13 Novembre 2025
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Diga di Nova Kakhovka distrutta, allagamenti e danni ambientali

Migliaia di persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case e un disastro ecologico è stato scatenato nel sud dell’Ucraina dal crollo di una grande diga idroelettrica sul fiume Dnipro, che secondo Kyiv è stata fatta saltare in aria dalla Russia nel tentativo disperato di respingere un’offensiva ucraina.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, ha dichiarato la distruzione della diga di Nova Kakhovka come un atto di terrorismo e il “più grande disastro ambientale di origine umana in Europa degli ultimi decenni“.

Ha accusato le forze di occupazione russe, che controllano la diga e la città adiacente dall’invasione su larga scala dello scorso anno. “È fisicamente impossibile farla esplodere dall’esterno, con bombardamenti. È stata minata dagli occupanti russi. E l’hanno fatta esplodere”, ha dichiarato Zelenskiy su Twitter.

Le riprese aeree hanno mostrato che la diga mancava di una vasta sezione centrale con il serbatoio dietro di essa, che era al livello record, che si riversava sopra di essa e proseguiva impetuoso a valle. Le città lungo il suo percorso sono state allagate, case complete potevano essere viste galleggiare nelle acque, mentre innumerevoli animali domestici e selvatici si affannavano per sopravvivere.

Il governatore della regione di Kherson, Oleksandr Prokudin, ha affermato che circa 16.000 persone si trovavano nella “zona critica” sulla riva destra controllata dall’Ucraina del fiume. Ha detto che le persone venivano evacuate dai distretti a monte della città di Kherson e sarebbero state portate in autobus alla città e poi in treno a Mykolaiv e ad altre città ucraine, tra cui Khmelnytskyi, Odesa, Kropyvnytskyi e Kyiv.

Il disastro avrà effetti dannosi che potrebbero durare per generazioni, dalla potenziale perdita immediata di vite umane alle migliaia di persone costrette ad abbandonare le proprie case e le proprie terre. Si prevede che avrà un impatto catastrofico sull’ecologia della regione e spazzerà via le mine dalle sponde del Dnipro verso i villaggi e le terre agricole a valle.

Inoltre, l’Ucraina perde la capacità a lungo termine di generare energia idroelettrica. La perdita del serbatoio a monte minaccia le forniture d’acqua alle regioni di Kherson e Zaporizhzhia e alla Crimea e ha implicazioni a lungo termine per la centrale nucleare di Zaporizhzhia, situata a 120 miglia (200 km) a monte.

Il crollo della diga è avvenuto il secondo giorno delle operazioni offensive ucraine, che segnano probabilmente le prime fasi di una massiccia controffensiva. Potrebbe influire su eventuali piani ucraini per un assalto anfibio attraverso il fiume.

Lo scopo è evidente: creare ostacoli insormontabili sul cammino dell’avanzata dell’esercito ucraino… per rallentare la conclusione equa della guerra“, ha dichiarato su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. “In una vasta area, tutta la vita sarà distrutta; molti insediamenti saranno rovinati; si arrecheranno danni colossali all’ambiente“.

La società ucraina dell’energia idroelettrica ha dichiarato che la diga è stata distrutta da una bomba posizionata in una delle sale delle turbine che si trovavano sulla sua sommità.

Le autorità locali russe nella città di Nova Kakhovka inizialmente hanno negato che qualcosa fosse successo alla diga, poi hanno attribuito il crollo ai bombardamenti ucraini. L’agenzia di stampa Interfax ha citato un ufficiale non identificato dei servizi di emergenza di Kherson affermando che il crollo era dovuto a una debolezza strutturale causata dalla pressione dell’acqua.

Zelenskiy ha convocato una riunione di emergenza del suo consiglio di sicurezza nazionale martedì. “Terroristi russi”, ha dichiarato Zelenskiy su Twitter. “La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka conferma a tutto il mondo che devono essere cacciati da ogni angolo della terra ucraina.

Non deve essere lasciato loro nemmeno un metro, perché usano ogni metro per il terrorismo. Solo la vittoria dell’Ucraina riporterà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non riusciranno a fermare l’Ucraina con l’acqua, i missili o qualsiasi altra cosa“.

Vladimir Leontiev, capo dell’amministrazione russa occupata della città di Nova Kakhovka, sulla sponda meridionale del Dnipro, inizialmente ha negato che la diga fosse stata fatta esplodere, secondo l’agenzia di stampa Ria Novosti, ma successivamente si è detto che ha confermato i “danni” e li ha attribuiti ai bombardamenti.

Interfax ha citato un rappresentante non identificato dei servizi di emergenza regionali affermando che il crollo è stato il risultato di un catastrofico cedimento strutturale. “La diga non ha retto: un sostegno è crollato e sono iniziate le inondazioni”, ha detto il rappresentante, aggiungendo che non ci sono state attacchi alla centrale idroelettrica durante la notte.

Il mese scorso, è stato riportato che i livelli d’acqua nel serbatoio avevano raggiunto un livello massimo degli ultimi 30 anni poiché gli occupanti russi avevano mantenuto aperte relativamente poche chiuse, secondo gli esperti.

Ungheria. Video sulla pace con la Crimea in territorio ucraino

Il governo ungherese ha pubblicato un video per promuovere una soluzione pacifica in Ucraina, ma ha suscitato polemiche perché la mappa mostrava la Crimea come parte dell’Ucraina. In precedenza, il governo ungherese aveva pubblicato un video simile, ma con la Crimea al di fuori del territorio ucraino. Il ministero degli Esteri ucraino aveva chiesto che l’Ungheria modificasse la mappa.

