il Watch e il Watch Sport. Due prodotti ben differenziati dal prezzo ancor prima che dall’estetica: quindi, o si compra l’uno o l’altro in funzione del budget che si ha a disposizione?

Non esattamente, o forse non solo. Serve un minimo di ponderazione: bisogna anzitutto scegliere le dimensioni dello schermo (da 38 mm o 42 mm) e poi il tipo di braccialetto (tra una trentina di modelli). Ma, ancor prima di puntare con decisione all’acquisto, bisogna avere le idee ben chiare su cosa ci si aspetta che faccia l’Apple Watch e su cosa può realmente può fare.

Apple Watch. Al via le vendite, ecco come scegliere. A confronto i tre modelli
Uno di fianco all’altro: ecco i tre modelli proposti da Apple in 38 differenti combinazioni

In pratica, le prime domande da porsi su questo prodotto così accattivante e su cui si tessono tante lodi sono: è davvero ciò che fa per me? Lo posso usare senza problemi? Vediamo come rispondere.

Attenzione: l’Apple Watch non funziona senza l’iPhone (5 o superiore)

In primo luogo, l’Apple Watch non è un prodotto autonomo nel senso che per poter essere usato deve operare in congiunzione con un iPhone, cui comunica tramite Bluetooth. Ma non tutti gli iPhone sono adatti: possono essere impiegati solo quelli dalla quinta generazione in poi. Quindi se si ha un iPhone 4 o un 4S per usare l’Apple Watch si deve prima di tutto aggiornare il proprio smartphone. Va da sé che più l’iPhone è recente (e quindi versatile e potente) migliore è il dialogo con l’Apple Watch.

L’Apple Watch funziona al posto del telefono

Oltre infatti che funzionare come un tradizionale orologio (che però offre la possibilità di usare differenti tipi di quadranti), l’Apple Watch si fa carico di una serie di funzioni tipicamente svolte dall’iPhone, come proporre notifiche, visualizzare messaggi o avvisare dell’arrivo di telefonate. Ma consente anche l’interazione con l’assistente vocale Siri, di avere indicazioni stradali o di fare da biglietto elettronico per l’imbarco sugli aerei.

Prima di comprare un Apple Watch bisogna considerare compatibilità e funzioni
Prima di comprare un Apple Watch bisogna considerare compatibilità e funzioni

Uno degli aspetti su cui è stato maggiormente posto l’accento è quello della salute e del fitness. Apple Watch può svolgere alcune delle funzioni di un normale tracker per l’attività fisica, come rilevare la distanza percorsa e i passi effettuati. Qualcuno potrebbe giustamente sottolineare che queste funzioni sono già presenti nell’iPhone 6 e 6 Plus, tuttavia, l’orologio intelligente permette di averle sempre a portata di mano senza dover ogni volta attivare lo smarpthone. Inoltre, alcune app si fanno carico anche di controllare se facciamo o meno movimento, avvisandoci quando è troppo tempo che stiamo fermi.

Apple Watch: vi conviene se vi piacciono le app

Apple Watch può anche essere usato come telecomando per la Apple Tv o per gestire da remoto alcune apparecchiature della casa (se queste si possono collegare a Internet). Ma può anche operare come strumento di pagamento tramite il servizio Apple Pay, che però non è ancora attivo in Italia (oggi funziona solo negli Stati Uniti ed entro breve verrà sperimentato anche nel Regno Unito).

Come si avrà capito, Apple Watch è un dispositivo molto versatile che, come accaduto per tutti i prodotti iOS, può trovare impiego nelle situazioni più disparate grazie sia alla tecnologia che sta alla base sia, soprattutto, alle applicazioni che consentono di sfruttare tale tecnologia. Oggi sono già disponibili migliaia di app per Apple Watch (non dimentichiamo che in alcune nazioni l’orologio è in vendita già da un paio di mesi) ma molte altre verranno, allargando quindi ulteriormente le possibilità di utilizzo.

Apple Watch. Le scelte possibili: cassa, cinturini e prezzi

Apple Watch. Alvia le vendite, ecco come scegliere. Confronto da 38 mm e 42 mm
A confronto una cassa da 38 mm e una da 42 mm: la differenza è evidente ma non influisce troppo sul peso

Queste motivazioni vi hanno convinto per l’acquisto? Se la risposta è sì, allora non vi rimane che decidere se il modello che fa per voi è un Watch, un Watch Sport o addirittura un Watch Edition.

