Android M. Caratteristiche e novità del nuovo sistema Google

Miglioramento delle prestazioni e riduzione dei consumi. Sono stati questi i due filoni che hanno caratterizzato lo sviluppo di Android M, la nuova versione 6.0 del sistema operativo di Google per dispositivi mobili destinata a succedere all’attuale Lollipop (l’avvicendamento, dicono le ultime indiscrezioni, dovrebbe avvenire a novembre).

Così, mentre con Android 5 Google ha puntato principalmente a un rinnovo dell’aspetto e all’integrazione con dispositivi indossabili, televisori e tecnologie per auto (quindi su una serie di novità immediatamente percepibili dall’utente), nella prossima edizione le maggiori innovazioni saranno più defilate, sotto il cofano come si è soliti dire, ma ciò non significa che saranno di minore rilievo. Tutt’altro, permetteranno infatti di avere un sistema più stabile e più efficiente.

Android M. Caratteristiche e novità del nuovo sistema Google

Come si diceva, molteplici sono stati gli interventi eseguiti dagli sviluppatori di Google e questi hanno portato a una revisione sostanziale del sistema in diverse sue parti. A partire dall’installazione e disinstallazione delle applicazioni per arrivare alla gestione della luminosità dello schermo, dalle funzioni manuali della fotocamera al supporto integrato per Android Wear. Ma alcune novità meritano un resoconto più dettagliato perché sono destinata a modificare in modo decisamente tangibile l’usabilità di Android.

Android M e l’assistente coerente con il contesto

La prima di queste eclatanti novità è sicuramente Now On Tap. Si tratta di una sorta di estensione aggiunta a Google Now, l’assistente personale di Android che si occupa di gestire promemoria, effettuare ricerche online, notizie meteo o di fornire indicazioni stradali. L’integrazione di Now On Tap consente a Google Now, in base all’applicazione che si sta usando, di eseguire determinati comandi, funzioni o ricerche legate all’applicazione stessa. Un esempio per chiarire il funzionamento di Now On Tap: se ci sta scambiando una serie di SMS per organizzare una cena, Google Now può ora suggerire autonomamente dei ristoranti in base al contenuto dei messaggi, arrivando a consentire di effettuare una prenotazione. E una volta effettuata, inserisce l’appuntamento nei promemoria.

Android M. Tutti i segreti del nuovo sistema operativo Google. Now on tap schermate
Se stiamo organizzando una cena, il sistema ci fornisce i dettagli del ristorante e ci permette di prenotare

Paghiamo con Android M

In linea con quanto sta facendo Apple con il suo sistema di pagamento via iPhone, anche Google sta dando sempre più rilevanza al sistema di billing tramite dispositivo mobile. Per contrastare in modo più puntuale la società di Cupertino anche sul versante marketing, arriva la denominazione Android Pay (Google Wallet non scompare, ma poggerà sul nuovo sistema) e dalla prossima versione del sistema operativo consentirà agli sviluppatori di inserire più facilmente nelle applicazioni una funzione per il pagamento. Google, lo ricordiamo, ha fatto esordire Android Pay nel 2010 e l’obiettivo a breve termine è di consentire l’utilizzo presso 700.000 punti vendita negli Stati Uniti.

Personalizziamo Chrome

Google offre la possibilità di aggiungere a Chrome tag personalizzati. Questo consente agli sviluppatori di creare tag coerenti con le applicazioni in modo di rendere più semplice e veloce il passaggio dalle applicazioni stesse a Internet e anche l’integrazione nelle app di contenuti Web. In pratica, è come se si usasse Chrome direttamente all’interno delle applicazioni.

Su Android M, applicazioni più integrate

Ancora con l’obiettivo di migliorare l’usabilità del sistema, Google ha previsto di rendere più efficace e semplice il collegamento tra applicazioni. Gli sviluppatori hanno ora a disposizione nuovi strumenti per consentire di aprire automaticamente l’app più idonea a soddisfare una richiesta senza dove precisare, come si fa ora, qual è l’app che si ritiene più adatta a svolgere un determinato compito. Allo stesso modo, app certificate apriranno direttamente i link di loro pertinenza: così, per esempio, Twitter sarà proprietario dei propri e cliccando su uno di questi si apre l’app di Twitter e non Chrome per accedere a tale link tramite browser.