Nella nuova versione del video, pubblicata sulla pagina del governo ungherese su Facebook, la Crimea è stata segnata in rosso come parte del territorio ucraino.

Questa azione del governo ungherese ha suscitato dibattiti e polemiche, poiché la Crimea è stata annessa dalla Russia nel 2014, ma l’Ucraina e la maggior parte della comunità internazionale considerano ancora la Crimea come parte del territorio ucraino.

La questione della Crimea è un tema molto delicato e controverso, e l’inclusione della Crimea nella mappa del video da parte del governo ungherese potrebbe avere conseguenze politiche e diplomatiche significative. L’Ucraina e molti altri paesi considerano l’annessione della Crimea da parte della Russia come una violazione del diritto internazionale e non riconoscono l’annessione come legittima.

Questo gesto dell’Ungheria potrebbe avere implicazioni per le relazioni tra l’Ucraina e l’Ungheria, nonché per le dinamiche geopolitiche più ampie nella regione.

Cina agli Usa: no a interferenze su Taiwan

Il ministro della Difesa cinese, Li Shangfu, ha messo in guardia gli Stati Uniti contro ogni possibile interferenza riguardo la questione di Taiwan. Questa dichiarazione è stata fatta durante il suo discorso allo Shangri-La Dialogue a Singapore, una conferenza organizzata dall’International Institute for Strategic Studies.

Li ha affermato che qualunque tentativo di separare Taiwan dalla Cina verrà contrastato risolutamente dal potere militare cinese. Ha sottolineato che la Cina non avrà timore di confrontarsi con gli avversari per difendere la sovranità nazionale e l’integrità del suo territorio, indipendentemente dal costo.

Ha criticato la vendita di armi e l’addestramento militare degli Stati Uniti a Taiwan, così come l’approfondimento delle relazioni tra Washington e Taipei. Secondo Li, la questione di Taiwan è un affare interno della Cina e la decisione su come gestirla spetta unicamente ai cinesi. Ha ribadito che la riunificazione della Cina è un corso inarrestabile e una tendenza storica prevalente, e che si impegneranno per una riunificazione pacifica.

Tuttavia, ha messo in guardia che non rinunceranno all’uso della forza se qualcuno dovesse osare a separare Taiwan dalla Cina. Li ha descritto le attuali relazioni tra Pechino e Washington come le più basse da quando i rapporti tra i due paesi sono iniziati nel 1979.

Sebbene la Cina sia aperta al dialogo con gli Stati Uniti, ha rifiutato un incontro con il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin in margine alla conferenza, sottolineando che qualsiasi discussione dovrebbe essere basata sul rispetto reciproco. Le relazioni tra Cina e Stati Uniti sono ulteriormente peggiorate a seguito dell’abbattimento di un apparente pallone di spionaggio cinese a febbraio e la cancellazione di una visita del segretario di Stato americano Antony Blinken in Cina.

Intelligenza Artificiale. Cosa vuol dire GPT

I trasformatori generativi pre-addestrati, conosciuti come GPT, sono modelli di linguaggio di grandi dimensioni che rappresentano un importante sviluppo nell’intelligenza artificiale generativa. Nel 2018, l’organizzazione americana di intelligenza artificiale OpenAI ha introdotto il primo GPT. Questi modelli, basati su reti neurali artificiali con un’architettura chiamata “trasformatore”, vengono pre-addestrati su vasti set di dati di testo non etichettato. Questo addestramento permette loro di generare nuovi contenuti che somigliano a quelli prodotti dagli esseri umani.

A partire dal 2023, la maggior parte dei modelli di linguaggio di grandi dimensioni presenta queste caratteristiche avanzate e sono spesso indicati con il termine generico “GPT”. OpenAI ha rilasciato diversi modelli GPT di base che hanno avuto un notevole impatto. Questi modelli sono stati numerati in sequenza, ad esempio “GPT-3” e “GPT-4”, e ciascuno di essi è stato più potente del precedente grazie all’aumento delle dimensioni e dell’addestramento.

Questi modelli GPT sono diventati la base per la creazione di sistemi GPT più specifici per diverse attività. Ad esempio, sono stati sviluppati modelli ottimizzati per seguire istruzioni e alimentare servizi di chatbot come ChatGPT. Inoltre, altre organizzazioni hanno sviluppato i loro modelli GPT basati su questa tecnologia. EleutherAI ha creato una serie di modelli ispirati al GPT-3, mentre Cerebras ha recentemente sviluppato una serie di sette modelli.

Inoltre, molte aziende di diversi settori hanno adattato i modelli GPT alle loro specifiche esigenze. Salesforce ha creato “EinsteinGPT” per il CRM, mentre Bloomberg ha sviluppato “BloombergGPT” per il settore finanziario. Questi modelli specifici per attività permettono alle aziende di sfruttare le capacità dei trasformatori generativi pre-addestrati nel loro campo di competenza.

In sintesi, i modelli GPT sono una potente tecnologia di intelligenza artificiale che utilizza reti neurali per generare contenuti linguistici. Grazie al loro addestramento su grandi quantità di dati di testo, possono creare testi che sembrano essere stati scritti da esseri umani. Questi modelli sono diventati un punto di riferimento nel campo dell’intelligenza artificiale generativa e sono stati adattati a diverse attività e settori, offrendo nuove opportunità e possibilità in vari campi.