Tra modelli della stessa gamma, una certa differenza nel prezzo la fa la dimensione della cassa, che può avere diagonale da 38 mm o da 42 mm. In termini pratici, la differenza nelle dimensioni della cassa comporta un display un pochino più grande (390×312 pixel contro 340×272 pixel) e un minimo aggravio di peso.

Si parla solo alcuni grammi di differenza: si passa da 25 g a 30 g nel modello Watch Sport che ha la cassa in alluminio e 40 g a 50 g nel modello Watch che ha la cassa in acciaio inossidabile. Per onor di cronaca, diciamo anche che per il Watch Edition il peso varia da 54 g a 67 g nel modello in oro rosa e da 55 g a 69 g in quello in oro giallo.

Va da sé che una cassa da 38 mm è adatta a un polso un po’ più piccolo, come potrebbe essere quello di una donna, mentre quella da 42 mm è più indicata per chi ha un polso di maggiori dimensioni, come potrebbe essere un uomo. Ma non si tratta di un dogma e quindi i gusti personali potrebbero sovvertite questa empirica classificazione.

Diverso è invece il discorso dei cinturini. Apple ha infatti previsto diverse combinazioni sia a seconda dell’orologio scelto sia a seconda del tipo di cassa. In questo caso, come anticipato, le combinazioni previste sono una trentina e, se si esclude il modello Watch Edition per cui è previsto un unico cinturino in funzione del colore dell’oro, negli altri casi si ha davvero l’imbarazzo della scelta.

C’è però un dettaglio importante da considerare: per il Watch Sport è possibile solo decidere il colore in quanto il cinturino è in silicone e ha sempre lo stesso design, mentre per il Watch Apple permette di decidere tra metallo, silicone o pelle.

Per i prezzi, Apple Watch ha un prezzo base di 669 euro e arriva a 1.269 euro, Watch Sport parte da 419 euro e arriva a 469 euro mente l’Edition distanzia tutti con il suo range di prezzi da 11.200 euro a 18.400 euro.

Apple Watch: meglio comprarlo subito o aspettare?

Per prendere d’acquisto e ordinare online l’orologio, rimane solo ultimo aspetto da considerare. Siete, come si suole dire, technology addicted? Ovvero non potete mai fare a meno di avere l’ultima novità hi-tech non appena esce? Allora non aspettate, comprate subito l’Apple Watch: entrerete in possesso di quello che è oggi la migliore incarnazione del concetto di dispositivo indossabile. Non vene separerete più

Al contrario, se la vostra preoccupazione non è tanto stupire gli amici o sentirvi “unici” ma acquistare un prodotto che sia veramente utile,  preferite aspettare per vedere se un prodotto avrà successo e confermerà le aspettative. Anche se Made in Cupertino, l’orologio intelligente è pur sempre un dispositivo informatico e come tale molto probabilmente avrà il canonico ciclo di vita di questa tipologia di prodotti.

Nel comprare un Apple Watch bisogna considerare cassa, cinturino e budget
Nel comprare un Apple Watch bisogna considerare cassa, cinturino e budget

Apple ha assicurato che per il Watch tale ciclo sarà più lungo, e forse mettere in commercio un modello che costa ben più di 10.000 euro può esserne la conferma, però è anche vero che, come per esempio è successo per l’iPhone e l’iPad, la seconda edizione ha fatto tesoro dei molti feedback degli utenti della prima versione (che a tutti gli effetti si sono rivelati stati una sorta di beta tester) e ha portato alla messa in commercio di un prodotto molto più stabile, lontano anni luce dal suo predecessore.

Modalità di acquisto e disponibilità

Come successo negli altri Paesi dove le vendite sono partite lo scorso aprile, anche da noi Apple consente di comprare il Watch online e poi ritirato presso un negozio Apple. Siccome però non tutti i negozi dislocati in Italia possono consegnare i nuovi orologi (e a volte, a seconda del modello, cambia il negozio), al momento dell’acquisto è bene verificare se il Watch scelto è ritirabile in uno shop vicino a casa o facilmente raggiungibile.