Questione di permessi

Totalmente rivisto il sistema per la designazione dei permessi per accedere a funzioni come microfono, fotocamera, contatti e via dicendo. A fronte di questo restyling, viene abbandonato il metodo attuale che porta ad assegnare tutti i permessi quando si installa un’app e si passa a una nuova modalità, che porta a fornire tali permessi solo quando si usa una determinata funzione dell’applicazione che realmente necessità di un permesso. Inoltre, si ha sempre sotto controllo tutti i permessi assegnati, con la possibilità eventualmente di revocarli.

Android M. Tutti i segreti del nuovo sistema operativo Google. Schermata riassunto info app
Per ogni app si hanno sempre sotto controllo le autorizzazioni assegnate

Consumi dimezzati per Android M (in stand by)

Il consumo della batteria è una nota dolente negli smartphone attuali. Google ha cercato di venire incontro alle richieste di maggiore autonomia integrando in Android M la tecnologia Doze. Questa monitorizza l’utilizzo del dispositivo mobile e se si accorge che non viene usato (verifica se non viene mosso per un certo periodo di tempo e se non viene attiva alcuna app), lo porta automaticamente in modalità di stand by. Google assicura che grazie a Doze si può arrivare a raddoppiare il tempo di stand by.

Dividiamo lo schermo in due

Come per iOS 9, anche Android M consentirà di dividere “virtualmente” il display del dispositivo mobile in due parti per poter eseguire due applicazioni contemporaneamente. A dire vero non è una novità in assoluto, perché questa opportunità era già fornita dai Samsung Note, ma con Android M diventa parte integrante del sistema operativo e quindi se ne potranno avvantaggiare tutti i tablet e gli smartphone (soprattutto quelli con gli schermi più grandi).

Attenzione alle impronte digitali

Grazie a diversi nuovi strumenti, in Android M è stata integrata la gestione dei sistemi di riconoscimento delle impronte digitali (in un’ottica anche di pagamenti mobili). I primi dispositivi dotati dei sensori dovrebbero esordire il prossimo anno e dovrebbero permettere di usare le impronte digitali per accedere al telefono, attivare funzioni nelle app e, appunto, consentire pagamenti tramite Android Pay.

su Android M arriva l’USB-C

Dopo il PowerBook Apple, anche i nuovi dispositivi mobili a che useranno Android 6 potranno adottare il connettore USB di tipo C. Questo consentirà di avere un sistema di ricarica più veloce e versatile, perché consente anche la ricarica di più prodotti e non obbliga a inserire il cavo di connessione secondo un verso ben preciso.

Android M. Tutti i segreti del nuovo sistema operativo Google. Connettore USB-C
L’USB-C debutterà dal prossimo anno sui nuovi dispositivi mobili che useranno Android 6.0

 

M sta per…

Android m è il nome in codice del nuovo sistema operativo e il nomignolo definitivo non è ancora stato stabilito. Se, come si suppone, Google continuerà nella scelta di nomi di dolci con la lettera iniziale che segue la sequenza dell’alfabeto, le possibilità sono piuttosto ampie: la M potrebbe infatti diventare Marshmallow, Milkshake, Muffin o Macaroon. O anche M&Ms, se l’azienda decidesse puntare su una partnership come è accaduto in occasione del lancio di KitKat.

Ecco come provare subito Android M

Nell’attesa di sapere quale sarà la decisione di Google, chi dispone di uno smartphone Nexus 5 o 6 o di un tablet Nexus 9, può provare in prima persona le potenzialità di Android 6.0 installando la developer preview del sistema operativo. L’operazione non è però automatica e richiede una serie di passaggi piuttosto articolati per cui consigliamo di seguire una procedura come quella che si trova su Androidexplained.com.

One thought on “Android M. Caratteristiche e novità del nuovo sistema Google

  1. Se si accede alla vetrina dolci si vedono i donut, i biscotti gelato (ice cream sandwich) e i jelly bean ma anche i muffin quindi molto probabilmente la M sta per Muffin.

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