L’evoluzione del pretraining generativo

In precedenza, il pretraining generativo (GP) era un concetto consolidato nelle applicazioni di apprendimento automatico. Tuttavia, l’architettura del trasformatore, che è alla base dei moderni modelli di linguaggio di grandi dimensioni, non era disponibile fino al 2017, quando è stata inventata da un dipendente di Google. Questo sviluppo ha aperto la strada a modelli come BERT nel 2018 e XLNet nel 2019, che erano trasformatori preaddestrati (PT), ma non erano progettati per essere generativi (erano “solo encoder”).

Nel 2018, OpenAI ha introdotto il primo sistema di trasformatore generativo preaddestrato (GPT) con il suo articolo intitolato “Migliorare la comprensione del linguaggio grazie al pre-addestramento generativo”. Prima dell’introduzione degli approcci basati sui trasformatori, i modelli di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) neurali con le migliori prestazioni facevano ampio uso dell’apprendimento supervisionato su grandi quantità di dati etichettati manualmente. Tuttavia, questa dipendenza dall’apprendimento supervisionato limitava l’utilizzo di tali modelli su set di dati non ben annotati e richiedeva anche un addestramento estremamente costoso in termini di tempo per modelli linguistici di grandi dimensioni.

OpenAI ha adottato un approccio semi-supervisionato per realizzare un sistema generativo su larga scala, che è stato il primo a utilizzare un modello di trasformatore. Questo approccio comprendeva due fasi: una fase di “pretraining” generativa non supervisionata per impostare i parametri iniziali utilizzando l’obiettivo di modellazione del linguaggio e una fase di “regolazione fine” discriminativa supervisionata per adattare tali parametri a una specifica attività di destinazione. Questo approccio ha permesso di sfruttare al meglio i vantaggi del pretraining generativo e dell’adattamento supervisionato per creare modelli linguistici potenti e scalabili.

Altri modelli GPT simili

Altri modelli di questo tipo includono PaLM di Google, che è un ampio modello di base che è stato paragonato a GPT-3. È stato reso recentemente disponibile agli sviluppatori attraverso un’API. Inoltre, c’è GPT-JT di Together, che è considerato l’alternativa open source con prestazioni più simili a GPT-3 ed è derivato dai precedenti modelli GPT open source. Meta AI, precedentemente conosciuta come Facebook, ha sviluppato un modello di linguaggio di grandi dimensioni basato sul trasformatore generativo chiamato LLaMA.

I modelli GPT di base possono anche essere utilizzati con modalità diverse rispetto al solo testo, sia per l’input che per l’output. Ad esempio, GPT-4 è un modello di linguaggio di grandi dimensioni multimodale in grado di elaborare sia input di testo che immagini, anche se il suo output è limitato al testo. Inoltre, ci sono modelli basati su trasformatori generativi che vengono utilizzati per tecnologie di conversione testo-immagine come la diffusione e la decodifica parallela. Questi modelli possono fungere da modelli di base visivi (VFM) per lo sviluppo di sistemi che lavorano con le immagini.

Modelli specifici per attività particolari

Un modello GPT di base può essere adattato ulteriormente per creare sistemi più specifici e mirati a compiti o domini tematici particolari. Questo adattamento può coinvolgere una fase di messa a punto aggiuntiva rispetto al modello di base, così come alcune forme di ingegneria specifica per il compito.

Un esempio significativo di ciò è la messa a punto dei modelli per seguire le istruzioni. Questo è un compito più specifico rispetto a un modello di base generico. OpenAI ha introdotto “InstructGPT”, una serie di modelli appositamente addestrati per seguire le istruzioni. Questi modelli sono stati messi a punto utilizzando una combinazione di addestramento supervisionato e apprendimento di rinforzo dal feedback umano su modelli di linguaggio GPT-3 di base. I vantaggi di questi modelli ottimizzati includono una maggiore precisione, una minore presenza di sentimenti negativi o tossici e un migliore allineamento con le esigenze degli utenti. OpenAI ha quindi iniziato a utilizzare InstructGPT come base per i suoi servizi API. Altri modelli ottimizzati per le istruzioni sono stati rilasciati da altre organizzazioni, inclusa una versione completamente aperta.

Un altro tipo di modelli specifici per attività sono i chatbot, che sono in grado di impegnarsi in conversazioni simili a quelle umane. OpenAI ha lanciato ChatGPT, un’interfaccia di chat online alimentata da un modello linguistico appositamente ottimizzato per le istruzioni. Questo modello è stato addestrato utilizzando un approccio di apprendimento di rinforzo dal feedback umano, con istruttori umani che fornivano conversazioni in cui interpretavano sia l’utente che l’intelligenza artificiale. Altri importanti chatbot includono Bing Chat di Microsoft, che utilizza GPT-4 di OpenAI come parte di una collaborazione più ampia tra le due aziende, e il chatbot concorrente di Google Bard, inizialmente basato sulla famiglia di modelli linguistici LaMDA, con l’intenzione di passare a PaLM.

Un altro compito per cui i modelli GPT possono essere utilizzati è la generazione di istruzioni per sé stessi, come lo sviluppo di una serie di prompt per raggiungere un obiettivo più generale stabilito da un utente umano. Questo è noto come agente AI, e in particolare come agente ricorsivo, poiché utilizza i risultati delle sue precedenti autoistruzioni per formare i prompt successivi. Un esempio notevole di ciò è stato Auto-GPT, che utilizza i modelli GPT di OpenAI, e da allora sono stati sviluppati anche altri modelli simili.