La prima disponibilità di Apple Watch è comunque limitata e attualmente non tutti i modelli possono essere acquistati: è praticamente acquistabile tutta la gamma Watch Sport , non sono invece ancora in vendita tutti i Watch e ancor più contenuta è la scelta sull’Edition.

PlayStation 4 Ultimate Player. Ecco come dovrebbe essere

PlayStation 4 Ultimate Player Edition: ecco svelato il nome della nuova consolle di gioco Sony, in arrivo nei negozi a partire dal prossimo 15 luglio. Ad annunciarne l’arrivo è stata la stessa Sony attraverso le pagine di PlayStation.blog, con un post dedicato che ha suscitato il vivo interesse di tutti gli appassionati di videogiochi.

PlayStation 4 Ultimate Player Edition: hard disk da 1 Tb

PlayStation 4 Ultimate Player Edition: in uscita il prossimo 15 luglio la nuova versione della consolle con 1Tb di hard disk
PlayStation 4 Ultimate Player Edition: in uscita il prossimo 15 luglio la nuova versione della consolle con 1Tb di hard disk

La novità sostanziale che dà il nome a questa nuova edizione della consolle di gioco Sony risiede nella nuova dimensione dell’hard disk interno, che passa dai 500 Mb del modello attualmente in commercio a 1 Tb (1.000 Mb). Raddoppiando la capacità di storage, Sony punta ad eliminare le problematiche di “spazio” incontrate da molti videogiocatori, alle prese con titoli sempre più curati sotto l’aspetto grafico e quindi “esosi” in termini di spazio.

Dando una rapida occhiata al filmato di presentazione diffuso da Sony, PlayStation 4 Ultimate Player Edition darà modo ai giocatori di collezionare più macchine, più scenari, più personaggi, più mappe, insomma più “momenti epici” da vivere durante l’esperienza videoludica.

PlaySyayion 4 Ultimate Player Edition: data di uscita, prezzo e specifiche

PlayStation 4 Ultimate Player Edition: in vista anche un miglioramento dei consumi e peso ridotto del 10%
PlayStation 4 Ultimate Player Edition: in vista anche un miglioramento dei consumi e peso ridotto del 10%

PlayStation 4 Ultimate Player Edition sbarcherà nei negozi e negli store di tutta Europa (e di tutti i paesi che utilizzano i sistemi PAL) a partire dal 15 luglio 2015. La nuova consolle sarà caratterizzata da un codice prodotto separato, il CUH-116B. Per quanto riguarda il prezzo di vendita, Amazon.de ha da poco inserito a listino la PlayStation 4 Ultimate Player Edition con un prezzo finale di vendita pari a 399 euro, lo stesso applicato all’attuale versione da 500 Mb di memoria.

Il prezzo, dunque, non dovrebbe discostarsi di molto da quelli delle PlayStation attuali. Anche le specifiche, in mancanza di comunicati ufficiali da parte di Sony, dovrebbero mantenersi in linea con quelle dei modelli PS4 presentati fino a oggi ma con qualche miglioramento: CPU a basso consumo x86-64 AMD Jaguar da 8 core, GPU AMD Radeon next-generation, 8 Gb di memoria GDDR5 e, appunto, il nuovo hard disk interno da 1 Tb. I miglioramenti riguarderanno invece il consumo energetico della nuova PS4, che sarà ridotto dell’8%, il peso (10% più leggero) e la finitura delle plastiche esterne che risulterà opaca in corrispondenza dell’alloggiamento riservato all’hard disk.

Windows 10 è gratis? Risponde il capo di Windows. Esclusiva

Il 29 luglio arriverà l’attesa versione 10 di Windows, un aggiornamento che comporterà una sorta di rivoluzione per Microsoft sia per quanto riguarda il versante tecnologico sia quello commerciale. Nel primo caso, Windows 10 vedrà l’abbandono di Internet Explorer per il nuovo browser Edge, farà il suo esordio il nuovo assistente vocale Cortana e, soprattutto, ci sarà una totale integrazione tra dispositivi mobili e desktop (e per certi versi anche con la Xbox), creando un unico ecosistema a base Windows.

Windows 10 è gratis? Risponde in esclusiva il capo di Windows

Per quanto riguarda l’aspetto commerciale, Windows 10 sarà il primo sistema operativo che Microsoft offrirà gratuitamente. A Redmond sembra abbiano deciso di seguire la strada tracciata da tempo da Apple, ponendo però una clausola: il download gratuito sarà concesso solo per un periodo limitato. Questa scelta ha creato un po’ di scompiglio tra gli utenti, che non sempre hanno ben chiara la nuova strategia.

Per questo motivo, abbiamo deciso di fornire un chiaro resoconto dei requisiti imposti da Microsoft e che è necessario soddisfare per poter effettuare l’aggiornamento gratuito al nuovo sistema operativo. Un resoconto che assume una forma assolutamente ufficiale, visto che arriva a fronte di un’intervista rilasciata ad Alground da Evita Barra, neo-direttore della Divisione Windows di Microsoft.

Evita Barra, direttore della Divisione Windows di Microsoft
Evita Barra, direttore della Divisione Windows di Microsoft

Windows 10 sarà gratuito ma per un periodo limitato. Il termine “limitato” cosa significa?

L’aggiornamento a Windows 10 sarà disponibile gratuitamente tramite Windows Update per i possessori di una licenza regolare di Windows 7 SP1 e Windows 8.1 Update dal 29 Luglio 2015 al 29 Luglio 2016.

Se ho una versione di Windows più vecchia rispetto alla 7, posso effettuare lo stesso l’aggiornamento? Se sì, quanto verrebbe a costare?

Se i requisiti hardware minimi sono rispettati, anche con una versione più vecchia rispetto a Windows 7 si potrà effettuare l’aggiornamento a Windows 10, con la differenza che questo sarà a pagamento. Tuttavia non sono ancora stati definiti i prezzi degli upgrade al nuovo sistema operativo.

Oltre che come download, Windows 10 si potrà reperire anche presso i rivenditori tradizionali?

Windows 10 sarà anche disponibile sui nuovi dispositivi che opereranno con Windows. Per quanto riguarda una versione retail, il nuovo sistema operativo sarà presto disponibile anche presso le migliori catene e rivenditori di informatica.

Chi ha un dispositivo con Windows Rt potrà fare l’aggiornamento?

Attualmente non è prevista la disponibilità di Windows 10 per i dispositivi Windows RT, ma ci saranno sicuramente degli aggiornamenti in merito nei mesi successivi al rilascio del nuovo sistema operativo.

Anche per Windows Phone l’aggiornamento sarà gratuito? Basta un download o è necessaria qualche operazione particolare che coinvolge i provider?

L’aggiornamento gratuito a Windows 10 Mobile sarà disponibile anche per gli utenti di Windows Phone 8.1 ma con tempi e modalità diversi rispetto alla disponibilità dell’edizione per PC/Tablet che rilasceremo il 29 luglio 2015 e che potranno variare a seconda del modello di Windows Phone e del provider.

Ricordiamo infine che, chi volesse essere sicuro di aggiornare il sistema operativo del proprio computer a Windows 10 non appena questo sarà disponibile, può prenotare il download notificando la propria intenzione direttamente a Microsoft. Nel momento in cui il nuovo sistema operativo sarà rilascato, si riceverà una mail di avviso. La procedura per la prenotazione si trova sul sito di Microsoft.

Android M. Caratteristiche e novità del nuovo sistema Google

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Miglioramento delle prestazioni e riduzione dei consumi. Sono stati questi i due filoni che hanno caratterizzato lo sviluppo di Android M, la nuova versione 6.0 del sistema operativo di Google per dispositivi mobili destinata a succedere all’attuale Lollipop (l’avvicendamento, dicono le ultime indiscrezioni, dovrebbe avvenire a novembre).

Così, mentre con Android 5 Google ha puntato principalmente a un rinnovo dell’aspetto e all’integrazione con dispositivi indossabili, televisori e tecnologie per auto (quindi su una serie di novità immediatamente percepibili dall’utente), nella prossima edizione le maggiori innovazioni saranno più defilate, sotto il cofano come si è soliti dire, ma ciò non significa che saranno di minore rilievo. Tutt’altro, permetteranno infatti di avere un sistema più stabile e più efficiente.