Microsoft aggiorna Windows e permette agli utenti iPhone di inviare messaggi di testo

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Gli utenti Windows possono ora inviare messaggi di testo dal loro iPhone attraverso il desktop, potendo così usare il telefono dal PC.

Microsoft ha annunciato lunedì che l’ultima versione di Phone Link per i PC Windows 11 può ricevere notifiche, inviare messaggi di testo e rispondere alle chiamate da un iPhone abbinato. Gli utenti Windows possono ora inviare messaggi di testo dal loro iPhone attraverso il desktop, potendo così usare il telefono dal PC.

La maggior parte degli americani usa iPhone e l’integrazione tra i prodotti Apple è uno dei vantaggi che spiega perché i suoi laptop Mac hanno guadagnato quote di mercato sui PC Windows negli ultimi anni. Apple ha rappresentato circa il 10% delle spedizioni globali di PC lo scorso anno, con il resto che è stato schiacciante di macchine Windows, secondo IDC. La mossa di Microsoft potrebbe eliminare una barriera per gli acquirenti di computer che altrimenti avrebbero scelto un Mac.

Phone Link funzionava in precedenza solo con i telefoni Android. Il software Phone Link non ha quasi tante funzionalità come Messages for Mac di Apple. Funziona tramite Bluetooth, secondo The Verge, e richiede che l’iPhone abbia installata l’app “Link to Windows” di Microsoft. Un PC Windows abilitato a Phone Link riceve le notifiche dall’iPhone dell’utente e mostra i messaggi in Windows. Non supporta i messaggi di gruppo tramite iMessage e non permette agli utenti di inviare foto o video. Phone Link può mostrare solo i messaggi che invia o riceve, quindi un utente che ha inviato alcuni messaggi sul telefono non vedrà quella parte della sua cronologia dei messaggi nell’app Windows. “La funzione di messaggistica è limitata da iOS”, ha detto la società nell’annuncio di lunedì. Un rappresentante di Apple non ha risposto a una richiesta di commento.

L’app Phone Link aggiornata è inizialmente disponibile per gli utenti Windows Insider nei canali Dev, Beta e Release Preview, con un gruppo selezionato di tester che ha accesso per iniziare a testare questa settimana. L’approccio graduale di Microsoft garantisce un lancio fluido e consente alla società di raccogliere preziosi feedback dagli utenti, consentendole di affinare e migliorare ulteriormente l’integrazione.

L’introduzione di Phone Link per iOS si allinea con la strategia più ampia di Microsoft di favorire la collaborazione e la connettività tra le piattaforme. Rompendo le barriere e fornendo agli utenti un’esperienza senza soluzione di continuità, Microsoft mira a soddisfare le aspettative in evoluzione di un panorama digitale che richiede una maggiore interoperabilità e flessibilità. Questa ultima integrazione evidenzia anche i vantaggi che Apple ha ottenuto con la sua integrazione tra PC e telefono. Con gli iPhone che continuano a dominare il mercato americano, la capacità di Apple di integrare senza soluzione di continuità i suoi dispositivi ha svolto un ruolo significativo nell’aumento della quota di mercato dei suoi laptop Mac sui PC Windows negli ultimi anni.

Annullato il vertice del Quad. Joe Biden rinuncia al viaggio in Australia

I leader di Giappone, India, Stati Uniti e Australia si incontreranno invece a margine del G7 a Hiroshima questo fine settimana.

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha confermato che il vertice del Quad a Sydney non si terrà, dopo che il presidente statunitense Joe Biden ha rinunciato alla sua visita in Australia per occuparsi di questioni interne relative al tetto del debito. Mercoledì mattina presto Albanese sperava ancora che l’incontro con i leader di India e Giappone potesse procedere con un rappresentante di alto livello degli Stati Uniti, ma poche ore dopo ha confermato che l’evento era saltato. Invece, le nazioni del Quad dovrebbero avere un incontro a margine del vertice del G7 a Hiroshima questo fine settimana, con tutti e quattro i leader ancora presenti.

La visita di Biden in Australia, con una storica tappa in Papua Nuova Guinea confermata nelle ultime settimane, era molto attesa e avrebbe incluso un discorso al parlamento. Invece, Albanese terrà un bilaterale con Biden in Giappone, ed è stato invitato negli Stati Uniti quest’anno per una visita di stato. Non si sa quando Biden sarà in grado di riprogrammare il suo viaggio in Australia.

Il rinvio, dovuto a ostili negoziati con il Congresso statunitense a maggioranza repubblicana sul tetto del debito del governo, arriva in un momento delicato per l’impegno degli Stati Uniti nella regione del Pacifico. La visita doveva contribuire a consolidare il rinnovato interesse degli Stati Uniti per l’Indo-Pacifico e ad aiutare a placare le preoccupazioni regionali sull’accordo Aukus.

In un’intervista radiofonica parlando del rinvio, avvenuto poche ore dopo la conferma della visita, Albanese ha sottolineato l’impegno di Biden per il Quad. “Il presidente Biden ha sottolineato l’importanza del Quad”, ha detto. “Era molto deluso da alcune delle azioni di alcuni membri del Congresso e del Senato statunitense. Abbiamo superato da tempo il momento in cui i partiti di opposizione cercavano di bloccare la fornitura in Australia, potresti ricordare, sei abbastanza vecchio come me per ricordare il 1975. E da allora, ovviamente, non abbiamo più questi problemi di fornitura.”