Android M. Caratteristiche e novità del nuovo sistema Google

Come si diceva, molteplici sono stati gli interventi eseguiti dagli sviluppatori di Google e questi hanno portato a una revisione sostanziale del sistema in diverse sue parti. A partire dall’installazione e disinstallazione delle applicazioni per arrivare alla gestione della luminosità dello schermo, dalle funzioni manuali della fotocamera al supporto integrato per Android Wear. Ma alcune novità meritano un resoconto più dettagliato perché sono destinata a modificare in modo decisamente tangibile l’usabilità di Android.

Android M e l’assistente coerente con il contesto

La prima di queste eclatanti novità è sicuramente Now On Tap. Si tratta di una sorta di estensione aggiunta a Google Now, l’assistente personale di Android che si occupa di gestire promemoria, effettuare ricerche online, notizie meteo o di fornire indicazioni stradali. L’integrazione di Now On Tap consente a Google Now, in base all’applicazione che si sta usando, di eseguire determinati comandi, funzioni o ricerche legate all’applicazione stessa. Un esempio per chiarire il funzionamento di Now On Tap: se ci sta scambiando una serie di SMS per organizzare una cena, Google Now può ora suggerire autonomamente dei ristoranti in base al contenuto dei messaggi, arrivando a consentire di effettuare una prenotazione. E una volta effettuata, inserisce l’appuntamento nei promemoria.

Android M. Tutti i segreti del nuovo sistema operativo Google. Now on tap schermate
Se stiamo organizzando una cena, il sistema ci fornisce i dettagli del ristorante e ci permette di prenotare

Paghiamo con Android M

In linea con quanto sta facendo Apple con il suo sistema di pagamento via iPhone, anche Google sta dando sempre più rilevanza al sistema di billing tramite dispositivo mobile. Per contrastare in modo più puntuale la società di Cupertino anche sul versante marketing, arriva la denominazione Android Pay (Google Wallet non scompare, ma poggerà sul nuovo sistema) e dalla prossima versione del sistema operativo consentirà agli sviluppatori di inserire più facilmente nelle applicazioni una funzione per il pagamento. Google, lo ricordiamo, ha fatto esordire Android Pay nel 2010 e l’obiettivo a breve termine è di consentire l’utilizzo presso 700.000 punti vendita negli Stati Uniti.

Personalizziamo Chrome

Google offre la possibilità di aggiungere a Chrome tag personalizzati. Questo consente agli sviluppatori di creare tag coerenti con le applicazioni in modo di rendere più semplice e veloce il passaggio dalle applicazioni stesse a Internet e anche l’integrazione nelle app di contenuti Web. In pratica, è come se si usasse Chrome direttamente all’interno delle applicazioni.

Su Android M, applicazioni più integrate

Ancora con l’obiettivo di migliorare l’usabilità del sistema, Google ha previsto di rendere più efficace e semplice il collegamento tra applicazioni. Gli sviluppatori hanno ora a disposizione nuovi strumenti per consentire di aprire automaticamente l’app più idonea a soddisfare una richiesta senza dove precisare, come si fa ora, qual è l’app che si ritiene più adatta a svolgere un determinato compito. Allo stesso modo, app certificate apriranno direttamente i link di loro pertinenza: così, per esempio, Twitter sarà proprietario dei propri e cliccando su uno di questi si apre l’app di Twitter e non Chrome per accedere a tale link tramite browser.

Questione di permessi

Totalmente rivisto il sistema per la designazione dei permessi per accedere a funzioni come microfono, fotocamera, contatti e via dicendo. A fronte di questo restyling, viene abbandonato il metodo attuale che porta ad assegnare tutti i permessi quando si installa un’app e si passa a una nuova modalità, che porta a fornire tali permessi solo quando si usa una determinata funzione dell’applicazione che realmente necessità di un permesso. Inoltre, si ha sempre sotto controllo tutti i permessi assegnati, con la possibilità eventualmente di revocarli.

Android M. Tutti i segreti del nuovo sistema operativo Google. Schermata riassunto info app
Per ogni app si hanno sempre sotto controllo le autorizzazioni assegnate

Consumi dimezzati per Android M (in stand by)

Il consumo della batteria è una nota dolente negli smartphone attuali. Google ha cercato di venire incontro alle richieste di maggiore autonomia integrando in Android M la tecnologia Doze. Questa monitorizza l’utilizzo del dispositivo mobile e se si accorge che non viene usato (verifica se non viene mosso per un certo periodo di tempo e se non viene attiva alcuna app), lo porta automaticamente in modalità di stand by. Google assicura che grazie a Doze si può arrivare a raddoppiare il tempo di stand by.