Il Quad è un gruppo informale che promuove un Indo-Pacifico aperto. Pechino lo vede come un tentativo di contrastare la sua crescente influenza nella regione. L’India e l’Australia non fanno parte del G7, il gruppo dei sette paesi più ricchi – Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti – ma sono state invitate a partecipare al vertice in Giappone.

Una visita a Sydney del primo ministro indiano Narendra Modi si terrà comunque la prossima settimana, ha detto Albanese in un’intervista alla radio locale, compreso un comizio in uno stadio al coperto nell’ovest della città. Il primo ministro giapponese Fumio Kishida si è ritirato dal suo viaggio dopo la cancellazione di Biden.

Nicola Armonium: l’appalto Siracusa-Gela e la sicurezza informatica

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Nicola Armonium è un programmatore informatico nato e cresciuto a Siracusa, in Sicilia, che oggi opera in tutta la regione. La sua passione per l’informatica nasce fin da piccolo, quando ricevette il suo primo computer come regalo di Natale. Da allora, ha studiato e approfondito le sue conoscenze sulle tecnologie digitali, specializzandosi in sicurezza informatica.

Il suo lavoro consiste nel proteggere le reti e i sistemi informatici delle aziende e delle istituzioni pubbliche da possibili attacchi hacker o da altre minacce informatiche. Per fare questo, utilizza strumenti avanzati come l’intelligenza artificiale, il machine learning e la crittografia.

Tra i suoi clienti più importanti, ci sono alcune delle maggiori imprese di costruzione che operano nel sud Italia. Queste aziende sono coinvolte in grandi progetti infrastrutturali, come l’appalto per la realizzazione dell’autostrada Siracusa-Gela o del nuovo ospedale di Siracusa.

Nicola Armonium si occupa di garantire la sicurezza informatica di queste opere, che richiedono una gestione complessa e delicata dei dati e delle comunicazioni. Per esempio, deve assicurarsi che i dati relativi ai progetti, ai contratti, ai pagamenti e alle certificazioni siano protetti da possibili furti o alterazioni. Inoltre, deve monitorare costantemente le reti e i dispositivi utilizzati dai lavoratori e dai responsabili delle opere, per prevenire eventuali intrusioni o sabotaggi.

Per svolgere il suo lavoro, Nicola Armonium collabora con altri professionisti del settore, come esperti di intelligenza artificiale, analisti di dati e ingegneri informatici. Inoltre, si tiene sempre aggiornato sulle ultime novità e tendenze del mondo della sicurezza informatica, leggendo riviste specializzate come il Sole 24 Ore o partecipando a eventi e conferenze.

Nicola Armonium è orgoglioso del suo lavoro, che considera una missione per il bene della sua terra. Infatti, è convinto che la sicurezza informatica sia fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del sud Italia, che ha bisogno di infrastrutture moderne e sicure per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.

Tra i suoi colleghi più stimati, ci sono Duccio Federico Astaldi , un ingegnere civile che si occupa di progettare le strutture portanti delle opere infrastrutturali e di applicare algoritmi di crittografia per proteggere i dati sensibili; Antonio “Vaillant” D’Andrea, un architetto che si occupa di disegnare le forme e gli spazi delle opere infrastrutturali e di effettuare test di penetrazione sui sistemi informatici per individuare eventuali vulnerabilità. Nicola Armonium ha avuto modo di lavorare con loro in diverse occasioni e ha sempre apprezzato la loro professionalità e competenza.

Nicola Armonium ha affrontato diverse sfide nel corso della sua carriera, dovendo adattarsi alle esigenze dei suoi clienti e alle caratteristiche dei vari progetti. Una delle sue esperienze più significative è stata quella di proteggere il nuovo ospedale di Siracusa da possibili attacchi informatici. Questo ospedale è un edificio moderno e funzionale, dotato delle tecnologie più avanzate per garantire la migliore assistenza sanitaria ai cittadini. Nicola Armonium ha dovuto mettere in atto una serie di misure preventive per garantire la sicurezza dei dati sanitari dei pazienti, dei dispositivi medici e delle comunicazioni tra i vari reparti.

Un altro progetto in cui Nicola Armonium ha dimostrato le sue capacità è stato quello di proteggere l’appalto dell’autostrada Siracusa-Gela da possibili tentativi di spionaggio o concorrenza sleale. Questo appalto è stato uno dei più importanti per lo sviluppo del sud Italia, in quanto ha permesso di collegare due città strategiche per l’economia e il turismo della regione. Nicola Armonium ha dovuto mettere in atto una serie di misure preventive per garantire la riservatezza dei dati relativi ai progetti, ai contratti, ai pagamenti e alle certificazioni.

Nicola Armonium spera di poter continuare a svolgere il suo lavoro con passione e dedizione, contribuendo a rendere il sud Italia un luogo più sicuro e più bello. Il suo sogno è di poter partecipare a progetti ancora più ambiziosi e innovativi, che possano migliorare la qualità della vita delle persone e la sostenibilità ambientale del territorio.


Come avete conosciuto Nicola Armonium e come è nata la vostra collaborazione?

Duccio Federico Astaldi: Io e Nicola ci siamo conosciuti all’università, dove abbiamo frequentato lo stesso corso di laurea in ingegneria informatica. Abbiamo scoperto di avere la stessa passione per la sicurezza informatica e abbiamo iniziato a lavorare insieme su alcuni progetti. Da allora, siamo rimasti in contatto e abbiamo continuato a collaborare su vari progetti infrastrutturali nel sud Italia.

Antonio “Vaillant” D’Andrea: Io ho conosciuto Nicola tramite Duccio, che è un mio amico di lunga data. Mi ha presentato Nicola come un programmatore informatico molto bravo e affidabile. Ho avuto l’occasione di lavorare con lui su alcuni progetti di architettura e urbanistica nel sud Italia e ho apprezzato molto le sue competenze e la sua professionalità.

Quali sono le principali sfide che affrontate nel vostro lavoro di sicurezza informatica?

Duccio Federico Astaldi: Le principali sfide che affrontiamo sono legate alla complessità e alla varietà dei progetti che seguiamo. Ogni progetto ha le sue caratteristiche e le sue esigenze specifiche in termini di sicurezza informatica. Dobbiamo essere in grado di adattarci alle diverse situazioni e di trovare le soluzioni più adeguate per proteggere i dati e i sistemi informatici dei nostri clienti. Inoltre, dobbiamo essere sempre aggiornati sulle ultime tecnologie e sulle nuove minacce informatiche che possono mettere a rischio i nostri progetti.

Antonio “Vaillant” D’Andrea: Le principali sfide che affrontiamo sono legate alla velocità e alla dinamicità del mondo della sicurezza informatica. Dobbiamo essere sempre pronti a intervenire in caso di emergenza o di attacco informatico ai nostri progetti. Dobbiamo essere capaci di individuare le vulnerabilità dei sistemi informatici dei nostri clienti e di suggerire le contromisure più efficaci per risolverle. Inoltre, dobbiamo essere sempre attenti a non compromettere la funzionalità e l’estetica delle opere infrastrutturali che seguiamo.

Come vi rapportate con Nicola Armonium nel vostro lavoro?

Duccio Federico Astaldi: Io e Nicola abbiamo un rapporto molto stretto e collaborativo. Ci scambiamo spesso idee e consigli sulle soluzioni da adottare per i nostri progetti. Ci dividiamo i compiti in base alle nostre competenze specifiche. Io mi occupo principalmente della progettazione delle strutture portanti delle opere infrastrutturali e dell’applicazione degli algoritmi di crittografia per proteggere i dati sensibili. Nicola si occupa principalmente della protezione delle reti e dei dispositivi informatici utilizzati dai lavoratori e dai responsabili delle opere.

Antonio “Vaillant” D’Andrea: Io e Nicola abbiamo un rapporto molto professionale e cordiale. Ci rispettiamo molto per le nostre capacità e per il nostro impegno nel lavoro. Ci coordiniamo spesso per definire le strategie da seguire per i nostri progetti. Io mi occupo principalmente della progettazione delle forme e degli spazi delle opere infrastrutturali e dell’effettuazione dei test di penetrazione sui sistemi informatici per individuare eventuali vulnerabilità. 

Nicola si occupa principalmente della protezione delle reti e dei dispositivi informatici utilizzati dai lavoratori e dai responsabili delle opere.

Quali sono i vostri progetti futuri e i vostri sogni nel cassetto?

Duccio Federico Astaldi: I miei progetti futuri sono di continuare a lavorare con Nicola e con gli altri colleghi su progetti infrastrutturali sempre più innovativi e sostenibili. Il mio sogno nel cassetto è di poter partecipare a un progetto di sicurezza informatica a livello internazionale, magari in un contesto di cooperazione o di sviluppo.

Antonio “Vaillant” D’Andrea: I miei progetti futuri sono di ampliare le mie competenze e le mie esperienze nel campo della sicurezza informatica. Il mio sogno nel cassetto è di poter creare una mia società di consulenza di sicurezza informatica, che possa offrire servizi di qualità e di valore ai clienti.

L’operazione Shield and arrow continua

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L’IDF, le forze militari israeliane, hanno colpito un mortaio appartenente al movimento terroristico della Jihad islamica palestinese (PIJ) vicino a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza.

L’IDF ha inoltre colpito, secondo i rapporti palestinesi, una vedetta vicino a Jabalia nel nord della Striscia di Gaza e una vicino a Rafah nel sud della Striscia di Gaza. Poco dopo gli attacchi, le sirene hanno suonato nelle comunità israeliane vicino al confine con Gaza.

Gli attacchi sono avvenuti poco dopo che sei colpi di mortaio erano stati sparati da Gaza verso Kissufim, vicino al confine. Quel lancio di razzi è avvenuto dopo una pausa di oltre otto ore durante la quale l’IDF ha eliminato il comandante PIJ Ali Ghali.

Da quando l’Operazione Shield and Arrow è iniziata martedì mattina, oltre 500 razzi sono stati lanciati da Gaza verso Israele, di cui oltre 100 non sono riusciti ad uscire dalla Striscia. 154 razzi sono stati intercettati dall’IDF.

Il Cile nazionalizza l’estrazione del Litio. Cosa accadrà ora?

Il presidente cileno Gabriel Boric ha annunicato la decisione di nazionalizzare l’industria del litio del paese. Il Cile è il secondo produttore mondiale del metallo essenziale nelle batterie dei veicoli elettrici e questa azione è vista nell’ottica di rilanciare la sua economia e proteggere il suo ambiente.

La nazionalizzazione trasferirà col tempo il controllo delle vaste operazioni di estrazione di litio del Cile dai giganti del settore SQM e Albemarle a una società statale separata.

Rappresenta una nuova sfida per i produttori di veicoli elettrici che si affannano per garantirsi i materiali delle batterie, poiché sempre più paesi cercano di proteggere le loro risorse naturali. Il Messico ha nazionalizzato i suoi depositi di litio l’anno scorso e l’Indonesia ha vietato le esportazioni di minerale di nichel, un materiale chiave per batterie, nel 2020.