Dividiamo lo schermo in due

Come per iOS 9, anche Android M consentirà di dividere “virtualmente” il display del dispositivo mobile in due parti per poter eseguire due applicazioni contemporaneamente. A dire vero non è una novità in assoluto, perché questa opportunità era già fornita dai Samsung Note, ma con Android M diventa parte integrante del sistema operativo e quindi se ne potranno avvantaggiare tutti i tablet e gli smartphone (soprattutto quelli con gli schermi più grandi).

Attenzione alle impronte digitali

Grazie a diversi nuovi strumenti, in Android M è stata integrata la gestione dei sistemi di riconoscimento delle impronte digitali (in un’ottica anche di pagamenti mobili). I primi dispositivi dotati dei sensori dovrebbero esordire il prossimo anno e dovrebbero permettere di usare le impronte digitali per accedere al telefono, attivare funzioni nelle app e, appunto, consentire pagamenti tramite Android Pay.

su Android M arriva l’USB-C

Dopo il PowerBook Apple, anche i nuovi dispositivi mobili a che useranno Android 6 potranno adottare il connettore USB di tipo C. Questo consentirà di avere un sistema di ricarica più veloce e versatile, perché consente anche la ricarica di più prodotti e non obbliga a inserire il cavo di connessione secondo un verso ben preciso.

Android M. Tutti i segreti del nuovo sistema operativo Google. Connettore USB-C
L’USB-C debutterà dal prossimo anno sui nuovi dispositivi mobili che useranno Android 6.0

 

M sta per…

Android m è il nome in codice del nuovo sistema operativo e il nomignolo definitivo non è ancora stato stabilito. Se, come si suppone, Google continuerà nella scelta di nomi di dolci con la lettera iniziale che segue la sequenza dell’alfabeto, le possibilità sono piuttosto ampie: la M potrebbe infatti diventare Marshmallow, Milkshake, Muffin o Macaroon. O anche M&Ms, se l’azienda decidesse puntare su una partnership come è accaduto in occasione del lancio di KitKat.

Ecco come provare subito Android M

Nell’attesa di sapere quale sarà la decisione di Google, chi dispone di uno smartphone Nexus 5 o 6 o di un tablet Nexus 9, può provare in prima persona le potenzialità di Android 6.0 installando la developer preview del sistema operativo. L’operazione non è però automatica e richiede una serie di passaggi piuttosto articolati per cui consigliamo di seguire una procedura come quella che si trova su Androidexplained.com.

Minds. Così funziona il Social network anonimo, anti Facebook

La sfida a Facebook è stata lanciata: Minds.com, è un social network anonimo per garantire la privacy, sostenuto dal gruppo di attivisti di Anonymous. un progetto che era nell’aria ormai da qualche anno, è stato lanciato in questi giorni con l’obiettivo di assicurare a tutti i suoi utenti la più completa riservatezza, attraverso una criptazione avanzata dei messaggi fra gli utenti e un nuovo meccanismo che andrà a massimizzare la visibilità degli utenti più attivi.

Minds.com, il primo Social Network Open Source per la privacy degli utenti.
Minds.com, il primo Social Network Open Source per la privacy degli utenti.

Minds. Così funziona il Social network anonimo, anti Facebook

A battezzare il nuovo Social è stato il suo creatore Bill Ottman, impegnato da tempo a progettare il codice Open Source della nuova piattaforma Minds.com. A differenza di Facebook, che rappresenta un sistema chiuso pre-confezionato, il codice sorgente di Minds.com è a completa disposizione della community di utenti: in questo modo sviluppatori, professionisti e persino hacker potranno testare il Social e proporre migliorie, attraverso un meccanismo di continua verifica e correzione del codice.

Obiettivo: impedire ad aziende, inserzionisti, governi e agenzie di “spiare” i dati personali immessi dagli utenti di Minds.com, arginando così il business legato alla compravendita a fini commerciali di dati, abitudini di navigazione e preferenze degli utenti. “Molte aziende, nei loro Social, asseriscono di tutelare la privacy degli utenti mediante algoritmi crittografici proprietari, che nessuno potrà mai verificare – ha spiegato Ottman attraverso le pagine di Minds.com – l’effettivo livello di privacy di un Social è verificabile solo quando il codice sorgente è open, in modo tale che tutti possano confutarne l’effettiva efficacia”.