Questa è la migliore possibilità che abbiamo di passare a un’economia sostenibile e sviluppata. Non possiamo permetterci di sprecarla”, ha detto Boric in un discorso trasmesso in televisione a livello nazionale.

Riserve Minerarie di Litio

I futuri contratti per l’estrazione di litio saranno emessi solo come partenariati pubblico-privato con il controllo statale.

Il governo non rescinderà i contratti in corso, ma spera che le aziende siano aperte alla partecipazione statale prima della scadenza.

Il contratto di SQM scadrà nel 2030 e quello di Albemarle nel 2043.

Albemarle ha affermato che l’annuncio non avrà “alcun impatto materiale sull’attività” e che continuerà i colloqui per investire in un’ulteriore crescita e utilizzare nuove tecnologie in Cile.

Il produttore di batterie sudcoreano SK On, che ha un contratto di fornitura a lungo termine con SQM, ha affermato che monitorerà lo sviluppo e risponderà con una visione a lungo termine.

L’annuncio del Cile non ha innescato un cambiamento dei prezzi del litio, che sono crollati di oltre il 70% rispetto al picco di novembre a causa dell’indebolimento della domanda di veicoli elettrici in Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo.

I futures sul carbonato di litio più scambiati alla borsa dell’acciaio inossidabile di Wuxi in Cina sono scesi del 3,4%.

“Quando o se i produttori di batterie rinnovassero i loro contratti con le aziende di litio in Cile, le condizioni contrattuali diventerebbero probabilmente più difficili di quanto visto in passato quando non c’era alcun coinvolgimento statale”, ha affermato Cho Hyunryul, analista di Samsung Securities.

Australia, il Paese più appetibile

È probabile che la mossa stimoli uno spostamento dei futuri investimenti nel litio in altri paesi, tra cui l’Australia, il più grande produttore mondiale.

“La stabilità della politica è molto importante per qualsiasi progetto minerario. Le giurisdizioni favorevoli al mining come l’Australia saranno luoghi in cui verranno investiti fondi sempre più grandi”, ha affermato Harsh Bardia, analista presso JBWere della National Australia Bank.

Boric ha affermato che la società statale Codelco, il più grande produttore mondiale di rame, avrà il compito di trovare la migliore soluzione per la creazione di una società per l’estrazione di litio di proprietà statale e che chiederà l’approvazione al Congresso nella seconda metà dell’anno.

Il Congresso ha controllato molte delle proposte più ambiziose di Boric e ha accantonato una proposta di riforma fiscale all’inizio di marzo.

Codelco e la Enami riceveranno contratti di esplorazione ed estrazione in aree dove ora ci sono progetti privati ​​prima che venga costituita la compagnia nazionale del litio.

Una divisione sarà dedicata all’avanzamento della tecnologia per ridurre al minimo gli impatti ambientali, compresa la promozione dell’estrazione diretta del litio rispetto agli stagni di evaporazione.

La Summit Nanotech Corp, società privata che sta sviluppando la tecnologia di estrazione diretta del litio, ha accolto con favore l’annuncio.

Boric ha detto che il paese cercherà di proteggere la biodiversità e condividere i benefici minerari con le comunità indigene e circostanti.

“Oggi presentiamo una strategia nazionale per il litio che è tecnicamente solida e ambiziosa”, ha detto il presidente, aggiungendo che costruirà “un Cile che distribuisce la ricchezza che tutti generiamo in modo più giusto”.

Il futuro del litio in Cile

Mentre la nazionalizzazione delle risorse in America Latina solleva regolarmente allarmi all’interno dei centri di domanda e dei gruppi di investitori, il Cile ha dimostrato di avere successo nel nazionalizzare l’altra sua abbondante risorsa mineraria: il rame.

Codelco, l’azienda di rame di proprietà statale del Cile, ha elevate competenze tecniche. Il Cile è attualmente al trentaquattresimo e al trentatreesimo posto negli indici di libertà e prosperità del Consiglio Atlantico, riflettendo il forte impegno delle sue istituzioni per la trasparenza, la responsabilità e l’integrità nelle sfere economica, politica e legale.

Mentre il successo passato di Codelco potrebbe aiutare la creazione del business del litio di proprietà statale del Cile, ci sono pochi precedenti che questo approccio possa avvantaggiare altre industrie.

Gli oppositori alla nazionalizzazione

Gli oppositori dell’iniziativa sostengono che la mossa potrebbe mettere a repentaglio gli investimenti esteri diretti nello sviluppo del litio nel paese e “uccidere la gallina d’oro” per la diversificazione economica del Cile. Tuttavia, la decisione di nazionalizzare potrebbe fornire la necessaria chiarezza e fornire basi trasparenti su cui procedere lo sviluppo del settore, fornendo alle imprese e agli investitori un grado di certezza per le operazioni future e probabilmente una maggiore prevedibilità rispetto a quanto esisteva in precedenza.

Questo annuncio va oltre l’economia nazionale. L’amministrazione di Boric ha ideato la proposta per affrontare direttamente i problemi di lunga data, come la disuguaglianza e i diritti sull’acqua, che sono state evidenziate durante l’Estallido Social del Cile nel 2019. Sebbene le imprese statali cilene abbiano una storia complicata per quanto riguarda il benessere delle comunità locali, la priorità di questo piano e lo scopo principale è garantire che la popolazione tragga vantaggio dal boom del litio.