Minds.com, diversamente dagli altri Social la visibilità degli utenti dipenderà dal loro grado di attività.
Minds.com, diversamente dagli altri Social la visibilità degli utenti dipenderà dal loro grado di attività.

Minds.com, nessuna pubblicità e maggiore visibilità per gli utenti più attivi

Il riferimento, tutt’altro che velato, è rivolto al Social numero uno al mondo che ha costruito, in questi anni, la propria fortuna attorno all’aspetto commerciale delle pagine. Le inserzioni sponsorizzate fanno infatti leva sulle preferenze degli utenti, che vengono targettizzati e catalogati in modo da risultare facilmente raggiungibili da inserzioni a pagamento e contenuti pubblicitari pubblicati da terzi. Un sistema che, in Minds.com, non verrà previsto.

La visibilità degli utenti, nel nuovo social, sarà direttamente proporzionale al loro grado di “attività”: più contenuti verranno postati, maggiore sarà la loro diffusione tra gli utenti di Minds.com. Ad ogni contenuto postato verrà quindi assegnato un punteggio che andrà a incrementare il ranking dell’utente: più punti si otterranno, maggiore sarà la visibilità dei contenuti su Minds.com. Il meccanismo, quindi, andrà ad avvantaggiare gli utenti maggiormente attivi a discapito di quelli più pigri, che si limitano magari a linkare o condividere contenuti pubblicati da terzi. In questa logica, ovviamente, non sarà possibile sponsorizzare contenuti a pagamento.

Minds.com, Anonymous annuncia la collaborazione con il nuovo Social.
Minds.com, Anonymous annuncia la collaborazione con il nuovo Social.

Minds.com, in arrivo l’aiuto degli hacker di Anonymous

Il progetto lanciato è ambizioso: portare la libertà informatica in un mondo complesso come quello dei Social Network, oggi dominato dalle multinazionali e dal denaro. La sfida, logicamente, ha suscitato sin da subito il vivo interesse degli hacker-attivisti di tutto il mondo e in particolare di Anonymous, fra le più grandi comunità di attivisti che dal 2003 persegue progetti a livello globale iniziative volte alla cyber-libertà degli utenti e, più in generale, a un mondo più equo basato sulla parità di diritti fra gli individui.

Anonymous chiama a raccolta hacker, programmatori e designer in tutto il mondo – si legge sulla pagina Facebook del gruppo – vogliamo lavorare sul codice di Minds.com per costruire insieme un servizio che possa essere di tutti, un progetto realizzato dal popolo per il popolo”. Formato da cellule attive in tutto il mondo come “libere coalizioni di abitanti della Rete”, Anonymous ha al suo attivo centinaia di attacchi informatici e azioni di protesta volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche sociali, economiche, politiche e culturali, attraverso operazioni di hacking di siti istituzionali, governativi o privati.

Minds.com, il codice Open Source potrà essere costantemente migliorato dagli sviluppatori e dalla community
Minds.com, il codice Open Source potrà essere costantemente migliorato dagli sviluppatori e dalla community

Minds.com: l’inizio di una nuova era per i Social?

La sfida è ambiziosa: un progetto senza fini di lucro, destinato a premiare gli utenti esclusivamente in base alla loro attività e alla “qualità” dei contenuti pubblicati, senza pubblicità o compravendita di dati sensibili degli utenti. In parole povere, un sistema Open Source capace di blindare la privacy delle singole persone, con un servizio di instant messaging criptato e a prova di spioni. Troppo avveniristico? Forse, ma nel frattempo Minds.com è già realtà, con un sito e App scaricabili dai principali store di Android e IOs.

E, soprattutto, con l’appoggio di uno fra i maggiori collettivi di hacktivisti del mondo. Difficile ad oggi dire quali saranno le potenzialità di questo Social Network, ultimo arrivato in un mercato dominato da colossi mondiali utilizzati da miliardi di persone nel mondo. L’unica cosa certa, è che Minds.com ha portato un primo scossone, una ventata di aria nuova: starà agli utenti recepire o meno la novità, decretando il successo o il fallimento di questo progetto appena varato.