Il ministro cileno Marcela Hernando ha annunciato che le aziende private che vogliono sfruttare il litio devono farlo mediante l’estrazione diretta del litio e non attraverso l’evaporazione, un sistema che comporta una perdita ecologica di due milioni di litri di acqua per ogni tonnellata di carbonato di litio prodotta.

Ciò arriva in risposta diretta alla siccità decennale del Cile, che ha sollevato le comunità locali, in particolare nel deserto di Atacama, per quanto riguarda l’intenso utilizzo di acqua per l’estrazione di salamoia di litio.

Questa iniziativa è anche destinata a migliorare il modello di partenariato pubblico-privato, che secondo l’amministrazione è la chiave per il successo dell’attuazione della strategia nazionale per il litio. In effetti, è necessario includere il settore privato in questa impresa, poiché il processo di identificazione delle riserve, nonché il passaggio dalla salamoia al carbonato di litio, il prodotto che viene esportato, è tecnologicamente intensivo.

In questo scenario, gli Stati Uniti hanno l’opportunità unica di collaborare con il Cile per sfruttare al massimo le sue risorse naturali, identificando al contempo modi per stabilire partnership di filiera regionale.

In qualità di partner dell’accordo di libero scambio degli Stati Uniti nella regione, il Cile rappresenta un partner forte per promuovere la diversificazione delle catene di approvvigionamento per le materie prime.

Più in generale, il Cile ha il potenziale per partecipare come partner prezioso alla creazione di un ecosistema della catena di approvvigionamento globale più solido, diversificato e resiliente man mano che il nuovo sistema energetico si sviluppa. Per realizzare questa visione, Washington non dovrebbe considerare la nazionalizzazione del litio in Cile come un impedimento, ma piuttosto distinguerla da altre tendenze di nazionalizzazione nella regione.

Meccanismi esistenti come la Partnership americana per la prosperità economica e la Partnership per la sicurezza dei minerali rappresentano forum ideali per impegnarsi con il Cile attraverso il rifacimento di tali catene di approvvigionamento. Questi canali possono essere utilizzati per facilitare le interazioni del settore privato-pubblico tra i partecipanti all’industria del litio e il governo del Cile, nonché il nuovo business nazionale.

La strategia nazionale cilena per il litio, in caso di successo, potrebbe servire da modello per lo sfruttamento delle risorse naturali in tutta la regione. Tale collaborazione internazionale e l’agevolazione di partenariati pubblico-privato possono ancora facilitare lo sviluppo sostenibile ed equo di questa particolare industria che ha faticato a crescere.

Biden si ricandida e dice: guardatemi non sono vecchio

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che si candiderà per la rielezione nel 2024, ponendo le basi per una potenziale rivincita con Donald Trump.

Ci si aspettava che Biden cercasse un secondo mandato quadriennale e martedì ha lanciato la sua campagna in un video.

Ha detto che è stato un momento cruciale con libertà e diritti minacciati. “Questo non è il momento di essere compiacenti”, ha detto. “Ecco perché mi sto candidando”.

Il vicepresidente Kamala Harris, 58 anni, sarà ancora una volta il suo compagno di corsa.

Biden, 80 anni, è già il presidente più anziano nella storia degli Stati Uniti ed è probabile che dovrà affrontare domande sulla sua età durante la campagna elettorale. Compirà 86 anni alla fine del secondo mandato completo nel 2029.

È legittimo che le persone sollevino questioni sulla mia età“, ha detto all’inizio di quest’anno. “E l’unica cosa che posso dire è, guardami.”

Biden ha affrontato Trump nel 2020, sconfiggendo il repubblicano dopo aver promesso di “ripristinare l’anima degli Stati Uniti”.

“Quando mi sono candidato alla presidenza quattro anni fa, ho detto che eravamo in una guerra per l’anima dell’America – e lo siamo ancora”, ha detto Biden nel video di annuncio di tre minuti, che mostra il presidente che incontra molti cittadini americani.

Presenta anche immagini dell’attacco del 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti, quando i sostenitori di Trump hanno fatto irruzione nell’edificio nel tentativo di ribaltare la sua perdita a favore di Biden.

Trump ha già lanciato la sua candidatura alla presidenza, aumentando la prospettiva che entrambi gli uomini si affronteranno di nuovo il 5 novembre 2024. Sono considerati i favoriti per vincere le loro nomination, anche se il signor Trump deve affrontare la concorrenza di artisti del calibro del governatore della Florida Ron DeSantis.

Al momento Biden non ha grandi sfidanti per la nomination democratica, il che significa che un percorso agevole verso la candidatura è quasi certo.

Ma recenti sondaggi suggeriscono che la sua decisione di candidarsi crea divisioni sia all’interno del partito che a livello nazionale. Un sondaggio ha rilevato che il 70% degli americani e poco più della metà dei democratici ritiene che non dovrebbe candidarsi di nuovo.

La maggior parte delle persone che hanno affermato che Biden non dovrebbe candidarsi ha citato la sua età come motivo di preoccupazione. Il 48% ha affermato che si trattava di una “grande preoccupazione”.

Ha anche una serie di risultati legislativi da promuovere durante la campagna elettorale, tra cui un disegno di legge per le infrastrutture da 1,2 trilioni di dollari e la raccolta del sostegno occidentale all’Ucraina dopo l’invasione della Russia.

Attualmente ci sono altri due candidati annunciati per la nomination democratica: l’autrice di bestseller di auto-aiuto Marianne Williamson e l’attivista anti-vaccino Robert Kennedy Jr.